Comunali 2023, il primo vero scontro tra Meloni e Schlein: città e obiettivi dei partiti per dirsi vincenti

di Maria Teresa Meli

La premier spera di strappare Ancona al centrosinistra, la segretaria Pd mira a riconquistare Pisa e Siena. Ma se la maggioranza è compatta (nonostante le divisioni nel governo), le opposizioni restano divise

Comunali 2023, il primo vero scontro tra Meloni e Schlein: città e obiettivi dei partiti per dirsi vincenti

Va in scena il primo vero scontro elettorale tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La partita del Friuli Venezia Giulia, infatti, non può considerata tale visto che la segretaria del Pd era alla guida del partito da appena un mese.

Sulla carta la segretaria dem parte con un certo vantaggio. Il centrodestra, infatti, ha più da perdere del centrosinistra visto che guida la maggior parte dei capoluoghi in cui si è votato domenica è si tornerà a votare lunedì. Non solo: in quegli stessi capoluoghi alle scorse politiche il centrosinistra ha conquistato il 3,7 per cento in più rispetto alla media nazionale, mentre il centrodestra ha ottenuto in 2 per cento in meno.

I terreni di gioco di questa prima tornata di amministrative sono più d’uno. C’è Ancona, dove il centrodestra non ha mai vinto e che la premier spera di strappare al centrosinistra. Non ne ha fatto mistero nella kermesse organizzata nel capoluogo delle Marche con Salvini, Tajani e l’onnipresente Pino Insegno: «Governo e regione sono una filiera che funziona. Manca solo Ancona…».

E poi c’è Brescia. Non a caso il centrodestra ha deciso di chiudere lì (sempre con Meloni, Salvini e Tajani) la sua campagna elettorale. Segnare un punto in uno di quei due capoluoghi sarebbe importante per la maggioranza e consentirebbe a Meloni di rafforzare la sua leadership sul centrodestra.

Ma anche Schlein ha delle ambizioni ben precise. Innanzitutto quella di riconquistare le roccaforti toscane di Pisa, Siena e Massa. E infatti la segretaria del Pd ha chiuso la sua campagna proprio in quella regione: prima a Pisa e poi a Siena, che al Pd viene considerata la più contendibile delle città toscane, nonostante lì i dem vadano senza il M5S. Riprendere la guida anche di uno solo di questi capoluoghi rappresenterebbe per i dem un’inversione di tendenza importante e dimostrerebbe che l’effetto Schlein si fa sentire.

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