Massimo Cacciari su Berlusconi: “Re della Tv, statista fallimentare: con Forza Italia ha rivoltato la politica”
Renzi?
«Ha perso il treno del Nazareno. Ormai mi pare fuori tempo massimo».
Berlusconi presidente del Consiglio aveva accumulato tra le mani un potere senza precedenti. Era accettabile?
«Bisogna
distinguere. Formalmente no. Nessun altro leader europeo era nelle sue
condizioni. Ma da un punto di vista sostanziale che differenza c’era
rispetto all’occidentalissimo sistema americano?».
Biden come il Cavaliere?
«Non
solo lui. Negli Stati Uniti i conflitti di interesse, anche quelli più
bestiali – come i figli nei consigli d’amministrazione o i legami con i
grandi comitati d’affari – sono palesi. Quella grande democrazia si basa
sulla simbiosi tra potere politico e potere economico. Noi siamo ancora
legati a uno schema arcaico. Ma il modello di Washington è identico a
quello di Mosca o di Pechino».
La democrazia è agonizzante?
«Ovunque
e in modo strutturale. Lo dico da anni. Il modello che avevamo nella
zucca fino alla fine della guerra fredda non esiste più».
Putin è stato tra i primi a fare arrivare le proprie condoglianze.
«Me
l’aspettavo. È nell’ordine ovvio delle cose. Tra l’altro, devo dire, io
sono inimicissimo di Putin e reputo lui e il suo regime una sciagura».
Ma?
«Ma
sono amicissimo del popolo russo e della sua cultura. E inviterei anche
i peggiori guerrafondai a esserlo. Proprio come lo era Berlusconi, che
negli ultimi tratti della sua vita poteva mischiare strampalerie
evidenti e cose di buon senso. Che il 99% degli italiani sia favorevole a
una trattativa per il cessate il fuoco mi sembra fuori discussione. Chi
preferisce i massacri al cessate il fuoco? Berlusconi se lo chiedeva da
povero nonno».
Diciamo che era poverononnismo filo-putiniano.
«Al
di là del suo rapporto personale con Putin, Berlusconi diceva le stesse
cose che pensa Giorgia Meloni. Solo che lei non può dirlo».
Che cosa glielo impedirebbe?
«Il
realismo. Si metterebbe fuori da tutti i giochi internazionali. Neppure
io, al suo posto, potrei sostenere certe posizioni».
Il New York Times ha scritto: Berlusconi è stato uno showman che ha introdotto sesso e glamour nella tv italiana.
«C’è
stato anche questo in effetti. È la quarta dimensione del Cavaliere: i
comportamenti inaccettabili, non dal punto di vista penale (di cui non
mi è mai fregato nulla), ma dal punto di vista di un capo di Stato. Un
atteggiamento indegno».
L’ex olgettina Marystell Polanco ha twittato: ciao papi, vola in alto.
«Vabbè.
Si vede che Berlusconi è stato gentile con lei e l’ha trattata bene.
Del resto, che fosse gentile, lo dicono tutti quelli che lo hanno
conosciuto».
Professor Cacciari, “Non temo Berlusconi in
sé, ma il Berlusconi in me”, è una citazione attribuita (erroneamente) a
Gaber che ha goduto di grande successo.
«Le influenze che
questi trent’anni hanno avuto sulla dissoluzione della forma partito e
su molti dei nostri simili sono sotto gli occhi di tutti».
Si è fatto influenzare anche lei?
«Direi davvero molto poco».
LA STAMPA
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