Neve, Salvini attacca il governo: “Italiani al gelo, migranti in hotel”
Terrore all’Aquila per la sequenza di fortissime scosse di terremoto di questa mattina.
Nella città coperta di neve e con temperature rigidissime la gente è scesa in strada in preda al panico. Un panico che ha travolto tutto il Centro Italia già messo in ginocchio dal maltempo. Da tre giorni nevica senza sosta, decine di migliaia di persone sono rimaste senza acqua e senza elettricità. L’Abruzzo è sicuramente la Regione più colpita, ma l’emergenza neve preoccupa soprattutto i terremotati che vivono nelle tende della Protezione civile. “Che qualcuno si occupi dei diritti dei migranti da mattina a sera e si dimentichi degli italiani sotto la neve – ha commentato Matteo Salvini all’Agenzia Vista – mi sembra francamente incredibile”.
L’emergenza del sisma si aggiunge a quella del maltempo che sta colpendo in queste ore i centri interessati dal terremoto. “L’emergenza ora non è il terremoto, che comunque continua a fare paura, sono le famiglie isolate a causa della neve”, ha messo in chiaro il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. “La gente non può uscire di casa perché ci sono 2 metri di neve – ha continuato il primo cittadino – siamo stati svegli tutta la notte per risolvere il problema ma è necessario che arrivino le turbine per permettere di accedere e uscire dalle abitazioni”. Uomini e mezzi dell’Anas stanno intervenendo ininterrottamente su numerosi tratti stradali in Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Toscana per garantire la transitabilità e prevenire disagi alla circolazione.
L’intensa nevicata che da quasi ventiquattr’ore insiste sulle aree colpite dal terremoto continua a creare disagi non soltanto a viabilità è allevamenti. Ad Amatrice, schiacciato dal peso della neve, è crollato il presidio sanitario temporaneo installato presso l’istituto Don Minozzi. Il “pass”, struttura provvisoria allestita dalla Regione Lazio in sostituzione dell’ospedale Grifoni, inagibile dal giorno del sisma del 24 agosto, non ha retto al maltempo, collassando su se stesso. Proprio nei giorni scorsi la stessa Regione annunciava la sostituzione dei presidi sanitari temporanei con strutture più solide, pronte ad erogare servizi di assistenza base entro i prossimi quarantacinque giorni.
La situazione in cui versano le aree terremotate ha scatenato un’accesa contesa politica. A sollevarla è stato Salvini che ai microfoni dell’Agenzia Vista ha detto: “Quello che arriva dal cielo non sempre è prevedibile, ma che ci siano ritardi a livello locale, a livello di Prefetture e a livello di governo mi sembra assolutamente evidente. E che ci sia qualcuno che si occupa dei diritti dei migranti da mattina a sera ma si dimentica degli italiani sotto la neve – conclude – mi sembra francamente incredibile”.
IL GIORNALE