Archive for the ‘Piemonte’ Category

Antagonisti assaltano polizia: la follia nel cuore di Torino

domenica, Aprile 19th, 2020

Renato Zuccheri

Torino sta diventando una vera e propria bomba a orologeria. In queste ore iniziano a circolare in rete le immagini di quanto avvenuto in viale Giulio Cesare, dove le forze di polizia sono state aggredite in strada da parte degli antagonisti dopo l’intervento di una pattuglia per la denuncia di un furto.

Un intervento che ha scatenato il caos. Una cinquantina di antagonisti si è scagliata contro le forze dell’ordine intervenute dopo che a un anziano era stata strappata una collanina d’oro. Subito dopo, come confermato dalla questura del capoluogo piemontese, la pattuglia è stata soccorsa grazie all’intervento dei rinforzi, ma nel frattempo era già scoppiata una vera e propria mini rivolta. Con scontri tra polizia e antagonisti e arresti da parte degli agenti. Tutto perché gli antagonisti non volevano l’arresto dei due presunti scippatori, di cui per ora trapela solo l’informazione che non fossero italiani.

Come riportato da Tgcom, uno dei dimostranti che ha assaltato le forze dell’ordine ha accusato gli agenti di “diffondere il coronavirus”. “Il virus lo hanno portato in giro loro. Ci stanno facendo ammalare, ci stanno ammazzando e non ci danno i soldi per sopravvivere. È ora di scendere in strada”.

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Coppia di anziani “contagia” un reparto alle Molinette, in quarantena medici, infermieri e pazienti

venerdì, Marzo 6th, 2020

Di SARA STRIPPOLI

Una coppia di anziani ricoverata in medicina alle Molinette, in uno dei due reparti guidati dal primario Luca Scaglione, è risultata positiva al coronavirus dopo un ricovero ordinario per quella che si pensava fosse una banale influenza. Marito e moglie, attorno ai 70 anni, non hanno comunicato che il figlio lavorava a Lodi, focolaio in Italia dell’epidemia e che era venuto a Torino per trovarli. Oggi tutti e due sono peggiorati e  per il marito si è reso necessario il ricovero nel reparto di rianimazione: le sue condizioni sono giudicate piuttosto gravi.
La conferma della positività è arrivata in serata e ora la direzione dell’ospedale – il terzo più grande d’Italia –  sta organizzando la chiusura del reparto che ospitava la coppia (nessun problema per l’altro reparto, sempre seguito dal dottor Scaglione, dove ci sono altri trenta ricoverati).

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Cuneo, scritta shock a casa del figlio di una ex deportata: “Qui ci sono ebrei”

venerdì, Gennaio 24th, 2020

Aldo Rolfi5 hours ago

La porta d’ingresso di casa mia questa mattina, l’indomani dell’uscita di un mio articolo per il 27 Gennaio……

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Una scritta antisemita è comparsa sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, partigiana deportata a Ravensbruck nel 1944. “Juden hier” (“qui ci sono ebrei”) è stato scritto nella notte a Mondovì, in provincia di Cuneo, sulla porta della casa dove la donna ha vissuto fino alla morte, nel 1996. La via dove sorge l’abitazione è stata intitolata proprio alla Rolfi pochi anni fa.

Staffetta partigiana, dopo la deportazione, Lidia Beccaria Rolfi lavorò per l’Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l’Associazione nazionale ex deportati. Nel ’78 scrisse “Le donne di Ravensbrück”, prima opera in italiano sulla deportazione femminile nei campi di concentramento della Germania nazista. Nel ’97 uscì postumo ‘Il futuro spezzato’, un saggio sull’infanzia durante la dittatura, con l’introduzione di Primo Levi. Peraltro la famiglia Rolfi non è di origine ebraica. 

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‘Ndrangheta in Piemonte, otto arresti: in manette l’assessore regionale Rosso

venerdì, Dicembre 20th, 2019

giuseppe legato, massimiliano peggio

TORINO. Arrestato della Guardia di Finanza l’assessore regionale Roberto Rosso, uno dei leader di Fratelli d’Italia in Piemonte, con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per poter essere eletto nella maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio.

Dalle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 20 dicembre, i militari del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, compresi sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino. Tra le condotte contestate dalla procura, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Rosso, stando alle accuse, si sarebbe rivolto ad affiliati alle cosche calabresi per conquistarsi un posto in Regione. 
L’indagine è condotta dai pm Paolo Toso e Monica Abbatecola.

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Blitz contro leader del centro sociale Askatasuna per assalti al cantiere No Tav, in 14 nel mirino

mercoledì, Dicembre 18th, 2019

Di CRISTINA PALAZZO

Blitz della polizia contro storici leader del centro sociale Askatasuna di Torino, considerati  principali referenti dell’ala più oltranzista del Movimento No Tav. Quattordici le misure cautelari eseguite dalla Digos, anche nei confronti di antagonisti del Guernica di Modena e del Bocciodromo di Vicenza. Sono finiti in cella tra gli altri Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli.
L’operazione della Digos di Torino, coordinati dalla procura della Repubblica, è scattata dopo un’articolata indagine che ha riguardato le proteste No Tav in Val Susa del luglio scorso, durante le quali, in alcuni casi, è stata violata l’ordinanza del prefetto avvicinandosi al cantiere di Chiomonte e provando a rompere la cancellata.

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‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, si dimette il governatore indagato per voto di scambio

sabato, Dicembre 14th, 2019
Antonio Fosson, presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta (Ansa)
Antonio Fosson, presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta (Ansa)

Aosta, 14 dicembre 2019 – Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Antonio Fosson, ha annunciato le dimissioni dopo la notizia dell’indagine a suo carico per scambio elettorale politico-mafioso. Fosson ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Torino sul condizionamento delle elezioni regionali 2018 in Valle d’Aosta da parte della ‘ndrangheta

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Blitz della polizia: Daspo e denunce per ultrà “Torino Hooligans”

mercoledì, Dicembre 11th, 2019

Blitz della polizia contro gli ultrà granata appartenenti agli “Hooligans Torino”. Gli uomini della Digos hanno notificato il Daspo a tutti e 75 i membri del gruppo, 71 dei quali sono stati denunciati per diversi reati tra i quali violenza privata aggravata, rissa, violenza e lesioni nei confronti di incaricato di pubblico servizio. Sono invece oltre 500 le sanzioni amministrative applicate per violazione del regolamento dello stadio.

TGCOM

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Courmayeur, valanga sul Monte Bianco: morti due sciatori

sabato, Novembre 30th, 2019

di Silvia Morosi

Courmayeur, valanga sul Monte Bianco: morti due sciatori

È di due sciatori morti il bilancio della valanga caduta sabato attorno alle 10.30 sul Monte Bianco, nella zona di Punta Helbronner nei pressi di Courmayeur. I loro corpi sono stati estratti dalla neve dai soccorritori arrivati pochi minuti dopo il distacco. Il distacco è avvenuto a quota 3mila metri, sotto la stazione di arrivo della funivia SkyWay, in una zona in cui si pratica lo sci fuoripista (qui le foto).

Le vittime

Edoardo Camardella, 28 anni, era un maestro di sci di La Thuile (Aosta) . Con lui è deceduto Luca Martini, di 32 anni, di Finale Ligure (Savona). I due erano impegnati, con altri tre amici che si sono salvati, in una discesa fuoripista sotto la stazione di arrivo della funivia, in un canale molto ripido e impegnativo. La valanga li ha trascinati a valle facendoli cadere da un salto di roccia per 300 metri.

Una seconda slavina

A dare la notizia del distacco — a 500 metri dall’arrivo della funivia, tra il colle del Gigante e il canale Tassotti — è stato uno sciatore che ha assistito all’incidente. Qualche minuto dopo la prima slavina ne è caduta una seconda che non ha travolto nessuno. Le salme saranno portate all’obitorio di Courmayeur per le operazioni di riconoscimento.

«Pericolo marcato»

Punta Helbronner è la stazione d’arrivo della funivia Skyway di Courmayeur, da lì partono alcuni tra gli itinerari fuori pista preferiti dagli appassionati. Il pericolo stamattina, secondo il bollettino valanghe dell’Arpa era «marcato» (grado 3 su 5) .

Il bollettino meteo pubblicato dll'Arpa

Il bollettino meteo pubblicato dll’Arpa 30 novembre 2019 (modifica il 30 novembre 2019 | 15:57)

CORRIERE.IT


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Esplosione di Quargnento, c’è un fermo. Interrogato il proprietario della cascina

sabato, Novembre 9th, 2019

di FEDERICA CRAVERO e CRISTINA PALAZZO

09 novembre 2019 È Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa di Quargnento (Alessandria), l’uomo ascoltato per dieci ore dai carabinieri nell’ambito delle indagini per la morte dei tre vigili del fuoco.

Nella notte il Comando provinciale di Alessandria ha diramato un comunicato che recita: “Al termine di serrate ed articolate indagini, abbiamo proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dei delitti di disastro doloso, omicidio, e lesioni volontarie”.

Alessandria, funerali vigili del fuoco. Lo sfogo del pompiere con Conte: “Non fate abbastanza per noi”

Dai carabinieri non arriva alcuna conferma ufficiale sul fatto che il fermato sia Vincenti, come appare probabile. Sarà il procuratore capo Enrico Cieri, che coordina le indagini, a fornire altre indicazioni oggi alle 9 quando terrà una conferenza stampa sul caso.

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Cascina esplosa nell’Alessandrino. Nino, Marco e Matteo: il sacrificio degli eroi

mercoledì, Novembre 6th, 2019

di VIVIANA PONCHIA

Marco, Nino e Matteo

Quargnento, (Alessandria) 6 novembre 2019 – Nino, Marco e Matteo. Quando da bambini dovevano rispondere alla fatidica domanda (cosa vuoi fare da grande?) rispondevano: i pompieri. Gli eroi no. E nemmeno le vittime del dovere. Erano ragazzi pieni di sogni, passioni e qualche tatuaggio. “Quando si muore così, senza aver salvato delle vite umane, fa ancora più male – riflette il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo –. Il nostro è un lavoro a rischio, lo sappiamo. Però se rischi la vita per salvare quella di qualcun altro, un incidente lo digerisci meglio. Se muori per niente allora è insopportabile”. Ma è solo la prospettiva di chi resta.

Antonio (Nino) Candido, 32 anni, credeva che qualcosa da salvare ci fosse e per questo aveva seguito le orme di suo padre. Originario di Reggio Calabria, sposato da un anno e da poco arrivato ad Alessandria, il più giovane dei tre amava i tatuaggi, il basket, i viaggi e i suoi due pittbull. “Mi ha salvato la vita” diceva della moglie su Instagram.

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