Archive for the ‘Spettacoli -Eventi -TV’ Category

È morto Mario Marenco, storico volto dei programmi di Arbore e Boncompagni

domenica, Marzo 17th, 2019

Un’Altra Domenica triste per il mondo dello spettacolo e della televisione italiana. Non si può che scomodare il titolo della celebre trasmissione televisiva per annunciare la morte di Mario Marenco, memorabile compagno storico delle trasmissioni di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. L’umorista, che era anche designer, architetto, aveva 85 anni. Il volto di Mario Marenco resta scolpito in una stagione d’oro della radio e della televisione, quella in cui una generazione di giovani intrattenitori, legati soprattutto da un indissolubile rapporto di amicizia, lasciò il segno con programmi rivoluzionari. Tre titoli in particolare, “Alto Gradimento”, “L’altra domenica” e “Indietro Tutta”, nei quali Marenco ebbe un ruolo di primaria importanza grazie alle sue incursioni radiofoniche, al personaggio di Mister Ramengo e a quello di Riccardino, protagonista di quella breve ma memorabile esperienza televisiva andata in onda su Rai2 in seconda serata, condotta da Renzo Arbore e Nino Frassica.

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E’ morto Pino Caruso, maschera siciliana e volto tv degli anni Settanta

venerdì, Marzo 8th, 2019

di MARIO DI CARO e MARTA OCCHIPINTI

Pino Caruso è morto ieri pomeriggio a 84 anni nella sua casa nei pressi Roma. Stava male da un po’ di tempo, dice la moglie, “ma se ne è andato sereno”. I funerali si svolgeranno domani.

Maschera siciliana di una comicità mai volgare, Pino Caruso fu un alfiere della palermitanità in televisione al cinema assieme a Franchi e Ingrassia e Lando Buzzanca. Negli anni Sessanta approdò in quella fucina di comicità che era il Bagaglino di Roma e negli anni Settanta diventa un volto della televisione, Rai ovviamente: nel 1979 al fianco di Ornella Vanoni con “Due di noi” poi nell’81 con Milva in “Palcoscenico”, regia di Antonello Falqui e l’anno dopo, 1982, fu il mattatore di “Che si beve stasera?”, su RaiDue.

Morto Pino Caruso, Pippo Baudo: “Era un intellettuale puro”

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‘Il nome della rosa’, la prima puntata è un successo social. Citazioni e confronti. E la gara fra Connery e Turturro

martedì, Marzo 5th, 2019

di ALESSANDRA VITALI

“Esiste un solo modo per combattere ignoranza e odio: usare la conoscenza per aiutare la razza umana”. La prima puntata di Il nome della rosa è iniziata da pochi minuti ma sui social per Guglielmo da Baskerville è già accoglienza da popstar. La conoscenza per combattere l’ignoranza e l’odio, parola di francescano e parola di Umberto Eco e per i telespettatori è subito salto nel passato, adolescenza o poco più, il 1980, l’uscita del libro mai dimenticato da chi lo ha letto. “Adso eravamo noi studenti e Guglielmo il prof che avremmo voluto avere”, twitta qualcuno mentre sul piccolo schermo prende corpo la storia delle storie.

John Turturro: “Sono stato fedele a Eco, per me lui è Guglielmo da Baskerville”

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Mogol si schiera a favore della radio sovranista: “Sì alla battaglia per più musica italiana”

martedì, Febbraio 26th, 2019

La Siae interviene a sostegno della proposta della Lega di modificare i palinsesti radiofonici, lanciata subito dopo il Festival di Sanremo,in cui si chiede alle emittenti nazionali e private di riservare un terzo della programmazione alla musica italiana “opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia” e una quota di almeno il 10 per cento alle produzioni di artisti emergenti. A prendere la parola è Mogol, presidente della Siae, con una lettera inviata ai suoi associati in cui chiede di sostenere la proposta di Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino allo scorso anno direttore di Radio Padania, primo firmatario del progetto di legge. “L’argomento è ampio e complesso – scrive Giulio Rapetti – ed è stato già affrontato in passato con diverse proposte, tra cui quella avanzata dalla Fimi nel febbraio 2016 che chiedeva di garantire il 20 per cento della programmazione radiofonica alle opere prime e seconde di artisti italiani e con l’intervento nel novembre 2017 dell’allora ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che in apertura della Milano Music Week parlò della possibilità di prevedere quote di obbligatorietà di trasmissione della musica italiana grazie ad alcune norme introdotte nella nuova Legge dello spettacolo”.

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Oscar 2019 con i Queen, vince ‘Green Book’. Malek miglior attore, a Cuaròn tre premi

lunedì, Febbraio 25th, 2019

di CHIARA UGOLINI

Il film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali incassa il premio più importante. È “black power” con Regina King, Mahershala Ali, la costumista Ruth Carter, la scenografa Hannah Bleacher e il regista di ‘BlacKkKlansman’. Lady Gaga vince per la miglior canzone. Olivia Colman miglior attrice, delusione Glenn Close

La storia dell’amicizia tra un virtuoso del piano afroamericano e un italoamericano che supera i suoi pregiudizi vince l’Oscar 2019. Green Book di Peter Farrelly porta a casa il premio più importante dalle mani di Julia Roberts: “abbiamo fatto questo film con amore, tenerezza e rispetto” ha detto il produttore, mentre il regista ha chiarito: “Questo è un film sull’amore che supera le differenze”.

OSCAR  – L’ELENCO COMPLETO DEI PREMIATI

In un’edizione contraddistinta dalla maggiore diversità, con un’ondata di nomination per storie e protagonisti afroamericani, vince un film che racconta la storia vera dell’incontro fra due uomini che più diversi non potrebbero essere. Nel lungo viaggio che li porterà in tournée impareranno a conoscersi e ad aiutarsi. Il film ha vinto anche come miglior sceneggiatura e il miglior attore non protagonista. È stato un colpo di scena di fine cerimonia, visto che il favorito era Roma di Alfonso Cuarón che però si è aggiudicato tre statuette, tutte e tre importanti. Pronostici rispettati per i migliori attori: Rami Malek, Mahershala Ali e Regina King mentre per il premio alla miglior attrice Olivia Colman l’ha spuntata sulla favorita Glenn Close che si conferma essere l’attrice con più nomination, ben 7, senza nessun Oscar.

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Mediaset, Facebook condannato per la pubblicazione di link a contenuti protetti: è la prima volta in Italia

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Ancora un passo avanti nella protezione dei contenuti prodotti dagli editori. Per la prima volta in Italia, Facebook è stato condannato dal Tribunale di Roma per violazione del diritto d’autore e per diffamazione, illeciti commessi ospitando link non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. La svolta nella giurisprudenza italiana a tutela del copyright nasce da una causa avviata da Mediaset, dai risvolti delicati per il precedente che crea.

I fatti, in sintesi. Nel 2012, utenti anonimi aprono una pagina Facebook dedicata a un cartoon trasmesso da Italia Uno, “Kilari”. Alcuni link della pagina conducevano da un lato a contenuti tutelati da diritto d’autore illecitamente caricati su YouTube, dall’altro a pesanti insulti e commenti denigratori indirizzati all’interprete della sigla della serie animata.

Nonostante numerose diffide, Facebook ha scelto negli anni di non rimuovere i contenuti e i link incriminati costringendo Mediaset a ricorrere alla magistratura. E ora, con sentenza n. 3512/2019 del Tribunale di Roma, i giudici hanno condannato Facebook sia per diffamazione sia per violazione del diritto di autore.

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“Ha invocato Satana a Sanremo”. Scoppia la polemica su Virginia Raffaele

martedì, Febbraio 12th, 2019

Luca Romano

Non si spengono le polemiche su Sanremo. L’edizione del 2019 della kermesse canora italiana si è conclusa da poco, ma la fiammella delle controversie non si è spenta.

Anzi: rischia di riaccendersi più impetuosa che mai. Ultimo motivo del contendere è uno degli interventi di Virginia Raffaele dal palco. Durante una delle sue performance tra una canzone e l’altra, infatti, la comica ha intonato la canzone “Mamma” di Beniamino Gigli fingendosi un grammofono rotto. Sketch che ha raccolto il plauso di tutti, ma che ora finisce al centro di una bufera. Il motivo? La Raffaele sembra pronunciare per cinque volte la parola “Satana” (guarda qui il video).

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“Basta con la propaganda pro-migranti”: la puntata di Montalbano divide. Anche Salvini twitta

martedì, Febbraio 12th, 2019

La puntata si è aperta fulminea: “Ancora con questa storia che i terroristi dell’Isis arrivano con i barconi?”. E il commissario Montalbano – in questa prima puntata della nuova serie, intitolata Dall’altra parte del filo – ha subito messo in chiaro la sua posizione sui migranti. Una puntata che ha fatto già discutere, ma ora che è andata in onda ha scatenato il dibattito su Twitter. Tra chi critica duramente il tema ‘politico’ della puntata, chi lo collega ovviamente alle ultime polemiche sul festival di Sanremo, chi ironizza chiamando in causa Salvini e chi apprezza l’umanità del commissario più amato dagli italiani.

grazia900 @65emmegi

😉

“Ancora co’ ‘ sta storia che i terroristi dell’isis arrivano con i barconi” #Montalbano diglielo tu

Speciale: tutto su Il commissario Montalbano

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Televoto contro élite, Sanremo si spacca: le giurie ribaltano la volontà popolare

lunedì, Febbraio 11th, 2019

luca dondoni sanremo

Ancora una volta il Festival è riuscito a colpire il bersaglio confermando quella che è la sua missione dal 1951: raccontarci, attraverso le canzoni, i cambiamenti del Paese. Ma quella di sabato è stata una notte diversa dalle altre: deflagrante come può essere solo con una platea che coinvolge uno spettatore televisivo su due è esploso il conflitto tra volontà popolare e potere delle élite. Lo specchio di ciò che accade nelle diatribe e negli scambi di cortesie fra le varie fazioni politiche o, addirittura, fra gli alleati di chi governa il Paese? Senz’altro. Con la vittoria della canzone «Soldi» di Mahmood, un ragazzo italiano nato e cresciuto al Gratosoglio, Milano, che in molti vorrebbero straniero a casa sua, le polemiche infiammano i social network ma testimoniano la rivoluzione ormai in corso.

L’analisi finale con lo scorporo dei voti espressi dalle tre giurie, Televoto, D’Onore e Sala Stampa, ha sottolineato la differenza fra ciò che piace alla gente che non si occupa a tempo pieno di musica e coloro che per mestiere la ascoltano tutti i giorni. Sia la giuria della Sala Stampa che quella d’Onore hanno votato allo stesso modo con Mahmood al primo posto, Ultimo al secondo e il Volo al terzo. Ebbene, per il Televoto le posizioni erano esattamente ribaltate. Per i telespettatori Ultimo avrebbe vinto il Festival, i tre ragazzi de Il Volo sarebbero arrivati secondi e Mahmood al terzo.

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Sanremo 2019, la furia di Ultimo contro i giornalisti

domenica, Febbraio 10th, 2019

Scoppia la polemica in sala stampa. Dopo la chiusura di Sanremo, Ultimo si è presentato in conferenza stampa. Quando ha fatto i complimenti al vincitore Mahmood, chiamandolo “ragazzo”, si è beccato i rimbrotti dei giornalisti e ha tuonato: “Voi giornalisti avete questa settimana per sentirvi importanti. E rompete il ca**o”. E ha aggiunto: “Io non ho mai avuto la pretesa di venire qui e vincere, a differenza di quello che avete detto voi: tirandomela. Io mi sono grattato, ma non è servita a niente. La mia vittoria e quella di tanti altri artisti è sicuramente dopo il festival. La mia vittoria sono i live, la gente che mi vuole, che si riconosce in quello che scrivo. C’avete sempre qualcosa da dire, ma non provo rancore”.

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