Roma, 28 gennaio 2019 – Quando si dice l’importanza di avere un direttore di rete Rai per amico. È infatti grazie a Carlo Freccero, direttore di Raidue ed ex consigliere d’amministrazione della tv pubblica in quota M5S, se Beppe Grillo, oggi garante o ‘elevato’ del Movimento, tornerà in Rai in prima serata. Lo farà con un programma, C’è Grillo
(in onda stasera su Raidue alle 21,15), una ‘summa’ dei quarant’anni di
carriera nel mondo dello spettacolo, per il quale percepirà 30mila euro a titolo di diritti di sfruttamento dell’immagine. Denaro che, in prima battuta, finirà in tasca al suo storico manager, la ‘Marangoni spettacoli’, che decurtato il suo compenso darà il resto al comico fondatore del M5S.
L’Italia non dimentica e, in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale che celebra il 27 gennaio di ogni anno le vittime dell’Olocausto, tutte le città del nostro Paese lo dimostreranno attraverso incontri, mostre e commemorazioni. Filo conduttore, come è stato ricordato dal presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci, che proprio in questi giorni ha accompagnato un gruppo di studenti nella loro visita ad Auschwitz, la necessità di “rimanere vigili e attenti di fronte all’odio e alle discriminazioni di ogni natura, da rigettare in ogni loro forma”.
Il ministro Alfonso Bonafede e il filosofo Massimo Cacciari hanno avuto una discussione televisiva – abbastanza accesa – sui migranti e sulla gestione dei fenomeni migratori.
L’ex sindaco di Venezia non è nuovo a questo genere di sfoghi:
la sinistra – specie quella intellettualista – non condivide la “linea
dura” promossa da Matteo Salvini tanto che, una delle ultime volte che è
apparso in pubblico, Cacciari aveva chiesto al governo di vergognarsi. In quel caso, il suo interlocutore era stato il ministro Giulia Bongiorno.
“Dice che la tav è una stronzata, che tu [Fazio ndr] hai la coda di paglia, dichiara guerra alla Francia e poidice ‘Basta, vado in India’: Oh ciccio, questo Paese non è un albergo. I cinque stelle siete voi non noi”. Così Maurizio Crozza in apertura di Che fuori che tempo che fa. Nel corso dell’intervento il comico non risparmia nemmeno il vicepremier Luigi Di Maio e la sua idea dei Navigator.
«Che tempo che fa», il conduttore: «Se vuole avercela con me faccia pure, non è originale» | LaPresse – CorriereTv
Botta e risposta tra Fazio e Di Battista a “Che tempo
che fa”: il pentastellato di ritorno dal Sud America ospite su Rai uno
punzecchia il conduttore che replica: “Se vuole avercela con me faccia
pure, ma non è originale”. Dibba risponde: “Fazio, non abbia la coda di
paglia”. Il padrone di casa, allora, replica una volta per tutte:
“Rispondo a me e al mio pubblico per la lealtà che gli devo”.
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“Faremo un esperimento ‘scientifico’
per il bene di tutti: stiperemo in 100 secondi una tale quantità di
luoghi comuni che – si spera – ne usciate talmente saturati da non
usarli mai più”. A Piazza Pulita lo scrittore Stefano Massini racconta
l’outlet della frase fatta più trita e ritrita.
E’ conosciuta in tutto il mondo come la Città dei Sassi o Città Sotterranea,
grazie alle tipiche costruzioni a ridosso della gravina e al sistema di
cisterne per la raccolta delle acque: con i suoi ottomila anni di
storia Matera è uno degli insediamenti urbani ancora abitati più antichi al mondo. Da sabato 19 gennaio è Capitale Europea della cultura 2019: fino al prossimo 19 dicembre la città lucana sarà teatro di un nutrito calendario di appuntamenti, tra mostre, eventi e spettacoli.
Nel ruolo di Capitale Europea della cultura,Matera è affiancata da Plovdiv (Bulgaria) dopo aver ricevuto il testimone da La Valletta (Malta) e da Leeuwarden (Frisia – Paesi Bassi), Capitali lo scorso anno. Il programma delle iniziative materane è articolato in cinque temi a cui corrispondono altrettanti percorsi di visita: -Futuro Remoto, con progetti e percorsi di riflessione sul rapporto millenario dell’umanità con le scienze e con la natura, a partire da Pitagora, uno dei residenti più illustri della regione; -Continuità e rotture, per analizzare il rapporto a volte conflittuale tra antiche vergogne e aperture alla modernità; -Riflessioni e connessioni, che trae ispirazione dal motto latino amato da Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (affrettati lentamente); -Utopie e distopie, per testare nuovi schemi che rappresentino una sfida ai preconcetti; -Radici e percorsi, in cui esplorare le straordinarie possibilità della cultura della mobilità che accomuna l’Europa. Per partecipare alle centinaia di eventi in programma, il visitatore può prenotare l’evento o gli appuntamenti a cui è interessato, oppure acquistare il Passaporto per Matera 2019, documento valido per tutte le iniziative del calendario ufficiale, che di fatto trasforma il visitatore in cittadino temporaneo di Matera. Il passaporto ha il costo simbolico di 19 euro e può essere acquistato sul sito ufficiale di Matera 2019 www.matera-basilicata2019.
Il cantautore scompariva l’11 gennaio 1999 | Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev – CorriereTv
(Agenzia Vista) Liguria, 11 gennaio 2019 Undici
gennaio, un giorno che Genova non puo’ dimenticare: l’11 gennaio 1999,
la Liguria perdeva uno dei piu’ grandi cantautori e uno dei personaggi
che hanno fatto la sua storia, Fabrizio De Andre’. Una data che non
poteva passare inosservata: Regione Liguria e Palazzo Ducale hanno
celebrato Faber a palazzo Ducale, nel ventesimo anniversario dalla sua
scomparsa, con un grande evento.
Vent’anni da quell’11 gennaio 1999. Tanti ne sono passati da quando Fabrizio De André se ne è andato lasciando un vuoto, per non dire una voragine, nel panorama della musica italiana. Vuoto colmato dalla sua opera, ancora oggi attualissima e viva in chi la porta in giro, dalla Pfm al figlio Cristiano, e nelle uscite curate dalla Fondazione De André.
Sono in
tanti a volerlo ricordare in qualche modo in questo 20esimo anniversario
della morte. In tutta Italia si svolgeranno manifestazioni ed eventi, a
partire da Genova, dove saranno proprio Dori Ghezzi e Cristiano a
raccontarlo e omaggiarlo. Un’intera giornata a lui dedicata, con Gino
Paoli, Neri Marcorè, Antonio Ricci, Fabio Fazio, Morgan e Luca Bizzarri a
raccontare il “loro” De Andre’. Mentre la Pfm in primavera tornerà sui
palchi di tutta Italia con “PFM canta De André – Anniversary’, un tour a
40 anni dal fortunato sodalizio con il cantautore genovese.
ripudio di danza, musica e colori nello spettacolo del ballerino su Rai 1 «Roberto Bolle danza con me» | LaPresse – CorriereTv
Anche l’omaggio al film «Moulin Rouge» durante lo
show di Rai 1 di Roberto Bolle «Roberto Bolle danza con me». E così il
ballerino si è scatenato in un tripudio di danza, musica e colori in una
versione inedita con ammiccamenti e provocazioni alle ballerine
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