Archive for the ‘Spettacoli -Eventi -TV’ Category

Sanremo 2023, “Anna Oxa non c’è”: bomba sul Festival

martedì, Febbraio 7th, 2023

Roberto Tortora

Come un sassolino nella scarpa, quando ci si appresta a fare una lunga passeggiata. Una passeggiata di cinque giorni in questo caso. Così Amadeus comincia la “settimana santa” sanremese, con un piccolo fastidio da dover subito gestire. Si tratta della mancata presenza al primo red carpet di tutti i big in gara (tradizionalmente prevista il giorno antecedente alla prima serata ufficiale) di Anna Oxa. La cantante pugliese sarà la prima a salire sul palco dell’Ariston questa sera, aprirà ufficialmente la gara canora 2023, eppure è stata l’unica a non presentarsi al pubblico e a lanciarsi in pose e sorrisi per i paparazzi.

Perché Anna Oxa non c’era? L’artista è stata l’ultima a provare la sua esibizione nell’ultima session prima della sfilata esterna, prove che sono andate anche per le lunghe. Da qui probabilmente il ritardo e, visto anche il clima di freddo pungente che imperversava sulla città dei fiori, la Oxa potrebbe aver preferito preservare la voce ed evitare brutti scherzi di salute proprio nell’imminenza dello start del Festival. Per Anna Oxa è la quindicesima volta che si esibisce sul palco più famoso d’Italia, una vera e propria senatrice della musica italiana. Nelle precedenti quattordici edizioni, ha vinto in due occasioni: la prima nel 1989 con Ti lascerò, in duetto con Fausto Leali, e la seconda nel 1999 in qualità di solista con Senza pietà. Quest’anno si presenta con il brano pop-soul Sali (Canto dell’anima) scritto in collaborazione con altri tre importanti autori come Fabrizio Zanotti, Kaballà (nome d’arte di Giuseppe Rinaldi) e Francesco Bianconi (leader della band toscana Baustelle). 

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Sanremo 2023, ecco tutti gli ospiti del Festival

domenica, Febbraio 5th, 2023

Come tradizione vuole, anche l’edizione numero 73 del Festival di Sanremo, altrimenti detta la Ama Quater, sarà ricca di ospiti che infarciranno le giù lunghe serate. 

Martedì 7 febbraio sul palco dell’Ariston saliranno i primi 14 artisti in gara e potremo rivedere i vincitori dello scorso anno, Mahmood e Blanco, che riproporranno Brividi. In collegamento dalla nave da crociera, sponsor della manifestazione, attraccata al largo di Sanremo, ci sarà l’esibizione di Salmo. Salto generazionale e sotto con la reunion dei Pooh (ci sarà anche Riccardo Fogli). Sul versante non musicale, spazio all’attrice Elena Sofia Ricci che lancerà la nuova fiction in onda su Rai1 Fiori sopra l’inferno. Ci sarà anche il monologo di Chiara Ferragni

Mercoledì 8 ascolteremo gli altri 14 artisti in gara. Gli ospiti saranno Gianni Morandi, che per qualche minuto abbandonerà il ruolo di presentatore, Massimo Ranieri e Al Bano, che daranno vita anche a un trio mai visto. Mentre dagli Stati Uniti arriveranno i Black Eyed Peas, ormai orfani di Fergie. La quota cabaret è affidata ad Angelo Duro. Non mancherà lo spot per una fiction Rai, stavolta con Francesco Arca e Resta con me. Ci sarà il monologo della co-conduttrice Francesca Fagnani

Nella terza sera ascolteremo tutti i 28 brani in gara. Come ospiti ci saranno i Måneskin e Peppino Di Capri. Non insieme. Il monologo sarà della superstar del volley Paola Egonu.

Il venerdì sarà, come nelle ultime edizioni, dedicato ai duetti e alle cover. Essendoci gli ospiti che si esibiranno con gli artisti in gara, non ci saranno altri nomi della musica. Vedremo il giovane cast di Mare dentro cantare la sigla della serie tv. Il monologo sarà di Chiara Francini

Nella finale di sabato 11 febbraio Amadeus potrà contare sulla presenza dei grandi Depeche Mode. È la terza volta che la band inglese passa da Sanremo: il debutto fu nel 1986 per promuovere l’album Black Celebration, vi tornarono nel 1989 con Everything Counts e pure l’anno dopo quando portarono nella città dei fiori Enjoy the Silence. Vedremo anche Gino Paoli e un altro collegamento dalla nasce da crociera. Riflettori puntati sul videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che tante polemiche ha causato. Per promuovere la nuova stagione di Lolita Lobosco ci sarà Luisa Ranieri. Tornerà Chiara Ferragni

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Sanremo 2023, dai cantanti in gara ai duetti: tutto quello che c’è da sapere

martedì, Gennaio 31st, 2023

L’edizione numero 73 di Sanremo si svolge da martedì 7 a sabato 11 febbraio. Per cinque serate il teatro Ariston diventa il palco della gara canora più seguita d’Italia. Uno show fatto di musica, ma anche di grandi ospiti, sketch e monologhi.

Chi conduce
Ad affiancare il direttore artistico, che nelle scelte dei co-conduttori non ha mai sbagliato, quest’anno c’è Gianni Morandi (che l’anno scorso si è piazzato terzo tra i big). Ma i due non sono soli. Con loro ci sono anche delle compagne di avventura, che si alterneranno durante le varie serate. La più attesa è certamente Chiara Ferragni, imprenditrice, influencer, moglie e mamma. Amadeus le faceva il filo da anni e finalmente lei ha detto sì. La prima sera e la finalissima farà impazzire tutti con i suoi look, targati Dior e Schiaparelli. Nella seconda serata, invece, tocca a Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice del programma di Raidue Belve. Giovedì e venerdì è la volta della pallavolista italiana Paola Egonu e dell’attrice Chiara Francini.

-Il cast delle co-conduttrici e la parità di genere

Gli ospiti
Dopo tre anni di assenza tornano le star internazionali. Martedì a scaldare la sala ci penseranno i Black Eyed Peas, vincitori di ben sei Grammy Awards. Trentacinque milioni di album venduti e 120 milioni di singoli per un gruppo che – come ha sottolineato Ama – è davvero «un grande nome». Ma a proposito di grandi ritorni, il 9 febbraio rivedremo al Festival i Måneskin (che ormai sono di casa). Dopo aver aperto l’edizione dello scorso anno Damiano e compagni sono stati rinvitati dal padrone di casa perché «quando ci sono loro Sanremo ha una marcia in più». A dare il via allo show, nella serata d’apertura come di consueto, vedremo i vincitori dello scorso anno, ovvero Mahmood e Blanco, che canteranno Brividi, uno dei brani più venduti e ascoltati dell’anno. Ma Sanremone 2023 è più che mai il Festival delle reunion. E la prima sera si partirà con i Pooh. Sul palco sarà presente anche Riccardo Fogli, per una performance che, come hanno spiegato gli stessi Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, proporrà le hit della band e sarà anche «un omaggio a Stefano» D’Orazio, scomparso nel novembre 2020. L’8 assisteremo a quello che Ama ha definito «un grande evento, mai accaduto prima». All’Ariston come ospiti ci saranno Al Bano e Massimo Ranieri. E i due, saranno protagonisti di un momento musicale a tre con Gianni Morandi.

Sulla Costa Concordia, ancorata al largo di Sanremo, si esibiranno invece Salmo, Fedez, Takagi & Ketra e Guè. In piazza Colombo, un altro palco collaterale creato da Amadeus, ci saranno Piero Pelù, La Rappresentante di Lista, Annalisa, Achille Lauro e l’inedita coppia formata da Nek e Francesco Renga.

– Le pagelle delle canzoni dopo il primo ascolto

I cantanti in gara
I cantanti in gara sono 28, sei dei quali – Sethu, Will, Olly, Shari, Colla Zio, gIANMARIA – arrivano da Sanremo Giovani. Nel cast ci sono grandi ritorni, come Giorgia, Mengoni, Ultimo. Ma anche tante novità, come Mara Sattei, Ariete, Mr.Rain e Rosa Chemical. Di tutto un po’, come è sempre stato nei Festival targati Amadeus, tra vecchie glorie e nuove leve: Articolo 31, Elodie, Colapesce e Dimartino, Modà, Leo Gassman, I cugini di campagna, Anna Oxa, Lazza, Tananai, Paola e Chiara, LDA, Madame, Gianluca Grignani, Coma Cose e Levante.

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Sanremo 2023, i duetti della serata delle cover

giovedì, Gennaio 26th, 2023

Ed è arrivato il tanto atteso momento dei duetti. Quella di venerdì 10 febbraio sarà la serata delle cover, tradizionalmente la più attesa dopo quella iniziale e quella finale. Modernità e tradizione si mescolano in un mix decisamente esplosivo di ospiti, alcuni dei quali decisamente inattesi. A dare l’annuncio dei duetti sarebbe dovuto essere questa mattina, come ormai è consuetudine, il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus, durante il programma “Viva Rai2!” dell’amico Fiorello. Ma l’annuncio non è arrivato in diretta. Il motivo? Lo stesso Fiorello ha protestato a inizio programma: “Mi hanno spoilerato tutti i nomi, pensavamo di averli in esclusiva”. E quindi il video dell’annuncio da parte di Amadeus e Gianni Morandi non è stato mandato in onda.

I superospiti

Duetti, ma non solo. Ad animare le serata saranno diversi superospiti: dal trio composto da Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano sino ai Black Eyed Peas, passando per lareunion dei Pooh e i ritorni dei Maneskin e di Mahmood e Blanco. L’annuncio di Fiorello: “Arriverà una superospite internazionale e non sarà Lady Gaga. Ha origini italiane però“. Che possa essere davvero quella Carla Bruni di cui si vocifera negli ultimi giorni? Oppure, nome ben più suggestivo, Madonna che proprio da pochi giorni ha annunciato il suo Celebration Tour anche in Italia?

I palchi

Quest’anno i palchi del Festival di Sanremo sono tre: quello tradizionale al Teatro Ariston, la cui scenografia è stata svelata pochi giorni fa dallo stesso Amadeus proprio durante il programma “Viva Rai2!”, quello sulla nave Costa Smeralda sul quale si esibirà il mondo urban rap con Salmo, Fedez, Guè e Salmo e quello in piazza Colombo sul quale saliranno Piero Pelù, Francesco Renga con Nek, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro e Annalisa.

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Baiardo rivela a ‘Non è l’Arena’: “Matteo Messina Denaro non ne ha per molto”

lunedì, Gennaio 23rd, 2023

“Matteo Messina Denaro non ne ha per molto”, lo ha detto Salvatore Baiardo, a Non è l’Arena su La7. “Penso non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo”. L’uomo che aveva gestito la latitanza dei fratelli Graviano, durante lo speciale della stessa trasmissione intitolato “Fantasmi di Mafia”, andato in onda nel mese di novembre 2022, aveva profetizzato la cattura del boss. In un altro passaggio dell’intervista, lo stesso Baiardo ha detto che la sua fonte sullo stato di malattia di Messina Denaro “arriva dall’ambito palermitano, e non dai Graviano”.

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Camera ardente Lollobrigida, l’arrivo del feretro in Campidoglio: c’è anche l’ex marito Javier Rigau

mercoledì, Gennaio 18th, 2023

di Luca Pellegrini

Nella sala della Protomoteca del Campidoglio è stata allestita la camera ardente di Gina Lollobrigida, scomparsa lo scorso 16 gennaio all’età di 95 anni. Ad accogliere il feretro il sindaco Roberto Gualtieri assieme ai familiari dell’attrice. Presenti anche l’ex marito Javier Rigau.

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La profezia del prestanome dei boss Graviano su Messina Denaro che ha anticipato l’arresto

martedì, Gennaio 17th, 2023

Salvatore Baiardo, l’uomo che gestì la latitanza dei fratelli Graviano, aveva rivelato a Massimo Giletti su La7 di una probabile trattativa sull’ergastolo ostativo che avrebbe potuto portare all’arresto di Matteo Messina Denaro, da lui descritto come “gravemente malato”. Arrestato il boss superlatitante Matteo Messina Denaro, considerato il capo di Cosa Nostra

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Rai, polemiche per il programma di Fiorello. Una lettera dei giornalisti del Tg1 per provare a ricucire con lo showman

giovedì, Ottobre 20th, 2022

Maria Corbi

Il giorno dopo che si capisce di aver fatto una c. ..ata è sempre il più difficile. In effetti lo è anche quando non lo si capisce, come l’Usigrai che ci tiene a rimanere un sindacato emulo della burocrazia sovietica, incapace di distinguere un regalo quando gli capita fra le mani. E in questo caso il direttore generale della Rai, Carlo Fuortes aveva preparato un bel pacchettino di addio, in attesa del benservito della nuova maggioranza.

Quale generosità più grande del convincere il signore degli ascolti a cimentarsi nelle prime ore del mattino con la rassegna stampa? Cinquanta minuti che avrebbero trainato con l’ironia una bella fetta della moscia mattinata targata Rai 1. Rallegrando i telespettatori in un momento della storia difficile per tutti.

Anche perché la mattina le notizie viaggiano sui tablet, sui podcast, alla radio. E a meno che non scoppi la guerra tra le due di notte e le sei di mattina i telegiornali sono copie conformi dei quotidiani della mattina. La differenza può farla un «graffio» di Fiorello come sui giornali una vignetta.

Il progetto è definito, nonostante Fuortes si sia affrettato a dire che non lo era per calmare le acque: Il nuovo show «Viva Asiago 10!» in onda sulla rete ammiraglia Rai, ma anche su Radio2 e RaiPlay, da lunedì 28 novembre. Prima tre settimane di rodaggio sulla piattaforma web con «Aspettando Viva Asiago 10!». Nel frattempo Fiorello, dicono, si offende per non essere stato accolto a braccia aperte. E anche il «ti vogliamo bene» dei giornalisti del Tg1 arrivato a riparazione dello sgarbo potrebbe non bastare. Anche perché meno di 24 ore prima proprio il cdr del Tg1 aveva definito l’arrivo di Fiore uno «sfregio dell’impegno quotidiano», Pirandello direbbe «tanta indignazione per niente». Flaiano aggiungerebbe «poche idee ma confuse». Una difesa del proprio orticello senza pensare che Fiorello lo renderebbe più fertile. Parla l’Usigrai, tacciono i giornalisti se non dietro comunicati collettivi. Tace anche la direttrice, Monica Maggioni che in questo momento di passaggio di consegne è attenta a non scivolare prima del previsto. Il suo pensiero trapela solo da comunicato del cdr di cui sopra dove si riferisce che anche la direttrice è preoccupata per questa riduzione degli spazi editoriali. Cinquanta minuti dati e tolti fanno scoppiare la guerra in una Rai in ambasce per i cambi di caselle dettati dalla nuova maggioranza ma non per la costruzione del futuro, quello che passa per la conquista delle nuove generazioni che guardano Fiorello, appunto, e non il Tg1 del mattino. Magari una collaborazione tra informazione istituzionale e satira avrebbe aperto ai giovani se non una porta, almeno una finestra, affacciata su viale Mazzini.

Invece è andata così. E nessuno si stupisce perché assistere alle vicende di Viale Mazzini è come accomodarsi davanti a una telenovela messicana dove sai quel che accadrà, anche se aspetti il colpo di scena. Tra i protagonisti di questa puntata il mitico Leonardo Metalli, membro del cdr che in una lettera a Fiore evoca Renzo Arbore capace di lavorare d’amore e d’accordo con il Tg2 ai tempi di Indietro tutta. E rimprovera i giornali che non hanno capito niente e come al solito hanno seminato confusione e zizzania. L’importante è non assumersi responsabilità, non fermarsi per ragionare, non cedere niente, né minuti, né privilegi. Tanto alla fine la strategia è vincente. Anche con Carlo Fuortes che invece di impuntarsi per la trasmissione di Fiorello ha iniziato a fare marcia indietro spiegando che si sta ancora cercando una giusta collocazione.

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Rai, guerra sul nuovo programma di Fiorello. Rivolta al Tg1: “Uno sfregio”

martedì, Ottobre 18th, 2022

L’ipotesi di un programma satirico di Rosario Fiorello nella mattina di Rai 1 fa infuriare i giornalisti del Tg1. Da tempo si parla di una striscia quotidiana in dello showman siciliano, un morning show dal titolo “Viva Asiago 10!” in onda sulla rete ammiraglia Rai ma anche su Radio2 e RaiPlay, in contemporanea su tv, radio e web. Oggi è arrivato il comunicato del Comitato di redazione del Tg1, la rappresentanza interna dei giornalisti, che “esprime tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell’apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello, al posto di quasi un’ora di programmazione gestita dal Tg1, nello specifico Tg1 Mattina”.

Il Cdr chiede chiarimenti all’azienda e minaccia proteste di fronte ai rumors. “Sappiamo che l’Usigrai non è stata preventivamente consultata, come deve avvenire in caso di cambio di palinsesto. E per questo ha già notificato all’azienda la mancata informativa. All’azienda come Cdr del Tg1 chiediamo: il Consiglio di Amministrazione della Rai è stato informato di tale cambiamento? I suoi componenti hanno tutti condiviso questa scelta? Noi come Cdr della redazione del TG1 sottolineamo la battaglia fatta per ottenere quegli spazi e lo sforzo enorme compiuto da tutti noi sul mattino, impegnandoci su un lavoro di ripensamento e valorizzazione di quella fascia”.

Il nodo della discordia è il restringimento dello spazio informativo del mattino. “Ora abbiamo appreso che l’azienda sta pensando di ridurre lo spazio informativo del Tg1. Poniamo anche un’altra domanda: quali sono le motivazioni editoriali di tale scelta? Come si può pensare di interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa? Non si può ospitare questo nuovo programma nella fascia della rete successiva al Tg1 e al Tg1 mattina dopo le 9.00?

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Giovanni Floris: «Berlusconi, Salvini, la sinistra: così vedo la corsa al voto. Chi mi ha colpito? Collot, di Potere al Popolo»

martedì, Settembre 6th, 2022

di Aldo Cazzullo

Il conduttore riparte oggi con «diMartedì» e commenta la sfida elettorale. «L’imitazione che Crozza fa di me? La trovo eccezionale, ho il poster in ufficio»

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Giovanni Floris, lei ricomincia stasera. Quale campagna elettorale sarà?
«Centrodestra favorito. Ma mi colpisce che si siano invertite le parti che tradizionalmente recitavano destra e sinistra».

Cioè?
«La destra è sempre stata allegra e vincente, ha sempre comunicato positività. Quest’anno invece è piuttosto cupa, e, per la prima volta, evidentemente divisa, nonostante formalmente si presenti unita».

Berlusconi come lo vede?
«Certo più anziano, ma non è quello il punto. Pare un oggetto spaesato in un mondo non più suo».

Salvini?
«Sembra un quadro di Maccari. Viene da anni di pesanti sconfitte e ha un’immagine sfocata, di chi soffre a ricoprire un ruolo non di primo piano».

La Meloni?
«È la protagonista di queste elezioni, ma è spesso sulla difensiva, usa toni eccessivi. Ha un modo di porsi che non rende merito al percorso che ha compiuto. Ha ammorbidito e ampliato i contenuti del suo messaggio, ma fa fatica a cambiare l’atteggiamento, la postura. Quando parla nei comizi lascia interdetti».

Perché?
«Perché toni e atteggiamenti del genere te li aspetti da chi rappresenta il 4% della popolazione, non da una futura premier».

La Fiamma tricolore è un problema?
«Lo è, ma evidentemente non viene percepito come tale da almeno il 20% degli italiani. Chi non lo reputa rilevante, chi non conosce la storia e il significato di questo simbolo, chi non ci pensa. E chi ne è addirittura orgoglioso. Sarebbe invece giusto e coraggioso cancellarla».

Però la destra, a differenza della sinistra, ha formato una coalizione.
«Più pragmatici di certo. Vanno uniti alle elezioni, ma sembrano pronti a dividersi un minuto dopo il voto».

Da cosa lo deduce?
«Dalle interviste, dal modo di parlare, dai loro precedenti: penso alle amministrative, al governo Draghi, al pasticcio per l’elezione del presidente della Repubblica. È facile immaginare che la Meloni debba temere più i suoi alleati che non i suoi avversari. Salvini e Berlusconi hanno avuto molto potere, lo devono cedere a lei: una leadership tra l’altro femminile, una novità che li rende ancora meno moderni, e necessariamente li marginalizza. Non credo verrà evitata la solita performance del dopo voto: eccezioni, richieste, veti».

Anche in passato la destra si era divisa.
«Non così. Si erano sempre divisi davanti ai problemi di governo, ma Berlusconi Fini e Casini, e la scorsa volta gli stessi Berlusconi, Salvini e Meloni erano sempre sembrati una squadra coesa, quasi di amici. Adesso i programmi sono inesistenti. Un tempo dicevano “meno tasse”; adesso non ci credono neanche loro. La Meloni fa la figura migliore perché è più cauta, e chiede agli altri di non essere avventati nel fare promesse. Sembrano saperlo pure loro: sia che vinca la Meloni, sia che vinca Letta, sia che vincano Calenda o Conte o la Collot, la crisi economica e il contesto europeo porteranno il prossimo presidente del consiglio a fare quello che avrebbe fatto Draghi, né più né meno».

Ci spiega la sua fascinazione per la Collot?
«Cerco sempre di valutare le persone oltre al personaggio. È una donna che crede nella politica, e che quando ha un turno di lavoro rinuncia a venire in trasmissione. Mi ha colpito. Non è certo usuale».

Comunque sappiamo tutti che vincerà la destra.
«Sembrano destinati a vincere di default, un po’ come accadde a Bersani, e dare per scontate le cose può essere un errore alle elezioni. Ma è pur vero che i sondaggi parlano chiaro».

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