Da qualche settimana il programma politico di Giovanni Floris su La7 dedica una ampia pagina ai servizi sulla salute e sull’alimentazione. Come ha notato TvBlog, che ha realizzato la diretta della puntata, stavolta Dimartedì si è occupata di due temi cruciali per l’umanità. (altro…)
La storia vera di uno dei cantanti più amati del mondo, che ha scelto di vivere sfidando la sua condizione: «Passo il mio tempo a non fare il cieco, all’attore che mi interpreta devi dire soprattutto questo», gli ha consigliato Andrea Bocelli.
Il regista del Postino Michael Radford, presidente in questi giorni della giuria del Montecarlo Film Festival, ha da poco finito le riprese della Musica del silenzio, il film su Bocelli basato sulla sua autobiografia, con l’inglese Toby Sebastian nei panni del tenore. Non un biopic, e nemmeno un documentario, ma la cronaca di un’esistenza straordinaria, una tragedia trasformata in successo.
«Di Bocelli – spiega Radford – mi ha colpito il modo con cui gestisce la cecità, semplicemente ignorandola. L’ho visto fare cose incredibili, tipo andare a cavallo a perdifiato, come se niente fosse. Quando gli ho chiesto come facesse, mi ha spiegato che chi non ha la vista sviluppa molto tutti gli altri sensi e quindi, con il mondo animale, comunica meglio di chi vede». (altro…)
Sembrava un’edizione senza sorprese, fino all’ultimo secondo, quando Warren Beatty, salito sul palco insieme a Faye Dunaway per annunciare l’Oscar al miglior film ha indugiato sulla busta aperta, ha passato il foglio a Dunaway la quale ha annunciato il vincitore: La La Land. Sul palco sono saliti i produttori e hanno cominciato i discorsi di ringraziamento fino a quando qualcuno se ne è accorto: la busta consegnata a Beatty era sbagliata.
Quella giusta, mostrata davanti alle telecamere, riporta un altro vincitore: Moonlight. Scortati giù dal palco tutti i protagonisti di La La Land, ecco salire i vincitori veri, ancora increduli che non sia tutto uno scherzo. Non lo è: l’Oscar per il miglior film va dunque a Moonlight con il colpo di scena più clamoroso che cerimonia ricordi. Un errore clamoroso, un lampo di dramma in un’edizione per il resto ultra prevedibile.
“Vince La La Land”. “No Moonlight”. Busta sbagliata, errore agli Oscar
Prosegue con successo il Carnevale di Viareggio. Qui, dove anche il mare sembra in festa. In programma ancora altri tre corsi mascherati, che sfileranno lungo i viali a mare. Domenica 26 febbraio, martedì 28 febbraio, ossia martedì grasso, e domenica 5 marzo. Tutti alle ore 15.
L’EVENTO: CARNEVALE DI VIAREGGIO In programma anche due straordinari spettacoli pirotecnici. Quello che concluderà il Corso Mascherato del Martedì Grasso il 28 febbraio. E, infine, come da tradizione, quello per l’ultimo Corso Mascherato, in programma domenica 5 marzo. Teatro dell’esibizione pirotecnica sarà l’arenile antistante piazza Mazzini, luogo dei rituali carnevaleschi viareggini. (altro…)
«È stato l’unico amore della mia vita». Claudia Cardinale, la voce calda, suadente, risponde al telefono dalla sua casa a Parigi. «Con Pasquale abbiamo sempre continuato a essere amici, uniti, ci sentivamo spesso. Anche ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) ci siamo parlati al telefono e mi sembrava che stesse un po’ meglio. Domani (oggi) vado a Roma per salutarlo l’ultima volta». Un grande amore, quello tra l’attrice e il regista, iniziato nei primi anni Settanta. «Avevo appena girato, diretta da lui per la prima volta, I guappi. All’inizio non è che tra noi ci fosse una grande simpatia». A quel tempo Claudia era legata a Franco Cristaldi ed era già una stella del cinema. «Pasquale era ruvido, mi urtava e mi attraeva fortemente, mi prendeva dentro».
E fu galeotto quel sentirsi «presa dentro»: «Lui si trovava a New York per lavoro ed era circondato da tante belle donne. Non avevo il suo numero, ma conoscevo un artista che si trovava con lui in quel momento. Lo chiamai e l’artista mi rispose dicendo “te lo passo, è seduto accanto a me”. Poi presi l’aereo e lo raggiunsi. Pasquale mi venne a prendere all’aeroporto e, accogliendomi, esclamò “Sei venuta a cercarmi!”.
LOS ANGELES. È la prima grande coproduzione tra Pechino e Hollywood. 150 milioni di dollari, una star del calibro di Matt Damon (affiancato da Pedro Pascal e Willem Dafoe) e alcuni tra i più noti attori cinesi, come Andy Lau, e rockstar come Junkai Wang e Lu Han. E diretto dal celebre regista Zhang Yimou. La grande muraglia, in sala il 23 febbraio, è una scommessa non solo “diplomatica” ma anche tecnologica: girato in 3D e con effetti speciali e tecniche visive per le scene d’azione mai sperimentate prima. Prodotto dalla Legendary Pictures – che è stata acquistata lo scorso anno dal colosso cinese Wanda Group – Universal e Atlas Entertainment, il kolossal è stato girato interamente in Cina: ambientato nel nord del paese, in una non precisata antichità, il film narra le vicende del mercenario William Garin (Damon) e il suo compagno Tovar (Pascal), che scoprono il potere della polvere da sparo prima di venir catturati dai guerrieri dell’Ordine senza nome, soldati che passano la vita a prepararsi agli attacchi ciclici, ogni 60 anni, di voraci e feroci mostri che seminano morte e devastazione. Guidati dal generale Shao e dalla sua fedele guerriera Lin Mae (Jing Tian), un esercito di 100mila soldati pronti a sacrificarsi per difendere il paese dalle mostruose creature, tenute a bada dalla Grande Muraglia, vengono aiutati da Garin e dal suo micidiale arco. Ne abbiamo parlato con Matt Damon, fresco del successo come produttore di Manchester by the Sea, pluricandidato agli Oscar.
Rimandato di una settimana per il maltempo, ieri si è tenuto il primo corso mascherato del Carnevale di Viareggio. Gran pienone, tempo splendido e una sfilata mozzafiato dei carri dei maestri artigiani. Su tutti ha spopolato il ciuffone biondo di Donald Trump
Carrellata di tutte le canzoni finaliste. Si fa sul serio. Rompe il ghiaccio Elodie, clip di supporto dalla Bertè. Gli auguri sembrano usciti da c’è posta per te. C’è la prima papera di Maria, che sbaglia un nome e rifà. Michele Zarillo, che canti o no, non se ne accorge nessuno. Big Sergio è impressionante. Per lui in bocca al lupo di Ramazzotti. Fiorella Mannoia vincitrice morale, comunque vada. Fabrizio Moro, introdotto da Gianluca Grignani, fa il suo. Poi ecco Alessio Bernabei che ha come sponsor Gabry Ponte. Masini è una garanzia. Ed è Nek a dare il suo in bocca al lupo a Paola Turci, tra le più serie candidate alla vittoria. Bianca Atzei, con vestito floreale, prova a sfruttare il lancio di Kekko dei Modà, autore della canzone. Ci si diverte con la Occidentali’s Karma di Gabbani e poi passano Chiara e Clementino, prima dell’ennesima interruzione pubblicitaria e l’arrivo di Rita Pavone. Fiorello augura ad Ermal Meta di arrivare ultimo, impresa che pare assai ardua. (altro…)