di ANTONIO DIPOLLINA
Mancherà a tutti, Pierluigi Bersani in primis che da qui in avanti a DiMartedì andrà ospite un po’ malvolentieri. Indimenticabili quei duetti con Maurizio Crozza: ma Crozza se n’è andato (a Discovery, partenza a marzo sul canale 9 in chiaro con show personale) e soli ha lasciato Floris e compagnia. Nella prima puntata del 2017 lo ha sostituito Maurizio Lastrico, comico di Zelig e finora piuttosto inedito alla satira politica – e si è visto, il ragazzo è bravo e diverte soprattutto quando è impegnato a taroccare terzine dantesche su temi di costume e attualità.
Ci sarà un giro di altri artisti, si cercherà di estrarre qualche imprevisto coniglio dal cilindro della comicità italiana (aridissimo ormai, asciugato totalmente dalle performances collettive quotidiane sul web): ma insomma, è finita un’epoca. Nella quale il punto di Crozza a casa Floris era il momento top, lo stato dell’arte, il check autentico di quanto la politica, in quel momento, a cadenza settimanale, riuscisse a far ridere. Ma tanto: e spesso e volentieri, grazie alla maturità raggiunta dal comico genovese e da una squadra di autori senza rivali. Il resto lo facevano il piglio polemico che negli ultimi anni ha rappresentato la punta di lancia anti-renziana in Italia (adattandosi quindi assai all’intero programma di Floris) e appunto, ogni tanto, ospiti alla Bersani che non solo stavano al gioco ma lo costruivano quasi insieme a Crozza medesimo. (altro…)