Archive for the ‘Spettacoli -Eventi -TV’ Category

“Non mi prenda per il c…”. Per il russo finisce male in tv

lunedì, Aprile 11th, 2022

Massimo Giletti perde la pazienza con il giornalista russo: “Essere preso per il c… da lei non mi va, non può mettere in dubbio quello che dico io. Ho 30 anni di lavoro serio, non mi prenda in giro”

Luca Sablone

"Non mi prenda per il c...". Per il russo finisce male in tv

La propaganda raggiunge livelli altissimi in tempi di guerra: nel corso del conflitto militare tra Ucraina e Russia va in scena anche una lotta di comunicazione, con le fazioni che tengono a far passare determinati messaggi e a oscurare altre verità. Anche l’informazione ne esce vittima. Nell’ultima puntata di Non è l’arena su La7 gli animi si sono accesi proprio in riferimento a questo fattore, nello specifico per quanto riguarda l’attività di propaganda portata avanti da Mosca: i russi continuano a scaricare puntualmente le pesanti accuse e, anzi, puntano il dito contro gli ucraini per le immagini terribili che arrivano dal campo di guerra.

A perdere le staffe è stato Massimo Giletti che, dopo aver tentato di instaurare un dialogo proficuo con il giornalista russo Alexey Bobrovsky, ha allargato le braccia per lo sconcerto e ha risposto a muso duro. “Vabbè, abbia pazienza. Lei mi manda questa roba qua, io le dimostro il contrario e lei mi viene a dire lo stesso che ha ragione? Ma lei sta scherzando?”, è stata la replica del conduttore Giletti. Che subito dopo ha rincarato la dose senza usare mezzi termini: “Non mi prenda in giro. Non può mettere in dubbio quello che dico. Ho 30 anni di lavoro ed essere preso per il culo da lei non mi va”.

Massimo Giletti ha risposto per le rime al giornalista russo, che in precedenza aveva messo in dubbio l’attendibilità di una registrazione audio usata per smontare le tesi sostenute dalla propaganda russa: Alexey Bobrovsky aveva fatto notare che si trattava di un semplice messaggio vocale, senza un video dimostrativo e senza certezze. Ma il conduttore di Non è l’arena, con tanto di cellulare in mano, ha assicurato la veridicità della conversazione (senza poter ovviamente mostrare i contenuti in diretta televisiva).

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Rai, Vespa: “Orsini non lo invito. Con la guerra nel mio talk non c’è posto per il né-né”

sabato, Aprile 9th, 2022

di Lorenzo De Cicco

ROMA – Sulle poltrone della “terza Camera”, che governa da 26 anni filati, Alessandro Orsini non lo farebbe accomodare. A Bruno Vespa il talk formato “né né”, specialmente in tempi di guerra, proprio non piace.

Vespa, ha detto che trasformare la questione Russia-Ucraina “in un derby alla Roma-Lazio è avvilente”. C’è stata una degenerazione in questi anni, nei salotti tv, prima col Covid ora con la guerra?
“La pandemia ci ha insegnato quanti danni può fare una informazione distorta. L’estremismo No Vax portato in televisione ha sulla coscienza tante anime fragili. Con la guerra non si può commettere lo stesso errore. È in gioco la civiltà occidentale, la libertà per cui si sono battuti i nostri padri. Da una legittima critica agli errori degli ucraini in passato, non si può passare al “né né” tipico di troppi italiani”.

Dev’esserci una differenza, anche in questo approccio, tra servizio pubblico e tv commerciali?
“Quando si parla a milioni di persone su temi fondamentali, tutto è servizio pubblico. Se compro un medicinale, non mi chiedo se me lo venda una farmacia comunale o una privata”.

Bianca Berlinguer parla di pluralismo delle idee da garantire. Ma può valere tutto, lo scienziato ospitato insieme al no-vax convinto che nel siero ci sia il grafene, fino a chi sostiene contro-narrazioni simili alla propaganda di Putin?
“Non giudico il lavoro dei miei colleghi e Bianca è una brava professionista. In ogni trasmissione, se si usano toni troppo alti, si stona e il pubblico deve tapparsi le orecchie. Un conto è il confronto, altro è la rissa. Ed è facile portare lo spettatore meno informato fuori dei sentieri della storia”.

La commissione di Vigilanza Rai prepara un pacchetto di regole per i talk: basta tuttologi, solo ospiti competenti, rotazione delle presenze per evitare il solito circolo, evitare la rappresentazione teatrale delle contraddizioni. È d’accordo?
“Questo è lo stile di Porta a porta da sempre. Ma credo sia impossibile regolare con un decalogo parlamentare una materia così complessa e soggettiva”.

Le nuove regole al vaglio della Vigilanza chiedono di privilegiare gli ospiti “a titolo gratuito”. Si può fare un buon programma di informazione senza pagare gli opinionisti? A Porta a Porta ci sono compensi per le ospitate?
“Il budget ospiti di Porta a porta è, absit iniuria, la mensa della Caritas, viste le cifre che girano. Nella storia del programma gli opinionisti non sono mai stati pagati. Dall’anno scorso, visto che le altre trasmissioni d’informazione pubbliche e private facevano contratti a raffica, rischiavamo di restare all’asciutto o con presenze poco equilibrate e abbiamo fatto due o tre piccoli contrattini, per garantirci un minimo di pluralismo”.

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Oscar, Will Smith si dimette dall’Academy: “Non voglio più permettere alla violenza di prendere il sopravvento sulla ragione”

sabato, Aprile 2nd, 2022

Will Smith si dimette dall’Academy, dopo lo schiaffo a Chris Rock sul palco della Notte degli Oscar. Lo ha reso noto lo stesso Smith in un comunicato pubblicato da Variety, aggiungendo che accetterà “qualsiasi ulteriore conseguenza che il board valuti appropriata”.

Will Smith sale sul palco degli Oscar 2022 e tira uno schiaffo a Chris Rock

L’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences è l’associazione americana dei professionisti del cinema. L’attore, sotto procedimento disciplinare per l’aggressione al comico durante la cerimonia per una battuta sulla testa rasata della moglie Jada Pinkett che soffre di alopecia, rischiava già l’espulsione o la sospensione. Alle prese con la più grave crisi della sua carriera, nonostante la statuetta come Miglior attore protagonista ricevuta proprio domenica notte, Smith ha definito le sue azioni “scioccanti, dolorose e imperdonabili”.

LO SPECIALE

“La lista delle persone che ho ferito è lungo – scrive Smith nella sua dichiarazione – e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei cari amici, tutti i presenti e gli spettatori di tutto il mondo. Ho tradito la fiducia dell’Academy. Ho tolto agli altri candidati e ai vincitori l’opportunità di celebrare i loro successi e il loro straordinario lavoro. Sono affranto”. “Voglio far sì che l’attenzione vada di nuovo a coloro che la meritano, e consentire all’Academy di tornare all’incredibile lavoro che svolge per supportare la creatività e il talento”, ha affermato. Per poi concludere: “Il cambiamento richiede tempo e io mi sto impegnando per non permettere mai più alla violenza di prendere il sopravvento sulla ragione”.

Il board dell’Academy ha aperto un’azione disciplinare nei confronti di Smith, dando all’attore la possibilità di presentare una difesa scritta prima della riunione del 18 aprile. Il produttore della serata Will Parker ha raccontato che quella sera la polizia era pronta ad arrestare Smith, ma Rock non ha voluto procedere con la denuncia.

Gli organizzatori della Notte degli Oscar, inoltre, avevano provato ad allontanare Smith, ma l’attore si è rifiutato di lasciare la cerimonia. Smith si era poi scusato con Chris Rock e con l’Acedemy via social con un post su Instagram: “La violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva”, aveva scritto anche in quella occasione.

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Berlusconi non si sposa. E Totti non si lascia

mercoledì, Febbraio 23rd, 2022

Berlusconi non si sposa. E Totti non si lascia. Le notizie hanno fatto il giro del web. Ma entrambi i protagonisti si sono affrettati a smentire i gossip.

“Nelle ultime ore ho letto sui media tante cose su di me e soprattutto sulla mia famiglia. Non è la prima volta che mi succede di sentire queste fake news”. Francesco Totti smentisce categoricamente la crisi con Ilary Blasi e affida a un video su instagram un appello che pronuncia con tono deciso: “Mi rivolgo a tutti voi che scrivete queste cose. Fate attenzione, perché di mezzo ci sono i bambini e i bambini vanno rispettati. E sinceramente mi sono veramente stancato di dover smentire”. Poco prima, anche Ilary aveva fatto capire che la famiglia è unita, postando un video, sempre sullo stesso social, in cui si trovano tutti in un noto ristorante della capitale, a due passi dal Quirinale.

“Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio. Le indiscrezioni comparse oggi sugli organi di stampa non rispondono dunque a verità. Ma proprio perchè si tratta di un legame così profondo e così importante, assieme a Marta sto progettando per un prossimo futuro di festeggiarlo come merita, con un appuntamento che coinvolgerà i miei figli e gli amici a me cari”. Lo afferma con una nota il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

L’HUFFPOST

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Una media del 58% di share, è il Sanremo più riuscito dai tempi di Mike Bongiorno

lunedì, Febbraio 7th, 2022

(di Silvia Motta)

E con le mani e con i piedi e con la testa ciao ciao a questo Sanremo 2022, che si è confermato giorno dopo giorno un Festival di straordinario successo. Con una media superiore al 58% di share è il Sanremo più riuscito dal 1997 con Mike Bongiorno, un’altra era geologica per il Festival e per la Tv. Riuscire a tenere incollati più di 11 milioni di telespettatori al vecchio televisore, dopo che l’analogico ha ceduto il passo al digitale terrestre moltiplicando la rosa dei canali, e dopo che le piattaforme streaming e il web hanno svecchiato la fruizione del piccolo schermo, pare quasi un miracolo. Ma a un’attenta analisi, più che metterci lo zampino San Gennaro c’ha messo tanto del suo Amadeus, che ha saputo amalgamare e impiattare gli ingredienti come uno chef stellato.

I numeri hanno stupito sin dal primo giorno. Esordisce con un 54,7% di share che non si vedeva, alla prima serata, dal 2005 di Bonolis. Di primo acchito, nel mio intimo da analista cronica, riconduco il dato a tutti quegli anziani esasperati dal Covid che cercano un po’ di gioia davanti alla tv. Ma a smentire l’incancrenito pregiudizio spiccano il 70% dei telespettatori teenagers dai 15 ai 19 anni e il 75% dei telespettatori dai 20 ai 24 anni. Incredibile! Interrogo i miei figli adolescenti (in casa ne ho un panel di ben quattro elementi), guardo sui social i commenti delle loro cricche, eppure qualcosa mi sfugge… Mettiamo in fila tutti gli elementi: alla prima puntata un Amadeus perfetto, performer più che conduttore, consapevole di ogni accento, ritmo spietato, energia da vendere, un Fiorello in formissima che gli offre il picco della serata con 16 milioni e mezzo di telespettatori, Ornella Muti in sordina ma che fa il suo. Ci penso… non sono proprio tutti e tre di primo pelo eppure lo spettacolo palpita, è immediato, pulito e rigoroso nei modi e nei tempi, offre una cornice perfetta per incastonare la spontanea freschezza di cantanti giovanissimi che calcano il palco più temuto della storia della televisione italiana con la spontanea baldanza di chi vi sale per la prima volta e ci si vuole divertire, tra costumi di scena e codici da Fantasanremo.

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Sabrina Ferilli e il non-monologo a Sanremo: “Sono qui per la mia storia, e ho scelto la leggerezza che non è superficialità”

domenica, Febbraio 6th, 2022

Scherzi e battute con Amadeus, Sabrina Ferilli fa il suo esordio sul palco dell’Ariston nel ruolo di madrina e co-conduttrice della quinta e ultima serata del Festival di Sanremo. A lei tocca presentare Iva Zanicchi, in gara con Voglio amarti, ma prima si rivolge al conduttore: “Come fai a stare ancora in vita? – chiede a Amadeus – Tu non sei normale, fai delle maratone di dieci, quindici ore al giorno… Mentana ti fa un baffo!” scherza l’attrice. Poi toglie la giacca al conduttore: “Dove ce le hai? Dove hai le pile? Secondo me, tu vai nel camerino e ti ricaricano, anzi: quando lui va lì dietro – dice rivolgendosi al pubblico – non ci va per bere ma perché lo ricaricano, c’è la colonnina. E’ un ibrido, un fenomeno!”. E prima di presentare Iva Zanicchi, una battuta riferita alla rielezione del Presidente della Repubblica. “Amadeus, se decidi di non fare più il Festival, questa serata la devi fare brutta brutta brutta perché se questi della Rai non decidono chi ti può sostituire, ri richiedono di tornare e ti fai altri sette anni, perché hai visto come butta in Italia”.

Ma è più tardi che l’attrice si produce in un monologo, anzi, un non-monologo che presenta dicendo, appunto, “Non ho monologhi stasera”. Seduta sui gradini della scalinata del palco, accanto a lei Amadeus, Sabrina Ferilli spiega: “Sono stati due anni molto duri, monologhi ce ne siamo fatti anche tanti, molti temi anche fra i più belli sono stati già toccati dalle mie bravissime colleghe. E allora – continua – mi sono messa a pensare che cosa avrei potuto dire”.

Sanremo 2022, Sabrina Ferilli show: dal ‘non monologo’ sulla leggerezza allo sketch con il figlio di Amadeus

“Ho pensato che avrei potuto parlare di famiglie, di donne che fanno tanto, hanno i figli, lavorano, educano, una roba articolata, ma io figli non ce li ho, sono un’attrice avviata, c’ho pure un marito benestante, perché devo andare sulle palle a loro”, spiega Sabrina. “Avrei potuto parlare di uomini che hanno troppo potere ancora, decidono pe le donne, occupano tutti i livelli della gerarchia lavorativa: allora, ho pensato, chiedo se posso far fare un monologo agli uomini che comandano, non mi sembrava il caso”.

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Mahmood e Blanco vincono Sanremo 2022 con la canzone ‘Brividi’, seconda Elisa, terzo Gianni Morandi

domenica, Febbraio 6th, 2022

Sono Mahmood e Blanco con Brividi i vincitori della 72esima edizione del Festival di Sanremo. Seconda Elisa con O forse sei tu, terzo Gianni Morandi con Apri tutte le porte. Per Mahmood è la terza volta, dopo la vittoria a Sanremo Giovani nel 2018 con Gioventù bruciata seguita da quella del 2019, tra i Campioni, con Soldi. Mahmood e Blanco si guadagnano anche la partecipazione all’Eurovision Song Contest in progamma a Torino dal 10 al 14 maggio.

(ansa)

Sanremo 2022, la diretta della quinta serata

Elisa con il Premio “Sergio Bardotti” (ansa)

La classifica finale

Le pagelle: i voti della serata finale

Gianni Morandi, terzo classificato (agf)

Elisa conquista il secondo posto a 21 anni dalla vittoria con Luce. Per Gianni Morandi invece si tratta della seconda vittoria all’Ariston dopo quella del 1987, insieme a Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri con Si può dare di più. Ma Morandi è stato anche conduttore del Festival, nel 2011 e nel 2012. 

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Sanremo 2022, il meglio e il peggio della serata delle cover

sabato, Febbraio 5th, 2022

Cover, duetti, sorprese. È un arcobaleno di emozioni: un minuto prima ci si diverte con Morandi e Jovanotti, quello dopo si piange guardando Achille Lauro in ginocchio davanti a Loredana Bertè. Si salta e si balla sulle note di Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo fortunato, Penso positivo. Un medleyesplosivo firmato dagli eterni ragazzi Morandi e Jova, elegantissimi in smoking bianco. La «strana coppia», così li chiama Amadeus, intreccia voci e microfoni dando vita a uno show da superstar. Il finale è suggellato da un abbraccio tra amici. Un’amicizia così forte da riuscire a riportare Lorenzo sul palco dell’Ariston (la sua ultima volta, come ospite, fu nel 2008). 

Top e flop, basta con queste promozioni di fiction a Sanremo

Il momento più intenso e toccante è quello che regala Achille Lauro. Si inchina davanti a Loredana Bertè mentre le canta Sei bellissima. Alla fine del duetto le consegna delle rose rosse e una lettera scritta da lui. Una dedica in cui chiede scusa alle donne. Ama si fa carico di leggerla: «Che strano uomo sono io, incapace di chiedere scusa, perché confonde il perdono con la vergogna. Che strano uomo sono io, che ti chiama pagliaccio perché pensa di dover combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano uomo sono io, Capace solo di dire “sei bellissima” perché ancora ha paura di riconoscere il tuo valore. Stasera, per i tuoi occhi ancora, chiedo scusa e vado via». 

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Elisa in What a feeling, da Flashdance, è impeccabile. La scelta di portare una ballerina come Elena D’Amario sul palco dà alla performance quel qualcosa in più che ha il sapore d’internazionalità. Splendida la coreografia.  Ma sono i dettagli a dare colore alla serata. Gianluca Grignani che cantando La mia vita tra le dita con Irama scende tra il pubblico, lo coinvolge e ci fa ricordare la gioia di un concerto vero. Saltare, ballare, urlare una canzone a squarciagola: quelle sensazioni di cui la pandemia ci ha privato per due anni e che speriamo di tornare presto a provare. Rkomi che con i Calibro35 fa un medley dei successi di Vasco: è così autentico da meritarsi – in un tweet – pure i complimenti del rocker di Zocca, con tanto di emoji delle tre dita rock e la firma SkoVa (anagramma di Vasco). Michele Bravi che mostra le fedi dei nonni che non ci sono più e li ringrazia. Ama che dona a Jova un disegno con un cuore e  un sole, fatto con le sue mani. 

Pagelle Live Sanremo 1: Emma e Michielin al top con Britney, Capossela e De André scelta vincente per Truppi

Fresca e spontanea, è da promuovere a pieni voti Maria Chiara Giannetta. Con Maurizio Lastrico fa un divertente sketch in cui i frammenti di brani della storia della musica italiana diventano un dialogo tra due innamorati. Si commuove, invece, quando fa salire sul palco i suoi coach non vedenti che le hanno fatto da consulenti per il personaggio interpretato nella fiction Blanca, una donna che ha perso la vista a 12 anni e vuole entrare in polizia. La Giannetta invita il pubblico a chiudere gli occhi e «ascoltare, con tutti i sensi». Racconta le loro storie ed elenca cosa ha imparato dai suoi «guardiani».

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Sanremo 2022, il meglio e il peggio della seconda serata

giovedì, Febbraio 3rd, 2022

Alice Castagneri

Irriverente, scorretto il giusto. Checco Zalone, il comico «del popolino» che sta «con la gente vera» le azzecca tutte. Racconta la favoletta sul trans innamorato, veste i panni del rapper Ragadi e poi quelli del virologo Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano. Il mondo Lgbqt, la scena rap e la virologia. Gli sketch del comico pugliese straripano di attualità. La fiaba «scorretta» è la storiadi Oreste, trans brasiliano che viene invitato al ballo a corte. È colpo di fulmine con il principe, ma il re omofobo non vuole: peccato però che il sovrano sia un «cliente affezionato» di Oreste. «Stiamo facendo servizio pubblico», graffia Zalone. Poi rilegge Mia Martini con «Che ipocrisia nell’universo» e conclude con l’ennesimo doppio senso: «Se ci sono denunce, querele interrogazioni parlamentari, il foro di competenza è di Amadeus». 

Top e flop, la vera nota stonata è l’assenza del maestro Beppe Vessicchio

Nei panni del rapper Ragadi – uno, un po’ in là con gli anni –  canta il disagio del «poco ricco». Suona «con evidenti sofferenze, i demoni del passato che ritornano», sin dalla seduta al pianoforte su un cuscino a ciambella. «Non sono nato povero, sono poco ricco», rappa. È il disagio di chi «ha la Playstation 2 quando già c’era la tre», o «vede le insegne di Prada, ma sente una voce amara che dice Zara», «compra i croccantini per il cane Bracco da Cracco», ha «la madre devastata perché in casa ha una sola filippina”, e «un padre eccezionale che va a puttane dentro il Bosco verticale” e pensa “il duomo lo compro io, si può sfrattare Dio».

Sanremo 2022, la fiaba di Checco Zalone contro l’omofobia divide i social: “Geniale”. “Non fa ridere”

Infine, è il virologo cugino di Al Bano. «Pensavo di lasciare la virologia e aprire una carrozzeria», poi è arrivato il Covid. «Questa pacchia, purtroppo sta per finire». Canta Pandemia ora che vai via mentre sullo sfondo appaiono Bassetti, Pregliasco, Burioni e Crisanti. 

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È morta Monica Vitti, l’attrice aveva 90 anni

giovedì, Febbraio 3rd, 2022

di Maurizio Porro

Dopo una lunga malattia degenerativa, – mercoledì 2 febbraio — è morta Monica Vitti. L’attrice aveva 90 anni

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Monica Vitti è morta il 2 febbraio. Nata Maria Luisa Ceciarelli a Roma, il 3 novembre del 1931, aveva compiuto da qualche mese 90 anni. Attrice icona del cinema italiano, era assente dalle scene dal 2001,quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello. Musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi. I funerali si terranno sabato 5 febbraio, alle 15, nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo a Roma.

Monica Vitti, l’attrice che visse due volte. Per varie ragioni. Primo perché, la simpatica «ragazza con la pistola» molti anni fa ebbe il privilegio di leggere con un certo sorriso il proprio necrologio su Le Monde, storica gaffe del prestigioso quotidiano francese; secondo perché la sua vena artistica la portò non solo dal teatro al cabaret e al cinema, ma dalla tragedia al dramma e poi alla commedia, valorizzando personali risorse validissime di comunicabilità anche nell’incomunicabilità. E terzo perché Monica, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma il 3 novembre 1931, fuoco di spirito e voglia di comunicare, baciata dal dono della dialettica e dell’humour, visse dall’inizio degli anni Duemila in un lento decrescendo Monica Vitti, dovuto a una malattia che le aveva portato via il dono della comunicazione, una vera e tremenda pena del contrappasso. La malattia degenerativa di cui soffriva si può per lei considerare una nemesi storica contro quello che era il suo naturale charme dialogico, che le aveva permesso di passare dall’intellettuale che passeggiava coi libri di Joyce in borsetta alla commediante grottesca amata da tutti.

Molti chiedevano in questi anni: ma che fine ha fatto la Vitti? La verità era che l’attrice, colpita dal male che fa regredire allo stadio infantile, aveva cominciato a perdere la memoria, sempre assistita dal marito Roberto Russo che era stato fotografo di scena di molti suoi film e infine anche suo regista in finale di carriera. Le ultime volte Monica ricordava il passato, poco il presente; poi i legami si sono definitivamente scissi ed è entrata in un suo mondo chiuso, misterioso e nascosto, facendo uscire gli altri, compresa la sua adorata carriera e attraverso gli occhi con lei comunicava solo il marito.

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