Archive for the ‘Terrorismo’ Category

Attacco di un algerino con l’auto: terrore al Santuario di Pompei

giovedì, Marzo 29th, 2018

“L’ho fatto per potermi avvicinare ad Allah”. La giustificazione che Othman Jridi, algerino 22enne che è volutamente andato a schiantarsi contro le fioriere di cemento, che erano state sistemate proprio per proteggere il Santuario di Pompei da eventuali attacchi terroristici, è inquietante.

Perché il clandestino, espulso dal questore di Cagliari dopo essere stato già cacciato dalla Francia, non solo non avrebbe dovuto essere nel nostro Paese, ma è riuscito ad agire indisturbato arrivando a un passo dal commettere una strage.

Othman Jridi è già stato processato. La difesa aveva, infatti, chiesto il rito abbreviato. Le accuse che gli erano state mosse contro erano piuttosto lievi. Si andava dal furto dell’auto, con cui si è schiantato contro le fioriere della basilica, alle false dichiarazioni rilasciate agli agenti che lo hanno arrestato dopo un primo tentativo di fuga. (altro…)

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Blitz a Latina: arrestato un jihadista, altri 4 fermati per immigrazione clandestina

giovedì, Marzo 29th, 2018

grazia longo

All’attenzione dell’Antiterrorismo e dell’Intelligence c’è sempre più il rischio di un insidioso legame tra lo sbarco di immigrati e terrorismo islamico. Cinque arresti, quattro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e uno per terrorismo, sono stati effettuati all’alba dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione e dalla Digos di Roma e di Latina.

La procura di Roma ha concentrato le indagini su una rete di tunisini legata ad Anis Amri, l’attentatore della strage di Berlino avvenuta il 19 dicembre 2016 (il terrorista che provocò 12 morti e 56 feriti venne poi ucciso dalla polizia italiana a Sesto San Giovanni, Milano).

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Minniti: “La minaccia della jihad mai così forte in Italia”

mercoledì, Marzo 28th, 2018
francesco bei
roma
 

Il quadro che è venuto fuori dall’inchiesta sull’imam di Foggia «non ha eguali in Occidente». Gli investigatori italiani sono riusciti a penetrare un «cuore di tenebra» del terrorismo islamico, che aveva trasformato un centro culturale in una madrasa di Raqqa. Di questo parla il ministro Marco Minniti e di quello che lascerà in eredità al suo successore: dal patto per l’Islam, all’antiterrorismo fino al «modello» di gestione dei flussi migratori dal Nord Africa. Ne parla mentre sullo schermo del computer scorrono le agenzie che raccontano della scelta dei nuovi capigruppo del Pd. L’occhio ci cade, ma la bocca resta sigillata.

 Sembrava che l’allarme terrorismo stesse scemando, ce ne eravamo quasi dimenticati. E invece in pochi giorni prima l’attentato a Carcassonne, poi la caccia all’uomo a Roma, infine scopriamo che a Foggia un imam insegnava in italiano ai bambini come «sgozzare» gli infedeli. Non è finita dunque?

«Nessuno ha mai detto che fosse finita. Il quadro della minaccia di Isis rimane radicalmente immutato. Anzi, la caduta di Raqqa e Mosul, se da una parte fa venir meno l’elemento “territoriale” del Califfato, dall’altro aumenta la pericolosità dell’altra componente, quella terroristica».

Possibile?

«Sì, perché lo Stato islamico è stato capace di arruolare 25-30 mila foreign fighters da circa 100 Paesi diversi. La più importante legione straniera che la storia moderna ricordi. Molti sono morti, ma i sopravvissuti stanno cercando rifugio altrove. Anche qui in Europa».

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Foggia, arrestato egiziano affiliato all’Isis

martedì, Marzo 27th, 2018

A Foggia un’operazione anti-terrorismo congiunta, della Digos e della Guardia di finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale antimafia, ha portato all’arresto di un uomo di origine egiziana accusato di fare parte dell’Isis. Il presunto terrorista ha cittadinanza italiana, 58 anni, ed è sposato con una donna italiana. Durante l’operazione è stata anche perquisita la sede di un’associazione culturale a Foggia, «Al Dawa», di cui l’uomo era il presidente, e sono stati sequestrati i conti correnti.

 L’uomo, che teneva lezioni di religione ai bambini del cento culturale islamico di Foggia, sarebbe stato incastrato da alcune pubblicazioni Internet e da riscontri investigativi. In totale sono state tre le perquisizioni, personali e domiciliari, eseguite all’alba dalla Polizia.< (altro…)

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Francia, ostaggi in supermercato a Trèbes. Ucciso l’assalitore. Almeno due morti e diversi feriti

venerdì, Marzo 23rd, 2018

di AGNESE ANANASSO

ROMA – Ore di terrore nel sud della Francia. Alcune persone sono state prese in ostaggio all’interno di un supermercato a Trèbes, in Occitania. L’assalitore, Redouane Lakdim, marocchino di 25 anni, è stato ucciso dopo circa quattro ore dalle teste di cuoio. Il bilancio delle vittime nel locale è di almeno due morti e diversi feriti. Nel blitz è rimasto ferito un poliziotto.

Il sequestratore, che ha affermato di appartenere all’Isis, chiedeva la liberazione di Salah Abdeslam, l’unico superstite degli attentati parigini del 13 novembre 2015, attualmente incarcerato in Francia.

Prima della presa d’ostaggi al Super U di Trèbes, l’assalitore avrebbe rubato un’auto, una Opel bianca, a Carcassonne, fermando il conducente e sparando contro di lui, ferendolo gravemente. L’uomo poi avrebbe sparato sul passeggero che era accanto, uccidendolo: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta.

Il 25enne era già noto ai servizi segreti. È stato identificato grazie alla targa dell’auto trovata nel parcheggio del supermercato. Rimane il dubbio quindi se sia il veicolo rubato o il suo. Nel primo caso l’identificazione non sarebbe stata possibile. L’uomo era attivo sui social network salafiti, ed era stato in carcere a Carcassonne nel 2016.

Francia, ostaggi in un supermercato a Trèbes: la polizia circonda l’area

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Gli 007: “La minaccia per l’Italia resta attuale e concreta”

martedì, Febbraio 20th, 2018

I servizi segreti non hanno dubbi: la minaccia terroristica resta “attuale e concreta per l’Italia, non solo in ragione del ruolo di rilievo che il nostro Paese da sempre occupa nell’immaginario e nella narrativa jihadista, ma anche per la presenza sul territorio nazionale di soggetti radicalizzati o comunque esposti a processi di radicalizzazione”.

Si legge nella relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2017 dei Servizi di sicurezza italiani. “Particolare attenzione” è stata riservata “al fenomeno dei foreign fighters (specie occidentali, europei inclusi) che negli anni scorsi hanno aderito al jihad raggiungendo i teatri di conflitto, in relazione al concreto rischio di un ”effetto blowback”, ovvero alla possibilità che, una volta rientrati nei Paesi d’origine, essi decidano di passare all’azione”.

Più in generale, sottolineano gli 007, “permane alto il livello della minaccia diffusa e puntiforme, e per ciò stesso tanto più imprevedibile”. In particolare si fa riferimento “al pericolo rappresentato dagli estremisti homegrown, mossi da motiva
zioni e spinte autonome o pilotati da ‘registi del terrore'”. Quanto ai foreign fighters, “si è assistito, più che ad un loro ritorno di massa nei Paesi di provenienza, al loro ridispiegamento in altri teatri. È, tuttavia, possibile – viene rilevato – che aliquote di mujahidin ”europei” cerchino di rientrare illegalmente nel Continente, servendosi per lo più di documenti falsi e sfruttando filiere parentali e reti logistiche”. (altro…)

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L’hotel, la festa e il marocchino L’allarme Capodanno a Milano

martedì, Gennaio 9th, 2018

Durante la notte di Capodanno un episodio ha fortemente allarmato le forze dell’ordine a Milano.

Tutto parte dalla telefontata del responsabile di un grande albergo del capoluogo lombardo. L’uomo telefona ai carabinieri e dalle sue parole emerge una strana circostanza: “Scusate, non so se sia un’informazione utile per voi, ma abbiamo una prenotazione un po’ strana…”. Si tratta di una prenotazione, come ricostruisce il Corriere, a nome di un marocchino per una stanza per tre persone dal 29 al 31 di dicembre. Poi la coincidenza che insospettisce il responsabile dell’hotel e i carabinieri: “Nell’albergo di fronte avremo un’enorme festa per il veglione, con sale trasformate in discoteca e 5 mila persone che balleranno fino all’alba. Non vorrei ci fosse qualche pericolo…”. (altro…)

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Attentato Melbourne, Suv si lancia sulla folla: 14 i feriti, 2 arresti

giovedì, Dicembre 21st, 2017

Scene già viste e incubi che si ripetono. Torna la paura a Melbourne, dove verso le 16:45 un uomo a bordo di un Suv bianco si è lanciato sulla folla a Flinders Street, all’angolo con Elizabeth Street, provocando 14 feriti, di cui molti gravi, compreso un bambino.

Siamo nel pieno centro della città australiana, vicino ad una delle principali stazioni, a pochi giorni da Natale con le strade piene per lo shopping, in uno degli incroci più trafficati. Scatta il verde per i pedoni e sei o sette secondi dopo un Suv si lancia a tutta velocità (intorno agli 80-100 chilometri orari, secondo le prime ricostruzioni) contro la folla. Il tutto dura pochi secondi («15 secondi al massimo», riferirà un testimone), mentre i pedoni vengono travolti come birilli. Poi, il Suv si schianta contro una fermata dell’autobus su Flinders Street e viene immediatamente circondato dai passanti.

A terra, i feriti e le scene di panico. «Andavano giù e c’era gente che volava ovunque», ha raccontato un testimone ad una radio locale. Un altro passante ha riferito che «l’incidente sarà durato circa 15 secondi». «L’auto è passata con il rosso a tutta velocità e poi è stato solo bang, bang, bang. Uno dopo l’altro. C’erano persone stese a terra ed altre che cercavano di aiutarle. Un caos».

Il primo bilancio fornito dalla polizia è di 14 feriti, molti in gravi condizioni. Tra questi c’è anche un bambino «in età prescolare» che è stato colpito alla testa e si trova in gravi condizioni. Ambulanze e macchine della polizia arrivano immediatamente sul posto. Sul suo account Twitter la polizia chiede a tutti, auto e passanti, di evitare la zona dell’incidente. I palazzi e un asilo di Flinders Street vengono evacuati. La polizia lancia un appello per raccogliere testimonianze.

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L’elettricista Akayed Ullah e la bomba costruita nel negozio di Brooklyn

martedì, Dicembre 12th, 2017
francesco semprini
new york
 

Voleva colpire il Natale newyorchese e invece passerà alla storia come il mancato stragista di Port Authority. Akayed Ullah, 27 anni originario del Bangladesh, è l’uomo che ieri di buona mattina si è recato alla stazione centrale di autobus di Manhattan con un ordigno rudimentale da lui realizzato seguendo le indicazioni su Internet.

 

Voleva probabilmente farsi esplodere seminando morte e orrore nel cuore della New York vestita a festa per la stagione natalizia. Un errore, o forse un difetto della bomba, ha invece rovinato il suo piano e lo ha consegnato, ferito, alle forze dell’ordine.

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A Gioia Tauro sequestrata la droga dell’Isis: avrebbe fruttato 50 milioni di euro

venerdì, Novembre 3rd, 2017

Oltre 24 milioni di compresse della cosiddetta “droga del combattente” sono state sequestrate dalla Guardia di finanza e dall’Ufficio antifrode della Dogana nel porto di Gioia Tauro. Le compresse di tramadolo, sostanza oppiacea sintetica, provenivano dall’India ed erano dirette in Libia. Secondo informazioni condivise con fonti investigative estere, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall’Isis per finanziare attività terroristiche e la vendita in nord Africa e medio oriente avrebbe fruttato 50 milioni di euro.

 L’operazione è stata coordinata dalla Sezione antiterrorismo della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria a conclusione di indagini svolte dai finanzieri del Comando provinciale reggino in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro. L’input investigativo è partito dal II Gruppo della Guardia di finanza di Genova che nell’ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure. Ogni pasticca viene venduta a circa 2 euro.

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