Archive for the ‘Trentino-Alto Adige’ Category

Lidia Menapace grave a causa del covid L’Anpi: «Forza partigiana, siamo con te!»

mercoledì, Dicembre 2nd, 2020

«Lidia Menapace sta male. Abbiamo avuto notizie di un suo ricovero a Bolzano a causa di questo maledetto covid.

Le condizioni sembrano molto gravi. Forza Lidia, forza partigiana, siamo tutti con te!».

Lo comunica su Facebook Anpi Alto Adige.

Menapace, “sottotenente Bruna” durante la Resistenza, è stata nel 1964 la prima donna eletta in consiglio provinciale a Bolzano (assieme Waltraud Deeg) e la prima donna in giunta provinciale. Dal 2006 al 2008 è stata senatrice di Rifondazione comunista.

lidia menapace e corradopontalti.png

Lidia Menapace, all’anagrafe Lidia Brisca, nata a Novara il 3 aprile 1924, fin da giovane vive a Bolzano. Alle politiche del 2006 fu eletta al Senato con Rifondazione Comunista e fu candidata varie volte (anche con i Verdi): nel 2018 alle elezioni politiche era nella lista di Potere al popolo.

È una protagonista della storia sociale, politica e culturale degli ultimi sessant’anni in Italia.

Staffetta partigiana, prima donna consigliera ed assessora della provincia di Bolzano, cattolica, simpatizzante del Pci, senatrice quindi per Rifondazione comunista, pacifista e femminista militante, impegnata senza soste nel segno dei valori della libertà e dell’eguaglianza.

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Alto Adige diventa zona rossa. Kompatscher: rischio contagio molto elevato

domenica, Novembre 8th, 2020

Alto Adige zona rossa. «L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi», dice all’Ansa il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà l’ordinanza. Spostamenti tra i comuni saranno concessi solo per motivi di lavoro, salute, studio e urgenze inderogabili. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 781 nuovi casi su 2998 tamponi e 4 decessi. APPROFONDIMENTI

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Giovedì scorso Kompatscher si era lamentato per l’ultimo Dpcm che assegna alla provincia autonoma di Bolzano il colore giallo, senza particolari misure restrittive. Una decisione «non supportata dai dati scientifici: la situazione epidemiologica del 25 ottobre, presa come punto di riferimento per la decisione del Ministero della salute, infatti, risulta essere superata dai fatti», aveva detto. 

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Covid-19: bar, ristoranti e negozi, da sabato si chiude alle 18

giovedì, Ottobre 29th, 2020

BOLZANO. La Giunta provinciale ha deciso di anticipare la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. Dovranno chiudere allo stesso orario anche tutti i negozi, fatta eccezione alimentari (che in ogni caso saranno chiusi la domenica) e farmacie. 

Il nuovo provvedimento entra in vigore da sabato 31 ottobre. 

Anticipa anche il coprifuoco, che scatterà dalle ore 22 fino alle 5

La Provincia ha anche deciso di chiudere teatri e cinema

Si tratta di misure che vanno ad integrare quanto già deciso con l’ordinanza numero 49. 

Le parole di Kompatscher.  «Non ritiro l’ordinanza, ma alla luce dell’andamento epidemiologico la situazione è superata. Ci muoviamo in linea con la Germania e l’Austria», ha detto il presidente.

«Dobbiamo intervenire ora e sfruttare la settimana di ferie scolastiche in Alto Adige, per salvaguardare il lavoro e le attività economiche principali e la scuola», ha aggiunto Kompatscher che però non ha voluto anticipare le misure, che saranno rese pubbliche nelle prossime ore.

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Apertura serale di bar e ristoranti, il ministro Boccia: “Impugniamo l’ordinanza di Fugatti”

mercoledì, Ottobre 28th, 2020

TRENTO. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia annuncia l’impugnativa dell’ordinanza di Fugatti che consente l’apertura serale di bar (fino alle 2o) e ristoranti (fino alle 22), in contrasto con il Dpcm Conte. «Nel momento in cui ripetiamo che l’esigenza di anticipare l’orario di chiusura dei locali, per ridurre la mobilità dei cittadini, è stata dettata da stringenti esigenze di emergenza sanitaria nazionale, ribadiamo che le decisioni di derogare alle misure del dpcm minano i principi di uniformità di norme atti a garantire la sicurezza dei cittadini e la salute pubblica. È sempre possibile, come abbiamo più volte sottolineato, adottare sui singoli territori misure più restrittive. Ho trasmesso pertanto oggi la richiesta di impugnativa per i provvedimenti adottati della Provincia Autonoma di Trento. Il medesimo provvedimento sarà attivato per tutte le Regioni e le Province Autonome che decideranno di aggirare le disposizioni del dpcm. È in corso di valutazione l’ordinanza della Provincia Autonoma di Bolzano.

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Alto Adige, l’ordinanza dopo il Dpcm: aperti ristoranti (fino alle 22) cinema, teatri e impianti sciistici

martedì, Ottobre 27th, 2020

di Valentina Santarpia

Partono in maniera più «soft» da oggi le restrizioni in Alto Adige: scatta infatti da stasera il coprifuoco tra le 23 e le 5 ma la chiusura anticipata per i bar è alle 20 e per i ristoranti alle 22 (anziché alle 18 come sul resto del territorio nazionale), e da mercoledì il 50% degli studenti delle scuole superiori userà la didattica a distanza. «Il numero delle persone positive al Covid-19 stanno rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige- ha spiegato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, annunciando la misure- Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche». L’esecutivo di Palazzo Widmann ha deciso di elaborare un’ordinanza che sarà in vigore in tutto il territorio provinciale fino al 24 novembre: «Di fatto – spiega Kompatscher – recepiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio». Attualmente in Alto Adige (si legge dal sito ufficiale della Provincia Autonoma di Bolzano) ci sono stati complessivamente 6755 positivi al Covid (+321), mentre attualmente i positivi sono 3501 (+314), 2955 le persone guarite (+4), 299 deceduti (+3). I tamponi effettuati sono 114559.

Dalle 18 consumazioni solo al tavolo

Ma come funzionerà quindi con le consumazioni? Dalle 18, ora in cui scatta la chiusura dei bar e dei ristoranti in tutto il resto d’Italia, la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati ed un massimo di 4 persone per tavolo, eccezion fatta per i familiari conviventi. Vi sarà, inoltre, il divieto tassativo di consumazione in piedi, sia nei pressi dei locali, sia sul suolo pubblico. «Comportandoci in maniera responsabile possiamo tenere la situazione sotto controllo dal punto di vista sanitario, evitare misure ancora più drastiche e tornare in tempi più rapidi ad una vita il più possibile normale», sottolinea Kompatscher. I servizi di trasporto pubblico di linea proseguiranno secondo gli orari previsti, ma con una capienza massima pari all’80% dei posti.

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Covid: Alto Adige chiude bar alle 20 e ristoranti alle 22

lunedì, Ottobre 26th, 2020

ANSA) – BOLZANO, 25 OTT – In Alto Adige da domani coprifuoco tra le 23 e le 5, chiusura anticipata per bar e ristoranti (ma solo alle 20 e 22), da mercoledì 50% di didattica a distanza alle scuole superiori.
    “Il numero delle persone positive al Covid-19 stanno rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche”.
    Con queste parole il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha sintetizzato la situazione durante la seduta in video-conferenza della giunta provinciale sul nuovo Dpcm emanato dal governo. L’esecutivo di Palazzo Widmann ha deciso di elaborare una nuova ordinanza che sarà in vigore in tutto il territorio provinciale a partire da domani sino al 24 novembre.
    “Di fatto – spiega Kompatscher – reperiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio”. Diversamente dal livello nazionale, in Alto Adige i bar dovranno chiudere alle ore 20 e i ristoranti alle ore 22, ma dalle ore 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati ed un massimo di 4 persone per tavolo, eccezion fatta per i familiari conviventi.

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Coronavirus, 11 contagi in Alto Adige. Ci sono 2 persone in terapia intensiva. In una settimana raddoppiati i ricoveri

giovedì, Settembre 17th, 2020

BOLZANO. Sono due le persone in terapia intensiva in Alto Adige per il Covid mentre sono 15 i ricoverati per coronavirus nei reparti ospedalieri e 38 i pazienti in isolamento a Colle Isarco. Numeri importanti peggiorati drasticamente nell’ultima settimana che ha visto crescere i contagi rispetto a qualche settimana fa e che non può non far alzare il livello di attenzione di tutta la comunità.

Oggi i nuovi positivi sono stati 11 su 1.529 tamponi (con un rapporto contagi/tampone dello 0,7%)e così le persone contagiate totali dall’inizio dell’epidemia in provincia di Bolzano salgono a 3.183 con in totale 155.482 tamponi effettuati su 82.321 persone. Continuano a salire le persone in isolamento domiciliare: oggi sono 1.672 delle quali 66 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta.

Se i dati odierni si confrontano con una settimana fa, il 10 settembre, si può notare la crescita di tute le voci. Il 10 settembre, infatti, i positivi totali erano 3.037, quindi 146 in meno, le terapie intensive erano 0, gli isolamenti a Colle Isarco erano 16, i ricoveri ospedalieri 8 e c’erano circa 400 persone in meno in isolamento domiciliare. 

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Trentino: primo bambino positivo in un asilo, nove in quarantena

martedì, Settembre 8th, 2020

di Marzia Zamattio

Trentino: primo bambino positivo in un asilo, nove in quarantena

L’asilo nido di Pergine Valsugana (Pretto)

Primo bambino positivo al Covid in un asilo nido della provincia. A soli sei giorni dalla riapertura delle scuole dell’infanzia in Trentino, con l’avvio martedì scorso dell’attività didattica per i piccoli dai 6 mesi ai tre anni, si è verificato il primo (temutissimo) caso di coronavirus in un bambino che frequenta la scuola «Il Bucaneve» di Pergine Valsugana, gestito dalla cooperativa Città Futura. Sembra difficile che il piccolo di due anni abbia contratto il virus in soli quattro giorni di frequentazione della struttura — a norma rispetto a tutte le regole e restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria come sottolineato più volte dalla coordinatrice Elisabetta Libardi — da martedì a venerdì, ma saranno gli accertamenti da parte dell’Azienda sanitaria ad approfondire le cause del contagio.

Nove in quarantena

Intanto, dovranno essere sottoposti a tampone e rimanere in quarantena per 14 giorni, oltre al bambino, anche i piccoli della sezione, altri sei bambini, oltre alle due educatrici che erano a stretto contatto con il piccolo. Sconcertata la coordinatrice dell’asilo impegnata a gestire l’emergenza contattando uno per uno i genitori degli altri bambini rassicurandoli e confermando l’apertura della scuola (a parte oggi per la festa del patrono). «Quando ha iniziato l’asilo martedì il bambino stava bene e ha proseguito fino a venerdì senza problemi, poi nel fine settimana non è stato bene, così i genitori hanno fatto accertamenti in ospedale sottoponendolo al tampone ed è risultato positivo». Un fulmine a ciel sereno per la struttura di via Dolomiti, già attiva in estate, da metà giugno a fine luglio, senza problemi: «Speravamo fosse un buon segnale», prosegue Libardi, che taglia corto sui dettagli del piccolo contagiato e si preoccupa della gestione degli altri genitori e bambini. «Siamo stati i primi purtroppo», dice rattristata. Ma assicura: «La scuola resta aperta, è chiusa solo la sezione del bambino: siamo in regola con i dispositivi e i distanziamenti previsti e siamo in costante contatto con l’Azienda sanitaria».

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Presentate le liste Lega Salvini Premier per le elezioni comunali che si terranno il 20 e 21 settembre.

mercoledì, Agosto 12th, 2020

Presentate le liste Lega Salvini Premier per le elezioni comunali che si terranno il 20 e 21 settembre.

Dopo la consegna delle liste, con oggi inizia ufficialmente la campagna per i candidati alle prossime elezioni.

“Sono soddisfatto d’aver ricompensato la fiducia datami dal partito “Lega Salvini Premier”, organizzando e presentando una così folta schiera di liste e candidati in tanti comuni delle Valli Isarco, Pusteria e Gardena. Se a Bressanone si tratta di una riconferma per la Lega, dopo le due legislature del sottoscritto, è importante sottolineare che a Brunico, Varna ed Ortisei, si tratta dell’esordio del nostro partito alle elezioni amministrative. Siamo orgogliosi di poter schierare come candidato sindaco nelle due località più importanti delle Valli Isarco e Pusteria, a Bressanone e a Brunico, due donne capaci e preparate. Abbiamo tanta voglia di costruire qualcosa di buono e trasferire l’ottimo lavoro della Lega in provincia anche nelle amministrazioni dei singoli comuni,“ dichiara l’assessore provinciale Massimo Bessone nella sua veste di referente delle Valli Isarco, Pusteria, Gardena e Badia.

A Bressanone la Lega presenta una squadra forte, capitanata dall’avvocato Anna Rita Bilello e con in lista due rappresentanti storici della Lega della città vescovile Angelo Baffo e Margareta Ploner, meglio conosciuta come Maggy. Benché la Lega sia un partito a vocazione territoriale, ed operi quindi per tutti e tre i gruppi linguistici presenti in Alto Adige, a Bressanone puntiamo ad essere il partito di riferimento per il gruppo linguistico italiano.

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Condanna aggressione giornalisti

mercoledì, Agosto 5th, 2020

Non lasceremo soli i giornalisti aggrediti dal Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.

Inaccettabili le parole, inaccettabile il comportamento, inaccettabile la voglia di zittire chi sta facendo il proprio lavoro.

Il Presidente ha poi motivato il suo atteggiamento con le nuove disposizioni sanitarie, affermando d’essere stato “solo” un po’ brusco. Ci basta? No.

Il metodo è importante quanto il contenuto. Perchè il metodo può delegittimare, rendere più fragili, mettere il bavaglio, certo c’è chi reagisce con forza, ma c’è anche chi soccombe.

Per questo è importante ricordare alla politica l’importanza della libertà di stampa, l’insostituibile funzione civile di una informazione libera e pluralistica e il suo ruolo essenziale nella crescita di una società democratica. Senza tale libertà non c’è e non può esserci uno sviluppo etico della società.

Che poi tali inaccettabili comportamenti avvengano all’interno di sedi che rappresentano tutti i cittadini, è ancor più grave. I nostri rappresentanti dovrebbero sapere che i giornalisti rappresentano il valore fondante della libertà. Il loro compito è raccontare alla gente ciò che accade e spesso per essere fedeli a questa missione, i giornalisti pagano prezzi molto alti. E che a esercitare questo comportamento fuori dalle righe sia stato il Presidente del Consiglio provinciale, ossia la persona che dovrebbe essere il garante di tutti, ci sbalordisce ancor di più.

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