Archive for the ‘Lazio’ Category

Vaccino, Nicola Zingaretti si ribella a Mario Draghi su AstraZeneca. Caos sulla seconda dose vietata

domenica, Luglio 4th, 2021

Antonio Sbraga

Ormai è diventato il «richiamo» della foresta. Per la somministrazione della seconda dose di AstraZeneca agli under-60, infatti, sta montando un effetto-giungla sulle regole: ora nella Regione Lazio solo chi conferma il richiamo col vaccino anglo-svedese può anticipare l’appuntamento ed ottenere così prima l’agognato Green Pass per partire in vacanza. Questo l’escamotage escogitato come in una sorta di televendita last-minute che stanno ricevendo migliaia di under-60. Ma l’offerta «AstraZingaretti» ribalta le indicazioni impartite il 18 giugno scorso dal Governo Draghi, che punta invece in prima battuta all’utilizzo «dell’eterologa per le persone sotto i 60 anni che hanno usato il vaccino di AstraZeneca in prima dose», lasciando solo in subordine «aperta la possibilità, per chi lo richiede, sulla base di un consenso medico, di poter anche utilizzare la seconda dose sotto i 60 anni del vaccino AstraZeneca». Un’alternativa non specificata nei messaggi inviati dalla Regione: «il suo appuntamento per la seconda somministrazione con vaccino AstraZweneca può essere anticipato, se lo desidera, fino al 56 giorno dalla prima somministrazione, sempre con vaccino AstraZeneca. Per confermare risponda «VACC1001» da questo cellulare entro e non oltre 24h dalla ricezione del presente messaggio. Nel caso di conferma riceverà un sms con il nuovo appuntamento entro pochi giorni. In caso di non risposta rimarrà valido l’appuntamento in essere». Che, secondo le indicazioni del Governo, deve essere fatto con i vaccini Pfizer o Moderna alle persone sotto i 60 anni. 

Ma la Regione Lazio dice di essere in linea con quanto indicato dal Governo: «È in corso l’invio degli sms per le anticipazioni del vaccino AstraZeneca rivolto alla fascia d’età Under 60: chi lo desidera può anticipare la seconda dose secondo le indicazioni ministeriali- assicura l’Unità di crisi regionale- È stata ampliata a 48 ore la possibilità di dare conferma dell’anticipo della vaccinazione. In 8mila hanno già confermato l’anticipazione della seconda dose al 56esimo giorno dalla prima dose». 

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Roma, concorsone annullato: caos domande e commissione nel panico. Esplode la protesta

venerdì, Giugno 25th, 2021

Fernando Magliaro

Concorsone del Comune di Roma per funzionari amministrativi saltato. Oggi, ultimo giorno delle selezioni. Durante l’esame, un candidato si accorge che, nel formulario, una domanda aveva due risposte uguali. Panico nella Commissione. E decisione della Presidente di annullare tutto.

Inizialmente viene tentato di estrarre di una nuova “batteria” di quiz ma il nodo è che il concorso è stato fatto utilizzando i tablet ma i software utilizzati non consentivano di tornare al punto di partenza e, quindi, è risultato impossibile resettare il sistema e ricominciare da capo. Alla fine perciò si annulla tutto e viene deciso di rinviare tutto a data da destinarsi. Migliaia di persone imbufalite: chi ha pagato hotel, tamponi (resi obbligatori nonostante le vaccinazioni), taxi, treni, aerei.

IL TEMPO

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Roma, si sblocca la situazione rifiuti: trovata la soluzione

martedì, Giugno 15th, 2021

Roma – Sembra essere arrivata a una svolta positiva l’emergenza rifiuti nella Capitale. E’ quanto emerso dalla riunione tecnica in Regione tra Ama e la società E. Giovi, sul conferimento dei rifiuti trattati nell’impianto di Malagrotta. Presente anche Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio, che ha commentato al termine: “La società E. Giovi, che lavora circa 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno, ha individuato operatori in altre 5 regioni in cui smaltire i rifiuti trattati: Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia per un totale di 36.000 tonnellate di scarti da luglio a dicembre 2021.”

“Accordi con diverse Regioni”

Valeriani ha confermato che la decisione di inviare i rifiuti extra moenia sia stata presa in piena sintonia con l’amministrazione regionale: “Come abbiamo detto sin dall’inizio, si tratta di contratti stipulati fra operatori privati per il conferimento di rifiuti urbani trattati, che non necessitano di intese preliminari tra le Regioni interessate. Questo non ha comunque lasciato indifferente l’Amministrazione regionale, che come ha sempre fatto negli ultimi tre anni, anche questa volta ha supportato con impegno e lealtà istituzionale Comuni e operatori del settore per l’individuazione di queste soluzioni”.

“Per il trattamento e lo smaltimento, invece – ha aggiunto l’assessore -, la Regione Lazio ha già sottoscritto intese con l’Abruzzo per 70.000 tonnellate e con la Toscana per 13.500 tonnellate, mentre si sta attivando anche un altro accordo con la Campania per 20.000 tonnellate di rifiuti di Roma, sempre nel periodo tra luglio e dicembre 2021″.

“Queste misure – ha poi continuato Valeriani – consentiranno di mettere in sicurezza la città di Roma per i prossimi sei mesi, mentre solo per le prossime due settimane sarà necessario intervenire con una nuova ordinanza, che permetta di conferire i rifiuti trattati da E. Giovi nella discarica di Viterbo solo per 15 giorni, in attesa che vengano perfezionati i contratti fra la società di Malagrotta e i vari impianti di smaltimento individuati nelle altre regioni italiane”.

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Strage di Ardea, allarme malati psichici. “Intervenire è difficile”

martedì, Giugno 15th, 2021

di RITA BARTOLOMEI

Andrea Pignani, 34 anni, si è tolto la vita dopo la strage. Sui social usava il nome Hyde
Andrea Pignani, 34 anni, si è tolto la vita dopo la strage. Sui social usava il nome Hyde

Il killer suicida di Ardea era un fantasma (armato però). Anche per i servizi di salute mentale. Che l’hanno incrociato fugacemente. Solo “una consulenza psichiatrica”, neanche un Tso. Un passaggio in ospedale dopo le minacce alla mamma. Che confidava ai vicini: “Il mio ragazzo è sempre solo. Non si cura neppure”. Ecco il rebus, come si fa ad aiutare chi rifiuta di essere aiutato? Possibile che si debba arrivare sempre dopo? Che ogni volta si debba “andare ai funerali”, per dirla con Paolo Crepet?

Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria, si infiamma: “Dobbiamo farci la domanda opposta: i servizi assistono 978mila pazienti, quelli gravi sono 245mila. Allora, quanti omicidi ogni giorno previene e impedisce questo sistema?”. Ma perché Andrea Pignani non è stato intercettato prima che potesse fare del male? “La risposta formale – risponde Di Giannantonio – è che il numero dei professionisti in capo ai servizi non è assolutamente adeguato. Poi il lockdown ha provocato un allentamento delle attività sul territorio. Ma, nella sostanza, la verità è che non siamo in grado di dare una risposta a tutti i problemi di chi ha la mente disturbata. Quante volte la magistratura e le forze dell’ordine sottovalutano gli allarmi di una persona che poi finirà uccisa dal proprio ex?”.

“La tragedia di Ardea non è responsabilità della legge voluta dallo psichiatra Franco Basaglia, ma di chi quella legge non l’ha applicata o, se l’ha applicata, l’ha fatto per un breve periodo”, è il pensiero di Rosy Bindi, ex ministro della Salute. E allora torniamo a quel corto circuito, la libertà di rifiutare le cure. Ma chi dovrebbe fare da sentinella? I medici di famiglia, ad esempio, dovrebbero avere la capacità di intercettare il pericolo? “Attenzione – è il ragionamento del presidente Sip –. Se i familiari, gli operatori dei servizi psichiatrici o della forza pubblica hanno testimonianza o prova che il paziente soffra di una patologia grave, il sistema sanitario nazionale ha due modi per intervenire. Si parte dall’Aso, l’accertamento sanitario obbligatorio”. Però chi sta male può protestare, non ho niente, non voglio niente… “Ma se ci sono i segnali, deve essere comunque sottoposto a una visita specialistica, anche contro la propria volontà – chiarisce Di Giannantonio –. Se poi viene riconosciuto bisognoso di un intervento terapeutico, il sistema sanitario interviene con il Tso, il trattamento sanitario obbligatorio”.

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Sparatoria Ardea: il killer girava armato e faceva paura. Ma nessuno lo ha mai fermato

lunedì, Giugno 14th, 2021

di ALESSANDRO FARRUGGIA, INVIATO AD ARDEA

Era una strage evitabile. Perché a compierla in una domenica afosa nella sonnacchiosa comunità di Colle Romito, quasi quaranta chilometri a sud di Roma, vicino ad Ardea, nella provincia romana che guarda a Latina, è stata il 35enne Andrea Pignani: una persona instabile, irascibile, litigiosa, forse malata di mente, che aveva un precedente per minacce nei confronti della madre, Rita Rossetti, e che nonostante questo aveva accesso a una pistola. Una Beretta 7.65. E infatti l’ha usata per ammazzare tre persone, tra le quali due bambini, e poi togliersi la vita. “A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari – ha urlato Domenico Fusinato, padre dei due bambini uccisi – e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto”.

FOTO /  I soccorsi e l’arrivo delle forze speciali

Ingegnere informatico da tempo senza lavoro, Pignani vedeva montare dentro di sé giorno dopo giorno un oscuro malessere che divampava all’improvviso per poi tonare a nascondersi. “È una disgrazia, una disgrazia. Andrea era disoccupato da tempo – ha ricostruito la madre, Rita – era solo, isolato. Non aveva amici, non usciva mai, stava sempre nella sua stanza e non si curava. Quanto alla pistola era l’arma di mio marito, che era guardia giurata e che è scomparso nel novembre 2020, un anno dopo il nostro trasferimento qui. Quella pistola non l’abbiamo riconsegnata perché non sapevamo più dove fosse”.

Andrea invece lo sapeva dove era, l’ha trovata e l’ha mostrata in giro alcune volte ai vicini, durante le frequenti liti, per intimidirli. Così almeno sostiene Romano Catino, il presidente del consorzio che si estende per 170 ettari.

“Quella famiglia – afferma Catini – è arrivata nell’ottobre 2019 e ha subito creato problemi. Ogni tanto Andrea Pignani litigava con i vicini, con pretesti futili. E pure con la madre pare i rapporti fossero difficili. Andava facilmente fuori di testa e spesso mi dicono che mostrava la pistola. Alcune volte ha anche esploso dei colpi in aria. Pensavamo fosse una scacciacani, fossero colpi a salve, e invece purtroppo era una pistola vera. La nostra vigilanza era stata allertata più volte, abbiamo un mucchio di segnalazioni dei vicini ed erano stati messi sull’avviso, con segnalazioni verbali, anche i carabinieri, che avranno fatto le loro verifiche. Io però mi chiedo perché quella persona aveva accesso ad una pistola”.

Probabilmente perché formalmente non lo aveva e la pistola del padre era ufficialmente persa, ancorché non riconsegnata dopo il decesso. “Pignani – conferma il sindaco di Ardea, Mario Savarese – era una persona instabile, che aveva comportamenti ostili verso la comunità. Ma nessuno ha intuito che il suo disagio poteva portare a questo”. I vicini raccontano che quando qualcuno si lamentava perché Argo, il cane di razza beagle della famiglia Pignani, abbaiava troppo a qualcuno che passava vicino al muro di cinta lui usciva, portando con sé la pistola, e inveiva profferendo minacce. Anche per questo tutti lo evitavano e ancora oggi, da morto, ne parlano quasi con timore.

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Sparatoria ad Ardea, morto un anziano e i due fratellini feriti. Le urla dei genitori

domenica, Giugno 13th, 2021

di Rinaldo Frignani

Sparatoria ad Ardea, morto un anziano e i  due fratellini feriti. Le urla dei genitori

(la foto della scena della sparatoria gentilmente concessa da Etruria News)

Dramma domenica mattina ad Ardea, vicino Roma, a Colle Romito, un comprensorio di belle villette con giardino.

Una persona anziana è stata uccisa a colpi di pistola dopo che un uomo ha aperto il fuoco in via degli Astri. Sono morti anche i due bambini rimasti feriti nella sparatoria, i fratellini Daniel, di 10 anni, e David, 5. Il responsabile del gesto è un 34enne italiano, con gravissimi problemi psichici. È ritenuto dalle forze dell’ordine molto pericoloso.

Sul posto poco prima di mezzogiorno sono accorse numerose pattuglie dei carabinieri impegnate in una vasta battuta in tutta la zona. L’uomo è stato rintracciato all’interno di un appartamento, dove si è barricato.

In azione le teste di cuoio dei carabinieri. Tutta la zona è stata isolata, due elicotteri sono fermi in un campo. Urla di disperazione si levano tutto intorno, quelle dei genitori dei ragazzi. Non si conoscono al momento le generalità dell’aggressore. L’anziano invece non era il nonno dei piccoli, che giocavano tranquillamente nel parco. Tutti erano vicini di casa.

Ignoti i motivi del folle gesto. «Chi potrebbe aver sparato è stato già identificato, sembra sia una persona instabile che già aveva manifestato comportamenti ostili», ha detto Mario Savarese, i sindaco di Ardea, all’agenzia Agi. «Si pensa che il tutto sia accaduto per futili motivi. Ma ancora non sappiamo nulla di preciso».

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Roma sott’acqua. Virginia Raggi annegata come Ignazio Marino

mercoledì, Giugno 9th, 2021

Sigismondo Valente

Canoe e gommoni questa volta non si sono visti, ma sarebbero certo stati molto utili per navigare nel traffico impazzito di questa novella Atlantide che come ai tempi del sindaco Marino – ma a distanza di ben 7 anni – si ritrova ancora, per l’ennesima volta, con l’acqua alla gola. La pioggia caduta, per carità, è stata tanta, e chi scrive era in strada, sotto il diluvio, cercando un riparo impossibile. Vedendo l’acqua salire, inesorabile, e il temporale non accennare a placarsi, la mente è corsa a quell’altro nubifragio, quando il primo cittadino Ignazio Marino, il chirurgo Dem – ve lo ricordate – è stato omaggiato da questo quotidiano con maschera e boccaio da sub. Meritatissimo. Chi scrive ricorda bene, nei giorni successivi all’inondazione, l’opposizione grillina scatenarsi in Campidoglio. Lì a puntare il dito contro le caditoie e i tombini intasati, le fogne vecchie e decrepite non in grado di contenere un «banale temporale estivo». A distanza di anni arriva l’ennesima, puntuale pioggia da record, a ricordare proprio ai grillini che promisero di stappare tante caditoie quanto i tappi di champagne fatti saltare in Francia, che le promesse hanno le gambe corte. E più ce le hai corte e più rischi di affogare, soprattutto se non hai fatto niente di niente per evitare che l’acqua arrivi fino al collo.

Roma peggio di Venezia, Raggi metterai il Mose?

Una doccia fredda – o tiepida, visto la temperatura che ieri mattina sfiorava i 30 gradi – che ai grillini non può che far bene e riportarli con le pinne per terra. Alla città, però un po’ meno. A Roma nord è stato necessario perfino soccorrere alcuni bambini rimasti bloccati all’interno di una scuola materna. Nel giro di due ore, sono state una quarantina le richieste di soccorso ai Vigili del fuoco giunte al numero di emergenza tra le 12.45 e le 14.45. Le telefonate si sono accumulate fino a un massimo di oltre 100 utenti in coda. Sono state invece oltre 50 gli interventi della polizia locale di Roma Capitale intervenuti per la messa in sicurezza delle strade e tentare di agevolare il traffico impazzito. Le maggiori criticità hanno riguardato il quadrante nord: via Cassia, corso Francia, Ponte Milvio, largo Bratislava. In via Castelnuovo di Porto, a causa di un allagamento, si è resa necessaria l’evacuazione di una scuola materna, con 40 bambini spaventati. Diversi i sottopassi allagati e le strade proprio a causa dello scarso filtro dei tombini. In città ce ne sono circa mezzo milione, caditoie. L’ultima volta che l’attuale amministrazione ha affrontato il problema ha parlato di avvenuta manutenzione per circa 30mila “scolatoi”.

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Figli torturati, sequestrati e picchiati: madre coraggio fa arrestare i rampolli del clan Spada

sabato, Maggio 29th, 2021

Edoardo Izzo

Spaccio di droga, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. Il tutto aggravato dal metodo mafioso. Sono i reati che la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma contesta a Francesco e Juan Carlos Spada, figli di Armando e rampolli emergenti della storica famiglia insediatasi sul litorale romano di Ostia. Un’indagine lampo condotta dai poliziotti del X Distretto Lido ha fatto emergere in capo ai due gravi responsabilità. 

Una “madre coraggio”, «stanca di vedere i propri figli tossicodipendenti utilizzati come schiavi dai venditori di morte» si è rivolta alla polizia e ha dato il via all’indagine che si è conclusa questa notte con l’arresto dei due fratelli e con il sequestro di un appartamento. Una donna stanca di vedere la giovane figlia costretta a prostituirsi per colmare i debiti contratti dai fratelli per pagare agli Spada la cocaina. 

Una donna costretta per anni a pagare agli Spada una pigione per un garage occupato in via Forni ad Ostia, luogo proprio dove le pallottole degli Spada hanno ucciso in passato coloro che si opponevano al loro dilagante strapotere. L’indagine lampo, coordinata dal procuratore aggiunto Ilaria Calò, ha consentito passo dopo passo ai poliziotti di ottenere la fiducia dell’intero nucleo familiare e di trovare importanti riscontri investigativi che hanno consentito all’accusa di emettere due fermi di indiziato di delitto. Ai due Spada, finiti in carcere, è stata inoltre sequestrata un’abitazione abusiva che sarà restituita alla legalità. 

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Scoperti in una grotta al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal

sabato, Maggio 8th, 2021

Oltre ottant’anni dopo la scoperta – nel 1939 – del sito paleolitico della Grotta Guattari a San Felice Circeo, in provincia di Latina, una nuova ricerca della Soprintendenza archeologica  di Frosinone e Latina in collaborazione con l’Università di Tor Vergata ha portato alla scoperta di reperti fossili “attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal”. “Un ritrovamento eccezionale”, per il ministro della Cultura Dario Franceschini.

Circeo, scoperti i resti di 9 uomini di Neanderthal

Durante le ricerche sono emersi anche resti di iena, rinoceronte, elefante, cervo gigante, dell’orso delle caverne e di altri animali.

Le indagini, ancora in corso, sono cominciate nell’autunno del 2020 nell’ambito di una operazione di messa in sicurezza della grotta Guattari, che prende il nome dal suo scopritore, proprietario del terreno su cui insiste il sito e dove nel febbraio del 1939 fu rinvenuto un primo cranio. Già all’epoca, grazie agli studi del paleontologo Alberto Carlo Blanc, si era compresa immediatamente la grandissima rilevanza di questo sito, classificato come uno dei piu’ importanti del paleolitico medio europeo.

Soi tratta di “un ambiente assolutamente unico”, spiega Mario Rolfo, docente di archeologia preistorica dell’Università di Tor Vergata, perché un crollo, forse dovuto ad un terremoto, ne chiuse l’ingresso circa 60 mila anni fa. Al suo interno, stratificata nel tempo, una straordinaria banca dati di elementi fossili, resti di vegetali, di umani e anche di animali dei quali non si conosceva la presenza in queste zone, elementi che secondo i ricercatori permetteranno ora di ricostruire la storia di tutto il Circeo e della pianura pontina, luoghi che l’uomo di Neanderthal ha frequentato per un arco di tempo che va da 300mila ad almeno 50mila anni fa.

La nuova indagine si è estesa in particolare ad un’area della grotta che non era stata toccata nemmeno dal lavoro di Blanc. Si tratta della zona detta “del laghetto”, perché da ottobre ad aprile viene allagata dalla falda sottostante. Proprio in quell’area sono stati rinvenuti diversi resti umani, tra cui una calotta cranica, un frammento di occipitale, frammenti di cranio (tra i quali due emifrontali), frammenti di mandibola, due denti, tre femori parziali e altri frammenti in corso di identificazione.

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Primo maggio, concertone all’Auditorium, la scaletta: ospiti anche Venditti e Noel Gallagher

mercoledì, Aprile 28th, 2021

di Mattia Marzi

Ma è il Festival di Sanremo ad essere diventato un grande Concerto del Primo Maggio o il Concerto del Primo Maggio ad essere diventato un piccolo Sanremo? La domanda scatta d’istinto scorrendo l’elenco dei cantanti che sabato parteciperanno all’edizione 2021 dell’evento, costretto per il secondo anno consecutivo dalle norme anti-Covid a rinunciare alla sua location, Piazza San Giovanni, riadattandosi a programma tv trasmesso dalla Cavea del Parco della Musica su Rai3 – e in contemporanea su Radio2 e su RaiPlay – dalle 16.30 alle 19 e poi dalle 20 alle 24 (non si esclude pubblico limitato a inviti – e distanziato – tra sindacati, giornalisti, fotografi, sponsor e accompagnatori degli artisti: chiunque, per accedere, dovrà sottoporsi a test antigenico).

IL CAST
Da Fedez e Francesca Michielin a Colapesce e Dimartino, passando per Bugo, Coma Cose, Ermal Meta, Extraliscio, Fasma, Willie Peyote, Francesco Renga, Gaia, Ghemon, Gio Evan, La Rappresentante di Lista, Madame, Max Gazzè, Noemi e le nuove proposte Folcast e Wrongonyou: sono addirittura 19 i sanremesi presenti nel cast del Concertone. L’organizzatore Massimo Bonelli ne è sicuro: «È il Festival ad aver pescato a piene mani dal Concertone. Io ho seguito il lavoro di rinnovamento editoriale delle ultime edizioni per riportare sul palco la musica attuale piuttosto che fare un revival degli Anni 90. Ma al di là di questo, l’obiettivo era quello di realizzare un galà della musica italiana, in cui ci stringiamo a parlare e raccontare una storia di tutti noi», dice.
Non poteva allora mancare all’appello un big che della canzone italiana ha scritto pagine importanti: ad aprire il blocco serale dell’evento sarà Antonello Venditti, con un collegamento che – secondo le indiscrezioni – lo vedrà esibirsi in una piazza San Giovanni deserta. L’anno scorso il 72enne cantautore romano era stato un po’ critico nei confronti della manifestazione: «Vorrei che il Primo Maggio si tramutasse in una giornata del silenzio della musica a favore di tutti quelli che ci lavorano senza essere minimamente calcolati né sentiti. Chiedo a tutti i miei colleghi una giornata lontana dai social e dalla tv».

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