Il Colari di Manlio Cerroni vuole da Ama e Campidoglio un contratto decennale per l’utilizzo dei due impianti tmb di Malagrotta, oltre a 20 milioni di arretrati sull’adeguamento mai avvenuto della tariffa di conferimento. L’alternativa rischia di essere la chiusura totale o parziale degli impianti di trattamento, strutture vitali per evitare l’emergenza nella Capitale. Una trattativa difficile, poiché ad oggi i rapporti fra la municipalizzata dei rifiuti e l’azienda momentaneamente guidata dal commissario prefettizio Luigi Palumbo sono regolati da un “accordo di fatto” – basato su un’autorizzazione regionale – mal digerito dall’Anac e con una tariffa anch’essa legittimata da sentenze amministrative. Proprio l’Authority anticorruzione ha fatto sapere di essere disposta a legittimare solo un accordo-ponte di 12-18 mesi, il tempo necessario per preparare una gara a cui – va detto – non sono molti altri gli attori in grado di partecipare. Tutto ciò, come se non bastasse, a due mesi dall’esaurimento del credito con il quale Roma Capitale spedisce i rifiuti “tal quali” (indifferenziati senza alcun trattamento) in Austria. “Ma noi andiamo avanti per la nostra strada – spiega a IlFattoQuotidiano.it l’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari – che è quella tracciata anche dal presidente Cantone. E fra qualche anno non avremo più bisogno dei tmb, come a breve saremo in grado di sopperire allo stop della trasferenza in Austria”. (altro…)