Archive for the ‘Lazio’ Category

Omicidio Willy Monteiro a Colleferro: movida e arti marziali, quei ragazzi cresciuti con il culto della violenza

lunedì, Settembre 7th, 2020

di Ilaria Sacchettoni

Omicidio Willy Monteiro a Colleferro: movida e arti marziali, quei ragazzi cresciuti con il culto della violenza

Da sinistra: Marco e Gabriele Bianchi

Si chiama Mixed Martial Arts, Mma. Una mescolanza di boxe e arti marziali che renderebbe invincibili i suoi cultori. Ecco, Marco e Gabriele Bianchi, arrestati per l’omicidio (preterintenzionale) di Willy Monteiro Duarte, sono seguaci di questo sport che ha le sue regole sull’uso della forza ma che i due praticano in modo estremo, spostandosi in un’area dove l’aspetto agonistico cede il passo all’esercizio dell’odio. La foto che circola su Facebook — i due a torso nudo con una corona tatuata sul petto — dice molto. La morte di Willy, raccontano ora in questa cittadina di 22mila anime a sud di Roma, è avvenuta per mano di picchiatori di professione. Ragazzi sbandati con il culto della violenza pura. Ragazzi con precedenti per spaccio e lesioni. Nessuna spiegazione, nessuna ragione in difesa della loro condotta: dopo ore d’interrogatorio i Bianchi, alla domanda «perché?» hanno preferito il silenzio.

Spedizione punitiva

Quello di Willy è un omicidio aggravato da futili motivi. Ed è chiaro, già così, alle prime battute dell’ inchiesta, che gli altri arrestati tenteranno di spacciarsi per gregari di una spedizione capitanata dai Bianchi. Già ieri il difensore di Francesco Belleggia, l’avvocato Vito Perugini, sottolineava come in questa vicenda vi siano diverse sfumature di responsabilità. Così Belleggia, geometra in attesa di un lavoro, ragazzo di buona famiglia della zona, tenta di alleggerire la propria posizione. C’è poi il quarto ragazzo, Mario Pincarelli, più defilato rispetto al pestaggio vero e proprio e perfino un quinto, fermato, che avrebbe fatto da autista della spedizione ai danni di Willy e che ora potrebbe dover rispondere di favoreggiamento in omicidio.

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Coronavirus, al lavoro con la febbre: positivo. Chiuso stabilimento balneare di Ostia

sabato, Luglio 18th, 2020

Ostia, 18 luglio 2020 – Per giorni è andato a lavorare con la febbre in uno stabilimento balneare di Ostia. Poi ha scoperto di essere positivo al Coronavirus e ieri è finito allo Spallanzani. Ora la struttura sul litorale romano è stata chiusa, per permettere tutti i controlli. L’uomo contagiato è un cittadino del Bangladesh.
L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato fa sapere che il lavoratore “ha dichiarato di aver avuto la febbre fin dal 14 luglio e dolori muscolari già dal 12 di luglio”. Nonostante cià “ha lavorato presso la struttura fino al 16 luglio”. Quindi l’appello, ispirato al buon senso: “Questa circostanza la considero grave e chiediamo la massima responsabilità. Con la febbre e con sintomi si deve rimanere a casa e contattare un medico. Non è possibile che si vada in giro o al lavoro. Comprendo le esigenze lavorative e di proseguire nelle proprie attività, ma il rischio è troppo elevato per la collettività”.

L’indagine epidemiologica

La Asl, intanto, ha già avviato l’indagine epidemiologica, a partire dai dipendenti della struttura e dai contatti stretti dell’uomo posto in isolamento. Il contagio potrebbe venire da un coinquilino, sempre bengalese, che era andato a Milano: avviate le procedure del contact tracing nazionale. 
L’uomo sarebbe impiegato nel bar-ristorante della struttura e lavorerebbe nella cucina. Non avrebbe quindi contatti con i clienti. Ma la paura si è diffusa sul litorale romano. Casi simili si sono verificati qualche tempo fa anche in due locali di Fiumicino, altra località del litorale, ma l’attività di tracciamento è riuscita a circoscrivere gli episodi. 

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Coronavirus, focolaio a Fiumicino: chiusi due ristoranti

sabato, Giugno 27th, 2020

Due ristoranti sono stati chiusi a Fiumicino, dove è stato individuato un nuovo focolaio di coronavirus. La Asl Roma 3 “ha disposto la chiusura di un secondo ristorante nel Comune per la positività del titolare di entrambi i locali. Tra i 400 tamponi eseguiti venerdì al drive-in di Casal Bernocchi, 8 sono risultati positivi: due titolari del locale, due dipendenti e 4 conviventi del paziente del Bangladesh ricoverato allo Spallanzani”.

9 positivi in totale – Inizialmente era stata decretata la chiusura di un bistrot, che si trova accanto al Comune, dopo la positività di un dipendente. Poi è stato chiuso anche un secondo locale che appartiene al medesimo proprietario. I casi di positività al coronavirus per le conseguenza di questo focolaio sono dunque 9 (1 nel priumo locale chiuso e 8 nel secondo). 

Il sindaco invita a fare il tampone – Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha spiegato che fino a questo momento non risultano esserci contagi tra i clienti. “La Asl RM3 sta proseguendo i controlli e, dato il grande afflusso di persone, ha deciso di tenere aperto il drive-in di Casal Bernocchi fino alle 20 anche oggi, domani e per i giorni a seguire”, ha detto invitando a recarsi a fare il tampone coloro che si sono recati nei due locali, “Indispensa” e “Spuma” dal 21 giugno.

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Roma, blitz contro il clan Casamonica: arresti e sequestri per 20 milioni di euro

martedì, Giugno 16th, 2020

Blitz a Roma contro il clan Casamonica. La polizia di Stato su richiesta della Direzione distrettuale antimafia sta eseguendo misure cautelari per associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Un maxi sequestro di beni ai fini della confisca è stato disposto per 20 milioni di euro, su proposta del procuratore della Repubblica e del questore di Roma.

Oltre 150 poliziotti del Servizio centrale operativo, della Squadra mobile di Roma e del commissariato ‘Romanina’ stanno eseguendo l’ordinanza di misure cautelari personali e reali emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di appartenenti al clan. Contestualmente è stata data esecuzione al decreto di confisca emesso dal Tribunale di Roma – Sezione delle misure di prevenzione. L’operazione denominata ‘Noi proteggiamo Roma’.

REP.IT

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Coronavirus, nuovo focolaio a Roma: 31 positivi e un morto al San Raffaele Pisana, struttura isolata

sabato, Giugno 6th, 2020

Nuovo focolaio di coronavirus a Roma. All’Irccs San Raffaele Pisana si sono registrati 31 casi positivi. Si tratta di 9 dipendenti, 2 esterni, entrambi familiari di operatori sanitari, e 20 pazienti, che sono stati trasferiti. La struttura è stata isolata. L’azienda sanitaria ha poi confermato il decesso di un paziente affetto da pluri patologie pregresse (parkinson e diabete) positivo al tampone naso-faringeo.

“Nel pomeriggio del 5 giugno è stata disposta la chiusura della struttura con cordone sanitario”, comunica il commissario straordinario della Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle.

“La struttura – si legge nella nota – sta dando tutta la collaborazione necessaria alla Asl, che ha disposto un affiancamento della direzione sanitaria per consentire un miglior supporto per il contenimento del focolaio, la gestione dei casi e il loro tracciamento. E’ in corso l’indagine epidemiologica innanzitutto sulle procedure organizzative e i percorsi assistenziali al fine di identificare una possibile criticità che possa aver agevolato la diffusione del virus tra i reparti a fronte delle misure di prevenzione adottate”.

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CasaPound: “Ci sgomberano”. Raggi: “Torna la legalità”. L’indagine della procura sull’occupazione all’Esquilino

giovedì, Giugno 4th, 2020

di LORENZO D’ALBERGO

Preavviso di sfratto per CasaPound. La storia dello sgombero della sede occupata 17 anni fa dalle tartarughe frecciate in via Napoleone III, nel cuore dell’Esquilino, è un continuo colpo di scena. Ecco l’ultimo: come racconta Davide Di Stefano, il portavoce della formazione di estremad estra, «un gruppo di militanti mercoledì sera è stato convocato in questura». Un incontro in cui ai militanti è stato anticipato “l’arrivo di un ordine di sgombero”.
La questura smentisce categoricamente, così come la Digos. “Non ci risulta, non è vero. Non è stato notificato nulla”, è la risposta dell’ufficio stampa di via di San Vitale alla notizia lanciata per prima dall’AdnKronos. Nessuna conferma anche dalla prefettura e dal ministero dell’Economia. Resta, però, la pista della procura: un esposto dell’Anpi – a cui poi si è aggiunto quello dell’Agenzia del Demanio – richiede il sequestro dello stabile. Un provvedimento penale su cui i pm di piazzale Clodio potrebbero aver deciso di accelerare con la richiesta al gip da una parte per restituire lo stabile ai legittimi proprietari e dall’altra per interrompere l’occupazione senza dover attendere ancora anni.

Immobile Casapound a Roma, 8 dirigenti a giudizio. Corte dei Conti: “Nessuna azione per recuperare mancati affitti”

Quel che è certo è che sulla sede a due passi dalla stazione Termini lo scorso anno si era mossa 
Perché per ora sul palazzo a due passi dalla stazione Termini sono state avviate soltanto procedure amministrative.

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Nove arresti per estorsione e riciclaggio: c’è anche l’ex senatore Sergio De Gregorio

mercoledì, Giugno 3rd, 2020

C’e’ anche Sergio De Gregorio, ex senatore e già in forza al Pdl, tra le 9 persone arrestate questa mattina dai poliziotti della Squadra Mobile nell’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e che riguarda 9 persone destinatarie di provvedimenti cautelari emessi dal gip e a cui sono contestate, a vario titolo ed in concorso, di estorsione a proprietari dei locali del centro di Roma, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro. Per De Gregorio c’e’ la misura cautelare in carcere. 

Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze restrittive della libertà personale è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parti del patrimonio aziendale di alcune società ed un sequestro di circa 480mila euro.

REP.IT

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Fase 2, Roma. La prima cena al ristorante dopo la quarantena: “Avevamo dimenticato la gioia di mangiare fuori”

martedì, Maggio 19th, 2020

Almeno un metro di distanza l’uno dall’altro, mascherina obbligatoria fin quando non si raggiunge il proprio tavolo, gel igienizzanti a disposizione e tanto buon senso. E’ la prima cena al ristorante nella Capitale, tra carbonara e pollo alla romana, senza dimenticare un evergreen, la pizza. “Avevamo dimenticato cosa volesse dire essere liberi e fare una cosa normale, come mangiare fuori. Non credevamo fosse possibile”, dicono gli avventori dei ristoranti. “E’ anche un gesto di solidarietà per queste attività che rischiano di morire”, dicono altri, contenti di poter finalmente abbandonare le cucine di casa o l’asporto. “Siamo felicissimi di vedere la gente seduta ai nostri tavoli”, commenta il titolare della trattoria Da Luzzi, al Colosseo

di Camilla Romana Bruno

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Terremoto a Roma di magnitudo 3,3, epicentro vicino a Fonte Nuova: «Un boato, poi tutto s’è messo a tremare»

lunedì, Maggio 11th, 2020

i Valentina Santarpia

Terremoto a Roma di magnitudo 3,3, epicentro vicino a Fonte Nuova: «Un boato, poi tutto s'è messo a tremare»

Un enorme boato, e poi una scossa forte, distinta, che ha fatto svegliare migliaia di persone nello stesso istante: alle 5:03 la terra ha tremato sotto Roma, e nel giro di pochi minuti la sala operativa dell’Ingv (l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) è stata inondata di segnalazioni. La magnitudo del terremoto è di 3.3. L’epicentro è a 5 km, in direzione sud-ovest, da Fonte Nuova, a nord-est della capitale, proprio all’altezza dell’uscita 11 del Raccordo anulare, con profondità di 10 km. Ma il sisma non è stato avvertito solo nella zona nord-est, e nei centri più vicini come Tivoli e Guidonia, ma anche — e distintamente — in tutta la città, dal centro storico alla zona sud e fino ai Castelli Romani. I vigili del fuoco e la Protezione civile non hanno ricevuto segnalazioni per il momento di danni a persone o cose, ma la paura è stata fortissima. Pochi secondi in cui il movimento sismico ha fatto sobbalzare letti, divani, ma non tremare i lampadari, come hanno segnalato in tantissimi.

«Hanno tremato i vetri», «Mi si è aperta la porta di casa», «Ho sentito come una bomba e ha tremato tutto», un «buongiorno turbolento a Roma», «Svegliarsi con le palpitazioni, il letto che balla e un assurdo boato…il cuore in gola»: i commenti su Facebook e su Twitter si rincorrono identici, tra incredulità e spavento. «L’unico mezzo di informazione utile è stato proprio Twitter — scrive Alessia Marcuzzi —. Eravamo spaventatissimi e ho capito cosa stava succedendo solo grazie alle persone che raccontavano in tempo reale tutto». Per chi non ha mai vissuto l’esperienza «dal vivo» del terremoto, è stato angosciante: Roma è stata solo sfiorata dai terremoti dell’Aquila e Amatrice degli anni scorsi, avvertiti distintamente ma senza strascichi.

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A Roma, la fila silenziosa al Monte dei Pegni per vendere i ricordi: «Mesi che non lavoro, non so dove vado a finire»

venerdì, Maggio 8th, 2020

Antonio Crispino – Agtw

«Questo ciondolo mi è molto caro, è stato realizzato su un disegno particolare da un mio amico gioielliere» racconta una signora appena uscita dalla sala stime del Monte della Pietà di Roma. Come lei, decine di altre persone sono in fila per entrare. Aspettano incolonnate in piazza del Monte della Pietà in un ordinato silenzio. Gli ingressi sono contingentati a causa delle norme di sicurezza per il coronavirus ma chi aspetta il turno per poter impegnare un oggetto personale di valore è aumentato negli ultimi giorni proprio a causa delle chiusure prolungate.
La scadenza delle polizze di credito sospese durante i mesi del lockdown dall’istituto di credito Affide – leader nel settore in Italia e in Europa -, concorre a creare l’affollamento.

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