Archive for the ‘Salute’ Category

Covid, monitoraggio dell’Iss: scende ancora l’Rt e arriva a 0,93. Le Marche verso l’arancione

venerdì, Febbraio 4th, 2022

di Michele Bocci

Scende ancora, anche se di poco, l’Rt ed è il segno della riduzione della curva epidemica. Il valore questa settimana è a 0,93 contro lo 0,97 della scorsa. Se il dato è sotto 1 significa che in una settimana ci sono meno casi della precedente, e quindi appunto che la curva si sta riducendo. Del resto anche l’incidenza racconta di una pandemia che si sta ritirando. L’incidenza settimanale, cioè i casi per 100mila abitanti da venerdì scorso a ieri è stata di 1.362 contro i 1.823 dei sette giorni precedenti (-25%) e i 2.011 di quelli ancora prima. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti, anche quella sta lentamente calando, soprattutto per quanto riguarda le terapie intensive. Negli ordinari è al 29.5%, nelle intensive al 14,8%. Lentamente le Regioni stanno migliorando anche se oggi ce n’è anche una, le Marche, che peggiora e a questo punto rischia l’arancione perché ha più del 30% di occupazione dei letti ordinari e 20% delle intensive (rispettivamente 33,1% e 26,3%). Altre che sono in arancione come Abruzzo, Sicilia e Piemonte vanno invece verso il ritorno in giallo alla prossima settimana.

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Green pass a «durata indefinita» per vaccinati e guariti con tre dosi: la bozza del nuovo decreto Covid

mercoledì, Febbraio 2nd, 2022

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Il governo sta anche studiando alcune nuove norme per garantire lo svolgimento di eventi come la «Settimana della moda»

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Il green pass per chi è vaccinato o guarito e ha ricevuto tre dosi di vaccino avrà «durata indefinita». È la definizione inserita dal governo nella bozza di decreto che dovrebbe essere approvata domani, 2 febbraio, dal consiglio dei Ministri. Nella stessa riunione saranno prese anche altre misure per garantire lo svolgimento di alcuni eventi, prima fra tutti la settimana della moda.

Il decreto in vigore prevede che da oggi il green pass rafforzato abbia una validità di sei mesi dall’ultima somministrazione di vaccino.

In attesa che le agenzie regolatorie si pronuncino sulla eventuale quarta dose, il governo ha dunque deciso di garantire la «copertura» in modo che non ci sia il rischio che la certificazione perda validità.

La terza dose è stata infatti autorizzata il 15 settembre e quindi dal 15 marzo chi ha completato il vaccinale rischia di non avere la certificazione che consente di andare al bar o al ristorante, svolgere l’attività sportiva, frequentare i luoghi dello spettacolo.

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Covid, Pfizer chiede il via libera al vaccino per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni

martedì, Febbraio 1st, 2022

E’ attesa per oggi la richiesta di Pfizer all’autorizzazione, negli Stati Uniti, per l’uso emergenziale dei vaccino anti Covid sui bambini dai 6 mesi ai 5 anni. L’obiettivo sarebbe quello di avviare la somministrazione del vaccino alla fine di febbraio.

I primi dati della casa farmaceutica, mostrerebbero che il vaccino – iniettato in due dosi, ma con un decimo del siero utilizzato per gli adulti – è sicuro e produce una risposta immunitaria. Tuttavia, lo scorso anno, la stessa Pfizer aveva spiegato che la doppia iniezione fosse meno efficacie nei bambini più piccoli, motivo per cui le autorità americane avevano suggerito all’azienda di aggiungere allo studio una terza dose.

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Covid e immunità innata, scoperto un nuovo meccanismo di resistenza alla malattia

martedì, Febbraio 1st, 2022

di Luigi Ripamonti

Scoperto un nuovo meccanismo di resistenza del nostro organismo nei confronti del virus Sars-Cov2 che potrebbe portare alla messa a punto di nuovi farmaci e di nuovi marker per valutare la gravità della malattia.

È il risultato di una ricerca internazionale, pubblicata su Nature Immunology e coordinata dall’Istituto Humanitas e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, che ha coinvolto anche Fondazione Toscana Life Science con Rino Rappuoli, l’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona e la Queen Mary University di Londra. L’attenzione degli scienziati si è focalizzata in particolare sulla Mannose Binding Lectin (in sigla Mbl), uno dei cosiddetti «antenati funzionali degli anticorpi», proteine in grado di aggredire il virus con modalità simili a quelle degli anticorpi veri e propri, che però fanno parte dell’immunità innata.


Immunità innata

L’immunità innata costituisce la prima linea di difesa nei confronti di virus, batteri e non solo. Ne fanno parte cellule del sistema immunitario che con diversi meccanismi aggrediscono gli agenti patogeni organizzando una risposta tempestiva nell’attesa che l’organismo si attrezzi per la difesa mirata (immunità adattiva), che si esprime attraverso gli anticorpi veri e propri. Esiste però anche una parte dell’immunità innata formata da molecole circolanti (per questo detta umorale) a cui appartiene, fra le altre, anche Mbl.

Legame con le varianti

«Abbiamo scoperto che Mbl si lega alla proteina Spike del virus e la blocca — spiega il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University —. E abbiamo verificato che è in grado di farlo con tutte le varianti testate, compresa Omicron».«Ciò è reso possibile dal fatto che Mbl si aggancia a determinati “zuccheri” della proteina Spike, che non cambiano da variante a variante» precisa Elisa Vicenzi, capo dell’ Unità Patogenesi Virale e Biosicurezza dell’Irccs Ospedale San Raffaele, che aggiunge: «In vitro Mbl si è dimostrata poco meno potente degli anticorpi prodotti da pazienti guariti da Covid». «Con la professoressa Cecilia Garlanda , che ha partecipato al coordinamento dello studio, stiamo procedendo a ottimizzare Mbl per capire se sarà possibile trasformarla in un farmaco» riprende Mantovani. «La strada è lunga ma è importante cercare di avere altre armi a disposizione contro il virus. Fra l’altro Mbl è già stata infusa da altri ricercatori e clinici come terapia in soggetti con completo deficit genetico ed è stata ben tollerata».

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Dati settimanali, il contagio si ritira: in tutte le Regioni (tranne una) i casi sono in calo. Scendono anche i ricoveri

lunedì, Gennaio 31st, 2022

di Michele Bocci

La discesa della curva dei contagi è ormai chiara, a livello nazionale c’è una riduzione del 16% e tutte le Regioni (tranne la Sardegna che è stabile), nella settimana conclusa ieri vedono una riduzione dei nuovi casi rispetto a quella precedente. Non solo, i numeri raccontano anche di un calo dei ricoveri. L’unico dato che continua a crescere, si spera ancora per poco, è quello dei decessi.

L’ondata provocata da Omicron si sta quindi ritirando, anche se per ora lentamente, e come previsto da più osservatori, a fine mese la situazione potrebbe tornare sotto controllo. I numeri sono un buon viatico per la settimana che inizia oggi e durante la quale dovrebbero essere prese una serie di misure di semplificazione delle regole, soprattutto per la scuola ma anche sui criteri per la classificazione delle Regioni.

Il numero dei nuovi positivi è sceso sotto il milione. Sono stati 976.223, cioè il 16,2% in meno della settimana scorsa. Il dato precedente era del 4.3%. I tamponi tra lunedì 24 gennaio e ieri sono stati 6,9 milioni contro i 7,4 della settimana prima.

La Lombardia cala del 30%

Come detto, il calo è diffuso a quasi tutte le Regioni. Solo la Sardegna, che passa da 8.665 a 8.737 casi (+72) regista una crescita lieve, dello 0,8%. Ecco i numeri delle altre. La Calabria passa da 14.389 a 9.480 casi (-4.909, -43,1%), la Lombardia da 204.156 a 144.564 (-59.592, -29,1%), la Valle d’Aosta da 2.962 a 2.150 (-812, -27,4%), la Campania da 105.039 a 79.452 (-25.587, -24,3%), la Provincia di Trento da 16.039 a 12.236 (-3.803, -23,7%), la Liguria da 40.802 a 32.995 (-7.807, -19,1%), la Provincia di Bolzano da 19.041 a 15.425 (-3.615, -18,9%), il Piemonte da 95.446 a 78.269 (-17.177, -17,9%), il Molise da 3.196 a 2.682 (-514, -16%), l’Emilia-Romagna da 128.100 a 108.505 (-19.595, -15,2%), la Toscana da 82.832 a 70.950 (-11.882, -14,3%), il Veneto da 127.455 a 112.700 (-14.755, -11,5%), l’Abruzzo da 25.189 a 22.378 (-2.811, -11,1%), l’Umbria da 14.031 a 12.552 (-1.479, -10,5%), la Puglia da 60.424 a 54.217 (-6.207, -10,2%), il Friuli Venezia Giulia da 30.944 a 28.187 (-2.757, -8,9%), la Basilicata da 7.671 a 7.032 (-639. -8,3%), le Marche da 39.803 a 37.033 (-2.770, -6,9%), la Sicilia da 49.093 a 47.041 (-2.052, -4,1%), il Lazio da 90.476 a 89.638 (-838, -0,9%).

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Omicron 2 è arrivata in Italia: già presente in nove regioni. Ecco dove

sabato, Gennaio 29th, 2022

Genova- La nuova variante del Covid Omicron 2 è in Italia. La ‘sorella’ di Omicron è già stata segnalata in nove regioni, come ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ma caratteristiche e sintomi non dovrebbero essere tanto diversi dal ceppo originale. Tra le regioni colpite c’è sicuramente la Liguria che ha sequenziato due casi all’ospedale San Martino di Genova: uno dopo il sequenziamento di routine nel nosocomio, il secondo invece e’ emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il Laboratorio. Casi di Omicron 2 sono stati segnalati anche in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana.

Il bollettino del 28 gennaio: casi, morti e ricoveri

Omicron e le ‘varianti sorelle’ 

La variante dominante di Sars-CoV-2  cioè Omicron in realtà comprende più ‘varianti sorelle’ ( la base B.1.1.529 e BA.1, BA.2 e BA.3). Ora si sta facendo strada la Omicron 2, cioè la BA.2. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): “Un certo numero di Paesi ha segnalato recenti aumenti nella quota di sequenze attribuite a BA.2”. Ma al momento la Omicron BA.1 resta la predominante, con una presenza all’interno della famiglia Omicron del 98,8% delle sequenze presentate alla piattaforma Gisaid al 25 gennaio 2022. La variante Omicron BA.2 si distingue da quella predominante, la B.1.1.529, per alcune mutazioni sulla proteina Spike con il quale il virus aggancia le cellule.

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Green pass illimitato per i guariti e i vaccinati con tre dosi dal 1° febbraio

giovedì, Gennaio 27th, 2022

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Niente tamponi per chi arriva dall’estero. Il governo modificherà le regole in vigore dal 1° febbraio. No all’ingresso dei positivi in classe

Il green pass rilasciato a guariti e vaccinati con tre dosi non avrà scadenza. La scelta del governo è fatta, nei prossimi giorni — dopo il parere del Comitato tecnico scientifico — si modificherà il decreto in vigore che prevedeva dal 1° febbraio una validità di sei mesi.

La curva epidemiologica non appare ancora in discesa, il bollettino registra 167.206 nuovi casi, 426 morti e un tasso di positività al 15,2 ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di accogliere le sollecitazioni dei presidenti di Regione e ha firmato l’ordinanza che consente a chi arriva in Italia dai Paesi dell’Unione Europea di entrare senza il tampone ma soltanto esibendo la certificazione verde. Si allarga anche la lista degli Stati dove sarà possibile andare per turismo con il «corridoio Covid free».

Il green pass

Dal 1° febbraio il green pass avrà validità sei mesi dall’ultima somministrazione. Le agenzie regolatorie Ema e Aifa non hanno però autorizzato la quarta dose e dunque chi ha già completato il ciclo vaccinale rimane senza certificazione. Per questo si è deciso di sospendere la scadenza e renderlo illimitato fino a che non sarà stabilito se sia necessario fare un ulteriore richiamo.

Per chi ha una o due dosi rimane dunque la scadenza di sei mesi, per gli altri non sarà previsto un limite, visto che la terza dose era stata autorizzata a metà settembre e già da metà marzo non ci sarebbe copertura. Il Cts dovrà comunque esprimersi per indirizzare le decisioni del governo soprattutto per quanto riguarda i guariti che hanno già ricevuto due dosi, oppure chi aveva fatto il vaccino monodose.

I Paesi Ue

Il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che dal 1 febbraio al 15 marzo consente a chi arriva da uno Stato dell’Unione Europea di non effettuare il tampone. La regola di imporre un test antigenico (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore) associato al green pass per chi arrivava dall’estero — compresa la Ue — era stata introdotta prima delle vacanze di Natale, quando la morsa del Covid-19 aveva fatto esplodere i contagi. Una scelta che aveva provocato uno scontro con Bruxelles ma il presidente del Consiglio Mario Draghi l’aveva difesa sostenendo come fosse «necessaria una precauzione in più per salvaguardare la situazione epidemiologica, decisamente migliore rispetto a quella di tanti altri Paesi vicini».

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Covid nei bambini, quali sono i sintomi? Il vaccino ha delle controindicazioni?

mercoledì, Gennaio 26th, 2022

di Ruggiero Corcella

I sintomi da tenere d’occhio, le indicazioni dei pediatri riguardo i vaccini. Triplicati nell’ultima settimana i ricoveri in bambini tra i 5 e gli 11 anni

Il dramma del piccolo Lorenzo (il bambino di 10 anni morto il 25 gennaio per Covid, ndr) suona come un campanello d’allarme generale. Seppure generalmente nei bambini il Covid non si manifesti in forme severe, sono sempre di più i piccoli della sua età che hanno infatti bisogno di cure in ospedale (nell’ultima settimana nei bambini tra 5 e 11 anni sono state registrate circa 400 ospedalizzazioni sulle 834 complessive che hanno riguardato la popolazione 0-19 anni). La Società italiana di pediatria (Sip), come anche l’Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi) sono tornati a segnalarlo proprio in questi ultimi giorni. E la preoccupazione è alta, come sottolinea la professoressa Annamaria Staiano, presidente della Sip: «I ricoveri in bambini tra i 5 e gli 11 anni questa settimana sono triplicati rispetto alla settimana precedente. La crescita del tasso di incidenza sta rallentando in tutte le fasce di età tranne che per la loro» .

Esistono patologie per le quali è controindicata la vaccinazione?

«Anche di fronte a bambini fragili, con più patologie la vaccinazione è indicata. Tanto che anche nei bimbi con malattie neurologiche, immunodeficienze, problemi allergici oppure in corso di terapie immunosoppressive la vaccinazione è consigliabile. E di fronte a ogni dubbio bisogna discuterne con il proprio pediatra».

Quali sono i sintomi dell’infezione da Sars-Cov-2?

«Per quanto riguarda la variante Omicron, ormai prevalente, vengono coinvolte soprattutto le vie respiratorie alte, quindi a livello laringeo. I bambini si presentano soprattutto con naso che cola, laringite, mal di gola e febbricola. Talvolta invece anche questi sintomi sono seguiti da febbre e tosse importante».

E quali le complicanze?

«Il Covid può essere seguito da complicanze quali la Mis-C, la Sindrome infiammatoria multi sistemica che può arrivare a richiedere un ricovero in terapia intensiva perché possono verificarsi manifestazioni cliniche severe, quali miocardite o pericardite. Ma non dimentichiamo anche il Long Covid che si presenta pure in età pediatrica».

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Covid, Figliuolo: «Il contagio da Omicron scende». E apre alle modifiche chieste dalle Regioni

martedì, Gennaio 25th, 2022

di Adriana Logroscino

Il commissario: «Il tavolo tecnico è al lavoro. Terrà conto del nuovo quadro e aggiornerà le strategie di contrasto al virus». Minaccia di sciopero dei tabaccai

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Il virus sembra mollare un po’ la presa. «Siamo al plateau di Omicron, inizia la discesa. I vaccini hanno fornito una buona barriera contro la variante», dice il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, in visita all’hub pediatrico allestito a Gallarate. La frenata dei contagi rianima le richieste di revisione delle misure in vigore da parte dei presidenti di Regione. E ora i tabaccai minacciano proteste.

Il commissario: «Tavolo tecnico al lavoro per snellire la burocrazia»

Figliuolo apre, quando parla del tavolo tecnico governo-Regioni-struttura commissariale «al lavoro per snellire la burocrazia». Tre in sintesi le richieste dei governatori all’esame del governo: il superamento del sistema dei colori, il prolungamento della durata del green pass uniformandosi al resto d’Europa, e la cancellazione del tampone all’ingresso in Italia per i turisti provvisti di certificato verde.

I tabaccai sul piede di guerra

Poi ci sono le richieste di presidi e famiglie per rivedere le regole della quarantena. E infine la minaccia di sciopero dei tabaccai contro l’obbligo di green pass base, dal primo febbraio, per accedere nelle loro rivendite.

Il bollettino

Anche i numeri di ieri, attestano un rallentamento della circolazione del virus. Nonostante sia sempre alto il numero delle vittime, 352, i positivi rilevati sono stati poco meno di 78 mila, la metà rispetto al giorno precedente. Il calo, sia pure fisiologico nei giorni festivi, è confermato anche in confronto a sette giorni fa, quando erano stati 83 mila. E soprattutto ieri, per la prima volta da fine ottobre, è sceso il numero complessivo di positivi nel Paese: 25 mila in meno. Ormai più di dieci milioni gli italiani, uno su sei, è venuto in contatto con il Covid.

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Green pass senza scadenza per chi ha la terza dose: il piano del governo per allungare la durata

lunedì, Gennaio 24th, 2022

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Qual è la durata del green pass? Per chi ha fatto la terza dose potrebbe essere senza scadenza. L’ipotesi del governo in attesa di capire se servirà un quarto richiamo. Da oggi in arancione Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia

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Green pass senza scadenza per chi ha tre dosi di vaccino: la decisione è presa e nei prossimi giorni il governo metterà a punto il provvedimento che dispone l’allungamento della validità. Ma dovrà anche decidere se rinnovare l’ordinanza che impone il tampone a chi entra nel nostro Paese, anche se possiede la certificazione verde. È uno degli argomenti all’ordine del giorno della riunione con i presidenti di Regione convocata per domani. L’altro è l’abolizione delle fasce di colore che prevedono restrizioni e scattano quando si supera la soglia critica di occupazione dei reparti ospedalieri, in particolare le terapie intensive.

Green pass allungato

Il decreto in vigore prevede che dal 1° febbraio la certificazione verde sia valida sei mesi, ma per molti cittadini a metà marzo scadrà la certificazione e al momento non c’è alcuna autorizzazione alla somministrazione della quarta dose. Ecco perché il governo sta valutando di renderlo valido fino a che non saranno prese decisioni sull’eventuale nuovo richiamo. Il via libera al booster è arrivato a metà di settembre e quindi nelle prossime due settimane si dovrà procedere con l’allungamento, visto che secondo i calcoli del ministero della Salute almeno 100 mila persone sarebbero costrette a fare il tampone per lavorare, ma anche per poter svolgere tutte le altre attività della vita quotidiana.

Parere al Cts

Nei prossimi giorni il governo chiederà un parere al Comitato tecnico-scientifico per avere indicazioni, l’ipotesi più probabile è che per chi ha effettuato tre dosi non venga fissata una nuova scadenza, almeno fino a quando non sarà chiaro quali saranno i prossimi passi della campagna vaccinale.

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