Ora il commissario può aumentare i Cpr e affittare traghetti. Budget di 20 milioni
giovedì, Aprile 13th, 2023Sfatiamo la prima esagerazione. Lo stato di emergenza sull’immigrazione non è una risorsa da ultima spiaggia adottata da un esecutivo incapace di dar risposte allo «tsunami» migranti. Una misura analoga venne decisa dal governo di Mario Draghi quando, il 28 febbraio 2022, decretò lo stato d’emergenza per garantire l’accoglienza dei rifugiati in arrivo dall’Ucraina. Un’emergenza rimasta tale, di proroga in proroga, fino allo scorso 3 marzo. Quindi se la misura valeva per gli ucraini non si vede perché non vada impiegata per gestire gli oltre 31mila migranti entrati in Italia dall’inizio dell’anno. Tanto più se, come sottolinea una fonte de Il Giornale al Ministero degli Interni, «il 90 per cento e passa di quei migranti sono irregolari privi del diritto di restar in Italia». La seconda esagerazione – assai cara a chi difende l’accoglienza senza limiti – riguarda il Commissario, ovvero il ruolo di colui che per sei mesi – salvo proroghe – ricoprirà il ruolo di regista e gestore dello stato di emergenza. Le voci – messe in giro da organizzazioni umanitarie e ambienti vicini al Pd di Elly Schlein – fanno a gara nel tratteggiarlo come una sorta di «prefetto di ferro» capace di gestire autonomamente il rimpatrio o la detenzione dei migranti. Niente di più lontano dalla realtà. Il Commissario prescelto, con tutta probabilità l’ex prefetto di Firenze Valerio Valenti (nel tondo), attuale capo del «Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione» del Ministero degli Interni, avrà competenze straordinarie soltanto in campo amministrativo, ovvero nel settore della fornitura di servizi o della realizzazione di strutture. Potrà sveltire e snellire pratiche burocratiche, ma non potrà in nessun caso è agire in deroga alle norme vigenti. E tanto meno cambiare la legislazione sull’immigrazione. Le modifiche normative restano di competenza esclusiva di un Parlamento intento ad esaminare il decreto Cutro e le sue eventuali modifiche.
Ma torniamo al futuro Commissario. Stimato e apprezzato da Alfredo Mantovano, con cui lavorò nei primi anni del 2000 quando l’attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio svolgeva lo stesso incarico al Viminale, Valenti deve attendere che la sua nomina e le sue competenze vengano definite e approvate dalla Protezione Civile. «In pratica – spiegano fonti del Ministero degli Interni – svolgerà le stesse funzioni di un Commissario nominato per affrontare l’emergenza creata da un terremoto o da un’inondazione». Nel caso specifico si occuperà soprattutto del trasferimenti dei nuovi arrivati o del reperimento delle strutture adatte ad accoglierli. «Se arrivano 3000 migranti a Lampedusa – spiega la fonte de Il Giornale al Viminale – il Commissario potrà affittare in tempi brevissimi traghetti, navi e strutture private in modo da garantirne lo spostamento dalle isole al resto dell’Italia e la loro sistemazione nelle regioni d’arrivo. Nel campo dell’allestimento delle strutture potrà invece attivare la Protezione Civile o la Croce Rossa per tirar su tendopoli o strutture straordinarie».