Archive for Gennaio 10th, 2017

Maltempo, l’Italia ancora nella morsa del freddo. Due settimane di gelo

martedì, Gennaio 10th, 2017

Santeramo in Colle (Ba) ricoperta dalla neve (LaPresse)

Non si attenua la morsa del freddo. In Puglia, dove, dopo la breve tregua di ieri, le temperature si sono nuovamente abbassate e nevica a tratti. Ma anche nel resto della Penisola, dove per la giornata di oggi è annunciato il passaggio di una nuova perturbazione atlantica, diretta sul Tirreno e le isole maggiori, che si aggiungerà all’azione della massa di aria gelida dai Balcani. E nevicate sono attese su Liguria, Lombardia, Veneto e Marche, mentre nel pomeriggio temporali e vento forte interesseranno la Sicilia. In Abruzzo, dove gelo e neve non allenteranno almeno fino a mercoledì, si registra un’emergenza idrica per il gelo. Tante le scuole che resteranno chiuse, anche oggi, dopo i disagi che hanno accompagnato la riapertura dopo la pausa natalizia. In quasi tutto l’Abruzzo, i sindaci hanno prorogato la chiusura degli istituti scolastici fino a mercoledì. L’80% delle scuole sono chiuse in Puglia. Portoni sbarrati anche a Enna e nell’Agrigentino.
Le previsioni meteo non suggeriscono tregue: dopo un’ondata di nuova aria fredda da nord, nel fine settimana, dovrebbero arrivare gelo e neve al centro e al Sud e freddo intenso sul settentrione, da lunedì 16 a sabato 21 gennaio.

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Le riforme da rilanciare su banche e imprese

martedì, Gennaio 10th, 2017

Da quando è a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni non ha mai alzato la voce eppure ha preso decisioni per le quali a Matteo Renzi era mancato il coraggio necessario. In particolare, ha avviato la nazionalizzazione del Monte dei Paschi di Siena senza sbavature, senza plateali polemiche con Bruxelles o con Berlino e nella piena tutela dei risparmiatori. Era possibile farlo anche sei mesi fa, si sarebbe tamponata molto prima una ferita aperta nel fianco dell’economia italiana, ma al premier di allora sembrò una mossa troppo rischiosa. Gentiloni non ha perso punti nei sondaggi per essersi mosso con determinazione lungo quella strada. Gli era stata aperta, va riconosciuto, dal lavoro del precedente governo. Ma visto che il presidente del Consiglio ha dimostrato di saper affrontare i nodi più intrattabili dell’economia italiana, lavorando in prima persona anche sui dettagli, è appena il caso di ricordare qualcosa che lui per primo sa benissimo: esistono altri cantieri aperti. Ci sono riforme che chiedono solo di essere tirate fuori dai cassetti di Palazzo Chigi, dove sono rimaste chiuse negli ultimi due anni per timidezza o perché l’attenzione della politica era finita altrove.

Quei piani rimasti lettera morta ora potrebbero uscire dai cassetti e diventare realtà in poco tempo. Non c’è bisogno di rifare tutto da capo, basta ripartire da quello che era stato progettato e poi messo da parte. Sul fronte delle banche per esempio sarebbe illusorio pensare che tutto si risolva iniettando capitale pubblico nel Monte dei Paschi, e magari in altre due o tre banche di medie dimensioni. Il sistema finanziario continuerà comunque a soffrire per altri 350 miliardi di prestiti difficili da recuperare; anche se nessun’altra banca fallisse, dunque farà lo stesso pochissimo credito ai nuovi imprenditori con una buona idea. Per questo Gentiloni può ripartire da dove era rimasto Renzi e approvare i provvedimenti che aiutano le banche a liberarsi dei vecchi prestiti in default. Solo così è possibile voltare pagina e ripartire. Tutti sanno di quali misure si tratta, dato che il governo precedente le aveva elaborate e poi non aveva osato approvarle nel maggio scorso. In caso di insolvenza si può rendere obbligatorio un rito semplificato, a giudice unico, per accelerare i recuperi degli immobili posti a garanzia dei prestiti; oggi quelle procedure sono le più lente d’Europa (dopo la Grecia), al punto da far perdere valore ai crediti e ai beni sottostanti.

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Aeroporto Istanbul, Ansaldo: “Terrorismo ed emergenza maltempo: una città bloccata”

martedì, Gennaio 10th, 2017

La neve blocca la città turca e il suo aeroporto: voli cancellati e tantissimi ritardi. Moltissimi italiani sono stati dirottati su altri scali, ma senza bagagli. “Si vedono persone in hotel coperte solo da accappatoi e in aeroporto gente in camicia anche a temperature bassissime. Una situazione che accresce il disagio in una città nel caos a causa del terrorismo”

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di Marco Ansaldo

Montaggio di Luca Mariani

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Cyberspionaggio contro Renzi, Draghi e Monti: due arresti. Gip, rischi per sicurezza nazionale

martedì, Gennaio 10th, 2017

di FABIO TONACCI

ROMA – Matteo Renzi, ma anche Mario Draghi, l’ex premier Mario Monti, il comandante generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo, e il banchiere Fabrizio Saccomanni: sono solo alcuni dei nomi che venivano intercettati illegamente da Giulio Occhionero, ingegnere nucleare di 45 anni e dalla sorella Francesca Maria, di 49, arrestati oggi dalla Polizia Postale, nell’ambito dell’inchiesta ‘Eye Pyramid’. I due sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia in carcere firmara dal gip Maria Paola Tomaselli su richiesta del pm Eugenio Albamonte.

LEGGI L’inchiesta: “Schedato l’intero sistema del potere italiano”

“In molti casi i sistemi informatici aggrediti sono certamente di interesse militare o relativi all’ordine e sicurezza pubblica o, comunque, di interesse pubblico” sottolinea il gip. Per il giudice gli Occhionero “al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno accedevano abusivamente a caselle di posta elettronica protette dalle relative password di accesso sia personali che istituzionali appartenenti a professionisti del settore giuridico economico nonché a numerose autorità politiche e militari di strategica importanza o di sistemi informatici protetti utilizzati dallo Stato e da altri enti pubblici”. (altro…)

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Trento: due storie di chi ha cambiato la propria vita con la vendita a domicilio. Quando il lavoro dipende da te

martedì, Gennaio 10th, 2017

Cristina Brendolan, venditrice di cosmetici, è nel settore da vent’anni; Tomorr Kajtazi è una superstar di Folletto. Sono fra le persone che si raccontano in“Storie di vendita vissuta”, il libro che raccoglie le testimonianze di quaranta venditori delle aziende associate Univendita. Hanno scelto una professione “antica” ma rivelatasi di successo proprio in anni di crisi dei consumi

 

Sono tante le strade che portano alla vendita diretta a domicilio. Alcune possono essere semplici e lineari, come quella seguita da Cristina Brendolan, 52 anni, che oggi vende cosmetici con Witt Italia ed è nel settore da vent’anni, perché ha trovato modo di conciliare famiglia e lavoro; altre possono essere rocambolesche come quella di Tomorr Kajtazi, che vent’anni fa è salito giovanissimo su un gommone a Durazzo per trovare fortuna in Italia e oggi è una superstar di Vorwerk Folletto: è stato nominato migliore agente dell’azienda nel 2014, e a quei tempi perfino giornali e tv si sono occupati di lui, che oramai è così integrato da parlare in dialetto con i clienti. Sono i due trentini che si raccontano in Storie di vendita vissuta, un libro che raccoglie le testimonianze di una quarantina di venditori delle aziende associate Univendita (Unione italiana vendita diretta) e che evidenzia il legame forte fra la professione della vendita diretta a domicilio e la persona che la esercita. Ogni venditore è perfettamente consapevole che in questo lavoro vige la meritocrazia e che i risultati sono commisurati al tempo e all’impegno che vi dedica: il coinvolgimento diventa quindi un fattore determinante per il successo professionale. Le storie presentate nel libro vogliono far conoscere attraverso la viva voce dei protagonisti un’attività che, negli anni della crisi, è stata anticiclica e ha rappresentato per un numero crescente di persone un lavoro a tempo pieno o una soluzione part time flessibile, quindi particolarmente apprezzata dalle donne chiamate a conciliare le esigenze della famiglia con la necessità di arrotondare il bilancio domestico. (altro…)

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La Lega cavalca l’onda e apre ai grillini delusi

martedì, Gennaio 10th, 2017
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Sottoscrizione del «Giornale»: paghiamo noi le cure all’agente

martedì, Gennaio 10th, 2017

Paghiamo noi le protesi e le altre cure mediche a Mario Vece, il poliziotto fiorentino investito in pieno la mattina di Capodanno dall’ordigno che stava cercando di disinnescare.

Il Giornale ha deciso di intervenire in prima persona nella campagna di solidarietà che da tutta Italia si è mossa per aiutare l’artificiere rimasto vittima dello scoppio, e che è stato mandato dallo Stato in prima linea senza uno straccio di assicurazione.

Ad aiutare Vece saranno, in realtà, i nostri lettori: i lettori che tre anni fa risposero con entusiasmo al nostro appello per sostenere le spese mediche e legali di poliziotti e carabinieri chiamati a pagare di tasca propria per avere fatto il proprio dovere. All’appello – lanciato sull’onda di alcuni sconcertanti episodi di cronaca – i lettori del Giornale risposero con una generosità superiore a ogni aspettativa. Nell’arco di pochi mesi affluirono sul conto corrente oltre 580mila euro, che da allora sono stati messi a disposizione di trentatrè appartenenti alle forze dell’ordine, o – purtroppo – in alcuni casi delle famiglie di agenti morti in servizio: come quella di Antonio Crisafulli, caduto mentre soccorreva le vittime di un incidente stradale, o di Luca Tanzi, che perse la vita mentre aiutava gli alluvionati in Sardegna nel 2016; ma è rilevante anche il contributo offerto per le spese legali di poliziotti finiti sotto processo per avere usato le armi durante scontri a fuoco con malviventi. (altro…)

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No di Alde al M5s, Folli: “La più grave sconfitta di Grillo”

martedì, Gennaio 10th, 2017

“Naufraga in maniera dilettantistica e approssimativa il tentativo del leader del M5s di cambiare scenario in Europa entrando in un gruppo più rispettabile”. Una sconfitta bruciante che rischia di avere ripercussioni sul consenso e l’autorevolezza del fondatore dei 5stelle

L’analisi di Stefano Folli

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Renzi cambia squadra, nuova ricetta per il Pd. “Giovani e intellettuali”

martedì, Gennaio 10th, 2017

di GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA – Ripartire dai punti deboli evidenziati nel referendum del 4 dicembre: il voto dei giovani e il rapporto con gl intellettuali. Matteo Renzi torna oggi a Roma (per fare ritorno a casa domani, il giorno del suo compleanno) ed è chiamato a fare quello che ha fatto poco in tre anni: il segretario del Pd. Le priorità sono la squadra, sulla quale fondare il Pd che andrà alle elezioni, e il profilo identitario del partito. “Ma non sarà un reset – dice il leader dem – Il renzismo non è un incidente di percorso, una parentesi della storia. Questo Pd rappresenta ancora la sinistra riformista italiana”.

Anche se pubblicamente l’analisi della sconfitta è stata veloce e non molto approfondita, la pausa natalizia è servita a Renzi per fare luce sui suoi difetti e su quelli del Partito democratico. Il segretario ha in mente un “piano giovani” che parta non dalle ideologie ma dalle proposte: partite Iva, ricerca e innovazione, strumenti previdenziali per i precari. Tre o quattro politiche concrete, dicono i suoi fedelissimi, che spostino l’asse generazionale. Oggi il bacino degli under 40 è in gran parte appannaggio dei 5 stelle. Se non si lavora su quella fascia d’età, le elezioni sono perse sicuro. A questa parte del programma lavoreranno Tommaso Nannicini, per gli interventi economici e sociali, e il presidente dell’associazione Volta Giuliano Da Empoli per la parte innovazione. Il segretario immagina anche un appuntamento nazionale sulle politiche giovanili che raduni le idee e le metta in circolo. (altro…)

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Madonetta, in cento sfidano il gelo per difendere il Parco. Ferrara (M5s): “Qui niente edificazioni” „

martedì, Gennaio 10th, 2017

Madonetta, in cento sfidano il gelo per difendere il Parco. Ferrara (M5s): “Qui niente edificazioni”

Un centinaio di cittadini, sfidando temperature glaciali, sabato pomeriggio si è dato appuntamento ad Acilia. Fuori dai cancelli del Parco della Madonnetta, hanno ascoltato le ricostruzioni dell’ex Concessionario e dei Consiglieri capitolini accorsi. Il timore che molti residenti provano, è quello che i 21 ettari di verde possano essere cementificati.

LA DIATRIBA – “Smentiamo una volta per tutte che in quel parco verrà costruito – ha annunciato il Capogruppo del M5s Paolo Ferrara, che ha poi ribadito la sua posizione anche su facebook – Per costruire serve una variante al piano regolatore. Quello sarà un parco pubblico”. La spiegazione non ha però convinto l’ex concessionario del Punto Verde Qualità Andrea Ciabocco: “C’è un parere dell’ANAC che dice che le delibera per l’istituzione dei Punti Verde Qualità sono nulle. Questo significa che vale il Piano Regolatore che qui prevede circa 20mila metri quadrati di edifici. Il M5s dice che non è così  – sottolinea Ciabocco, in un video pubblicato sulla pagina facebook  ‘salviamoilparcodellamadonnetta’ – Paolo Ferrara sostiene che non si edificherà. Bene, ma allora vogliamo vedere l’atto che ce lo dimostra. ” (altro…)

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