Archive for Gennaio, 2017

Comunicato stampa – Pressemitteilung Lega Nord Valli Isarco e Pusteria – 2017.01.15 Bressanone – Velocità eccessiva degli autoveicoli vicino a scuole e parchi da gioco.

domenica, Gennaio 15th, 2017

Il tema della velocità eccessiva che alcuni conducenti di mezzi privati raggiungono nelle strade parallele ai parchi da gioco o luoghi d’incontro per la gioventù è sempre un tema molto attuale, spesso lamentato da  molti genitori, ma cosa deve fare il comune se a lamentarsi sono i giovani stessi?

 

Nel mese di novembre, in via San Giuseppe, nella zona alta di Bressanone ove sta prendendo piede una sempre maggiore concentrazione di famiglie sono stati trovati a terra dei disegni fatti da bambini del posto i quali raffiguravano dei cartelli per la limitazione della velocità, una catena di bambini mano nella mano sopra ad una scritta, “Langsam fahren, hier spielen die Kinder”, un segnale forte che non può essere ignorato appunto perché portato alla luce dai bambini stessi.

 

Personalmente credo che questi temi vadano risolti con 2 metodi:

La sensibilizzazione, fin da piccoli, i bambini devono essere correttamente informati sui pericoli derivanti dalla Circolazione in strada, attraverso corsi di educazione stradale e civica o attraverso progetti dediti a creare un senso di responsabilità .

La prevenzione, che può essere esercitata ad esempio attraverso sanzioni più alte per chiunque venga sorpreso a oltrepassare il limite di velocità, più controlli nelle zone dette “Rosse”, o con l’installazione di telecamere (nelle norme della privacy) o di rilevatori di velocità.

Un progetto che potrebbe risultare valido agli occhi della cittadinanza sarebbe quello di indurre un concorso al quale potrebbero partecipare tutti coloro che hanno una passione per l’arte, i quali dovrebbero dipingere delle figure concernenti al tema dell’alta velocità, il comune potrebbe comprare ad una somma ovviamente adeguata questi figure e dopodiché impiegarle come segnaletica alternativa a quella ufficiale.

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Renzi dopo il flop al referendum: “Ho pensato all’addio, ora cambio il Pd”

domenica, Gennaio 15th, 2017
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L’ultimo regalo di Renzi al Paese

domenica, Gennaio 15th, 2017
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Assassini, ladri e terroristi: ecco gli imam dentro le carceri

domenica, Gennaio 15th, 2017
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I no impossibili dei genitori ai loro ragazzi

domenica, Gennaio 15th, 2017

Riccardo Vincelli e Manuel Sartori (da Facebook)

Forse dovremmo rassegnarci al fatto che non abbiamo un diritto all’amore dei nostri figli. Da quando si aggrappano a noi per tirarsi in piedi facendoci sentire onnipotenti, a quando noi ci aggrappiamo a loro per frenarne il delirio di onnipotenza, passa tanto tempo. Ci sembrano sempre nati ieri; ma sedici, diciotto anni sono abbastanza per fare del nostro bambino un individuo dotato di
libero arbitrio, di conseguenza diverso da noi. Talvolta estraneo. O addirittura nemico. Riccardo e Manuel, i due complici del parricidio e matricidio di Pontelangorino di Codigoro, sono una storia a sé. Il loro è un comportamento deviante, materia per giudici e psichiatri. Ma anche quei due adolescenti in fin dei conti sono millennials, come chiamiamo con enfasi anglofona i ragazzi di oggi. E lo sappiamo, ce lo raccontiamo ogni giorno, che tra la generazione Y (ormai quasi Z) e quella dei genitori è aperto oggi un conflitto molto aspro. Ce l’hanno con noi. Sostanzialmente perché stiamo lasciando loro meno benessere di quello che abbiamo trovato.

Insieme con il trasferimento del reddito, si è però interrotto il canale di trasmissione di molti altri beni dai padri ai figli. Di valori, per esempio; di conoscenza storica, di credi religiosi, di senso comune, perfino di lingua (si diffonde un italiano sempre più maccheronico). Si è aperto un vuoto di tradizione, insomma; parola la cui etimologia viene per l’appunto dal latino «tradere», trasmettere. I ragazzi vivono così in un mondo in cui le cose che contano sono diverse da quelle che contano per i genitori. Ma il guaio è che è il loro mondo a essere quello ufficiale e riconosciuto, vezzeggiato e corteggiato, perché sono loro i nuovi consumatori.

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L’illusione che Trump sia Reagan

domenica, Gennaio 15th, 2017

ALBERTO ALESINA

Quella svolta protezionistica di Washington: tempesta in arrivo?

Cosa aspettarsi dal neoeletto presidente Usa Donald Trump in economia? La risposta non è facile e regna infatti l’incertezza. Accanto a opinioni moderatamente ottimistiche se ne sentono altre a dir poco catastrofiche. Spero di sbagliarmi ma temo che le seconde siano più probabili delle prime. La visione ottimistica suona più o meno così: Trump sarà un altro Reagan che saprà dare una sferzata all’economia con tagli di imposte e riforme in grado di migliorare l’assetto delle regolamentazioni di mercato. La domanda pubblica verrà aiutata da qualche investimento in infrastrutture necessarie ai quali si aggiungerà un ragionevole aumento delle spese militari; la domanda privata sarà invece spinta da salari che gli ultimi dati pare diano in aumento. Il deficit pubblico salirà (come avvenne all’inizio dell’amministrazione Reagan) ma la crescita dell’economia consentirà di sostenerlo e riassorbirlo (come poi avvenne per il deficit creato da Reagan). La visione catastrofista la si può invece descrivere più o meno così: tagli di imposte non soltanto alle imprese ma anche alle classi medio-alte, che accresceranno ancor più le disuguaglianze con effetti sociali imprevedibili; nessuna riforma del sistema di previdenza sociale, soprattutto di Medicare, l’assistenza gratuita per gli anziani che è una vera bomba ad orologeria, e neppure del sistema pensionistico, anch’esso non in equilibrio.
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Sala: «No alla spinta verso le elezioni Al centrosinistra serve riflessione»

domenica, Gennaio 15th, 2017

di Giuseppe Sala

Caro direttore,
per governare serve stabilità, per programmare il futuro servono serenità e tempo adeguato. Mai come oggi di emergenza in emergenza si rischia di soffocare. O, peggio, si finisce nella demagogia inconcludente. Vale per chi sta al governo del Paese, come vale per chi fa il sindaco. L’Italia si è sostanzialmente fermata per mesi intorno a un referendum, pur certamente di grande rilevanza. Il risultato è costato le dimissioni al presidente del Consiglio, che, a mio avviso, avrebbe fatto meglio a separare il destino del suo governo dall’esito referendario, come ebbi a dire già nella scorsa estate. Ora c’è il governo Gentiloni e c’è ancora un anno di legislatura; forte però è la spinta affinché tutto precipiti al più presto verso una nuova competizione elettorale. Ebbene, io non credo che questa sia una scelta né scontata né opportuna. Vedo almeno tre elementi che consigliano di utilizzare diversamente questo periodo.

Prima di tutto, ci sono temi importanti che non possono aspettare ancora mesi e mesi per essere affrontati. Un esempio: le città metropolitane. Intuizione giusta, ma oggi si trovano in condizioni di immobilismo e sostanziale inutilità. Serve al più presto una norma che ne chiarisca poteri e risorse, perché non possiamo continuare ad essere un Paese di riforme annunciate e lasciate a metà. Non farlo (e non farlo subito) è atto di grande stupidità politica e di scarsa cognizione di cosa serve nel XXI secolo per governare realtà amministrative di questo tipo. E dico di più: Milano e Roma, nelle loro differenze, hanno ulteriori esigenze specifiche di cui si dovrebbe tenere conto. Lo dimostra la battaglia per portare la sede dell’Ema (l’European Medicines Agency) a Milano. Le probabilità di successo dipendono certamente da una seria iniziativa da parte della città, ma innanzitutto da una solida attività del governo. Come possiamo giocare questa partita di enorme rilevanza se immersi nell’ennesima sanguinosa sfida elettorale proprio mentre a Bruxelles si decide?

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Il patto con Gentiloni. E Renzi ora spinge per il reddito minimo

domenica, Gennaio 15th, 2017
fabio martini
ROMA

Dal Policlinico Gemelli lo hanno dimesso alle 9,50, ha fatto una capatina a casa e poco prima di mezzogiorno Paolo Gentiloni si è presentato a palazzo Chigi per la riunione del Consiglio dei ministri. Una sequenza che intende essere eloquente e che comunque ha un valore simbolico: il presidente del Consiglio sta bene, si ricomincia come prima. Mentre passava dal cortile di palazzo Chigi al primo piano, un dettaglio fermato da una telecamera, racconta l’uomo Gentiloni: il presidente del Consiglio è solo, apre una porta e avvertendo con la coda dell’occhio una persona dietro di lui, ha rallentato e trattenuto la maniglia. Gesto minimo ma che indirettamente aiuta a spiegare l’accoglienza affettuosa che gli hanno riservato ministre e ministri al suo ingresso nel salone del Consiglio.

 E, introducendo la riunione, Gentiloni ha pronunciato una frase significativa: «Decidiamo e raccontiamo quel che facciamo più che quel che faremo». Un’indicazione nel segno del pragmatismo da parte di chi vuol far bene, ma non sa quale sia l’orizzonte temporale del governo. L’ orizzonte sarà deciso, in base alle condizioni politiche, da Matteo Renzi, segretario del partito più forte del Parlamento. Tanto è vero che due giorni fa, quando Renzi è andato a trovare Gentiloni presso il Reparto di Cardiologia, i due hanno chiacchierato del futuro, trovandosi d’accordo sulle questioni essenziali. I due, effettivamente, hanno deciso di muoversi all’unisono. Come un tandem. Renzi ha bisogno di Gentiloni per realizzare quelle misure programmatiche che connotino il Pd in vista della campagna elettorale e Gentiloni ha bisogno di Renzi per svolgere il suo compito «con dignità», come dice lui.

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Protesta contro il Governo, l’Anm diserta la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario

domenica, Gennaio 15th, 2017

Per la prima volta l’Anm non parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Il 26 gennaio, giorno in cui nell’Aula Magna si terrà la celebrazione solenne, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la relazione sullo stato della Giustizia italiana del primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, e del ministro guardasigilli, Andrea Orlando, i rappresentati dell’Associazione non siederanno ad ascoltare. Terranno invece una conferenza stampa, nella sede dell’Anm nello stesso Palazzaccio. È questa la forma di protesta, inedita e simbolica, che il Comitato direttivo centrale, l’organo che dà rappresentanza ai gruppi della magistratura, ha scelto per esprimere disappunto per il «mancato adempimento degli impegni politici assunti da parte del governo» su pensioni e trasferimenti dei magistrati.

 L’Anm ha assunto la decisione all’unanimità, dopo che nella discussione sulle proposte delle correnti era stata calata anche la carta dello sciopero (ipotizzato dal cartello progressista Area) o dello sciopero bianco, una forma di protesta, quest’ultima già attuata e fortemente invocata dal gruppo di Autonomia e Indipendenza(A&I), che avrebbe rallentato la macchina della giustizia. In mattinata, di fronte al protrarsi della discussione, è arrivato l’«accorato appelo» a non spaccare l’Anm da parte del suo presidente Piercamillo Davigo, che pur non prendendo posizione ha sconsigliato di ricorrere all’astensione dalle udienze, che avrebbe potuto rivelarsi un boomerang, o «un flop», come ha paventato il segretario Francesco Minisci, di Unicost.

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Il freddo artico avvolge l’Italia, temperature a picco

domenica, Gennaio 15th, 2017

Una nuova perturbazione di origine artica è in arrivo sull’Italia dal Mediterraneo occidentale e nelle prossime ore darà avvio a una nuova fase di gelo e neve, anche al Centrosud, destinata a durare per buona parte della prossima settimana. Sono queste le previsione dei meteorologi, secondo cui il peggioramento è atteso dalla mattina di domenica, con le prime precipitazioni in «Emilia orientale, Romagna e nelle regioni del Centrosud, destinate poi ad intensificarsi nel corso della giornata».

 La Protezione civile della Regione Campania ha inoltre diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo per piogge e temporali con conseguente criticità idrogeologica di colore Giallo valevole fino alle 6 di lunedì mattina. L’allerta riguarda la gran parte del territorio inclusa la città di Napoli e la fascia costiera. L’avviso del Centro Funzionale regionale evidenzia «precipitazioni da sparse a diffuse a locale carattere di rovescio e di isolato temporale, anche di moderata intensità» nonché «possibili grandinate» per le seguenti zone: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini; Alto Sele; Piana Sele, Alto Cilento; Basso Cilento

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