Archive for Gennaio, 2017

Terremoto, 3 forti scosse avvertite a Roma: chiuse le metro A e B, musei e scuole evacuati. Verifiche in corso

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

di Carlotta De Leo e Rinaldo Frignani

Tre intense e lunghe scosse di terremoto con magnitudo superiore al 5 avvertite distintamente nella Capitale: evacuati, in maniera precauzionale, alcuni musei e sospese le visite del Palazzo del Quirinale. Alunni fuori dalle scuole in tutta la città: alcuni istituti, come il liceo Righi di via Campania, il Falcone-Borsellino e altri ai Castelli, stanno contattando i genitori per far tornare i ragazzi a casa. Evacuate le aule dell’università di Tor Vergata e della Sapienza. Ferme le linee A e B della metropolitana per le verifiche tecniche, attivati i bus sostitutivi. Sospesi anche i treni della linea Roma-Viterbo. Il Campidoglio ha aperto la Ztl in centro storico per agevolare il traffico. Il numero unico per le emergenze è stato sommerso da chiamate di cittadini spaventati, i vigili del fuoco sono già al lavoro per verificare le situazioni più critiche segnalate: un intervento al minuto dalla prima scossa delle 10.25. Al vaglio anche la chiusura di alcune strade, anche importanti come la Tangenziale, per effettuare le verifiche sulla stabilità di viadotti e sottopassi.

Persone in strada e black out

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Terremoto in Centro Italia, tre forti scosse nel giro di un’ora in Abruzzo Magnitudo 5.1 e 5.4|Paura a Roma

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Angela Geraci

(da Ingv)

Il Centro Italia è tornato a tremare con forza a cinque mesi dal sisma che ha distrutto Amatrice e Accumoli. Per tre volte in meno di un’ora.

10.25 – L’epicentro della prima scossa è stato registrato dall’Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – a Montereale, in provincia dell’Aquila, a una profondità di 9,2 km. La magnitudo, indicata in un primo tempo come di 5.3, è stata ricalcolata in 5.1. Siamo vicino ad Amatrice, distrutta dal terremoto del 24 agosto scorso. Nel sisma in Centro Italia di cinque mesi fa hanno perso la vita 299 persone.

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La Crusca e il congiuntivo di Di Maio: “I politici devono essere colti”

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, commenta gli inciampi grammaticali del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sull’utilizzo del congiuntivo via twitter. “Per rivestire cariche importanti del nostro paese – afferma Sabatini – bisogna avere una cultura abbastanza sicura e saper usare una lingua di prestigio. (altro…)

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DiMartedì, Virginia Raggi cita Guzzanti: ”La domanda è mal posta”

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Virginia Raggi, ospite del programma DiMartedì, ha risposto con una battuta alla domanda di Giovanni Floris sulle grandi opere della Capitale. La sindaca di Roma ha citato il profeta di ”Quelo”, personaggio lanciato da Corrado Guzzanti nel Pippo Chennedy Show, nel 1997.

Video La7

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WikiLeaks, Obama concede la grazia a Chelsea Manning: a maggio la scarcerazione

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Barack Obama concede la grazia a Chelsea Manning, che sarà liberata in maggio. Manning è stata condannata a 35 anni di carcere con l’accusa di aver passato documenti a WikiLeaks. La decisione di Obama arriva dopo i due tentativi di suicidio da parte della transgender Manning reclusa in un penitenziario maschile.

Venerdì scorso il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, si era detto disposto a essere estradato negli Stati Uniti se fosse stata concessa la grazia alla sua principale fonte di notizie. Così aveva scritto su twitter: “Se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama perdona Manning prima di lasciare l’incarico il 20 gennaio, quando entrerà in carica Donald Trump, Assange accetterà di essere estradato negli Stati Uniti”, si leggeva nel post, che allo stesso tempo parlava di “chiara incostituzionalità” delle accuse. Ma nel suo congratularsi per la decisione di Obama, il leader di WikiLeaks non ha ripetuto la promessa fatta. Ha invece ringraziato “tutti coloro che hanno fatto una campagna per la clemenza”: “Il vostro coraggio e la determinazione – ha scritto – hanno reso possibile l’impossibile”. E in una nota inviata dai suoi legali all’Afp, il fondatore di wikileaks ha sottolineato che “per far prosperare la democrazia e lo stato di diritto, il governo dovrebbe immediatamente mettere fine a questa guerra agli informatori e agli editori come wikileaks e me stesso”. (altro…)

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Il finto atollo dei vip: investimenti per 20 milioni, ma era una truffa E Bocelli collabora alle indagini

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Per invogliare gli investitori i truffatori facevano credere che anche Andrea Bocelli e John Travolta fossero coinvolti nell’affare . Entrambi sono estranei alla vicenda

La truffa era ben congegnata. Il promotore finanziario recitava la sua parte così: «C’è un paradiso nei Caraibi, si tratta di un atollo, nel Belize, dove sarà costruito un resort di lusso a 8 stelle. L’affare è di gran classe, signori, ci metteranno i loro soldi anche le star di Hollywood John Travolta e il cantante Andrea Bocelli».

Base a Lugano

Quei vip, dicevano i promotori, bastava guardarli nelle foto, su internet, ritratti con il manager che stava conducendo il progetto: Domenico Giannini, 55 anni, esperto di finanza, con una corte di 40 agenti alle sue dipendenze e tante amicizie. L’investimento sembrava sicuro, gestito da una società con base a Lugano. Venivano offerte varie tipologie di soluzioni abitative, si presentava una falsa perizia di stima del valore del resort. E il resto, come sempre in questi casi, era tutta questione di savoir-faire. A conti fatti sembrava l’affare del secolo, quello proposto da Giannini, il manager venuto dalla Calabria. Aveva installato il suo ufficio a Gallarate, città dalla quale aveva cominciato a proporre un vago investimento alle Bahamas. Salvo poi emigrare a Lugano, dove aveva costituito la Dgh Sagl, azienda che stava dietro il progetto del resort nel Belize dal nome suggestivo: «Blue hole». Dopo una lunga indagine, la guardia di finanza di Varese e il pm Luigi Furno della procura di Busto Arsizio hanno scoperto che non solo era tutto falso, ma che i soldi spillati agli investitori servivano anche ad effettuare dell’autoriciclaggio tra Svizzera, Londra, Bahamas, e Lussemburgo prima di finire nelle tasche dei venditori. Il tutto era gestito con diverse società strumentali alla truffa, tra cui la Nexus Investment spa di Bergamo. A qualcuno, però, l’investimento aveva inizialmente dato rendimenti, ma solo perché la riffa era stata progettata come una sorta di catena di Sant’Antonio. E cioè, ai primi sottoscrittori venivano date, nel tempo, le quote di quelli che avevano versato i soldi dopo di loro. E così via, almeno fino a quando il gioco ha retto. Tuttavia dell’investimento vero e proprio non c’era traccia, anche perché l’atollo del Belize non è per nulla edificabile. Ha un vincolo ambientale praticamente assoluto.

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In Francia pochi medici in campagna Ed è caccia agli italiani: «Sono bravi»

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

di Stefano Montefiori, corrispondente a Parigi

I «deserti medici» sono un problema francese poco conosciuto ma reale, tanto che i candidati alla presidenziale della prossima primavera sono chiamati a proporre delle soluzioni. Ci sono intere zone del territorio nazionale, quelle rurali in particolare, dove è impossibile trovare un medico se non a decine di chilometri di distanza. La Francia conta 66,9 milioni di abitanti, e 285 mila 840 medici. Troppo pochi, soprattutto perché tendono a scegliere regioni dove la qualità della vita è migliore: la Costa Azzurra e quella atlantica, scartando il Nord piovoso e dall’economia depressa.

A medio termine i politici propongono di abolire il numero chiuso all’università di medicina (Manuel Valls), o di negare la convenzione pubblica ai medici che si stabiliscono in zone già servite (Benoit Hamon), o di sviluppare la telemedicina (François Fillon). Ma a breve termine bisogna trovare soluzioni rapide e inventive, e quella del deputato e sindaco comunista di Thourotte, Patrice Carvalho, è di importare medici dall’Italia.

«È capitato per caso — dice —, quando ho chiamato un medico nel Lot, un dipartimento nel Sud-Ovest della Francia dove sto costruendo una casa. Il solito dottore è andato in pensione e al suo posto si è presentato un italiano. Ci siamo messi a parlare, gli ho chiesto se conosceva dei colleghi disposti a trasferirsi in Francia perché nel posto dove sono sindaco i medici non si trovano. Mi ha aiutato, sono già in contatto con una cooperativa della Campania».

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Le sentinelle della democrazia

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

Donald Trump mette in pericolo la democrazia americana? La domanda è sgradevole, ma inevitabile. L’uomo che inveiva, insultava e mentiva in campagna elettorale sta per diventare il 45esimo presidente degli Stati Uniti. È stato detto che la propaganda politica ha le sue regole, per quanto discutibili; e Trump non andava preso alla lettera. L’uomo — scrivevano gli ottimisti — avrebbe presto cambiato atteggiamento. Per ora, non è avvenuto. Donald Trump sta mostrando una preoccupante coerenza. Le sue nomine, i suoi progetti e le sue affermazioni sono in linea col personaggio. L’ultima in ordine di tempo: in un’intervista, alla vigilia dell’insediamento, ha liquidato l’amico di sempre (l’Unione europea) e adulato l’avversario storico (la Russia di Vladimir Putin). Nessun presidente americano l’aveva fatto. Mai. Parlate con amici negli Usa, se ne avete. Scrivetegli. Chiedetegli dei loro figli e nipoti. Scoprirete che per molti ragazzi americani «Trump is fun», il nuovo presidente è divertente. Un prodotto nuovo in un mercato vecchio, niente di più. Il modo in cui tratta le donne, le frasi al confine del razzismo, il disinteresse per l’ambiente: tutto questo, di colpo, sembra non contare più. È incredibile, per chi conosce gli Stati Uniti. Le università dove si chiedeva di vietare Le Metamorfosi di Ovidio — il ratto di Persefone descrive una violenza maschile! — tacciono, davanti alle dichiarazioni, agli atteggiamenti e alle decisioni di Donald Trump.

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Parlamento Ue, Tajani presidente Battuto Pittella al derby di Strasburgo

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

di Ivo Caizzi, inviato a Strasburgo

Per la prima volta, da quando l’Europarlamento è eletto direttamente dai cittadini, un italiano arriva alla presidenza. Antonio Tajani di Forza Italia, candidato per gli europopolari del Ppe, principale partito dell’assemblea Ue, ha battuto nel ballottaggio finale Gianni Pittella del Pd, capogruppo degli eurosocialisti di S&D, la seconda forza politica, con 351 voti contro 282 su 713 votanti. «Sarò il presidente di tutti», ha promesso Tajani.

Le alleanze in campo

Nelle prime tre votazioni, nell’Aula di Strasburgo, nessuno dei sette candidati, rappresentativi dei principali gruppi di eurodeputati, ha ottenuto la necessaria maggioranza dei votanti. Il quarto scrutinio segreto, riservato a Tajani e Pittella in quanto più votati, ha visto prevalere l’esponente di Forza Italia, ex vicepresidente della Commissione europea e tra i fondatori del partito di Silvio Berlusconi. Decisive sono risultate le alleanze concluse dal capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber, con il terzo e quarto gruppo, i conservatori Ecr (in gran parte britannici in uscita dall’Ue) e i liberali Alde del belga Guy Verhofstadt. Pittella ha pescato nella sinistra Gue e nei Verdi. Gli euroscettici, che includono M5S e Lega di Matteo Salvini, hanno dichiarato l’astensione.

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In missione sull’asteroide che vale una fortuna

mercoledì, Gennaio 18th, 2017

L’asteroide Psyche (nelle foto il rendering della missione della Nasa) fu scoperto nel 1852, dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte a Napoli, dall’italiano Annibale de Gasparis

paolo mastrolilli
inviato a new york

Altroché Donald Trump: la vera rivoluzione dell’economia globale potrebbe venire dalla Nasa, se riuscisse nel progetto di mettere le mani su un asteroide scoperto da un astronomo italiano, che custodisce ricchezze imparagonabili a quelle della Terra. Lo scopo della missione naturalmente non è quello di depredare il corpo celeste, ma piuttosto studiarlo, però i suoi tesori stanno comunque affascinando gli scienziati.

 Il 17 marzo del 1852 Annibale de Gasparis, direttore dell’osservatorio astronomico di Capodimonte, scoprì un asteroide che chiamò Psyche, in onore della sua passione per la mitologia greca. Quasi due secoli dopo, la Nasa ha deciso di andarci sopra, con una missione proposta dall’Arizona State University ed inserita nel Discovery Program, cioè una serie di esplorazioni a basso costo nel sistema solare. Psyche orbita intorno al Sole fra Marte e Giove, si trova a una distanza dalla nostra stella tre volte superiore a quella della Terra, e ha un diametro di 210 chilometri. La sua caratteristica più intrigante, però, è la composizione. Tutto metallo, in particolare ferro, nickel e forse oro, per un valore complessivo che gli scienziati stimano in circa 10.000 quadrilioni di dollari. Un numero astronomico, appunto, soprattutto se paragonato all’intera economia del nostro pianeta, che vale quasi 74 trilioni di dollari. In altre parole, se l’agenzia spaziale riuscisse a sfruttare le sue risorse, farebbe saltare il sistema economico globale.

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