Archive for Gennaio 15th, 2017

«Se canti qui finisci in ospedale» I tre concerti negati a Bello Figo, il rapper immigrato dal Ghana

domenica, Gennaio 15th, 2017

di Alessandro Fulloni

Minacce di morte mescolate a pesantissimi insulti razzisti. Questo il genere: «Un pezzo di legno e giù botte, torna in Africa negro». Oppure: «Se vieni qui un giretto al pronto soccorso te lo farai perché ti riempiremo di bastonate a volontà». Risultato: Paul Yeboah, assai più celebre con il nome d’arte di «Bello Figo», il rapper italo-ghanese ventunenne che su YouTube furoreggia con milioni di visualizzazioni dei suoi video in bilico tra provocazione e humour, si è visto cancellare tre concerti consecutivi per questioni di ordine pubblico. L’ultimo ieri sera a Legnano, al «Land of Freedom». Gli organizzatori hanno gettato la spugna: troppo pericoloso. E niente possibilità di vedere questo ragazzetto — che con i suoi occhialoni scuri, tatuaggi e grossi anelli alle dita pare un personaggio di un film di Tarantino — «rappare» la parodia del migrante tratteggiato nei cliché più razzisti. «No pago afito, no faccio opraio» canta dimenandosi assieme al fratello maggiore — muscolosissimo, canotta rossa e bandana — che si fa chiamare «Don Capucino». E ancora: «Vogliamo soldi e wi-fi», «rubiamo le bici». Ritornelli «swaggati» — i rapper dicono così: ovvero che colpiscono, «spaccando» per la violenza — contro i quali si è scagliato il leader della Lega Matteo Salvini: «Lo manderei a raccogliere il cotone. E anche i pomodori, le arachidi e le banane». E poi una violentissima lite su Rete4 con Alessandra Mussolini che gli ha gridato: «Tu purtroppo stai qui e gli italiani in strada».

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Migranti, allarme aumento di minori. Mattarella: “Una realtà che interroga le coscienze “

domenica, Gennaio 15th, 2017

ROMA – Nel 2015 sono giunti più di 89mila migranti minorenni e ogni due minuti viene segnalato un caso di sparizione. Nello stesso anno, secondo l’Europol, circa 10mila sono scomparsi dopo poche ore dalla registrazione, e solo una minima parte è stata in seguito ritrovata. In Italia, 5.200 minori stranieri non accompagnati sono scomparsi nei primi sei mesi del 2016. Lo sottolinea Telefono Azzurro, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ricordando i numeri impressionanti degli arrivi di minori non accompagnati in Europa.

“Il numero dei ‘migranti minorenni, vulnerabili e senza voce’ giunti nelle nostre regioni è in crescita – afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, così come è in aumento il numero dei bambini che approda in Italia senza i genitori. Si tratta di una realtà che interroga le coscienze di ciascuno e l’intera società. In discussione sono, infatti, valori fondanti della civiltà perché nei diritti e nelle opportunità dei più giovani si specchia il grado di umanità, di libertà, di coesione dell’intera comunità”.

Papa Francesco nella Giornata del migrante: “Anche noi siamo forestieri”

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Lo scudo di Draghi è il ministro del Tesoro europeo

domenica, Gennaio 15th, 2017

di EUGENIO SCALFARI

Lo scudo di Draghi è il ministro del Tesoro europeo

L’euro è sotto attacco. Non soltanto del populismo che alligna in Europa sempre di più, ma anche di alcune banche d’affari ed enti speculativi ed anche di economisti, studiosi attenti alle tendenze finanziarie e monetarie nonché, beninteso, agli interessi privati ed anche pubblici che non pensano all’interesse comune europeo ma ad una forza nazionalistica sempre più rigorosa in una confederazione che rifiuta di costruire un continente federale.

Se prendiamo come esempio il più grande e importante degli Stati federali, gli Stati Uniti d’America, il dollaro non è mai stato in discussione. Dopo la fine dell’ultima guerra mondiale un dibattito ci fu su due tematiche in qualche modo connesse tra loro: quale doveva essere il rapporto tra il dollaro e l’oro, che naturalmente avrebbe influito su tutte le altre monete, e l’opportunità o meno di mantenere il dollaro come principale strumento internazionale, agganciandone il tasso di cambio ad un “pool” di monete di altri Stati di grande importanza politica, economica, territoriale, in possesso di materie prime; insomma un’anticipazione di una società globale che vide la luce quarant’anni dopo sotto la spinta delle nuove tecnologie ed anche dell’immenso esercito dei popoli poveri che fuggono la miseria e le sanguinarie dittature che li opprimono rendendo necessaria la fuga verso altri continenti più ricchi e meno sanguinari. Insomma più civili, ancorché non sempre (anzi quasi mai) favorevoli all’invasione degli emigrati. (altro…)

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Comunicato stampa – Pressemitteilung Lega Nord Valli Isarco e Pusteria – 2017.01.15 Bressanone – Velocità eccessiva degli autoveicoli vicino a scuole e parchi da gioco.

domenica, Gennaio 15th, 2017

Il tema della velocità eccessiva che alcuni conducenti di mezzi privati raggiungono nelle strade parallele ai parchi da gioco o luoghi d’incontro per la gioventù è sempre un tema molto attuale, spesso lamentato da  molti genitori, ma cosa deve fare il comune se a lamentarsi sono i giovani stessi?

 

Nel mese di novembre, in via San Giuseppe, nella zona alta di Bressanone ove sta prendendo piede una sempre maggiore concentrazione di famiglie sono stati trovati a terra dei disegni fatti da bambini del posto i quali raffiguravano dei cartelli per la limitazione della velocità, una catena di bambini mano nella mano sopra ad una scritta, “Langsam fahren, hier spielen die Kinder”, un segnale forte che non può essere ignorato appunto perché portato alla luce dai bambini stessi.

 

Personalmente credo che questi temi vadano risolti con 2 metodi:

La sensibilizzazione, fin da piccoli, i bambini devono essere correttamente informati sui pericoli derivanti dalla Circolazione in strada, attraverso corsi di educazione stradale e civica o attraverso progetti dediti a creare un senso di responsabilità .

La prevenzione, che può essere esercitata ad esempio attraverso sanzioni più alte per chiunque venga sorpreso a oltrepassare il limite di velocità, più controlli nelle zone dette “Rosse”, o con l’installazione di telecamere (nelle norme della privacy) o di rilevatori di velocità.

Un progetto che potrebbe risultare valido agli occhi della cittadinanza sarebbe quello di indurre un concorso al quale potrebbero partecipare tutti coloro che hanno una passione per l’arte, i quali dovrebbero dipingere delle figure concernenti al tema dell’alta velocità, il comune potrebbe comprare ad una somma ovviamente adeguata questi figure e dopodiché impiegarle come segnaletica alternativa a quella ufficiale.

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Renzi dopo il flop al referendum: “Ho pensato all’addio, ora cambio il Pd”

domenica, Gennaio 15th, 2017
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L’ultimo regalo di Renzi al Paese

domenica, Gennaio 15th, 2017
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Assassini, ladri e terroristi: ecco gli imam dentro le carceri

domenica, Gennaio 15th, 2017
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I no impossibili dei genitori ai loro ragazzi

domenica, Gennaio 15th, 2017

Riccardo Vincelli e Manuel Sartori (da Facebook)

Forse dovremmo rassegnarci al fatto che non abbiamo un diritto all’amore dei nostri figli. Da quando si aggrappano a noi per tirarsi in piedi facendoci sentire onnipotenti, a quando noi ci aggrappiamo a loro per frenarne il delirio di onnipotenza, passa tanto tempo. Ci sembrano sempre nati ieri; ma sedici, diciotto anni sono abbastanza per fare del nostro bambino un individuo dotato di
libero arbitrio, di conseguenza diverso da noi. Talvolta estraneo. O addirittura nemico. Riccardo e Manuel, i due complici del parricidio e matricidio di Pontelangorino di Codigoro, sono una storia a sé. Il loro è un comportamento deviante, materia per giudici e psichiatri. Ma anche quei due adolescenti in fin dei conti sono millennials, come chiamiamo con enfasi anglofona i ragazzi di oggi. E lo sappiamo, ce lo raccontiamo ogni giorno, che tra la generazione Y (ormai quasi Z) e quella dei genitori è aperto oggi un conflitto molto aspro. Ce l’hanno con noi. Sostanzialmente perché stiamo lasciando loro meno benessere di quello che abbiamo trovato.

Insieme con il trasferimento del reddito, si è però interrotto il canale di trasmissione di molti altri beni dai padri ai figli. Di valori, per esempio; di conoscenza storica, di credi religiosi, di senso comune, perfino di lingua (si diffonde un italiano sempre più maccheronico). Si è aperto un vuoto di tradizione, insomma; parola la cui etimologia viene per l’appunto dal latino «tradere», trasmettere. I ragazzi vivono così in un mondo in cui le cose che contano sono diverse da quelle che contano per i genitori. Ma il guaio è che è il loro mondo a essere quello ufficiale e riconosciuto, vezzeggiato e corteggiato, perché sono loro i nuovi consumatori.

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L’illusione che Trump sia Reagan

domenica, Gennaio 15th, 2017

ALBERTO ALESINA

Quella svolta protezionistica di Washington: tempesta in arrivo?

Cosa aspettarsi dal neoeletto presidente Usa Donald Trump in economia? La risposta non è facile e regna infatti l’incertezza. Accanto a opinioni moderatamente ottimistiche se ne sentono altre a dir poco catastrofiche. Spero di sbagliarmi ma temo che le seconde siano più probabili delle prime. La visione ottimistica suona più o meno così: Trump sarà un altro Reagan che saprà dare una sferzata all’economia con tagli di imposte e riforme in grado di migliorare l’assetto delle regolamentazioni di mercato. La domanda pubblica verrà aiutata da qualche investimento in infrastrutture necessarie ai quali si aggiungerà un ragionevole aumento delle spese militari; la domanda privata sarà invece spinta da salari che gli ultimi dati pare diano in aumento. Il deficit pubblico salirà (come avvenne all’inizio dell’amministrazione Reagan) ma la crescita dell’economia consentirà di sostenerlo e riassorbirlo (come poi avvenne per il deficit creato da Reagan). La visione catastrofista la si può invece descrivere più o meno così: tagli di imposte non soltanto alle imprese ma anche alle classi medio-alte, che accresceranno ancor più le disuguaglianze con effetti sociali imprevedibili; nessuna riforma del sistema di previdenza sociale, soprattutto di Medicare, l’assistenza gratuita per gli anziani che è una vera bomba ad orologeria, e neppure del sistema pensionistico, anch’esso non in equilibrio.
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Sala: «No alla spinta verso le elezioni Al centrosinistra serve riflessione»

domenica, Gennaio 15th, 2017

di Giuseppe Sala

Caro direttore,
per governare serve stabilità, per programmare il futuro servono serenità e tempo adeguato. Mai come oggi di emergenza in emergenza si rischia di soffocare. O, peggio, si finisce nella demagogia inconcludente. Vale per chi sta al governo del Paese, come vale per chi fa il sindaco. L’Italia si è sostanzialmente fermata per mesi intorno a un referendum, pur certamente di grande rilevanza. Il risultato è costato le dimissioni al presidente del Consiglio, che, a mio avviso, avrebbe fatto meglio a separare il destino del suo governo dall’esito referendario, come ebbi a dire già nella scorsa estate. Ora c’è il governo Gentiloni e c’è ancora un anno di legislatura; forte però è la spinta affinché tutto precipiti al più presto verso una nuova competizione elettorale. Ebbene, io non credo che questa sia una scelta né scontata né opportuna. Vedo almeno tre elementi che consigliano di utilizzare diversamente questo periodo.

Prima di tutto, ci sono temi importanti che non possono aspettare ancora mesi e mesi per essere affrontati. Un esempio: le città metropolitane. Intuizione giusta, ma oggi si trovano in condizioni di immobilismo e sostanziale inutilità. Serve al più presto una norma che ne chiarisca poteri e risorse, perché non possiamo continuare ad essere un Paese di riforme annunciate e lasciate a metà. Non farlo (e non farlo subito) è atto di grande stupidità politica e di scarsa cognizione di cosa serve nel XXI secolo per governare realtà amministrative di questo tipo. E dico di più: Milano e Roma, nelle loro differenze, hanno ulteriori esigenze specifiche di cui si dovrebbe tenere conto. Lo dimostra la battaglia per portare la sede dell’Ema (l’European Medicines Agency) a Milano. Le probabilità di successo dipendono certamente da una seria iniziativa da parte della città, ma innanzitutto da una solida attività del governo. Come possiamo giocare questa partita di enorme rilevanza se immersi nell’ennesima sanguinosa sfida elettorale proprio mentre a Bruxelles si decide?

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