Archive for Gennaio 23rd, 2017

Maltempo, pioggia e vento flagellano Sud e Isole. Esonda torrente nel Palermitano, un morto

lunedì, Gennaio 23rd, 2017

di PIERA MATTEUCCI

OMA – Dopo la neve, che nei giorni scorsi ha nesso in ginocchio le regioni del Centro Italia, messe a dura prova anche dal sisma che ha causato la valanga devastante sull’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), ora il maltempo, caratterizzato da piogge intense e forti venti, sta flagellando le regioni del Sud e le Isole.

Nubifragio in Sicilia, a Modica auto spazzate via

E fa ancora una vittima: nel Palermitano un uomo di 67 anni, Giovanni Mazzara, originario di Campofranco di Sicilia, in provincia di Caltanissetta, sposato e padre di tre figli, è morto in seguito all‘esondazione del fiume Platani, che in  quel punto prende il nome di Morello. L’auto sulla quale viaggiava è stata travolta dalla corrente. In salvo le tre persone che viaggiavano con lui. (altro…)

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Pm, ambasciatori e burocrati I maxiaumenti della vera casta

lunedì, Gennaio 23rd, 2017
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Pensioni, assegni da fame: ​quanto si perde sul reddito

lunedì, Gennaio 23rd, 2017
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Incontro fra Trump e May Si salda l’asse con Londra

lunedì, Gennaio 23rd, 2017
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Ora agli angeli di Rigopiano alleggeriscono lo stipendio

lunedì, Gennaio 23rd, 2017
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Martina: la Ue ci dia una mano Serve una ricostruzione agricola

lunedì, Gennaio 23rd, 2017

Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina
Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina

«Dopo la catastrofe che ha colpito l’Abruzzo e l’eccezionale maltempo che ha investito molte regioni d’Italia, serve un piano straordinario di ricostruzione agricola e su questo ci aspettiamo un aiuto dall’Europa». Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sta per partire per Bruxelles, dove oggi incontrerà il commissario per l’Agricolura, l’irlandese Phil Hogan.

Ministro, lei chiede un aiuto ma la Commissione europea vuole che l’Italia corregga i conti pubblici trovando 3,4 miliardi di euro.
«Le parole del presidente del Consiglio Gentiloni e del ministro dell’Economia Padoan sono state chiare e giuste. L’Italia è prioritariamente concentrata sugli interventi straordinari imposti da questa situazione eccezionale creata dal combinato del terremoto continuo e di calamità atmosferiche come non si vedevano da decenni. E la situazione è particolarmente grave per il sistema agricolo e agroalimentare che già era stato duramente colpito dalle precedenti scosse di terremoto nel Centro-Italia. Per questo è necessario un piano straordinario, che richiederà risorse economiche ingenti».

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Cambiare i Trattati per salvare l’Unione Europea

lunedì, Gennaio 23rd, 2017

di Angelo Panebianco

Mentre il presidente Donald Trump ribadisce, nel suo discorso
di insediamento, di volere smantellare, in nome della sua visione dell’interesse nazionale degli Stati Uniti, quella Pax Americana che ha impedito per settant’anni guerre fra le grandi potenze e ha assicurato a noi europei pace, prosperità, libertà e stabilità democratica, si moltiplicano gli (inutili e retorici) appelli all’Europa, la richiesta che l’Europa «si muova», che batta un colpo. L’Europa però non esiste e dunque non ha senso pretendere che un’entità inesistente faccia questo o quello.

Certo, esistono le istituzioni della Ue ma sono ormai da tempo immerse in una spirale che ne ha drasticamente ridotto credibilità e forza. La Bce, la Banca centrale europea, anche grazie alle qualità di chi la guida, è l’istituzione che fino ad ora ha retto meglio, e continua a esercitare un’influenza forte, benché circoscritta, sull’area euro. Poi ci sono i governi, pressati da opinioni pubbliche incattivite e da movimenti antieuropei soi disant «sovranisti» (ma guarda un po’ che razza di neologismi ci tocca usare), governi che, minacciati da forze antisistema, sono alla continua ricerca di difficili accordi tampone che possano tenere in piedi ancora per un po’ un edificio semidiroccato, con vistose crepe. Servirebbero ora, in Europa, movimenti di opinione organizzati tesi a controbilanciare e a neutralizzare le spinte disgregatrici. Ma questi movimenti, al momento, non si possono formare.

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La valanga all’hotel Rigopiano: Faye, il rifugiato sepolto che nessuno cercava

lunedì, Gennaio 23rd, 2017

di Marco Imarisio, inviato a Pescara

Faye Dame, disperso

Nessuno si avvicina al ragazzo stretto nel giaccone grigio. Da almeno un’ora è in piedi e immobile accanto alla porta automatica dell’atrio. Avrà diciott’anni al massimo. Ha dovuto riconoscere i corpi dei suoi genitori. Oltre il paravento che separa il Pronto soccorso dalla rianimazione dove hanno messo i sopravvissuti, ha un fratello piccolo che gli chiede di continuo dove sono mamma e papà.

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Terremoto, inagibile il 40% di case e scuole, 10 miliardi per sisma e gelo

lunedì, Gennaio 23rd, 2017

L’emergenza non è ancora terminata, ma è già tempo di fare il conto dei danni. Perché dopo le tre scosse di mercoledì scorso e le bufere di neve che hanno travolto il Centro Italia, bisogna prevedere nuovi stanziamenti per fare fronte alle necessità della popolazione e soprattutto trattare con l’Unione europea che ha chiesto una correzione dei conti pubblici pari allo 0,2.

Oltre 13mila sfollati

La stima parla di oltre 10 miliardi di euro che sono indispensabili per affrontare le urgenze e poi la ricostruzione. La lista della spesa è contenuta nelle ordinanze che il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio emette ormai quasi quotidianamente per provvedere alle necessità dei vari Comuni devastati prima dal terremoto e poi dal maltempo. Il numero degli sfollati continua a salire, ieri erano 13.523 le persone assistite: 7.144 nelle Marche, 2.085 in Umbria, 597 nel Lazio e 3.697 in Abruzzo.

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Grillo e gli idoli Putin-Trump: servono uomini forti come loro

lunedì, Gennaio 23rd, 2017
jacopo iacoboni

«La politica internazionale ha bisogno di uomini di stato forti come loro (Trump e Putin, nda). Lo considero un beneficio per l’umanità. Putin è quello che dice le cose più sensate in politica estera». Firmato: non un sito anonimo pro M5S; non il braccio destro di Davide Casaleggio. Non Alessandro Di Battista. A dire queste parole è direttamente Beppe Grillo, in un’intervista al Journal du Dimanche.

 La svolta pro Putin del Movimento cinque stelle è ormai un fatto, che potranno negare solo i fan o i teorici della realtà parallela: accanto al rilancio sistematico, sul web filo M5S, della grandezza di Putin (anche da parte di figure ufficiali del Movimento), e dei suoi network; dopo gli incontri con i suoi emissari, anche i più discussi; dopo numerose dichiarazioni di fiancheggiamento politico, che fino a oggi si attestavano sulla formula «la Russia non è un nemico», oppure «basta sanzioni, sono un suicidio per l’Italia»; ecco, dopo tutto questo, ieri, a rompere ogni ritrosia e residuo pudore ha pensato il capo, Beppe Grillo, in un’intervista geopolitica su diverse materie, in cui ha detto tante cose ma, sostanzialmente, colpisce un elogio sfrenato e senza infingimenti di Vladimir Putin, soprattutto, e a seguire di Donald Trump.

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