Archive for Gennaio 25th, 2017
Rigopiano, «Asfissia, ipotermia e schiacciamento». Così sono morte le 25 vittime
mercoledì, Gennaio 25th, 2017di Alessandro Fulloni, Annalisa Grandi e Giusi Fasano, inviata
Venticinque vittime, 12 uomini e 13 donne, cinque persone ancora disperse, undici i sopravvissuti. A una settimana dalla tragedia dell’hotel Rigopiano proseguono incessanti le ricerche tra neve e ciò che resta del resort. Mercoledì mattina recuperati sei corpi, tra cui quello del proprietario Roberto Del Rosso, mentre nel pomeriggio estratto e recuperato il cadavere della 25esima vittima, una donna. Intanto resi noti i risultati dei primi sei esami autoptici: le vittime risultano essere morte per un concorso di cause, asfissia, schiacciamento e ipotermia.
Italicum, la sentenza della Consulta No al ballottaggio, sì al «premio» «Subito possibile applicazione»
mercoledì, Gennaio 25th, 2017Michelangelo, il restauratore: “Il segreto del Mosè: così nasceva quella luce speciale”
mercoledì, Gennaio 25th, 2017“Abbiamo scoperto che Michelangelo lavorava e rifiniva in maniera diversa le diverse parti di marmo della stessa scultura. In questo modo controllava la rifrazione della luce che arrivava da una finestra, che ora non c’è più”. Il restauratore Antonio Forcellino e il “light designer” Mario Nanni raccontano perché il restauro e la nuova illuminazione, appena inaugurata, hanno dato nuova vita alla tomba di Giulio II nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma
video di Maurizio Tafuro
REP TV
Trump dà il via libera agli oleodotti che Obama aveva bloccato
mercoledì, Gennaio 25th, 2017dalla nostra inviata ANNA LOMBARDI
NEW YORK – Nella riserva Sioux di Standing Rock rullano già i tamburi. Corvo Rosso-Donald Trump scende sul sentiero di guerra: firmando, poche ore fa, l’ordine esecutivo che sblocca i progetti di due grandi oleodotti. Uno è appunto il Dakota Access, quello che sventrerà la riserva di Standing rock attraversando appunto le terre sacre dei Sioux, col rischio fra l’altro di contaminarne le acque potabili. Un progetto da 3,8 miliardi di dollari della Energy Transfer Partners, che dopo mesi di proteste dei nativi, con centinaia di attivisti schierarsi sulle gelide nevi come scudi umani, a dicembre era stato fermato dal governo federale. Ora i lavori potrebbero riprendere molto in fretta. Come d’altronde le proteste, che in queste ore si stanno intanto già scatenando sui social.
L’ordine esecutivo firmato stamattina a Washington riguarda però anche un altro importante oleodotto. Il famigerato Keysonte Xl, il serpentone progettato dal consorzio Transcanada per trasportare 800 mila barili di petrolio al giorno appunto dal Canada alle raffinerie di Texas e Louisiana, attraversando l’America. Il progetto, di cui una parte è già stata realizzata, scatena polemiche da anni. L’amministrazione Obama l’aveva infine accantonato ritenendo che l’impatto ambientale era troppo grave rispetto agli scarsi benefici. L’oleodotto, aveva concluso Obama, non avrebbe infatti fornito un numero sufficientemente alto di posti di lavoro da giustificare l’impresa faraonica. E col prezzo di petrolio sempre più basso, gli alti costi dell’estrazione dalle sabbie bituminose del Canada era sembrato all’allora presidente un affare ben poco competitivo. (altro…)
Sindaci in piazza: “Fate presto, siamo in guerra”. E il governo: “Sveltiremo la burocrazia”
mercoledì, Gennaio 25th, 2017Roma – Il primo passo affinché alle emergenze si possa rispondere in maniera più efficace e rapida, dando più potere alla Protezione Civile, è stato fatto ieri a Palazzo Chigi, dove il premier Paolo Gentiloni ha incontrato il capo del dipartimento Fabrizio Curcio e il commissario straordinario per il terremoto, Vasco Errani.
C’era anche il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, perché sarà l’Autorità anticorruzione a dover dare carta bianca all’affidamento degli appalti a trattativa privata senza venire meno all’esigenza di trasparenza. «Abbiano fatto il punto e individuato una serie di passaggi su cui ci sarà una riflessione del governo, a cui spettano le decisioni», ha detto Cantone.
Il governo ha fretta di trovare una risposta alla burocratizzazione dell’emergenza, che sta rallentando gli interventi nelle aree terremotate. E quindi si sta pensando al modo di velocizzare gli appalti, senza che sia necessario ricorrere ad una gara e scongiurando allo stesso tempo il pericolo di ruberie e abusi vari. Perché a legare le mani ai dirigenti comunali – che da quando la competenza della ricostruzione è degli enti locali e non più della protezione civile potrebbero pure procedere con affidamenti diretti «per somma urgenza» – è proprio il timore di firmare atti che potrebbero farli finire nei guai. (altro…)
E all’Agcom M5S vuol piazzare il fedelissimo di De Benedetti
mercoledì, Gennaio 25th, 2017
Roma – Sulla nomina all’AgCom non si trova l’accordo politico e si rinvia di una settimana.
Il Senato doveva eleggere oggi il sostituto di Antonio Preto, scomparso a novembre, ma tutto si è complicato. Pd e Fi avevano trovato la quadratura del cerchio sul candidato azzurro (anche Preto lo era) Vito Di Marco, ma non avevano fatto i conti con Matteo Renzi, che ha posto il veto. L’operazione era stata condotta dal capogruppo dem Luigi Zanda, che cerca consensi per ottenere la presidenza della Commissione Affari costituzionali e dal suo omologo di Fi Paolo Romani. Di Marco era il coordinatore della sua segreteria tecnica quando era ministro dello Sviluppo nel governo Berlusconi. Il premier Paolo Gentiloni aveva dato l’ok, ma il leader dem non era stato informato e questo avrebbe creato anche tensione tra i due. Comunque, tutto è saltato e il M5S cerca ora di sfruttare l’occasione per candidare un avvocato esperto di web che piace a Beppe Grillo, è gradito all’area renziana e avrebbe legami con il gruppo De Benedetti: Guido Scorza. (altro…)