Archive for Marzo 23rd, 2017

Vitalizi, approvata la proposta del Pd. Bocciata quella del M5S: scoppia la protesta

giovedì, Marzo 23rd, 2017

L’Ufficio di presidenza della Camera ha approvato la proposta del Pd sul contributo di solidarietà per tre anni a partire dall’1 maggio a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Il contributo sarà del 10% per i vitalizi da 70mila a 80mila euro, del 20% da 80mila a 90mila euro, del 30% da 90mila a 100 mila euro e del 40% per quelli superiori ai 100mila euro annui. La proposta, è stato spiegato da fonti parlamentari, porterebbe a regime ad un risparmio di 2,5 milioni all’anno per le casse della Camera.

 Le proteste dei deputati 5 Stelle all’esterno dell’ufficio di Presidenza
 La proposta del Pd sul contributo di solidarietà è stata approvata praticamente all’unanimità dei componenti dell’ufficio di presidenza: all’appello mancavano solo i 5 Stelle, che hanno lasciato la riunione dopo che la loro proposta era stata invece bocciata. La proposta dei pentastellati, invece, oltre ai voti del proponenti ha incassato anche i voti di Lega e Fratelli d’Italia.

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Con la destra o col Pd: la tela di Berlusconi per tornare al governo

giovedì, Marzo 23rd, 2017
amedeo la mattina
ROMA

In Forza Italia la chiamano la «strategia win-win». Con o senza il centrodestra Berlusconi vuole sedersi al tavolo della futura maggioranza che uscirà dalle elezioni politiche. Ancora non c’è una data del voto, molto probabilmente si arriverà alla scadenza naturale del 2018. E non si sa nemmeno con quale legge elettorale gli italiani andranno alle urne. Tuttavia il Cavaliere è convinto che, comunque andrà, sarà un successo. Per lui, ovviamente. E non esclude di poter partecipare alle larghe intese con il Pd.

 Ma in prima battuta il Cavaliere tenterà di rimettere in piedi il centrodestra che i vari sondaggi danno attorno al 30%, convinto che alla fine Salvini e Meloni limiteranno le loro pretese sovraniste e di leadership. «Se sentono odore di vittoria e di ministeri abbasseranno la cresta», ha detto l’ex premier nelle ultime riunioni riservate. Se poi il leader del Carroccio dovesse «fare i capricci», insistere con la sua «fissazione di candidato premier» con un programma che prevede l’uscita dall’euro, allora dovrà fare i conti con un bel pezzo del suo partito. In caso di rottura non è escluso che Berlusconi chieda al suo amico Bossi di presentare una lista leghista alleata a Fi. Ma il vero problema per Salvini sarebbe Maroni che il prossimo anno, sempre nel fatidico 2018, si ricandiderà alla presidenza della Lombardia. E per essere rieletto avrà bisogno dei voti dei berlusconiani.

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“Modello Ue sotto attacco, ripartire dalla fiducia”

giovedì, Marzo 23rd, 2017
Paolo Gentiloni

«Non ci sono disfatte se non quelle che si accettano» così Jean Monnet, uno dei fondatori dell’Europa unita, commentava, anni dopo, quella che all’epoca era sembrata una battuta d’arresto decisiva dell’integrazione europea: il fallimento del progetto di difesa comune, nel 1954. Per molti, una débâcle dalla quale era quasi impossibile ripartire. Ma non per monnet, non per Gaetano Martino, che poco dopo diventò ministro degli Esteri dell’Italia, o per il suo omologo belga Paul-Henri Spaak, o per il cancelliere tedesco Konrad Adenauer. Loro, e altri, non vollero accettare quella sconfitta. E grazie alla loro tenacia e alla loro intelligenza politica, il 25 marzo del 1957, Italia, Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi si riunirono a Roma per firmare i Trattati con i quali è iniziato davvero il nostro progetto di integrazione.  Quel giorno, con la nascita della Comunità economica europea, è partito il viaggio che ci ha portati, col tempo, al Mercato Comune e poi all’Unione Europea e che ha consentito al nostro modello di esprimere tutte le sue potenzialità. (altro…)

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Fino a 60 ore d’attesa nei pronto soccorso

giovedì, Marzo 23rd, 2017
Paolo Russo

Che i nostri pronto soccorso fossero messi male lo si sapeva già, ma non fino al punto di lasciare quasi tre giorni i pazienti in astanteria, magari su una barella, per ottenere un ricovero. O farli attendere in media oltre 4 ore per un codice verde. Un imbuto infernale dovuto, più che agli accessi impropri di chi non sa dove sbattere la testa, ai tagli dei posti letto e un bel po’ di disorganizzazione. Miscela che genera anche un problema non di poco conto: quello dei ricoveri programmati che stanno diventando oramai un terno a lotto, con liste d’attesa infinite, poiché i pazienti che arrivano in reparto dai pronto soccorso assorbono oramai ben oltre la metà dei letti a disposizione, circa 71mila in meno di quelli che si contavano nel 2000.

A fornire una nuova e sconsolante visione dei pronto soccorso d’Italia è un’indagine dell’Anaao, il più rappresentativo sindacato dei medici ospedalieri. Prima di tutto i numeri smentiscono il ritornello del sovraffollamento creato dagli accessi impropri, che rappresentano appena il 24% e che assorbono a mala pena il 15% delle ore di lavoro totali. A trasformare molte volte i servizi di emergenza-urgenza in un girone infernale è invece prima di tutto l’assenza di letti nei reparti, dove una parte dei pazienti in pronto soccorso dovrebbero essere ricoverati. Così si finisce per restare parcheggiati nei grandi stanzoni dove l’incidentato si lamenta accanto al tossicodipendente e un malato oncologico soffre senza nemmeno il diritto a un po’ di privacy.

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La minaccia sopravvive al Califfato

giovedì, Marzo 23rd, 2017
Lorenzo Vidino

Che dovesse avvenire nel giorno dell’anniversario degli attentati di Bruxelles è forse una coincidenza, ma che prima o poi anche la Gran Bretagna avrebbe patito un attacco era dato per scontato dall’antiterrorismo inglese. Circa 900 i jihadisti britannici che, secondo i servizi di Londra, si sono uniti allo Stato Islamico ed a Jabhat al Nusra in Siria ed Iraq e alcuni di loro sono tornati in patria, in certi casi facendo perdere le proprie tracce. Esponenzialmente più alto il numero di soggetti senza legami operativi con gruppi jihadisti ma comunque radicalizzati e capaci di agire, spesso in maniera totalmente imprevedibile, come cani sciolti. E tredici, ha rivelato il capo dell’antiterrorismo inglese Mark Rowley solo due settimane fa, sono stati gli attentati sventati nel Paese negli ultimi quattro anni, alcuni dei quali potenzialmente ben più sofisticati e letali di quello di ieri.

Enihil novi sub sole anche per quanto riguarda la dinamica: nel 2013 due militanti jihadisti, nati e cresciuti a Londra, avevano investito un soldato inglese, Lee Rigby, con la loro macchina e lo avevano poi smembrato a colpi di mannaia.

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Auto sulla folla e blitz col coltello, attacco al Parlamento di Londra

giovedì, Marzo 23rd, 2017
marco bresolin
inviato a londra

Un’auto a tutta velocità contro la folla, come i camion di Nizza e berlino. L’agente Keith Palmer accoltellato a morte, come i due poliziotti di Magnanville, vicino a Parigi. Una data simbolica, il 22 marzo, come Bruxelles nel 2016. È la trama dell’ultimo folle attacco terroristico nel cuore dell’Europa. E sembra scritta prendendo pezzi di copione degli ultimi attentati. Una tragica serie che aggiunge altri quattro nomi al lungo elenco delle vittime del terrorismo. Che pare non avere mai una fine. Parigi, Bruxelles, Berlino, ora di nuovo Londra, che pure era stata vittima di attentati minori dopo le bombe del 2005 nel metrò. Piove ancora sangue sulle capitali europee, colpite nei loro luoghi più sensibili e più simbolici.

LEGGI ANCHE – La minaccia sopravvive al Califfato (L. Vidino)

 

Questa volta è successo sotto il Big Ben, fra i turisti. Proprio davanti al Parlamento londinese, durante una seduta super-affollata con il primo ministro Theresa May in Aula. Erano le due e mezza del pomeriggio (le tre e mezza in Italia). Una Hyundai grigia che accelera lungo il ponte di Westminster, raggiunge gli 80 chilometri orari e sale sul marciapiede. (altro…)

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Londra, attacco al Parlamento. Blitz della polizia nella notte

giovedì, Marzo 23rd, 2017

Il giorno dopo Londra si sveglia con ancora la paura addosso. La prima reazione all’attentato di Westminster si materializza con una serie di blitz portati avanti per tutta la notte in ambienti considerati vicini al radicalismo islamico. Interventi in tutta l’Inghilterra, dalla capitale a Birmingham. È proprio sulla città del West Midlands che si concentrano gli sforzi investigativi alla ricerca di legami con l’attentatore, ancora ufficialmente senza nome. Qui sarebbe stata noleggiata l’auto dell’attentatore, secondo quanto scrive il Sun. Le perquisizioni si svolgono nella zona di Hagley Road, arteria della periferia ovest. Scotland Yard per il momento non collega apertamente l’operazione all’attentato del Parlamento, ma è difficile pensare a una coincidenza. (altro…)

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Sewol disaster ferry raised in South Korea after three years

giovedì, Marzo 23rd, 2017

In this handout photo released by Hankook Daily, a submersible vessel attempts to salvage sunken Sewol ferry in waters off Jindo, on March 22, 2017 in Jindo-gun, South Korea.

Raising the vessel was one of the key demands of the families of the victims

A ferry has been raised from the sea bed, three years after it sank in one of South Korea’s deadliest disasters.

The Sewol sank off the south-western island of Jindo on 16 April 2014 killing 304 people, almost all school children on a trip.

It has been winched to the surface so a platform can be inserted under it for it to be towed ashore.

It is expected to arrive at port in less than two weeks, where it will be met by the families of victims. (altro…)

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London attack: Five dead in Westminster terror attack

giovedì, Marzo 23rd, 2017

Five people have died and at least 40 were injured after an attacker drove a car along a pavement in Westminster, stabbed a policeman and was shot dead by police in the grounds of Parliament.

The dead officer has been named as PC Keith Palmer, 48, a husband and father.

PM Theresa May said the attack was “sick and depraved” and struck at values of liberty, democracy and freedom of speech.

The attacker has not been named by police.

Acting Deputy Commissioner and head of counter terrorism at the Metropolitan Police, Mark Rowley, said they think they know who he is and that he was inspired by international and Islamist-related terrorism, but gave no further details. (altro…)

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籠池氏「九分九厘ではしご外された」 参院の喚問終了

giovedì, Marzo 23rd, 2017
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