Archive for Marzo, 2017

Chi odia la società aperta

martedì, Marzo 21st, 2017

No maggioritario, no voucher. Ha scritto Baudelaire che «il più bel trucco del diavolo sta nel convincerci che egli non esiste» (frase citata, con riferimento a un inafferrabile fuorilegge, nel film «I soliti sospetti»). In Italia, il capolavoro dei nemici della società aperta — i soliti sospetti? — è consistito nel far credere a tanti che non esistesse alcun rapporto fra l’assetto istituzionale del Paese e le «politiche» dei governi. Ma non è così. Con il ritorno del regime proporzionalistico (aggravato dal mantenimento del bicameralismo paritetico), data la necessaria precarietà degli esecutivi, persino un sindacato in declino come la Cgil (ri)acquista un peso decisivo, un potere di veto irresistibile. La decisione di Gentiloni sui voucher è un’anticipazione dello stile di governo che prevarrà quando, dopo le prossime elezioni, torneremo definitivamente alla «normalità» proporzionale (dopo un ventennio di parziale, assai imperfetta, anormalità maggioritaria). I più hanno tirato (giustamente) un sospiro di sollievo perché il movimento antieuropeista di Wilders non è diventato primo partito in Olanda. (altro…)

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I Cinque Stelle mai così in alto Staccano il Pd di oltre 5 punti

martedì, Marzo 21st, 2017
Nando Pagnoncelli
 

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Intenzioni di voto, M5S stacca il Pd: il confronto

Dopo mesi di sostanziale stabilità negli orientamenti di voto degli italiani, il sondaggio odierno fa registrare alcuni cambiamenti di rilievo: innanzitutto la flessione del Pd, a seguito della scissione interna e della nascita del Movimento democratico e progressista, e la crescita del Movimento 5 stelle che consolida il proprio primato. In dettaglio: l’area grigia dell’astensione si mantiene elevata (33,6%), il M5S arriva al suo dato più alto, il 32,3%, in aumento di 1,4% rispetto al mese precedente; a seguire troviamo il Pd con il 26,8%, in flessione di oltre 3 punti, quindi, appaiate, Lega (12,8%) e Forza Italia (12,7%); più distanziati Fratelli d’Italia (4,6%), Mdp (3,3%), Ncd (2,8%) e Sinistra Italiana (2,7%).

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Morto McGuinness, ex comandante dell’Ira

martedì, Marzo 21st, 2017

L’ex vice premier nordirlandese ed ex comandante dell’Ira Martin McGuinness è morto a 66 anni dopo una lunga malattia. Lo storico leader repubblicano dell’Irlanda del Nord aveva annunciato il suo ritiro dalla politica a gennaio per una «grave malattia». Il 66enne esponente del Sinn Fein, da poco si era anche dimesso da vice primo ministro nel governo di Belfast in aperto contrasto con il primo ministro unionista Arlene Foster.

McGuinness era stato uno dei maggiori fautori del processo di pace che aveva fermato i sanguinosi “Troubles” e negli ultimi anni si era reso protagonista di alcuni memorabili incontri con la regina Elisabetta a simboleggiare una riconciliazione rispetto a quando i membri della famiglia reale erano nel mirino del gruppo paramilitare repubblicano. Come quando nel 1979 l’Ira uccise Lord Mountbatten, ultimo vicerè d’India e zio materno del principe Filippo.

LA STAMPA

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Da Africa e Medio Oriente Bando per gli aerei verso gli Usa: “Computer e iPad solo in stiva”

martedì, Marzo 21st, 2017

Niente pc e iPad in cabina sui voli per gli Usa provenienti da una decina di Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, compresi Arabia Saudita e Giordania, due alleati degli Stati Uniti. Tutte le apparecchiature elettriche più grandi di un cellulare potranno essere trasportate solo nel bagaglio in stiva.

 Dopo i due bandi anti musulmani (per ora sospesi dalla magistratura), l’amministrazione Trump vara un bando hi-tech che dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore dal dipartimento dell’homeland security ma che è stato anticipato dal tweet della Royal Jordanian Airlines, la compagnia aerea di bandiera giordana, e dai media sauditi. La motivazione sarebbe una non meglio precisata minaccia terroristica, a due giorni dal vertice a Washington della coalizione internazionale anti Isis guidata dagli Usa, che vedrà la partecipazione di 68 Paesi. Secondo alcuni esperti, la natura della misura di sicurezza suggerirebbe un possibile attacco dai cieli, dopo quello dell’11 settembre. Il numero dei paesi interessati varia da 8 a 12, a seconda dei media Usa.

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Cogliere la chance di far ripartire l’Europa

martedì, Marzo 21st, 2017
Stefano Stefanini

I pedaggi si pagheranno a Berlino o a Bruxelles. Ma tutte le strade portano ancora a Roma. Ieri vi hanno condotto i Paesi mediterranei dell’Ue e i loro dirimpettai nordafricani. Insieme, hanno fatto un passo avanti per gestire la rotta libica dell’immigrazione in Europa; sulla carta per ora, ma nella giusta direzione. Sabato 25 toccherà all’intera Unione Europea rinnovare i voti nel sessantesimo anniversario. L’Italia è il fulcro dei flussi immigratori; la regia del 25 marzo le dà fiato per farne un vertice politico di rilancio anziché una sterile celebrazione.

 Il Trattato del 1957 suggellò la rinascita dell’Italia repubblicana dalle macerie della dittatura fascista, dall’umiliazione della sconfitta e dalle ferite della guerra civile. Sessant’anni dopo i leader dei 27 Paesi dell’Ue tornano a Roma per far ripartire l’Europa dopo le battute d’arresto sull’immigrazione, sulla crescita e sul debito sovrano, dopo gli attacchi del terrorismo, dopo l’autoinflitta amputazione del Regno Unito.

La perdita di fiducia della gente in un’Unione che perda colpi è comprensibile. Le Pen, Salvini, Wilders, Farage sono effetti non cause. Per l’Ue gli ultimi due anni sono stati una corsa a ostacoli da una crisi all’altra, inciampando ma senza abbandonare. La sopravvivenza è una battaglia onorevole che non basta. Quando si riuniranno a Roma, per ridare fiducia alla gente e ritrovarla in se stessi i 27 leader e i tre presidenti dell’Ue dovranno dimostrare di guardare al futuro. Oggi non è tempo né d’indulgere a celebrazioni né di farsi prendere la mano da recriminazioni. Quello che conta è l’Europa di domani. (altro…)

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“Casting di mille esperti di governo per non ripetere gli errori di Roma”

martedì, Marzo 21st, 2017
ilario lombardo
roma

Quanto è facile trasformare un sogno in un incubo? È la domanda che Beppe Grillo tiene bene in mente quando immagina il M5S al governo dell’Italia e al contempo guarda alle condizioni di Roma. Una è una possibilità, l’altra è già realtà e non gli fa dormire sonni sereni.

 Ecco perché Grillo non vuole più commettere errori e vuole arrivare all’appuntamento elettorale in maniera impeccabile. Perché, al di là delle dichiarazioni di facciata e delle fiducia ostentata, Grillo sa che quanto accaduto con la sindaca Virginia Raggi è l’esempio lampante di quello che non va più fatto: «A Roma abbiamo sbagliato, siamo arrivati impreparati e non possiamo permetterci di farlo di nuovo se andremo al governo» ha ripetuto ieri a chi lo ha incontrato a Roma.

 

LEGGI ANCHE – Caso Genova, Grillo: “Chi non è d’accordo si crei un altro partito” (altro…)

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La lezione che nasce nel sottosuolo

martedì, Marzo 21st, 2017
Mario Tozzi

E’ l’unica formula chimica che ricordiamo per tutta la vita dal tempo della scuola, ma l’acqua non è certo così ben conosciuta come il suo quotidiano utilizzo ci indurrebbe a pensare. Anzi: probabilmente non molte persone sanno da dove viene l’acqua che beviamo al rubinetto o imbottigliata e rimarrebbero sorprese nel sapere che scaturisce dal sottosuolo, spesso dopo lunghi viaggi sotterranei.

 E che, in molti casi, la beviamo fossile, come l’acqua delle oasi sahariane, che arriva a emergere dopo migliaia di chilometri ipogei vantando cinquemila anni di età. Di 36 milioni di chilometri cubi di acqua dolce sulla Terra quasi il 28% è l’acqua sotterranea delle falde, molta di più di tutta quella contenuta nei fiumi e nei laghi (0,36%) e molta meno di quella che riposa nei ghiacciai (oltre il 77% dell’acqua totale). L’acqua delle falde e dei ghiacciai dovrebbe preoccuparci molto di più di quella dei fiumi e dei laghi, anche se molte città moderne del mondo si approvvigionano direttamente da queste fonti dopo una laboriosa depurazione.

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Oltre un terzo dell’acqua si perde nella rete idrica

martedì, Marzo 21st, 2017
filippo pala
roma

L’acqua è una risorsa sempre più indispensabile, ma l’Italia continua a sprecarne troppa. Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015: esaminando 116 capoluoghi di provincia si ha una perdita media del 35,4% dell’acqua che viene immessa in rete, con molte zone che superano il 60%. Tra queste ci sono le città di Cosenza, dove si arriva al 76,9%, Frosinone col 71,9%, Tempio Pausania col 68,6%, mentre le perdite minori si segnalano a Macerata col 6,6%, Udine con l’8,8% e Mantova al 9,6%.

 Il dato non risparmia le grandi città, ad esempio Torino, dove nel 2015 si è disperso il 24,6% dell’acqua, pari a ben 99,4 litri pro capite al giorno, e Milano, dove si perde il 12,2% che equivale a 55,2 litri quotidiani per persona. Scendendo verso sud, a Roma è sprecato il 42,9% dell’oro blu, mentre Napoli si ferma al 34,3%: per la capitale sono quasi 196 litri per abitante persi al giorno, mentre per ogni napoletano se ne disperdono 133,2.

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France election: Leading candidates clash over burkini in TV debate

martedì, Marzo 21st, 2017

candidates

Francois Fillon, Emanuel Macron, Benoit Hamon, Jean-Luc Melenchon and Marine Le Pen before the debate

The two leading candidates in the French election have traded barbs in an occasionally fiery TV debate.

Far-right candidate Marine Le Pen and centrist Emanuel Macron clashed over the full-body “burkini” swimsuit worn by some Muslim women.

Ms Le Pen said multiculturalism must end, but was accused by Mr Macron of making enemies of Muslims in France.

Polls suggest Ms Le Pen will get the most votes in the first round, but Mr Macron will defeat her in the run-off.

The other three candidates in Monday’s debate were centre-right contender Francois Fillon, and left-wingers Benoit Hamon and Jean-Luc Melenchon.

All five traded punches on the big issues for France, including jobs, terrorism and the country’s place in Europe. (altro…)

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US to ban laptops and tablets on flights from eight countries

martedì, Marzo 21st, 2017

A Transportation Security Administration (TSA) officer reads the X-ray of a laptop computer at Baltimore-Washington International Airport.

The US is banning electronic devices such as laptops and tablets from cabin baggage on flights from eight Middle Eastern and North African countries.

A US government source told the BBC that the measure would affect nine airlines operating out of 10 airports.

US media reported the order was sparked by intelligence gathered overseas.

It will reportedly include all large electronic devices such as laptops, tablets cameras, DVD players and electronic games.

But mobile phones and smartphones will still be allowed in carry-on luggage.

The Department of Homeland Security (DHS) declined to comment on the issue but is expected to make an announcement on Tuesday. (altro…)

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