Archive for Marzo, 2017

Manovra, diktat di Renzi E il governo si fa lo sconto

martedì, Marzo 28th, 2017
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L’ingiustizia di Stato è servita: le vittime pagano i ladri

martedì, Marzo 28th, 2017
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Italia al penultimo posto in Europa per le politiche green

martedì, Marzo 28th, 2017

di ANTONIO CIANCIULLO

ROMA – Penultimi in Europa in politiche ambientali. L’Italia risulta bocciata nella classifica dei Paesi europei messa a punto da due associazioni non governative europee (Transport and Environment e Carbon Market Watch) che hanno elaborato e comparato emissioni inquinanti e trend dei vari Stati. La Svezia, che si aggiudica il primo posto, e la coppia di inseguitrici formata da Germania e Francia guidano la classifica: il loro cammino ambientale è in linea con gli obiettivi fissati dall’accordo sul clima di Parigi del dicembre 2015: mantenere l’aumento di temperatura del pianeta in un range compreso tra 1,5 e 2 gradi. Chiude la graduatoria la Polonia che insiste nell’uso del carbone, il più inquinante dei combustibili fossili. Al penultimo posto, con appena 9 punti su 100, figura un drappello di Paesi: Italia, Spagna, Croazia, Repubblica ceca, Romania, Lituania, Lettonia.

“A Parigi l’Italia fu tra i Paesi che votarono per lo scenario più ambizioso, un aumento massimo di 1,5 gradi, però le azioni non hanno seguito le parole”, spiega Veronica Aneris, rappresentante italiana di Transport and Environment. “Le posizioni del governo italiano espresse a Bruxelles non rispecchiano le affermazioni del ministro dell’Ambiente che, in occasione della presentazione del Rapporto del Dialogo nazionale dell’Italia per la finanza sostenibile, aveva dichiarato che la quarta rivoluzione industriale deve essere verde”. (altro…)

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Uno stipendio d’oro per Carlo Pesenti. Nel 2016 incassa 14,7 mln da Italmobiliare

martedì, Marzo 28th, 2017

di ETTORE LIVINI

MILANO – La busta paga del 2016 incassata da Italmobiliare permette a Carlo Pesenti di dimenticare a tempo record la piccola delusione del 2015. Lo scorso anno il manager della holding bergamasca aveva vinto la medaglia di legno nell’Olimpiade dei manager italiani più pagati con 10,4 milioni di stipendio. Battuto persino da Giovanni Battista Ferrario – sostanzialmente un suo dipendente alla Italcementi – che aveva sfiorato i 12 milioni. Quest’anno le gerarchie si sono ristabilite e il consigliere delegato della cassaforte di famiglia quotata a Piazza Affari – divisa in queste settimane da una faida finanziaria tra due rami della dinastia – si candida al ruolo di manager più pagato del listino milanese.

La relazione sulla remunerazione dell’azienda – alla colonna intestata Carlo Pesenti – fotografa infatti un compenso per il 2016 pari a 14,7 milioni di euro. Il manager si è messo in tasca 1,22 milioni al mese, circa 40mila euro al giorno. La remunerazione comprende 4 milioni indicati come competenza dell’esercizio 2017, 6,36 milioni “in relazione ai 26 anni di ininterrotto servizio nell’ambito dei complessivi accordi di severance con Italcementi” (alias la liquidazione dall’ex-controllata), 1,96 milioni in azioni, 1,57 milioni di compensi fissi, 9mila euro di premi per partecipazione a comitati e 234.600 euro di “benefici non monetari”.  Il padre Giampiero Pesenti, presidente del gruppo, ha guadagnato invece 2,3 milioni. (altro…)

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La ragnatela di Putin

martedì, Marzo 28th, 2017

di VITTORIO ZUCCONI

Non passa praticamente giorno dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca senza che emergano nuove rivelazioni di
rapporti fra personaggi importanti del Team Trum e pezzi da 90 del Team Putin, in una tessitura di sospetti e scoperte che supera
anche le inquietudini per il progetto della Muraglia o i ricatti alle città accoglienti verso i migranti. L’ultimo, scoperto dal New York Times e confermato dal protagonista stesso, riguarda incontri fra il genero del Presidente Jared Kushner e Sergej Gorkov, uno di quegli oligarchi miliardari sbocciati dalla accademia del KGB, oggi ribattezzato FSB, e promossi senza alcuna esperienza o titolo altro che la complicità del collega Putin alla guida di banche e di aziende di Stato privatizzate. Gorkov era stato Vice Presindente della Sberbank, incriminata dal Procuratore di New York per riciclaggio e oggi è il boss della Vnesheconombank, uno dei centri finanziari usati da Mosca per finanziare le sue operazioni uin Ukraina. (altro…)

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Alatri, la rabbia del fratello di Emanuele: “Solo uno l’ha difeso. Assurdo che nessuno parli”

martedì, Marzo 28th, 2017

CASETTE DI TECCHIENA (Frosinone) . “Capisce il mio dolore?”. Francesco Morganti è il fratello grande, di dieci anni più grande, di Emanuele. È sotto la veranda della villetta – granata e con i coppi a tetto – dove Emanuele viveva con la mamma, fino a venerdì notte. Sono cresciuti qui, nella via del Convento che si perde nella campagna, tutti e cinque, padre cacciatore, madre spesso a casa, due fratelli, una sorella. Francesco s’avvicina al cancello vestito da lavoro, i capelli, diradati, sono pettinati all’insù: “Hanno portato via un angelo senza un motivo e se esiste una giustizia divina Gesù Cristo deve saperlo”. Ha gli occhi, Francesco, di chi piange da tre giorni. Al suo fianco la fidanzata. Gli dà la forza di parlare, rispondere.

Cosa ha capito di quella notte al Miro Music Club, Francesco?
“Emanuele era lì con la fidanzata, al bancone del bar. L’hanno provocato, spinto, e poi fuori l’hanno massacrato. I dettagli non li posso conoscere, ho sentito cento versioni, non voglio aggiungere la mia. Credo nella giustizia su questa terra, e non è una frase fatta”. (altro…)

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Il pressing di Matteo Renzi sul premier. Obiettivo: sconto da dieci miliardi

martedì, Marzo 28th, 2017
alessandro barbera, fabio martini

Oramai ci siamo. Le prime, vere Forche Caudine del governo Gentiloni si stanno avvicinando: mancano due settimane alla presentazione in Parlamento del Documento di economia e finanza, che prefigurerà la mega-manovra autunnale per il 2018, e il presidente del Consiglio ha cominciato a calare le sue carte. E lo ha fatto, tenendo conto del pressing di colui che quasi certamente sarà confermato segretario del Pd: Matteo Renzi e che in vista delle elezioni del 2018 non vuole mettere la “faccia” su misure impopolari. Parlando ai presidenti delle Regioni, Paolo Gentiloni ha detto: «Ci sono norme e vincoli europei che non dobbiamo dare per intoccabili, c’è un margine di negoziato. Certamente da qui all’autunno la discussione con Bruxelles sarà aperta e potrà produrre risultati, sapendo che da un lato dobbiamo mantenere gli equilibri, dall’altro dobbiamo ottenere una cornice europea più realistica».

 Lessico gentiloniano, ma sostanza “renziana”: cara Bruxelles ci prepariamo ad un lungo e duro negoziato per strappare nuova e necessaria flessibilità. A Bruxelles la discussione è aperta, e non da oggi, ma il governo italiano – questa ò l’nconfessabile scommessa – immagina che un vero scongelamento della “dottrina” dell’austerity sia destinato a concretizzarsi nel caso in cui le elezioni in Francia e Germania dovessero confermare la leadership delle forze europeiste. A quel punto – concordano in via informale Gentiloni, Padoan e Renzi – sono destinati ad aprirsi margini, di entità al momento imponderabile, ma tali da consentire una manovra che non strozzi in culla i primi sintomi di ripresina italiana.

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Soldi, sponsor e gestione: i motivi dello scontro

martedì, Marzo 28th, 2017
un Paese antropizzato, sono necessari compromessi
 Il Parco della Maremma toscana
roberto giovannini
roma

Tra i promotori della futura riforma dei Parchi ci sono fior di ambientalisti, tra cui tre ex-presidenti della serissima Legambiente (Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, e l’attuale presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci). Eppure, altrettali fior di ambientalisti – Fulco Pratesi del Wwf, per citarne uno solo – dicono che la riforma crea danni gravissimi al patrimonio naturale italiano.

 

Tutelare. Ma come?

Il punto di disaccordo fotografa un dibattito che attraversa da almeno trent’anni il movimento ecologista e ambientalista italiano. Per alcuni, tutelare veramente un paesaggio naturale e un territorio, non è possibile con dei compromessi. Ogni commistione tra economia e tutela apre la strada alla devastazione, e per salvare un ambiente l’unica cosa da fare è tenerne fuori rigorosamente l’economia. Per gli altri, invece, questa è una soluzione non realistica per un territorio come l’Italia, dove nelle aree a parco nazionale abitano migliaia di cittadini che devono pure vivere. E dunque, l’unico modo per tutelare un territorio naturale è quello di siglare un buon compromesso, facendo virare in senso «verde» l’economia. (altro…)

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Parte il muro con il Messico, Trump chiede un miliardo di dollari per i primi 99 chilometri

martedì, Marzo 28th, 2017
washington

La Casa Bianca ha dato il via libera al muro con il Messico. Secondo la Cnn – che cita documenti del Dipartimento per la sicurezza interna, l’amministrazione Trump ha chiesto un miliardo di dollari per finanziare i 99 chilometri di barriera «per fermare l’arrivo degli immigrati». La richiesta, contenuta in un supplemento al bilancio del 2017, riguarda la ristrutturazione di 22 chilometri già esistenti e la costruzione di 77,2 chilometri nuovi. Per il 2018, invece, la richiesta di finanziamento è di 2,8 miliardi di dollari per ulteriori infrastrutture al confine e tecnologia.

 Nel frattempo Trump sta per affossare un’altra riforma Obama: quella ambientale. Per oggi è prevista infatti la firma di un ordine esecutivo che spazzerà via almeno sei misure contro il cambiamento climatico firmate dal precedente Presidente degli Stati Uniti. Tra queste la direttiva che regola le emissioni inquinanti e l’obbligo a tutte le agenzie governative di attivarsi per fronteggiare il problema. Obiettivo dichiarato di Trump: potenziare la produzione energetica e creare nuovi posti di lavoro.

 

«Credo che il presidente sia stato molto chiaro nel dire che non si applicheranno politiche contro il cambiamento climatico che mettano a rischio l’economia statunitense» è stato il commento di un funzionario della Casa Bianca che ha spiegato il nuovo provvedimento. (altro…)

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Borse in rosso con stop a Trump, dollaro ai minimi da novembre

lunedì, Marzo 27th, 2017

–di e

Avvio di settimana nel segno delle vendite per le Borse europee (qui gli indici principali), che si sono allineate al generale trend negativo dopo lo stop alla riforma sanitaria del presidente americano Donald Trump, che mette in dubbio la capacità dell’amministrazione Usa di realizzare le riforme economiche promesse. Sul finale gli indici hanno comunque limitato i danni: a Piazza Affari il FTSE MIB ha terminato la giornata in calo dello 0,32%. Giornata negativa in particolare per i titoli più esposti nei confronti del dollaro, sceso ai minimi da novembre contro l’euro. In generale, il flop dell’amministrazione Trump ha innescato un allontanamento dal rischio sui mercati finanziari con vendite su azionario e dollaro e acquisti su oro e titoli governativi. (altro…)

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