Archive for Marzo 20th, 2017

Se resiste la famiglia patriarcale

lunedì, Marzo 20th, 2017
linda laura sabbadini
 

Possibile che in un Paese come il nostro permanga ancora l’obbligo del cognome del padre per i figli e le figlie? Possibile che dopo 4 mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale tutto ciò non ci si adegui velocemente? Purtroppo è così. Ancora una volta. I Comuni stentano a mettere in pratica in modo visibile e chiaro il contenuto della sentenza, le persone hanno difficoltà a capire come fare a mettere il doppio cognome e non trovano chiare note esplicative nei siti istituzionali.

 Per non parlare delle notizie sbagliate che circolano in rete. Il ministero dell’Interno emana una circolare dopo un mese, ma non riesce ancora ad essere parte attiva con le altre amministrazioni. Questo è un grande vulnus, ci siamo quasi abituati a passare sopra a uno dei tanti residui del sistema patriarcale nel nostro apparato normativo. E non lo dico solo io, ha usato questi termini anche la Corte Costituzionale nel 2006, quando ha invitato, inutilmente ahimè, il Parlamento a legiferare. Parlava di retaggio di una concezione patriarcale della famiglia, allora. Ne abbiamo battuti tanti di questi retaggi nel tempo. Abbiamo eliminato la condizione subalterna della moglie nel 1975, e poi il delitto d’onore e il matrimonio riparatore nel 1981, e poi la violenza contro le donne come reato contro la morale nel 1996.

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Mattarella: “La mafia ruba il futuro”

lunedì, Marzo 20th, 2017
francesco la licata
 

Bisogna esser grati al Presidente della Repubblica per la sua partecipazione, a Locri, all’incontro coi familiari delle vittime delle mafie, come ogni anno promosso dall’Associazione Libera. Grati soprattutto per la chiarezza e la determinazione delle sue parole nell’analisi e nella condanna del fenomeno mafioso.

 Sergio Mattarella non si è mai manifestato come un carattere estroverso, al contrario ha sempre preferito le scelte affatto plateali, anche a costo di apparire troppo freddo e riservato. Ma ieri non ha potuto sottrarsi a quello che deve considerare quasi un «dovere», stando al senso delle parole pronunciate in pubblico. Per lunghissimi decenni si è tenuto dentro l’atroce sofferenza per la perdita del fratello, Piersanti, assassinato da Cosa nostra nel 1980, mentre era al vertice della Regione Sicilia.

Bisogna dargli atto che mai, neppure di sfuggita in tanto tempo, ha usato la sua condizione di parente di una vittima della mafia per obiettivi che possono esser anche nobili, come la politica, quando è buona politica. E spesso ha evitato persino di sfiorare il tema della mafia, per non dover fare riferimento al suo dolore privato. (altro…)

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Mattarella: “La mafia è presente. Prosciugare le paludi di corruzione”

lunedì, Marzo 20th, 2017
Francesco Grignetti
roma

«È con grande partecipazione che prendo la parola tra voi, familiari delle vittime innocenti delle mafie…». Familiare tra familiari di vittime innocenti, ma anche Capo dello Stato, non è stato un discorso banale né facile quello di Sergio Mattarella, ieri a Locri, ospite d’onore dell’associazione Libera di don Luigi Ciotti. L’occasione di un discorso che è sprone contro la rassegnazione, ma anche testimonianza personale. «I mafiosi – ha detto quindi Mattarella – non conoscono pietà né umanità. Non hanno alcun senso dell’onore, non del coraggio. I loro sicari colpiscono, con viltà, persone inermi e disarmate».

 Si è anche commosso, il Presidente della Repubblica, alla lettura dello sterminato elenco delle vittime. Tra cui, accompagnato da un applauso spontaneo, c’era quello di suo fratello, Piersanti, ucciso dalla mafia palermitana nel 1980. Presidente della regione Sicilia dal 1978, Piersanti Mattarella venne assassinato a Palermo una domenica mattina, mentre in auto con la moglie e i due figli andava a messa. Il primo a soccorrerlo fu proprio il fratello Sergio.

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Gentiloni rassicurante al giro di boa dei 100 giorni: “Ora avanti con le riforme”

lunedì, Marzo 20th, 2017
fabio martini
roma

È la sua indole. Nei primi tre mesi di leadership di governo, Paolo Gentiloni ha puntualmente spento ogni focolaio di enfasi e ogni tentazione all’auto-elogio. Ma alla vigilia di un evento spartiacque come i primi cento giorni del suo esecutivo, il presidente del Consiglio è disposto a a riconoscere la sua soddisfazione: «Era doveroso in questa fase impegnarsi a rassicurare e a dare stabilità. Ma lo abbiamo fatto senza rallentamenti, abbiamo proseguito l’impegno riformatore, prendendo decisioni cruciali in campi importanti: la tutela del risparmio, l’immigrazione, la sicurezza urbana, la povertà, gli interventi per il terremoto». E davanti alla prospettiva dei prossimi cento giorni, sulla carta assai più complicati dei primi, Paolo «il calmo» (definizione di Romano Prodi), dimostra di crederci: «Avanti tutta con le riforme», dice il presidente del Consiglio, con una prima concessione all’ottimismo della volontà.

 Decisionismo soft

Dopodomani scadono i primi cento giorni di un governo che quando nacque, il 12 dicembre scorso, oltre ad un palese deficit di legittimazione popolare, sembrava dovesse restare sotto tutela. Matteo Renzi ammise di aver «straperso» il referendum, ma – dimettendosi da capo del governo ottenne un esecutivo-fotocopia rispetto al proprio. Eppure, nei suoi primi cento giorni il nuovo governo – senza venir meno alla lealtà verso Renzi – ha assunto una propria fisionomia: disegnata dalle decisioni assunte e dallo stile del suo leader. (altro…)

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Orly airport: Drugs and alcohol found in gunman’s blood

lunedì, Marzo 20th, 2017

Riot police officer patrol inside Orly airport, south of Paris, as flights began to resume on Saturday 18 March, 2017.

Blood tests have revealed that a gunman who attacked soldiers at Orly airport in Paris on Saturday had consumed drugs and alcohol.

Ziyed Ben Belgacem, 39, was killed after he put a gun to a soldier’s head saying he wanted to “die for Allah”.

Paris prosecutors’ office said toxicology tests during his autopsy found traces of cocaine and cannabis.

Belgacem also had an alcohol level of 0.93g per litre of blood, nearly twice the legal limit for driving in France.

He is said to have been radicalised in prison, and was on a police watch-list. (altro…)

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Trump-Russia claims: US intelligence chiefs to give evidence

lunedì, Marzo 20th, 2017

FBI Director James Comey testifies on Capitol Hill in Washington in January 2017

FBI Director James Comey will talk about possible links between Russia and the Trump campaign

The heads of top US spy agencies are to testify before Congress about possible links between Russia and President Donald Trump’s election campaign.

They will also address Mr Trump’s claim that he was wiretapped by Barack Obama.

FBI director James Comey and the NSA’s Admiral Mike Rogers will speak at a rare open hearing of the congressional intelligence committee.

Russia denies trying to influence the election, while Mr Trump denounced the investigation as a “total witch hunt”. (altro…)

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意識不明のスペイン人コーチ、AEDが救う 競歩観戦中

lunedì, Marzo 20th, 2017

写真・図版沿道で倒れたリョパルトさんにAEDで救命処置がとられた

19日に石川県能美市で開かれた全日本競歩能美大会で、観戦中に意識を失ったスペイン人コーチが救命処置で一命を取り留める一幕があった。日本競歩界にとってかけがえのない人物を、日本陸上連盟の医療体制が救った。

倒れたのは、1980年モスクワ五輪の銀メダリストでスペイン陸連の上級コーチ、ジョルディ・リョパルトさん(64)。日本陸連今村文男五輪強化コーチが現役時代の90年代にリョパルトさんに弟子入りしてから、日本の選手たちはずっと歩型指導を受けてきた。この日も指導のために招かれ、沿道で観戦中だった。 (altro…)

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浜渦氏「水面下なら答えてやるよ」 百条委で強気の反論

lunedì, Marzo 20th, 2017

写真・図版東京都議会の百条委員会で、自席から発言する浜渦武生・元副知事=19日午後、東京都新宿区、西畑志朗撮影

東京都豊洲市場の用地取得をめぐり、19日に都議会百条委員会に証人として出席した浜渦武生・元都副知事(69)。やりとりのなかで時折、怒気をにじませた。

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「聖徳太子」「鎖国」復活へ 指導要領改訂案を修正

lunedì, Marzo 20th, 2017

文部科学省学習指導要領の改訂案で「聖徳太子」「鎖国」など、歴史上の人物や出来事などの表記を変えたことに対し、「教えづらい」「わかりにくい」などの批判が集まり、同省が一転、元に戻したり、復活させたりすることがわかった。こうした修正を反映した新指導要領は今月末に告示される。

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地下鉄サリン22年、遺族「あっという間」 駅で献花

lunedì, Marzo 20th, 2017

写真・図版地下鉄サリン事件から22年を迎え、東京メトロ霞ケ関駅で黙禱(もくとう)する駅員ら=20日午前8時0分、東京都千代田区、林紗記撮影

13人が死亡し、6千人以上が負傷したオウム真理教による地下鉄サリン事件から、20日で22年となった。大きな被害が出た東京メトロの6駅の事務室には献花台が設けられた。職員2人が亡くなった霞ケ関駅(東京都千代田区)では、発生時刻に近い午前8時に駅員21人が黙禱(もくとう)をささげ、犠牲者を追悼した。

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