La politica che manca tra i Cinque Stelle
sabato, Marzo 25th, 2017Con i parlamentari grillini è arrivato sulla scena un tipo affatto nuovo di personale politico. Un personale politico in maggioranza giovane che in teoria dovrebbe corrispondere alla novità presunta positiva della loro azione e del loro programma. In pratica però le cose non sembrano stare proprio così, dal momento che almeno nella forma, nel modo di esprimersi, quei nuovi parlamentari tendono irresistibilmente a imitare, addirittura esasperandoli, alcuni aspetti tipici del politico italiano tradizionale. Primo fra tutti la sostanziale vaghezza dell’eloquio. Sicché ciò che specialmente colpisce dei deputati e dei senatori 5 Stelle finisce per essere la loro marcata impudenza, soprattutto quando vengono interrogati su cose che li riguardano. Allora rispondono a vanvera, svicolano, spesso replicano dando più o meno esplicitamente della canaglia a chi gli ha fatto la domanda. Sempre peraltro con l’aria di dare una risposta perfettamente appropriata e con una perentorietà dai toni ultimativi.
Un esempio tratto dalla cronaca degli ultimi giorni. È noto che con il sistema elettorale proporzionale al quale sembriamo sciaguratamente avviati, nel prossimo Parlamento un governo potrà nascere solo dall’intesa tra partiti diversi. Ovvia dunque la domanda agli esponenti del partito di Grillo, che tra un anno ha buona probabilità di essere il partito di maggioranza relativa: «Voi 5 Stelle con chi cercherete un’alleanza?».