Archive for Aprile 20th, 2017

Gasdotto Tap, respinto il ricorso della Regione Puglia: via libera ai lavori tra gli ulivi del Salento

giovedì, Aprile 20th, 2017

di CHIARA SPAGNOLO

E’ arrivata a 24 ore dalla discussione la sentenza del Tar Lazio che consente a Tap di riprendere gli espianti degli ulivi nel cantiere di Melendugno. Respinto il ricorso della Regione Puglia, che chiedeva la sospensione dei lavori paventando un pericolo di danno permanente all’uliveto nell’incertezza del quadro autorizzativo sia in relazione allo spostamento dei 211 alberi dal tracciato sia dell’assoggettabilità a Via (la Valutazione di impatto ambientale) del progetto di microtunnel.Gli interventi di espianto, cominciati il 17 marzo, erano stati fermati con decreto cautelare del Tar il 6 aprile, nel pieno delle manifestazioni di protesta di attivisti, cittadini e amministratori salentini. I lavori potranno ricominciare nelle prossime ore. Attivisti, cittadini e amministratori salentini – che da 35 giorni presidiano il cantiere – sono intenzionati a continuare a manifestare contrarietà rispetto a tali interventi. Nell’area presidiata dalla polizia, a più riprese si sono susseguiti scontri e manifestazioni di protesta. (altro…)

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Cavalcavia, ormai è psicosi. Boom di allarmi in tutta Italia

giovedì, Aprile 20th, 2017
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Londra fa il bis Contro l’Europa si torna a votare

giovedì, Aprile 20th, 2017
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I democratici provano il blitz: vogliono il voto palese in Senato sulle dimissioni di Minzolini

giovedì, Aprile 20th, 2017
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Gli autovelox ticinesi decuplicano gli introiti: italiano il 60% dei multati

giovedì, Aprile 20th, 2017

I radar fissi e mobili piazzati sulle strade del Canton Ticino sono costati agli automobilisti scoperti a viaggiare oltre i limiti di velocità ben 10 milioni di franchi svizzeri, circa 9,3 milioni di euro. L’apparecchio più «redditizio» è quello di Balerna, sull’autostrada, a poca distanza dal valico di Brogeda, che da solo ha incassato quasi 8 milioni di franchi a spese, in sei casi su dieci, di cittadini stranieri, italiani in particolare ma anche viaggiatori provenienti dal Nord Europa.

I numeri delle multe sono stati resi noti nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato, che ha pubblicato il bilancio di tutte le attività svolte nel corso del 2016. La somma incassata grazie agli autovelox — che gli elvetici preferiscono chiamare radar — è dieci volte superiore al milione di franchi previsto nel bilancio preventivo dal Canton Ticino. Effetto soprattutto degli apparecchi fissi, a partire proprio da quel radar che non lascia scampo a chi procede verso Chiasso sull’A2 superando i limiti di velocità.

«L’autovelox di Balerna è stato piazzato alla fine del 2015 e chi percorre abitualmente l’autostrada da Mendrisio verso Chiasso naturalmente sa del radar e sta attento — dice Eros Sebastiani, portavoce dell’Associazione frontalieri —. Il problema è soprattutto per i viaggiatori occasionali, in molti casi italiani o stranieri provenienti da altri Paesi. Non si può negare che quello sia il classico sistema per fare cassa, anche se gli svizzeri dicono che è stato messo per motivi di sicurezza».

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Report, Ranucci: «Credo nei vaccini e li ho fatti ai figli: chiarirò tutto»

giovedì, Aprile 20th, 2017

Caro direttore,
sento il bisogno di scrivere queste righe in seguito al clamore che ha suscitato in questi giorni il servizio trasmesso lunedì sul Papilloma virus. Il servizio è cominciato con una grafica che specificava nei dettagli l’utilità del vaccino, nella quale abbiamo affermato che questo vaccino previene il tumore al collo dell’utero. Il programma proseguiva con un mio intervento nel quale letteralmente affermavo: «Quest’inchiesta non è contro l’utilità dei vaccini, in tema di prevenzione si tratta della scoperta più importante degli ultimi 300 anni», anche se tale vaccino è consigliato, ma non obbligatorio. Specificavo poi che il tema del servizio erano le reazioni avverse, e fornito gli elementi dimostrati dall’Oms, nel centro di Uppsala in Svezia. Su tali reazioni avverse, il Mediatore europeo ha accolto il reclamo di un gruppo di ricercatori danesi del Cochrane. Si tratta di scienziati accreditati, a cui dobbiamo il ritiro dal commercio di un farmaco a base di Sibutramina, un farmaco antiobesità, che aveva provocato decessi.

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L’Italia va riparata bene (prima di rifondarla)

giovedì, Aprile 20th, 2017

Otto ponti crollati in tre anni cominciano a essere una statistica. Una di quelle statistiche che ti tornano in mente mentre guidi in autostrada, e ti accorgi di guardare con apprensione alle decine di viadotti sotto i quali stai passando, a cui prima non avevi mai fatto caso. L’inquietudine è accresciuta dal fatto che di ogni incidente non si viene mai a sapere la causa. Errore umano, disastro colposo, cedimento strutturale, sono formule che si aggirano per qualche giorno sui giornali e poi affogano in processi lunghi una vita, di solito inconcludenti. Ai più sospettosi viene subito il dubbio che qualcuno abbia lucrato sul ferro, o fatto la cresta sul cemento. Oppure, più semplicemente, che non ci sono più i soldi per tenerli in piedi, tutti questi ponti e viadotti e cavalcavia che costituiscono l’apparato circolatorio della nazione (e che, pare, non siano neanche mai stati censiti, in attesa di un Catasto delle strade).

Altre statistiche infatti ci informano che da sette anni la spesa pubblica per investimenti diminuisce ogni anno. Nel conto economico 2016, per dire, sono mancati all’appello ben undici miliardi di spesa in conto capitale. Tutte le altre voci salgono, solo quella scende, perché è l’unica dove il governo può fare economia senza beccarsi uno sciopero o perdere i voti di una lobby. Secondo l’associazione degli asfaltatori, dal 2006 ad oggi sono stati risparmiati 40 miliardi in bitume, barriere o segnaletica (dato riportato da Il Mattino). L’Unione delle Province (esistono ancora) dice che gli investimenti per viabilità e sicurezza sulle strade provinciali è sceso da 7,3 euro a chilometro a 2,2 euro. I sindacati degli edili lombardi sostengono che i lavori di manutenzione si sono dimezzati negli ultimi dieci anni. Vuoi vedere, allora, che il cedimento strutturale sia una sindrome nazionale? Che la crisi stia erodendo, insieme alle basi sociali e politiche, anche il calcestruzzo su cui si regge l’Italia?

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L’invincibile Trumpada

giovedì, Aprile 20th, 2017

Ricorderete quando, prima di Pasqua, il presidente Trump annunciò solennemente che «un’Armada molto potente» (citazione menagramo: quella del re di Spagna colò a picco) stava facendo rotta sul mar del Giappone per mostrare i muscoli al cicciobomba atomico della Corea del Nord. Le persone impressionabili non ci avevano dormito la notte. Adesso si scopre che l’Armada del Trump fluttua da giorni nelle acque australiane, posizionate in direzione opposta. (altro…)

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Biotestamento, il malato potrà interrompere il trattamento

giovedì, Aprile 20th, 2017
federico capurso
roma

Il cuore della proposta di legge sul testamento biologico resiste grazie all’insolito asse di maggioranza costituito da Pd e Movimento 5 stelle e supera il primo ostacolo a Montecitorio.

 

LEGGI ANCHE – Quel dialogo tra M5S e vescovi (M. Sorgi)

 

Approvati ieri i primi due articoli del provvedimento che disciplina la fase terminale del malato. Le modifiche più importanti, nel corso della discussione in Aula sono state apportate al primo articolo, considerato il perno centrale della proposta di legge che, nelle intenzioni, restituisce al malato la possibilità di disporre secondo le proprie intenzioni del suo fine-vita. Secondo le modifiche apportate durante la discussione di ieri in Aula, oltre a disciplinare il consenso informato, il primo articolo prevede ora che il paziente possa rifiutare l’idratazione e la nutrizione artificiali, equiparandoli a normali trattamenti sanitari. Non un abbandono del malato alla morte, quanto piuttosto un accompagnamento a una conclusione serena dell’esistenza senza dolore (grazie al diritto alle cure palliative). Nel riconoscimento del fine-vita del paziente, si introduce la cosiddetta «sedazione palliativa profonda, in associazione con la terapia del dolore». Si intende evitare, poi, un accanimento terapeutico nei confronti del malato: nessuna «ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure», ma piena libertà di scelta al paziente, anche prima della malattia. (altro…)

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Nasce il TeoGrillismo, così il M5S chiede alla Chiesa i voti dei moderati

giovedì, Aprile 20th, 2017
andrea malaguti
roma

La nascita del TeoGrillismo è annunciato da due interviste parallele. La prima la concede Beppe Grillo ad Avvenire, il quotidiano dei vescovi. La seconda, Marco Tarquinio, che di Avvenire è il direttore, al Corriere della Sera. Grillo, nel suo linguaggio a metà tra Osho e Napoleone, dice che il problema planetario è «il dopo sbornia dei cittadini sbattuti sul piatto del business mondiale come manodopera per uscire dalla Grande Crisi». Tarquinio dice: «Se guardiamo ai grandi temi, nei trequarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità». Non è vero. Ma ci sono due nodi di fondo che sono prioritari per i TeoGril e per la Chiesa: la povertà e il lavoro. Su questo terreno, incomprensibilmente sottovalutato dal resto della politica, il messaggio è lo stesso: diseredati, non abbiate paura, noi siamo qui a proteggervi. Come? La Chiesa con la preghiera e finalmente con i preti di strada. I 5 Stelle con la promessa del reddito di cittadinanza. Ma la soluzione prospettata importa relativamente. Quello che conta è un sentimento diffuso di rabbia e frustrazione che i Cinque Stelle, e in modo del tutto diverso Papa Francesco, intercettano e gli altri no.

 

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A Torino, prima della campagna elettorale, Monsignor Nosiglia, vescovo della città, spiegò a Chiara Appendino l’importanza delle periferie. Appendino costruì

a sua corsa al Municipio sulle difficoltà degli emarginati. Da quel momento l’idea del futuro del Vescovo e della Sindaca si è divaricata fino a diventare inconciliabile, dalle scuole paritarie alle coppie gay. E allora che cosa unisce la Chiesa cattolica alla chiesa messianica immaginata da Gianroberto Casaleggio? Chi è che ha più bisogno dell’altro? E come è possibile che la strada che porta a Gaia, un universo che odia i massoni, la finanza e la croce, sia la stessa che porta al Paradiso? (altro…)

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