Il 25 aprile e i meriti degli ebrei
venerdì, Aprile 21st, 2017Appare più che giustificata la decisione della presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello di non aderire alla manifestazione promossa dall’Anpi in occasione del 25 Aprile e di promuoverne una propria. Eviterà così agli ebrei romani di essere coinvolti in quelli che il giorno dopo sarebbero stati definiti dai media «incidenti» e che sono invece aggressioni a coloro che sfilano dietro le bandiere della Brigata ebraica. Da moltissimo tempo la spregevole usanza delle offese (o peggio) alle insegne di quella Brigata inquina le cerimonie italiane in onore della Resistenza. In misura intermittente, per fortuna. C’è stato persino chi (Ugo Giannangeli su «Palestina rossa») ha messo in dubbio l’opportunità che quei vessilli, quasi fossero abusivi, vengano issati nei cortei in memoria della nostra guerra di Liberazione.
Ricordiamo brevemente di cosa stiamo parlando. La Jewish Brigade fu istituita il 20 settembre del 1944 per decisione del primo ministro britannico Winston Churchill e, al comando del canadese Ernest Frank Benjamin, fu inquadrata nell’esercito che combatteva contro i tedeschi. In realtà un Reggimento palestinese era nato molto prima, nel 1941, quando l’avanzata di Erwin Rommel pareva incontenibile e Londra fece appello a «tutte le forze disponibili» per contrastare l’attacco nazista nell’Africa settentrionale.