Archive for Aprile 27th, 2017

Piazza Affari peggiora in chiusura. Wall Street apre in lieve rialzo

giovedì, Aprile 27th, 2017

–di

Le Borse europee viaggiano sui minimi di giornata dopo la decisione – attesa – della Bce di lasciare i tassi invariati. Le parole più ottimistiche sulla crescita di Mario Draghi hanno inizialmente fatto apprezzare l’euro, risalito sopra 1,09 e migliorare i listini. Successivamente, i toni più morbidi sul tema inflazione hanno consentito un ritorno del cambio sotto quota 1,09 accompagnato anche da un calo dei tassi governativi. Negli Usa, avvio in moderato rialzo per Wall Street, con gli occhi puntati alle trimestrali. I mercati, poi, guardano già a venerdì, quando è attesa la scadenza di alcune misure che potrebbero comportare il temporaneo arresto dell’operatività del governo e dopo l’atteso annuncio della riforma fiscale dell’amministrazione Trump, accolta dai mercati con un certo scetticismo. La proposta prevede un taglio drastico delle tasse per aziende e persone fisiche ma i mercati lamentano l’assenza di alcuni dettagli. Il nodo cruciale è rappresentato soprattutto dai possibili ostacoli che la proposta potrebbe incontrare al Congresso, soprattutto in tema di fonti di finanziamento.

Wall Street: apertura in lieve rialzo, attesa per conti gruppi hi-tech

La seduta a Wall Street (segui qui l’andamento degli indici Usa) è iniziata in lieve rialzo con gli investitori in attesa delle trimestrali di alcuni giganti tecnologici che arriveranno questa sera a mercati americani chiusi. Il focus è su Alphabet, Amazon, Intel e Microsoft. Oltre a digerire i conti societari già arrivati, gli operatori di mercato sono alle prese con l’assenza di dettagli nel piano fiscale presentato ieri dall’amministrazione Trump e che include un taglio delle aliquote aziendali al 15% dal 35%. Dal fronte macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono cresciute più del previsto (+14mila a 257mila) e gli ordini di beni durevoli a marzo sono saliti meno delle attese (+0,7%). (altro…)

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Migranti, Orlando: “Togliere le mele marce nelle Ong, ma non generalizzare”

giovedì, Aprile 27th, 2017

“Non è giusto ricostruire la storia delle Ong come quella di organizzazioni colluse con i trafficanti di essere umani”. Così il ministro della Giustizia e candidato alle primarie Pd Andrea Orlando al videoforum di RepubblicaTv condotto da Massimo Giannini e Laura Pertici. “Spero che la Procura di Catania parli attraverso le indagini”, ha aggiunto Orlando in merito alle dichiarazioni del procuratore Carmelo Zuccaro, secondo il quale alcune Ong potrebbero essere finanziate da trafficanti

REP.IT

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Il canone Rai arriva anche a chi ha chiesto l’esonero. Ecco cosa fare

giovedì, Aprile 27th, 2017
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“Così le Ong vogliono destabilizzare l’economia italiana coi migranti”

giovedì, Aprile 27th, 2017
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Mafia Capitale, pm chiede 28 anni per Carminati e 26 anni per Buzzi

giovedì, Aprile 27th, 2017
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Come la Francia prepara l’attacco alla Siria

giovedì, Aprile 27th, 2017

ELISEO: UN CONSIGLIO DI GUERRA
Ieri mattina all’Eliseo, il Presidente della Repubblica Hollande ha riunito il Consiglio di Difesa e di Sicurezza Nazionale l’organo supremo che sovrintende le decisioni militari e di intervento all’estero, le operazioni di intelligence, le questioni di sicurezza strategica e di lotta al terrorismo. C’erano i ministri più importanti del governo i vertici delle Forze Armate e dei Servizi Segreti.
Oggetto della riunione, la Évaluation Nationale, la relazione finale del Governo sul “presunto attacco chimico” a Khan Sheikhoun, in Siria, il 4 Aprile scorso.
La relazione di sei pagine, ha individuato nel regime siriano il responsabile della strage chimica. Ma qualcosa, anzi molto, non torna. Vediamo perché.

Gli elementi portati per provare l’accusa sono sostanzialmente tre:
1) Il tipo di Gas usato
2) Il processo di produzione
3) Il modo in cui è stato utilizzato

UN SARIN PARTICOLARE
Scrive il Governo di Parigi: “le analisi effettuate dagli esperti francesi sui campioni ambientali raccolti in uno dei punti d’impatto dell’attacco chimico (…) rivelano la presenza di Sarin”, o meglio “di un prodotto secondario specifico, il DIMP (Diisopropil metilfosfonato).
Non solo, ma anche l’analisi biomedica “su un campione di sangue preso in Siria da una delle vittime dell’attacco di Khan Sheikhoun”, mostra esposizione al Sarin. (altro…)

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Libertà di stampa, accuse a Grillo «Io il problema? Sistema marcio»

giovedì, Aprile 27th, 2017

Un balzo di venticinque posizioni, dal settantasettesimo posto al cinquantaduesimo. Sempre dietro a Belize e Botwana, ma più vicini a Stati Uniti (quarantatreesimi) e Francia (trantanovesima). Un balzo che ha un significato: la libertà di stampa in Italia è migliorata, almeno secondo il rapporto annuale di Reporters sans Frontières (Rsf). Tuttavia i giornalisti sono ancora «minacciati dalla criminalità organizzata». Ma il rapporto annuale diventa anche un caso politico perché Rsf denuncia che i cronisti subiscono intimidazioni da «politici come Beppe Grillo, del Movimento 5 Stelle, che non ha esitato a rendere pubblica l’identità dei giornalisti che lo infastidiscono». La replica del leader del Movimento — che spesso anche durante i suoi spettacoli teatrali ha utilizzato i rapporti di Rsf per denunciare lo stato dei media in Italia — non si fa attendere e arriva via blog. «La colpa di questo sistema informativo marcio è mia», scrive il garante pentastellato. E contrattacca: «In un Paese in cui un ex premier condannato tiene in mano tre televisioni da oltre 20 anni, dove molti giornali nazionali sono amministrati da editori impuri iscritti a partiti politici o, peggio ancora, dove alcuni quotidiani sono persino proprietà diretta di partiti politici, il problema sono io, che scrivo su un blog».

«Errore nel rapporto»

I Cinque Stelle fanno quadrato intorno a Grillo (che era stato citato anche nel rapporto del 2015: «Sembra voler controllare i giornalisti»). Sul blog fioccano i commenti: sfiorano quota duecento e sono in larga parte a difesa del leader. Qualche simpatizzante addirittura si prende la briga di criticare Rsf sulla sua pagina Facebook. (altro…)

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I compensi d’oro dei top manager

giovedì, Aprile 27th, 2017
di Fabio Sottocornola

MILANO Supera i 13 milioni la busta paga del 2016 di Sergio Marchionne. Tra stipendio base, bonus e incentivi, il top manager che ricopre diversi incarichi nella galassia Exor, guida la classifica dei più pagati in Italia. Dietro a lui si piazza Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit che assomma agli emolumenti per l’incarico una indennità di buonuscita da 9,5 milioni di euro: l’assegno complessivo sale così a 12,2 milioni. Sul terzo gradino del podio si piazza Carlo Malacarne, fino a un anno fa presidente e amministratore delegato di Snam che incassa un totale di 8,5 milioni.

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Pd, Emiliano attacca Renzi: «È il solito testardissimo, pensa di risolvere i problemi con i bonus»

giovedì, Aprile 27th, 2017

Lo scontro al confronto Sky in vista delle primarie Pd | CorriereTv

Vivace scambio di battute tra Michele Emiliano e Matteo Renzi al confronto Sky in vista delle primarie Pd. “È sempre il solito, pensa di risolvere i problemi con i bonus e non con i diritti assicurati a tutte le persone. È una fissazione che abbiamo provato a togliergli dalla testa. È testardissimo a insistere negli errori», le parole del governatore della Puglia. (altro…)

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Alitalia, ora si fa avanti Lufthansa Ma l’ipotesi è tagliare 9 mila posti

giovedì, Aprile 27th, 2017

Un primo, informale, sondaggio da parte di Lufthansa è già arrivato. Con due punti fermi. Il primo è che la compagnia tedesca sarebbe interessata a rilevare Alitalia, ma solo dopo il fallimento. Prendendola a costo zero. Il secondo è che si farebbe carico solo di un pezzo della compagnia. Gli aerei di proprietà sono soltanto un terzo dei 120 al momento in dotazione. E potrebbero prendere tutti la via della Germania. Mentre per il personale, Lufthansa sarebbe disponibile a farsi carico al massimo di un quarto dei dipendenti: 3 mila su 12 mila. La compagnia tedesca non commenta le indiscrezioni. Nemmeno il governo italiano, però sull’ipotesi tedesca il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda si lascia sfuggire su Radio 24 un «lo spero», salvo poi precisare che «sarebbe interessante da esplorare».

Il negoziato con Lufhtansa

L’avvicinamento tra i due gruppi è avvenuto lo scorso autunno, quando Etihad ha dato in affitto a Lufthansa 38 aerei (più il personale) di Air Berlin, seconda compagnia tedesca in profonda crisi di cui gli arabi controllano il 29,2%. All’inizio di febbraio Etihad e Lufthansa hanno annunciato una corposa partnership commerciale. Ma sarebbe stato aperto anche il dossier Alitalia. E la drastica riduzione dei costi prevista dal nuovo piano industriale sarebbe dovuto servire a rendere più alettante un potenziale accordo. Ora superato. Sulle spoglie di Alitalia intanto si è già fatta avanti Malaysia Airlines, che si è candidata a prendere 6-8 Airbus A330.

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