–di E. Micheli e A. Fontana
La Borsa di Milano sfiora i massimi da oltre due anni al termine di una seduta di transizione per l’azionario europeo alla vigilia delle decisioni della Federal Reserve sulla politica monetaria Usa. Con Francoforte ferma per festività, Wall Street senza slancio, ma con un Nasdaq vivace e ancora capace di trainare i tecnologici, i listini hanno chiuso comunque tutti in rialzo. A spiccare è stata ancora una volta Madrid (con l’Ibex35 in guadagno di quasi un punto percentuale) dopo che la mano dura del governo Rajoy sembra aver fatto rientrare la crisi catalana. Piazza Affari ha chiuso sui massimi di giornata segnando +0,18% nel Ftse Mib che ha avvicinato il top da agosto 2015. La performance è stata trascinata dai titoli della galassia Agnelli-Exor con Cnh (+5,5%) prima della classe grazie alla trimestrale e Ferrari (+2%) al nuovo massimo vicino a 103 euro a due giorni dalla diffusione dei conti. Bene anche la holding Exor (+1,7%). Gli operatori hanno penalizzato il settore bancario italiano, mentre hanno ignorato le indiscrezioni di uno stallo nelle trattative Mediaset-Vivendi per sanare la rottura dell’estate 2016: le azioni del gruppo televisivo italiano sono salite del 2,4%. In grande evidenza il comparto immobiliare dopo che la versione definitiva della Legge di bilancio approdata al Senato include l’allargamento al real estate dei Piani individuali di risparmio: +7% Aedes, +4% Beni Stabili.
Listini europei aiutati da Pil Eurozona
Gli indici europei hanno iniziato a la strada del rialzo a metà mattina, dopo la diffusione del dato sul prodotto interno lordo del terzo trimestre della zona euro, che continua a migliorare, salendo dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti (+0,7% nel secondo trimestre) e del 2,5% su base annua. (altro…)