No a politica e religione, per i giovani è l’era delle passioni tiepide
lunedì, Ottobre 30th, 2017di ILVO DIAMANTI
PARAFRASANDO il titolo di un noto libro, potremmo dire che viviamo in un’epoca di “passioni tiepide”. Non “tristi”, come quelle evocate da Miguel Benasayag e Gérard Schmit nel loro saggio (pubblicato nel 2004 da Feltrinelli). Piuttosto: “disincantate”. Interpretate con realismo. In particolare dai giovani. Abituati a proiettare il futuro nel loro sguardo. E a orientare il nostro. Perché i giovani “sono” il futuro.
È l’immagine suggerita dal sondaggio dell’Osservatorio di Demos-Coop, condotto nei giorni scorsi e proposto oggi su Repubblica.
D’altronde, la società, e soprattutto i giovani, si sono abituati al clima di sfiducia che grava su di noi. Ormai da troppi anni. Così, lo attraversano senza troppa paura. In particolare, i “giovani-adulti” (secondo i demografi), la “generazione del millennio”, secondo l’Istat.
Insomma, coloro che hanno fra 25 e 36 anni e stanno a metà fra giovinezza ed età adulta. E cumulano l’insicurezza di chi ha di fronte un futuro carico di incognite e la sicurezza di chi i problemi del futuro ha iniziato a sperimentarli. È la metafora di una società che non accetta di invecchiare. Dove tanti, quasi tutti, vorrebbero restare “per sempre giovani”. A costo di protrarre all’infinito le incertezze degli adolescenti. È un aspetto che avevamo già osservato altre volte, in passato. (altro…)