I giochi di potere nelle nomine Mps
martedì, Novembre 28th, 2017Il lupo che perde il pelo ma non il vizio rimane stabilmente nel Monte dei Paschi. Il lupo è la politica, questa volta nelle vesti del governo in carica che, nel nominare i vertici della banca senese, ha piazzato persone funzionali a interessi di bottega piuttosto che puntare a trasparenza e competenza.
Così capita che nel collegio sindacale di Mps il governo (che dopo aver usato 5,4 miliardi dei contribuenti è azionista al 68%) abbia scelto due profili discutibili. Il primo, Paolo Salvadori, è imputato a Milano per due reati assai connessi con l’attività di un sindaco: falso in bilancio e aggiotaggio. Cosa che peraltro per il dg del Tesoro, Vincenzo La Via, è del tutto regolare: «Sulla base della normativa esistente non esistono elementi ostativi alla candidatura» ha dichiarato alla Commissione d’inchiesta sulle banche. Senza tener conto dell’esistenza anche di elementi di opportunità. (altro…)