Archive for Gennaio, 2018

Liste Pd, Folli: “Renzi asserragliato nel partito fortezza teme la sconfitta”

domenica, Gennaio 28th, 2018

Manconi, Realacci, Tinagli, De Vincenti: solo quattro dei tanti nomi degli esclusi dalle liste Pd, non reanziani che però “avevano lavorato bene”. Perché il segretario Matteo Renzi ha preferito tenerli fuori? E chi entra nel partito che ha ormai “cambiato pelle”?

il commento di Stefano Folli

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Le lezioni (ignorate) della crisi

domenica, Gennaio 28th, 2018

Se rileggessimo i giornali di cinque o sei anni fa ci tornerebbe in mente come l’Europa, e in particolare il nostro Paese, fossero sull’orlo di un precipizio evitato all’ultimo istante. La memoria della nostra campagna elettorale è invece ben corta. Nel 2011 mentre gli Stati Uniti erano già usciti dalla recessione seguita al tracollo finanziario del 2008, l’Europa stava entrando in una seconda crisi dovuta alla debolezza delle sue banche, al timore di un ripudio dei debiti pubblici di alcuni Paesi (tra cui il nostro), al rischio di una frantumazione dell’euro con conseguenze politiche ed economiche difficili da immaginare ma potenzialmente drammatiche. Come abbiamo evitato il baratro e quali insegnamenti trarne per le scelte che ci accingiamo a fare?

La prima lezione è che la politica monetaria deve reagire a situazioni eccezionali con politiche eccezionali. Lo fece la Federal Reserve nel 2008, pochi mesi dopo l’inizio della crisi. La Banca centrale europea (Bce) dovette invece aspettare Mario Draghi, la sua famosa frase «Whatever it takes» e gli acquisti di titoli pubblici che ne seguirono. Il suo predecessore, Jean-Claude Trichet, non aveva capito la gravità della situazione e il 7 luglio 2011, mentre scoppiava la crisi dei debiti pubblici, aveva alzato i tassi di interesse. (altro…)

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Elezioni, nelle liste di Forza Italia esce Carraro, dentro Incocciati, Lella Golfo e Diaconale

domenica, Gennaio 28th, 2018

ROMA Non ci sarà più Bernabò Bocca, titolare del noto hotel di Roma che ospitava Matteo Renzi durante i suoi primi giorni da premier e che, tra i forzisti, era forse l’amico più stretto che il leader pd potesse vantare. E non ci sarà più nemmeno Franco Carraro, ex sindaco di Roma e storico ex presidente della Federcalcio. Federcalcio che però sarà nuovamente rappresentata da Cosimo Sibilia, confermatissimo in collocazione sicura da senatore. Mentre il calcio, quello giocato, avrà come espressione nelle liste di Forza Italia Giuseppe Incocciati, ex attaccante di Milan e Napoli, amico di Diego Maradona, blindato al Senato nel proporzionale della Ciociaria. (altro…)

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Elezioni 2018, il Pd svela le liste: fuori Latorre e Cuperlo, rientra De Vincenti Quattro «paracadute» per Boschi

domenica, Gennaio 28th, 2018

Emiliano: «Così non si può andare avanti»

«Così non si può più andare avanti: sono profondamente addolorato, il Pd era nato come un progetto plurale e aperto, una forza politica dove le minoranze venivano rispettate. E invece ora è diventato un partito come gli altri». Lo ha detto il governatore della Puglia e leader di minoranza Pd, Michele Emiliano, dialogando con il Fatto Quotidiano dopo la presentazione delle liste. «Renzi – ha sottolineato – si è chiuso per dieci giorni in una stanza con le liste, aggiungendo e togliendo con la penna. Io ci ho parlato più volte, inutilmente. Anche perché sono state calpestate tutte le regole dello Statuto, che prevede un preciso iter».

08:46

Niente under 30 nelle liste Pd

C’è malumore tra le fila dei Giovani Democratici per l’assenza di under 30 nelle liste di candidati per la Camera. Il segretario Mattia Zunino, che già ieri aveva espresso in un lungo post di riflessioni su Facebook i suoi dubbi sulla gestione della trattativa, ha parlato su Repubblica di «occasione mancata» da parte del partito per dare «una risposta alla questione generazionale». «Tutti gli under 30 sono stati fagocitati dalle trattative per garantire un posto ai parlamentari uscenti – dice Zunino -, esigenza legittima e che rispetto ma sulla quale non ho potuto garantire il mio voto». (altro…)

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Per sfidare Trump i democratici ripartono da Kennedy

domenica, Gennaio 28th, 2018
AP

In ascesa. Joseph Kennedy III, a soli 37 anni è già una stella nascente del partito democratico. Pronipote dell’ex presidente americano John Fitzgerald Kennedy, è salito alle cronache lo scorso anno con il suo appassionato intervento in difesa dell’Obamacare

paolo mastrolilli
inviato a new york

La risposta a Trump è Kennedy. Nel senso che martedì sera, dopo il rituale discorso sullo stato dell’Unione, la risposta dei democratici al presidente repubblicano verrà affidata a Joe Kennedy III. Però la scelta del nipote di Bob, e pronipote di John e Ted, va oltre il valore della sua orazione. Rappresenta l’ennesimo ritorno sulla scena della dinastia politica americana più famosa, la famiglia reale della più antica democrazia del mondo, che sta già facendo discutere i suoi stessi compagni di partito. Mandare avanti un Kennedy a sfidare Trump significa contrapporre i successi del passato alla vergogna del presente, per puntare verso un futuro migliore, oppure è il disperato sguardo verso un passato che non tornerà più, e dimostra l’impotenza dell’opposizione?
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L’economia corre e Donald Trump mostra i muscoli

domenica, Gennaio 28th, 2018
Maurizio Molinari
 

Donald Trump ha iniziato il secondo anno di presidenza con un’economia in crescita e una politica estera determinata, destinata a mettere in difficoltà gli avversari e a dura prova gli alleati.
La crescita dell’economia è descritta dagli indici record di Wall Street, dai progressi del Prodotto interno lordo e dal ritorno di ingenti capitali dall’estero: una pioggia di dollari si riversa nelle tasche dei consumatori, favorisce gli investimenti e, grazie alla valuta debole, sostiene le esportazioni. Il cambio di clima economico è iniziato con l’approvazione del maxi taglio fiscale ed è sostenuto dalle attese sul piano per le infrastrutture.

 A dispetto dei timori di molti economisti su eccessi di euforia e una possibile recessione in vista, ciò che conta per il presidente degli Stati Uniti è aver cambiato l’umore nel ceto medio che lo ha eletto, facendogli percepire un miglioramento delle aspettative per l’immediato futuro.
Sempre al ceto medio parla la più aggressiva mossa commerciale americana: i dazi all’import di lavatrici e pannelli solari colpiscono anzitutto la Cina, considerata dalle famiglie del Mid-West il vero avversario del benessere dell’industria manifatturiera.</ (altro…)
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I partiti dominati dai capi

domenica, Gennaio 28th, 2018
Marcello Sorgi

È inutile sorprendersi per quanto è successo negli ultimi giorni e rischia ancora di accadere fino a domani, termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali.

I partiti personali, come quello fondato nel 1994 da Berlusconi e copiato in questa occasione da Renzi e Di Maio, in Italia purtroppo non sono una novità. Né lo è il metodo ormai collaudato di approfittare delle elezioni per mandare in Parlamento solo fedelissimi che devono obbedire sempre al capo, costi quel che costi, e emarginare i possibili dissidenti. Il fatto che Berlusconi, negli anni, abbia dovuto subire un certo numero di «tradimenti», come li chiama lui, giunti a mettere in crisi più volte i suoi governi, non vuol dire che il suo sistema non funzioni o si sia usurato nel tempo; semmai che esiste sempre, in democrazia, anche in una democrazia ridotta come la nostra, un certo tasso di imprevedibilità e di vitalità, che ne garantisce la riscossa rispetto ai disegni apparentemente invincibili dei leader carismatici: forme di «dispotismo», li giudicava quasi un quarto di secolo fa proprio su «La Stampa» Norberto Bobbio, presagendone gli effetti funesti.

 

Da allora a oggi, da quando Bobbio definì Forza Italia «primo partito personale di massa», annotando del suo fondatore «la perizia da vecchio comico», e non immaginando neppure lontanamente che a un certo punto sarebbe arrivato un comico vero a sbaragliare il campo, la sola differenza è che per quanto tanti ci avessero provato, solo Berlusconi era riuscito a tenere in vita il suo partito-azienda, assistendo soddisfatto alle cadute di avversari interni e esterni e improbabili imitatori. (altro…)

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Pd, Renzi blinda il giglio magico. E per Giachetti spunta il posto sicuro in Toscana

domenica, Gennaio 28th, 2018
francesca schianchi
roma

Quando, ieri alle quattro del mattino, la Direzione è finita con la lettura dei candidati, il segretario dem è stato visto avvicinarsi al ministro Claudio De Vincenti. Con un po’ d’imbarazzo: degli esclusi eccellenti, era l’unico presente in sala. A suo favore, ieri, è insorto il collega Carlo Calenda (citando anche altri nomi per i quali, dice, servirebbe un «ravvedimento operoso»): «C’è stata un’incomprensione, è lui che ha detto un secco no a una nostra proposta. Ora vediamo se esiste spazio dopo le rinunce», ripara a sera Renzi, perché «di Claudio ho molta stima». Così, nel crudele gioco di chi è dentro e chi fuori, il responsabile del Mezzogiorno potrebbe rientrare. A differenza di molti altri che hanno perso la loro partita.

 Nonostante l’ottimismo esibito («ad Arezzo saremo il primo partito, spero anche in Italia»), le simulazioni dai sondaggi parlano di un probabile dimezzamento dei seggi di Camera e Senato. Un dato con cui Renzi e il giglio magico hanno dovuto fare i conti. Attenti a salvaguardare i fedelissimi, in modo da garantirsi gruppi parlamentari il più possibile coesi e leali un domani. Anche a costo di sacrificare, in molti casi, il criterio di vicinanza al territorio spesso sbandierato.< (altro…)

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基幹送電線、利用率2割 大手電力10社の平均

domenica, Gennaio 28th, 2018

写真・図版大手電力の基幹送電線の路線数と平均利用率

風力や太陽光発電などの導入のカギを握る基幹送電線の利用率が、大手電力10社の平均で19・4%にとどまると、京都大学再生可能エネルギー経済学講座の安田陽・特任教授が分析した。「空き容量ゼロ」として新たな再生エネ設備の接続を大手電力が認めない送電線が続出しているが、運用によっては導入の余地が大きいことが浮かび上がった。

基幹送電線の利用状況の全国調査は初めて。29日に東京都内であるシンポジウムで発表される。 (altro…)

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アジの開き→ちくわ メロン→半分 給食に食材高騰の波

domenica, Gennaio 28th, 2018

写真・図版横浜市の2014年度の献立の一例。メロンが8分の1カットになった=横浜市教委提供

アジの開きが姿を消し、ちくわの磯辺揚げにかわった。デザートのメロンも年々小さくなった。ここ数年続く食材の値上がりを受け、横浜市などで小学校給食が徐々に寂しくなっている。給食費を上げる動きも目立ってきた。 (altro…)

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