Presidenza Figc, è caos: niente intesa, si va verso commissariamento
martedì, Gennaio 30th, 2018di FULVIO BIANCHI
ROMA – Arriva il commissario (e tocca a Malagò) in Figc. Una brutta pagina per la Federcalcio, tre candidati, niente accordo. E così dopo una giornata sfinente ecco quello che dice Cosimo Sibilia, leader dei Dilettanti, alle sei di sera: “Dopo aver in tutti i modi cercato di raggiungere una convergenza non ci sono condizioni per poter procedere, chiedo quindi ai delegati della Lega nazionale dilettanti di votare scheda bianca”. Sibilia aveva proposto a Gravina di fare lui il presidente (con il n.1 dei Dilettanti suo vicevicario) ma Gravina non ha accettato, “evidentemente all’interno ha avuto problemi” ha spiegato il senatore di Forza Italia. Molti alleati di Gravina non ci stavano. E così è saltato tutto. Anche i calciatori hanno annunciato il voto scheda bianca. Ora è stata convocata per giovedì alle 15 la riunione della Giunta esecutiva del Coni che dovrebbe sancire l’arrivo del commissario in federcalcio. Tra le priorità del commissario la scelta del nuovo ct della Nazionale: il sogno di Malagò è Ancelotti, ma è più probabile che si vada verso un Conte bis o un incarico a Ranieri.
“Per il nostro percorso abbiamo deciso di non esprimere il nostro voto: certamente è una sconfitta e sicuramente ci sarà il commissario. Ma è giusto che qualcuno di esterno ci metta mano”. Così Damiano Tommasi. “Forse non è un caso che siamo fuori dal Mondiale – ha aggiunto Tommasi – Avevamo bisogno di un cambiamento e ritenevamo che nessuno dei due candidati lo rappresentasse sul serio”. “Noi siamo stati responsabili” ha detto il n.1 della Lega Dilettanti, eletto proprio qui un anno fa all’unanimità e furibondo per la piega che ha preso oggi la giornata. Si va così alla quarta votazione (inutile). Impossibile arrivare al 50 per cento più uno. Gravina, l’unico superstite, ha preso il 39,06 per cento, Sibilia l’1,85%, le schede bianche sono state il 59,0%%. Che figura, il calcio affondato dalle schede bianche. “Una buffonata, c’era un piano sotto: abbiamo fatto una figura di cacca…” (altro…)