Avvio di settimana sotto la parità per la maggior parte delle Borse europee, penalizzate dall’andamento negativo di Wall Street dove, dopo quattro settimane consecutive di record, gli investitori sembrano voler realizzare parte dei guadagni fatti. A Piazza Affari il FTSE MIB ha ceduto lo 0,23%, penalizzato dalle vendite sul settore utilities (che ha risentito del trend rialzista dei rendimenti dei titoli governativi) e sui petroliferi, che hanno scontato la debolezza del greggio. Le vendite hanno così colpito Saipem (-2,24%), A2a (-1,4%), Tenaris (-1,38%) ed Eni (-1,07%). Giornata brillante invece per StMicroelectronics (+2,36%), premiata dal buon momento del settore tecnologico europeo in seguito alle indicazioni fornite dall’austriaca Ams (in rialzo di oltre il 17% a Zurigo). Sul mercato dei cambi, seduta di recupero per il dollaro, indicato sul finale a 1,2354 per un euro (1,2428 venerdì in chiusura). Il biglietto verde si rafforza anche nei confronti dello yen (a 109,06 da 108,63) e della sterlina (a 1,4048 per un pound da 1,4155). Euro/yen a 134,71 da 135.
La risalita del dollaro si è accentuata dopo la pubblicazione dei dati Usa sulle spese delle famiglie, ai massimi da sei anni, e sui redditi personali. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono salite dello 0,4% dal mese precedente, meno dello 0,5% atteso dagli analisti. I redditi personali sono cresciuti dello 0,4%, lo 0,1% in più delle previsioni. Il tasso di risparmio a dicembre si e’ attestato al 2,4% dal 2,5% di novembre, minimo del settembre 2005. L’indicatore dell’inflazione che emerge da queste statistiche mostra un incremento mensile dello 0,1% a dicembre e dell’1,7%, quindi al di sotto del target della Federal Reserve. (altro…)