Archive for Aprile 10th, 2018

Multe, la sentenza dei giudici: “Via i Tutor dalle autostrade”

martedì, Aprile 10th, 2018

La decisione è di quelle che farà discutere (e forse gioire molti automobilisti). Autostrade per l’Italia è stata “condannata” a togliere dalle strade e distruggere tutti i Tutor che negli anni sono stati montati sulle strade del Belpaese.

Il motivo? Il brevetto appartiene ad una piccola impresa di Greve in Chianti.

La Corte di Appello di Roma, dopo un processo nato nel 2006 e durato 12 lunghi anni, ha stabilito che il sistema di sorveglianza (e controllo della velocità) che Autostrade per l’Italia utilizza ormai da tempo, è viziato da violazione di brevetto. L’azienda Craft, grazie al lavoro del professor Vincenzo Vigoriti e dell’avvocato Donato Nitti, è riuscita a farsi riconoscere la proprietà del brevetto. Costringendo così Autostrade a togliere dalle vie di comunicazione tutti i Tutor.

Non solo. Perché nella sentenza si legge che Autostrade per l’Italia, oltre a pagare le spese processuali, dovrà sottomettersi al divieto di produrre e commercializzare il sistema suddetto. Se non lo farà, per ogni giorno di ritardo la Craft incasserà 500 euro di risarcimento. Già nel 2015 la corte di Cassazione aveva respinto il ricorso di autostrade che chiedeva di riconoscere la nullità del brevetto Craft. (altro…)

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Effetto Xi sui mercati, rally di Tim (+3%). Brent oltre i 70 dollari

martedì, Aprile 10th, 2018

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L’impegno del presidente cinese Xi Jinping a un’economia più aperta, che segue i toni concilianti di Trump sulla guerra commerciale, fa scattare Wall Street (che guadagna il 2%) e le Borse europee grazie in particolare agli acquisti su auto e minerari. Piazza Affari, già ieri ai livelli di inizio febbraio nel Ftse Mib, ha guadagnato un altro 0,52% trainata in primis dal rally di Telecom: la partita per il cda tra Elliott e Vivendi ha alimentato un altro +3% per il titolo che in quattro sedute è risalito del 16% circa. Bene i petroliferi (+2,8% Tenaris) in scia alla corsa dei prezzi del greggio a causa anche delle tensioni sulla situazione siriana: il Brent giugno è volato sopra 70 dollari al barile (70,34) e il Wti maggio ha riagganciato quota 65 dollari al barile. A Milano nel comparto Fca è salita dell’1,3%. Stabile l’euro/dollaro sopra 1,23 (1,2337).

Francoforte ai massimi da un mese, corre Vw con ribaltone ai vertici

Francoforte è stata la migliore salendo di oltre un punto percentuale e tornando ai massimi da un mese. Focus su Volkswagen (+4% circa) grazie alla rivoluzione in arrivo nella squadra dirigenziale con la probabile fine dell’era Mueller.
Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, infatti, i vertici del gruppo sarebbero orientati a nominare l’attuale numero uno del marchio Vw, Herbert Diess, al posto di Mueller come ceo dell’intero gruppo.

L’avvicendamento al vertice, scrive il quotidiano, potrebbe essere deciso già nel corso della riunione del consiglio di vigilanza venerdì. Nella nota diffusa da Volkswagen, si segnala che lo stesso Mueller avrebbe fornito una disponibilità di massima a dare il suo contributo ai cambiamenti allo studio. (altro…)

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Tangenti sanità: arrestati a Milano quattro primari e un dirigente

martedì, Aprile 10th, 2018

Due primari dell’ospedale Pini di Milano, due del Galeazzi e un direttore sanitario sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre un imprenditore è finito in cella nell’ambito di un filone di indagine sulla sanità milanese. Le accuse sono di corruzione. “Al Pini facile se sei amico”, così in una intercettazione in riferimento alla scarsa trasparenza nelle forniture al nosocomio. Inoltre a uno dei primari sarebbe stata regalata una Louis Vuitton, da migliaia di euro, per sua figlia.

I primari si sarebbero accordati con le ditte fornitrici per ordinare forniture in cambio di tangenti e regali. La vicenda è emersa dall’inchiesta su Norberto Confalonieri, ex primario del Pini Cto, arrestato lo scorso anno. Nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip Teresa De Pascale ricostruisce le assegnazioni di forniture di protesi ortopediche e apparecchiature mediche al Galeazzi e al Gaetano Pini, due tra i principali ospedali milanesi.

Il gip ha deciso i domiciliari per due primari del Gaetano Pini, Giorgio Maria Calori, primario della divisione di Chirurgia Ortopedica Riparativa, e Carmine Cucciniello, direttore dell’unità operativa di ortopedia, altri due dell’ospedale Galeazzi, Lorenzo Drago, direttore del laboratorio di analisi, Carlo Luca Romanò, responsabile del centro di chirurgia ricostruttiva. Arresti domiciliari anche per Paola Navone, direttore sanitario dello stesso ospedale Gaetano Pini. Si sono invece aperte le porte del carcere per l’imprenditore Tommaso Brenicci, titolare della Eon Medica Srl, societò di Monza specializzata nella produzione e commercializzazione di attrezzature mediche ospedaliere. (altro…)

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Vittorio Feltri, il feroce ritratto di Luigi Di Maio: da Galileo a Giggino, un drammatico segnale di decadenza

martedì, Aprile 10th, 2018
di Vittorio Feltri

C’ è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese, che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo. Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l’ elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l’ anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere. Mi fermo per non tediarvi. Ripeto. Come è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni sia oggi in balìa di un ragazzotto senza arte né parte quale Luigi Di Maio, dalle cui labbra pendono ora 60 milioni di connazionali, parecchi dei quali, completamente fuori di senno, lo hanno votato nelle ultime elezioni svoltesi il 4 marzo scorso?

Più che un mistero è una burla oppure la certificazione del fatto che gli italiani si sono collettivamente rimbambiti. Sfoglio i giornali e leggo decine di articoli dedicati al trentunenne leader del Movimento 5 Stelle, preso sul serio da fior di commentatori, trattato come un grande politico degno di decidere i destini della patria. Trasecolo e rabbrividisco. Un signor nessuno che non ha studiato con profitto (commette errori marchiani di grammatica e di geografia), non ha mai lavorato, si è fatto immeritatamente mantenere da mamma e papà, è salito sul podio e, tronfio e pettoruto, detta legge a destra e a manca con una sfacciataggine che rasenta l’ impudicizia. E il bello, si fa per dire, è che la maggioranza dei parlamentari lo considera un interlocutore quasi fosse Quintino Sella o Alcide De Gasperi. (altro…)

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Terremoto, nelle casette nuove già crollano i mobili e i boiler

martedì, Aprile 10th, 2018

Maledette casette, verrebbe da dire. Dopo la scossa di terremoto dell’estate del 2016 i cittadini del Centro Italia hanno dovuto fare i conti con tre nemici parimenti sfiancanti: le scosse di assestamento, la burocrazia e i prefabbricati Sae.

In realtà, sopratutto le due vanno a braccetto. E i terremotati lo sanno bene: casette malmesse, ritardi, freddo, infiltrazioni. Chi è riuscito a farsene assegnare una è contento. Poi torna il terremoto, lo stesso sciame che due anni fa ha portato via a questa gente la vita e la pace, e la paura esplode di nuovo. Neppure le casette nuove di zecca reggono del tutto l’urto. Le cucine, appena costruite, si ripiegano su loro stesse. Crollano. Facendo ripiombare gli sfollati nell’incubo di essere sotterrati dalle rovine di un prefabbricato.

La scossa di terremoto

Quando alle 5,11 di stanotte la terra è tornata a tremare le persone si sono riversate nelle strade. “Danni notevoli”, fanno sapere i sindaci della zona. Il sisma di magnitudo 4.6, seguito da una ventina di scosse di assestamento, si è propagato a 9 chilometri di profondità a 2 chilometri da Muccia. Le vibrazioni hanno corso dall’Appennino alla costa adriatica, investendo Fano, Ascoli Piceno, Pieve Torina e Serravalle. Risvegliati anche i comuni più colpiti nell’estate di due anni fa, Amatrice e Accumili. Paura anche a L’Aquila. (altro…)

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Cacciatorpediniere Usa verso la Siria, la Russia fa alzare i jet

martedì, Aprile 10th, 2018

Gli Usa mobilitano dunque le proprie forze armate a pochi giorni dall’attacco chimico che ha fatto una strage a Douma.

Potrebbe essere questa la tanto famosa contromisura annunciata dal presidente Usa Donald Trump per rispondere agli attacchi chimici di cui nei giorni scorsi è stato accusato il presidente siriano Bashar Al Assad. Inoltre il quotidiano turco Hurryiet ha lanciato questa mattina la notizia che il cacciatorpediniere Donald Cook della United States Navy ha salpato le ancore stamane dal porto di Larnaca, a Cipro, per fare rotta a est, verso le acque territoriale siriane.

La stessa testata turca ha inoltre aggiunto che diversi jet russi si sarebbero levati in volo per sorvolare a bassa quota l’unità navale Usa, nel tentativo, forse, di compiere una manovra di disturbo. Non è escluso che la nave americana si sia avvicinata alla base navale russa di Tartus, sulla costa siriana. (altro…)

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Denis Verdini, la lettera a Luigi Di Maio: “Fai come ti dico e avrai il governo più potente di sempre”

martedì, Aprile 10th, 2018

Una “letterina” a Luigi Di Maio. E’ quella che Denis Verdini ha scritto questa mattina sul quotidiano Il Tempo. Per spiegare al novellino l’unica strada per uscire dall’impasse in cui il leader 5 Stelle s’è cacciato causa inesperienza. L’architetto del patto del Nazareno ed ex primo consigliere di Silvio Berlusconi fa notare al giovanotto che “non può proseguire con la logica dei veti nel tentativo di dividere gli ipotetici partner, ora il centrodestra, ora il Pd”. Che “l’indifferenza mostrata nel fare un governo con la Lega o con il Pd fa tanto ‘Franza o Spagna’, purchè se magna”. E bastona pesante l’ex steward del San Paolo dicendo che “la giovane età non giustifica una così maldestra ingenuità, tanto meno in politica”.

Detto quello, Verdini di cala nel ruolo che lo ha sempre visto principe: quello del consigliere. Suggerendo a Di Maio che l’unica maggioranza possibile sarà programmatica e che nè lui nè Salvini saranno premier non potendo l’uno essere vice dell’altro in una ipotetica alleanza. L’unica strada è “sedersi attorno a un tavolo con ‘tutto’ il centrodestra per determinare un programma condiviso”. (altro…)

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Camera, Roberto Fico dà la deroga: Liberi e Uguali senza numeri, ma gruppo autonomo. Nel 2013 no M5s alla Meloni

martedì, Aprile 10th, 2018

Anche i numeri sono un’ opinione. L’ ufficio di presidenza della Camera dà il via libera alla formazione del gruppo parlamentare di Liberi Uguali nonostante il partito di Piero Grasso non abbia i numeri necessari. Attualmente gli eletti di LeU siedono nel gruppo Misto e contano quattordici deputati a fronte del minimo di venti previsti dal regolamento di Montecitorio per la formazione di un gruppo. Per questo è stata necessaria una deroga, come già avvenuto in altri casi in passato. (altro…)

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Tra Salvini e Di Maio volano gli stracci Consultazioni rinviate

martedì, Aprile 10th, 2018

Più che stallo, il dialogo tra Lega e Movimento Cinquestelle appare bloccato in un vicolo cieco, cristallizzato dalla pretesa grillina di dividere il centrodestra.

Una impasse che sembra destinata a durare e che si proietta sulle consultazioni quirinalizie che, salvo sorprese, a questo punto dovrebbero slittare alla prossima settimana. Sergio Mattarella, infatti, intende prendere tempo nella speranza che maturino le condizioni per lavorare su una qualche soluzione, piuttosto che limitarsi a fotografare distanze apparentemente incolmabili. E a questo punto anche la data inizialmente ipotizzata – giovedì o venerdì – sembra sfumata.

Chi prova a tenere vivo il fuoco del dialogo e mette in campo dosi massicce di buona volontà è Matteo Salvini. «C’è il 51% di possibilità di fare un governo tra il centrodestra e il Movimento 5 stelle» dice a San Daniele del Friuli. La replica di Luigi Di Maio, però, è perentoria e tranchant. «C’è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 stelle vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di centrodestra. Salvini deve scegliere tra Berlusconi e il cambiamento del Paese». (altro…)

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Di Maio non sarà premier

martedì, Aprile 10th, 2018

Inizia la settimana del secondo giro di consultazioni del Capo dello Stato per la formazione del nuovo governo.

Rispetto alla prima tornata, l’unica novità sostanziale è una maggiore compattezza del centrodestra, che negli ultimi giorni si è blindato rispetto alla possibilità di scalate ostili. Restano probabilmente divergenze sulle prospettive, ma il tentativo di Di Maio di dividere Salvini da Berlusconi, per poi portarselo al governo e mangiarselo in un sol boccone, pare definitivamente fallito. Il centrodestra – così è stato deciso ieri in un vertice ad Arcore – chiederà a Mattarella di avere l’incarico, sicuro di trovare in Parlamento i voti per governare (altrimenti si tornerà alle urne). Dopo la sbornia post elettorale ora è proprio quello dei Cinquestelle il partito più in difficoltà. Ai grillini non è bastato mettersi giacca e cravatta d’ordinanza, smentire a parole molti dei loro dogmi di stupida e ipocrita purezza e rimangiarsi gli insulti sparsi a piene mani contro i possibili alleati di oggi, per apparire affidabili dopo anni di banditismo politico e verbale. L’abito non fa il monaco e dalle loro grisaglie traspare intatto tutto l’odio e il rancore per chi non appartiene alla setta di Grillo e Casaleggio. (altro…)

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