Il dovere di fare un governo
mercoledì, Aprile 11th, 2018I pretendenti reclamano il diritto a formare il governo, conquistato per meriti elettorali. Ma esiste nella democrazia parlamentare anche un dovere di far nascere il governo? Probabilmente sì. E la ragione è che assicurare una guida al Paese è un bene in sé: una delle funzioni, e tra le più alte, della politica. Non facciamoci illusioni, che si possa stare comodi e al calduccio senza avere un esecutivo per mesi, se non per anni. Usciamo da uno dei rari momenti di bonaccia internazionale, che ci ha consentito una spensierata campagna elettorale. Ma basterebbe un acuirsi della guerra dei dazi tra Usa e Cina, o l’accendersi in Siria di un conflitto per procura tra le grandi potenze, per farci rimpiangere amaramente di non avere un governo che possa prendere le cruciali decisioni di politica economica ed estera che una tale situazione richiederebbe. Nel mondo ideale, con leggi elettorali efficienti e un sistema politico che renda agevole la scelta tra due schieramenti, il governo del vincitore si avvicinerebbe molto ai suoi desiderata e alle promesse fatte. Ma nel caso italiano questo è palesemente impossibile, perché al vincitore, chiunque esso sia, mancano decine e decine di parlamentari per formare una maggioranza, e dunque deve trovare degli alleati. Quindi si tratta di stabilire se il bene di far nascere un governo rappresenti un interesse generale superiore al bene della coerenza con le proprie impostazioni ideali e programmatiche. (altro…)
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