Archive for Aprile, 2018

「恥ずかしい…」理財局長謝罪 自民議員「ばかか!」

lunedì, Aprile 9th, 2018

写真・図版参院決算委で質問する自民党の西田昌司氏=9日午前9時12分、岩下毅撮影

 森友学園との交渉に関する決裁文書の改ざんに、1年間存在が伏せられていた自衛隊イラク派遣時の日報。公文書を巡る二つの大きな問題が、9日午前に始まった参院決算委員会の焦点になった。「恥ずかしい」「うみを出し切る」。政府側は謝罪と釈明に追われた。

森友学園側に事実と異なる説明を求めるという対応は、間違いなく誤った対応でございます。大変恥ずかしいことでございますし、大変申し訳ないことでございます」

9日の参院決算委。財務省太田充理財局長はそう言って深々と頭を下げた。 (altro…)

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Usa, incendio al cinquantesimo piano della Trump Tower: un morto e 4 feriti

domenica, Aprile 8th, 2018

Una persona è morta e quattro sono rimaste ferite nell’incendio scoppiato al 50esimo piano della Trump Tower a New York. Le fiamme, classificate con un allarme di livello 4 su 5, sono divampate all’interno di un appartamento, completamente distrutto. I feriti, tutti vigili del fuoco, non sono in pericolo di vita. L’edificio ospita il quartier generale della Trump Organization e, all’ultimo piano, gli appartamenti del presidente americano.

Nel rogo ha perso la vita, dopo un disperato ricovero in ospedale, l’uomo che si trovava dentro l’appartamento “completamente in fiamme” quando sono arrivati i pompieri, come ha riferito il loro comandante Daniel Nigro.

Non si conoscono ancora le cause dell’incendio, il secondo nel giro di tre mesi nel grattacielo: quello dell’8 gennaio pare fosse stato provocato da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Le immagini delle fiamme, del fumo nero e dei detriti precipitati in strada sono comparse subito sui social, mentre la zona era stata isolata, i mezzi dei soccorritori arrivavano a sirene spiegate e una folla di passanti si fermava a guardare e fotografare. Nel frattempo il presidente, che si trovava a Washington con la sua famiglia, veniva informato. (altro…)

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Tutte le giravolte di Di Maio su Renzi e sul Pd

domenica, Aprile 8th, 2018

Luigi Di Maio. Di Maio Luigi. Dottor Jekyll e Mister Hyde. La doppia faccia si palesa per l’ennesima volta sul proscenio politico.

Dopo Salvini, adesso il leader del Movimento 5 Stelle indossa la maschera pirandelliana con Matteo Renzi e con il Pd.

Prima pone il veto contro l’ex segretario dem e poi lo toglie. Prima lo paragona a Pinochet e poi lo considera interlocutore per un governo insieme. Se contasse le capriole fatte nell’ultimo periodo, Di Maio potrebbe pensare di candidarsi alle prossime olimpiadi, categoria tuffi carpiati. Ma la politica non è uno sport. È l’arte dell’arrangiarsi, del cambiare idea in base alla convenzienza del momento. La volpe pentastellata non arriva all’uva leghista e dice che è acerba. E cambia vigneto. Non sia mai che quello del Nazareno sia terreno più fertile.

E così oltre a sotterrare l’ascia di guerra (come ha dichiarato nell’intervista a Repubblica), Di Maio sotterra anche la lunga serie di critiche, insulti e invettive nei confronti di Renzi e del Pd. (altro…)

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E ora l’ala ortodossa di Fico insidia Luigino

domenica, Aprile 8th, 2018

Roma – Passo dopo passo. Gli ortodossi avanzano silenziosamente, con la benedizione di Beppe Grillo, nel M5s e puntano a indebolire la leadership di Luigi Di Maio.

Imponendo un cambio della linea politica al Movimento. L’apertura al Pd, mai fino ad oggi così esplicita, del leader dei 5 stelle nell’intervista a Repubblica segna un punto a favore dei grillini duri e puri, che minacciano barricate in caso di un accordo di governo con la Lega di Matteo Salvini. Di Maio ingoia il rospo e studia una strategia per difendersi da chi nel Movimento comincia a mettere in discussione il suo ruolo.

Grillo ufficialmente si è defilato, ma continua a dettare, dietro le quinte, tramite i due fedelissimi, Roberto Fico e Vito Crimi, le mosse dell’ala ortodossa. Il ripiegamento a sinistra del M5s conferma l’avanzata della corrente movimentista e consegna nelle mani del presidente della Camera l’arma per ribaltare gli equilibri, spingendo nell’angolo Di Maio e il suo cerchio magico. (altro…)

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Ue, Dombrovskis: “L’ Italia si attenga ai target di bilancio, riduzione di deficit e debito”

domenica, Aprile 8th, 2018

ROMA – “La Commissione ritiene fondamentale che l’Italia si attenga ai target di bilancio, riduzione di deficit e debito: per l’Italia è importantissimo”. Così il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis in un’intervista al Tg5 a margine del Workshop Ambrosetti. “Ci aspettiamo che l’Italia migliori strutturalmente il suo budget dello 0,3% del Pil, le valutazioni verranno fatte all’inizio del prossimo semestre”, spiega.

“Il governo, attualmente in carica per la gestione corrente, presenterà un Def fondato su uno scenario politico immutato, – ha aggiunto il vicepresidente Ue – il nuovo esecutivo potrà preparare nuovo approccio”.

Si tratta della correzione annunciata dal ministro Padoan alla Commissione con una lettera lo scorso 30 maggio 2017 e che il governo ha programmato con la legge di bilancio 2018, come si evince dalla Nota di aggiornamento al Def dello scorso settembre”. Lo affermano fonti del Ministero dell’Economia alla luce delle dichiarazioni rilasciate da Dombrovskis a Cernobbio. (altro…)

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Il Movimento 5 Stelle vuole diventare europeo?

domenica, Aprile 8th, 2018

Cosa farà un governo carrozzato Cinque Stelle? Starà con l’Unione Europea o con Mosca, quando si cercherà d’impedire ai servizi russi di trafficare nelle nostre capitali? Starà con l’economia che cresce felicemente o con la decrescita, più o meno felice? Starà con i giovani, da cui ha avuto voti e spinta, o li abbandonerà al loro precario destino, come accade da molti anni in Italia?

   Pensavo questo, giovedì, mentre ascoltavo Eleonora Evi, europarlamentare M5S, durante l’apertura dell’European Youth Debate a Milano. Si tratta di un’iniziativa dell’associazione studentesca European Generation (www.europeangeneration.eu). Eleonora Evi, classe 1983, ha spiegato che bisogna conferire nuovi poteri al Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini; che alcuni Stati membri fanno i furbi, offrendo paradisi e purgatori fiscali; che la Ue deve impedire il social dumping (localizzare l’attività d’impresa in aree con basso costo del lavoro e scarse garanzie per i lavoratori). Mi ha sorpreso, l’intervento. Mi hanno colpito il garbo e la passione europea. (altro…)

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A Ivrea come alla buvette. Quelli che corrono alla corte di Casaleggio

domenica, Aprile 8th, 2018

Alle terza domanda di fila su possibili governi e alleanze Davide Casaleggio perde la pazienza. «Non è questa la sede» mormora con uno sbuffo di fastidio. L’incontro del mattino avviene in un angolo delle ex officine Olivetti sotto la scritta «Futuro» e davanti a un cartello che citando una frase di suo padre Gianroberto esalta con sottolineatura imprecisate «migliaia di combinazioni possibili». C’è una evidente mancanza di sintonia sull’interpretazione di quella parole e di quella frase. Al figlio del cofondatore di M5S interessa il lungo termine, lo scenario di quella Società nuova teorizzata da Adriano Olivetti che Casaleggio senior aveva ripreso e modernizzato a modo suo. Dovrebbe essere una giornata dove si vola alti, questa seconda edizione di Sum #02 dedicata alla memoria del teorico del Movimento 5 Stelle. Ma l’attualità incombe, molto più dell’anno scorso. Ai giornalisti e ai parlamentari pentastellati presenti in sala, che insieme fanno la metà della platea, interessa il futuro più prossimo possibile, quello appena dietro l’angolo di Palazzo Chigi. «Qui non si parla di governi che durano due o tre anni» teorizza il loquace e appena rieletto Nicola Morra. «Ma dei governi che ci saranno tra 40-50 anni».

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Rispettare i prof aiuta a costruire un Paese migliore

domenica, Aprile 8th, 2018
Vladimiro Zagrebelsky
 

La gravità dei frequenti episodi, che vedono insegnanti insultati, irrisi, picchiati dagli alunni o dai loro genitori, va oltre quella dei singoli casi. Si è infatti davanti ad un fenomeno sociale che vede gli insegnanti avviliti, impediti di svolgere il loro lavoro e, occorrerebbe dire, la loro missione sociale. Ogni autorevolezza della figura professionale dell’insegnate è perduta e con essa il rispetto per la persona e la possibilità stessa di far opera di educazione. L’impressione è che il fenomeno sia sottovalutato, particolarmente quando gli autori delle violenze siano gli allievi, riducendo le aggressioni a bambinate delle quali basta scusarsi per farla franca (dopo avere naturalmente umiliato l’insegnante diffondendo le immagini riprese con i cellulari). E invece si tratta di una manifestazione di radicale rifiuto del rapporto docente-discente, cui purtroppo spesso si adeguano le famiglie.

 L’origine di ciò cui assistiamo è complessa e di lunga data. Altri ha certo competenza per approfondirne le cause sociali, tanto più che non riguarda solo l’Italia. Per restare a esperienze a noi vicine, si può ricordare ciò che avviene nelle scuole più difficili delle periferie parigine, dove gli insegnanti temono per la loro stessa incolumità fisica. Ma là appare una reazione da parte delle autorità di governo, che si manifesta anche con parole, che qui sembrano mancare, per rassegnazione o indifferenza. (altro…)

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“Accordo possibile ma senza Renzi”. La linea Maginot dei militanti grillini

domenica, Aprile 8th, 2018
Andrea Rossi
Ivrea (torino)

Pronti, lo sono. Con chi ci sta: chiunque sia, o quasi. Stefano Baudino, aspirante giornalista di 23 anni: «Adesso il Movimento ha la responsabilità di dare una risposta a milioni di persone che si sono affidate a lui. Sarebbe assurdo, da primo partito italiano, isolarsi e stare all’opposizione. No, stavolta non ci si può davvero chiamare fuori».

 Più Di Maio, meno Di Battista: infatti il «Dibba» non c’è e di suoi supporter, a intuito, se ne vedono pochi. Meno popolo, più classe dirigente, produttiva e pensatrice. Meno nerd, più abiti eleganti. Quanto sono lontani i tempi del «Vaffa». Del «noi» o «loro». Il popolo del Movimento 5 Stelle – ma qui, è bene dirlo subito, c’è quasi soltanto l’élite – si è fatto istituzionale come il suo attuale leader. Misura le parole, le pesa. I partiti non sono più il demonio. Concetti come «dialogo» e persino «accordo» sono pienamente sdoganati. «Alleanza» no: non se ne parla. Non ancora, almeno.

 

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Di aziendale, la convention organizzata a Ivrea da Davide Casaleggio per ricordare il papà Gianroberto, ha anche il linguaggio del popolo degli attivisti, sostenitori, simpatizzanti. «Contratto» è la parola magica, l’apriscatole: «Sì, come si fa tra aziende: una lista di impegni da rispettare, tempi e modalità. Stop», dice William Benetti, 21 anni, studente.
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Furgone sulla folla a Münster, in Germania: tre morti e venti feriti

domenica, Aprile 8th, 2018

letizia tortello

È di tre morti – compreso l’autore dell’attacco, Jens R., 48enne tedesco – e venti feriti, con sei in pericolo di vita, il bilancio di quanto avvenuto alle 15,27 nel centro di Münster, nell’Ovest della Germania, quando un minibus è piombato sulla folla nel centro della città, in una zona affollata di tavolini all’aperto non lontano dalla cattedrale. Per tutto il pomeriggio c’è stata una grande operazione di polizia con parte della città vecchia blindata, le forze dell’ordine hanno cercato tracce di esplosivo sull’auto. Secondo le informazioni dei media locali sul camion, che ha targa tedesca, ci sarebbe stato un oggetto sospetto. L’autore dell’attacco è un 48enne tedesco incensurato e con problemi psichici, nato a Münster nel 1969.

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