Archive for Aprile, 2018

Consultazioni, Salvini: “Coinvolgere i 5 Stelle. No a governo a tempo o improvvisato”

giovedì, Aprile 5th, 2018

“Continuerò a incontrare tutti dalla prossima settimana, partendo dall’alleanza di centrodestra, che abbiamo ribadito che è unitaria. Andiamo in Parlamento se ci sono numeri certi. Noi non abbiamo detto no a nessuno, lavoriamo per smussare gli angoli – che altri almeno a parole non intendono smussare – con la stessa responsabilità che la Lega ha esercitato per le elezioni dei presidenti delle Camere, facendo passi di lato e facendo rinunce. Se ognuno rimane sulle proprie impuntature i governi non si fanno”. (altro…)

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Motogp Argentina 2018, orari tv (diretta Sky e Tv8)

giovedì, Aprile 5th, 2018

Milano, 5 aprile 2018 – Dopo l’esordio in Qatar, la MotoGp torna in pista con il Gran Premio d’Argentina 2018. La seconda gara della stagione (delle 19 in programma nei prossimi nove mesi di Motomondiale, con la novità Thailandia in calendario) si disputerà sul circuito di Termas de Río Hondo. Il Gp sul circuito di Losail ha detto che Andrea Dovizioso e Marc Marquez sono in forma e pronti a giocarsi il titolo. Valentino Rossi c’è, come da 22 anni a questa parte, e farà di tutto per rendere la vita complicata ai duellanti designati. La classifica piloti rispecchia, ovviamente, l’ordine d’arrivo del Qatar. Dovizioso guida con 25 punti, poi Marquez con 20 e il Dottore con 16.

IL CIRCUITO – In Argentina la musica potrebbe cambiare rispetto a Losail. Il circuito delle Termas de Rìo Hondo piace al numero 93 della Honda che punta a mettere in scena il suo primo assolo stagionale. Dovrà fare i conti con le Ducati e, soprattutto, le Yamaha che qui l’hanno scorso misero a segno una sorprendente doppietta, approfittando proprio di una caduta di Marc Marquez poco dopo il semaforo vedre. Valentino Rossi nelle ultime tre edizioni è sempre salito sul podio: primo nel 2015, secondo nel 2016 e 2017.  La ‘griglia di partenza del weekend‘ è la seguente: venerdì le tre classi scendono in pista per le prime sessioni di prove libere. (altro…)

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L’ipotesi del voto a giugno: Di Maio e Salvini, c’è un indizio

giovedì, Aprile 5th, 2018

Il ritorno al voto a giugno è più di una ipotesi. Circolano già due date: il 17 e il 24, le ultime due domeniche del mese. Lo scenario si fa sempre più concreto e la dimostrazione è il braccio di ferro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Certo il presidente Sergio Mattarella, riporta Repubblica in un retroscena, non è di questa idea. Ma dentro il Movimento 5Stelle e all’interno della Lega le elezioni a giugno argomento di discussione costante. Del resto il veto grillino su Silvio Berlusconi e la richiesta inderogabile di ottenere la presidenza del consiglio, rappresentano per Salvini un muro contro qualsiasi tipo di mediazione. (altro…)

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Consultazioni, Berlusconi: “Premier alla Lega, indisponibili a esecutivi populisti”. Martina: “No ipotesi di governo”

giovedì, Aprile 5th, 2018

di UMBERTO ROSSO

ROMA Silvio Berlusconi rispedisce al mittente il veto di Luigi Di Maio nei suoi confronti. È pronto ad alleanze, ma partendo dal centrodestra e da Salvini premier. E lancia un attacco molto duro contro i 5Stelle. “No a governo del populismo, dell’odio, del pauperismo, del giustizialismo”. Si dichiara contro ipotesi di governo che potrebbero portare l’Italia fuori dall’Europa, che “non perdonerebbe dilettantismi e improvvisazioni”,  che quindi ” portebbero alla crisi, alla chiusura di aziende, al fallimento delle banche”. Il leader di Forza Italia è pronto, per mettere insieme una maggioranza, al confronto ma su un governo “non a tempo”, che affronti “le urgenze”, le emergenze che il Paese ha di fronte, e con “soluzioni di alto profilo”.  Insomma, irricevibile anche l’ipotesi di far entrare una squadra low profile, di ministri solo di area Forza Italia per tentare di aggirare i niet di Di Maio. Siamo al muro contro muro.

Berlusconi è entrato con le capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, Maurizio Martina ne è uscito dallo Studio alla Vetrata, dopo aver inaugurato la seconda giornata di consultazioni al Quirinale. “Il Pd vuol restare all’opposizione, come forza di minoranza, e sfida centrodestra e M5S ad avanzare una proposta di governo”. Così dice il segretario dei democratici al presidente Mattarella, esprimendo  la linea di tutto il partito.  Posizione netta, anche se al Nazareno le valutazioni restano diverse ma probabilmente solo in un secondo momento, a partire forse dal secondo giro di consultazioni, potranno emergere ufficialmente.  “L’esito elettorale negativo non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardino”, dice Martina. Invece, “è emersa una potenziale maggioranza”  nelle scelte istituzionali appena fatte, e che “sono state compiute senza di noi”. Vedi esclusione da nomina questori per gli uffici di presidenza Parlamento. Ma finora questa potenziale maggioranza “si e’  comportata come se fosse il secondo tempo della campagna elettorale: farebbero bene queste forze a tornare con i piedi per terra, visto che nelle proposte che sentiamo avanzare vorrebbero unire tutto e il contrario di tutto”.  (altro…)

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Nasce lo schema Mattarella: quattro punti per il governo

giovedì, Aprile 5th, 2018

Roberto Fico, terza carica della Repubblica, viene liquidato in 25 minuti. Si accomodi, no prima lei presidente, sono venuto a piedi, vuole un bicchiere d’acqua: al netto dei convenevoli, resta un quarto d’ora, meno del tempo che la regina Elisabetta dedica al parrucchiere dei suoi cani corgies.

Ci vuole di più con le folte delegazioni dei gruppi misti, perché ognuno deve dire la sua. Mattarella registra questi cori polifonici svolazzanti e già può misurare le difficoltà che avrà oggi, quando sfileranno i big con tutto l’armamentario di pretese, veti e punti irrinunciabili. Con loro il capo dello Stato non si limiterà all’ascolto, ma indicherà lo schema: qui non si fa propaganda, dirà, si parla di maggioranza, programmi, conti pubblici e rispetto degli impegni internazionali. (altro…)

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Colle, primo giro di consultazioni. Meloni: “Meglio le urne di un governicchio”. Grasso: “Dialogo con M5s su nostri temi”

giovedì, Aprile 5th, 2018

ROMA – La prima giornata di consultazioni si chiude con il no secco di Giorgia Meloni a Luigi Di Maio: “I contratti non li propone il secondo classificato”. E’ la risposta che la leader di Fratelli d’Italia ha dato anche a Sergio Mattarella che, dentro lo Studio alla Vetrata, ha chiesto alla delegazione di Fdi se l’ipotesi del leader pentastellato di un accordo sul programma poteva ottenere un loro sì. “L’incarico per formare il governo va dato al centrodestra, che è la prima forza politica – è stata la risposta – e come premier noi indichiamo Salvini”. Insomma, no ad un alleanza con grillini se le condizioni sono fuori Berlusconi dalla squadra e la poltrona di presidente del Consiglio a Luigi Di Maio.

Da questa prima giornata al Quirinale dunque, come confermano anche le posizioni dei gruppi misti delle Camere, sermbra che ciascuno sia fermo sulle proprie posizioni di bandiera. Oggi tocca ai big, ma l’aria sembra di stallo, e che l’invito di Mattarella a mettere da parte i veti incrociati fatichi a venir raccolto dai protagonisti. Tanto che viene data per scontata ormai la fumata nera alla fine degli incontri, con un secondo giro di colloqui del presidente della Repubblica da mettere in agenda verso la metà della prossima settimana. (altro…)

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Pd, assemblea nazionale il 21 aprile. E Martina si candida segretario

giovedì, Aprile 5th, 2018

“Sono pronto a fare la mia parte candidandomi segretario, in coerenza con il lavoro da reggente per costruire la stagione del nostro rilancio”. Maurizio Martina, il segretario reggente del Pd, rompe gli indugi in casa dem. Si proporrà, sabato 21 aprile – data in cui viene convocata l’assemblea nazionale del Partito Democratico – candidato alla successione di Matteo Renzi.

“L’Assemblea sarà una tappa importante del lavoro di rilancio che stiamo facendo dopo il 4 marzo e credo sia fondamentale, in particolare in questo momento delicato, avere un segretario nella pienezza delle sue funzioni pronto a lavorare insieme a tanti per ripartire con determinazione, umiltà e audacia. Penso che il tema non sia andare oltre il PD, ma rilanciarne con forza la missione. Aprirci, radicarci, ascoltare, proporre la nostra idea di cambiamento del paese. Innovare le nostre risposte ai bisogni che sono emersi anche con il voto di marzo. Unendo crescita e uguaglianza. Ripartendo dai temi della giustizia sociale e da una idea forte di partito come comunità di destino”, così scrive in un post su Fb. (altro…)

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Governo, secondo giorno di consultazioni al Quirinale: tocca ai leader. C’è anche Berlusconi

giovedì, Aprile 5th, 2018

Oggi, secondo giorno di consultazioni dei partiti al Quirinale per la formazione del governo. Da Mattarella al Quirinale sfilano le delegazioni di Partito Democratico (Martina, Orfini, Delrio, Marcucci), Forza Italia (Berlusconi, Bernini e Gelmini) e Lega (Salvini, Centinaio e Giorgetti) nella mattinata. Nel pomeriggio gli esponenti del Movimento 5 Stelle (Di Maio, Giulia Grillo e Toninelli. Poi in serata la parola tornerà al capo dello Stato, Sergio Mattarella, che, forse, si limiterà a dettare un comunicato. (altro…)

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Governo, la strategia di Di Maio: prendere tempo per preparare il patto con Salvini

giovedì, Aprile 5th, 2018

Tempo: il Movimento Cinque Stelle ha bisogno di tempo. E pensa che anche la Lega si prepari a una lunga trattativa. Per questo, la sensazione è che Luigi Di Maio oggi chiederà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non una ma «due mani»: per sondare fino all’ultimo la possibilità di formare una qualche maggioranza. La data a cui guardano sia lui che Matteo Salvini sono le elezioni regionali del 29 aprile in Friuli Venezia Giulia e, il 22, in Molise. Una vittoria leghista a Nord e una del M5S nella piccola regione adriatica verrebbero «vendute» come le due ciliegine sulla torta del 4 marzo: la consacrazione del primato nel centrodestra e sul versante trasversale opposto. A quel punto, la spinta a allearsi si accelererebbe.

E potrebbe portare a una sorta di diarchia: con Di Maio a Palazzo Chigi, e Salvini pure, sebbene in una posizione diversa. Legati da un’alleanza cementata da un «contratto alla tedesca», parola magica grillina; e pronti a segnare l’inizio di legislatura con provvedimenti-simbolo destinati, nelle intenzioni, a marcare la cesura col passato. Lo scenario è da costruire, ma forse ha contorni meno fantasiosi di quanto si pensi. Passa per un Quirinale che non vuole rispedire il Paese al voto, né è disposto a avallare un esecutivo a tempo. E soprattutto è determinato a impedire ai partiti di scaricare le proprie contraddizioni sull’Italia

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Le baruffe senza fine in casa Pd

giovedì, Aprile 5th, 2018

Sarà un’esperienza singolare stamattina per il capo dello Stato ascoltare i due più importanti dirigenti del Pd (il «reggente» Maurizio Martina e il capo dei senatori dem Andrea Marcucci) i quali — se saranno fedeli a quel che hanno detto nei giorni scorsi — gli ripeteranno, il primo, di considerare una iattura un eventuale governo M5S-Lega e, il secondo, di «non vedere l’ora» che venga il giorno del giuramento di Luigi Di Maio con Matteo Salvini. Manifestate le proprie diversità d’auspicio sul governo degli altri, la delegazione del Pd, invece di indicare i propri orizzonti, chiederà lumi all’uomo del Quirinale. Dividendosi, nel suo piccolo, tra chi spera di essere coinvolto in qualche combinazione governativa e chi invece di tale prospettiva non vuole neanche sentir parlare. Poi — dopo essere stati, per così dire, consultati — i componenti della delegazione uscendo, daranno ognuno la propria versione del colloquio con Sergio Mattarella, inclusi i silenzi, i sorrisi, gli sguardi di intesa e le espressioni di disappunto. Sicché il loro partito riprenderà ad accapigliarsi proprio sull’interpretazione di silenzi, sorrisi, sguardi ed espressioni. Il tutto rimbalzerà quasi in tempo reale su twitter e la sera stessa in qualche dibattito televisivo. Forse — se saremo fortunati — già il pomeriggio. (altro…)

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