–di Andrea Fontana
La guerra commerciale Usa-Cina e i dati in parte deludenti sul mercato del lavoro Usa che fa indietreggiare il dollaro hanno piegato i listini azionari europei che, guardando alla netta correzione di Wall Street, hanno chiuso tutti in rosso. Francoforte è stata la peggiore (-0,5% il Dax30), mentre Piazza Affari ha comunque limitato allo 0,26% la correzione dopo la brillante seduta di ieri: nell’intera settimana, fatta di solo quattro giorni per le festività pasquali, Milano ha comunque guadagnato nel complesso il 2,2%. Protagonista assoluta Telecom Italia: dopo il +5% circa di ieri, le azioni sono balzate di un altro 6,9% toccando i massimi da agosto 2017 grazie alla conferma dell’intenzione di Cdp di entrare nel capitale con una quota fino al 5%. Denaro sulle utility a cominciare da A2a e Snam (+1,2%) ma bene anche Italgas (+1%) che ha annunciato una acquisizione in Sardegna. Tra i bancari in luce Ubi (+0,9%) tornata ad allontanare ogni ipotesi di aggregazione con Mps. Per la banca senese nuovo balzo (+5,5%) grazie alla migliorata raccomandazione di Barclays e alla buona reazione degli investitori agli incontri con la comunità finanziaria londinese nel corso dei quali il management ha confermato il percorso di ristrutturazione previsto dal piano.
L’euro/dollaro è tornato a viaggiare verso 1,23 dopo il rapporto di marzo sul lavoro Usa, che ha evidenziato un incremento più moderato delle attese dei nuovi posti: il cambio si attesta a 1,2272. Petrolio in netto calo: il Wti a 62,37 dollari al barile (-1,9%), il Brent a 67,4 dollari al barile (-1,2%).
Usa, creati 103 nuovi posti a marzo. Disoccupazione resta a 4,1%
Dalla scorsa notte è tornata alta la tensione commerciale tra Usa e Cina, dopo che il presidente Donald Trump ha triplicato i dazi contro la Cina con ulteriori sanzioni per 100 miliardi di dollari sull’import di prodotti cinesi. Immediata la risposta del Paese asiatico che, pur dichiarando di non volere una guerra commerciale, ha detto di essere pronta a combattere. (altro…)