Archive for Aprile, 2018

L’e-commerce e il suo contributo all’inquinamento globale

martedì, Aprile 3rd, 2018

di Milena Gabanelli

D’accordo, acquistare online è proprio comodo. Nell’ultimo anno 22 milioni di italiani hanno comprato scarpe, cellulari, frullatori, libri e cibo per cani rimanendo seduti sul divano: clicchi, paghi e in pochi giorni il prodotto è recapitato in casa. In Italia nel 2017 si stima siano stati fatti 150 milioni di ordini, che vuol dire 150 milioni di pacchi spediti, e altrettanti citofoni suonati.

Soltanto Poste italiane fa sapere di aver movimentato 81 milioni di pacchi nei primi nove mesi del 2017 grazie all’e-commerce. La merce comprata su internet è trasportata solo su strada, attraverso una pianificazione logistica che punta a ridurre il più possibile i tempi di consegna. Nella sola città di Milano, ogni giorno, si registrano almeno 23 mila consegne. Vale la pena di fare qualche considerazione sulla ricaduta ambientale di tutti questi pacchi in circolazione? Forse sì. (altro…)

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Governo, le consultazioni partono tra i veti. Salvini: no a Di Maio premier

martedì, Aprile 3rd, 2018

ROMA — Nello studio alla Vetrata del Quirinale, lo stesso da cui il presidente della Repubblica si rivolse agli italiani per il discorso di fine anno, Sergio Mattarella aprirà domani le consultazioni con i partiti. Il primo «sondaggio» per la formazione del governo durerà due giorni, con le forze politiche chiamate a salire sul Colle più alto in ordine di peso elettorale: da Fratelli d’Italia (domani alle 18.30), al Movimento 5 Stelle (giovedì alle 16.30). In assenza di un accordo, il capo dello Stato potrebbe lasciar passare alcuni giorni per far decantare la situazione e poi procedere a un secondo giro di colloqui. (Qui il pezzo di Marzio Breda sul metodo che Mattarella seguirà).

Oggi pomeriggio a Montecitorio ci sarà l’assemblea congiunta dei gruppi pentastellati, per confermare una linea che è sempre quella dal giorno della vittoria elettorale: Luigi Di Maio candidato a Palazzo Chigi. L’ex vicepresidente della Camera è pronto per «la sfida più importante», che per il capo politico dei pentastellati è «formare un governo rispettando la volontà popolare».

Il problema è quale governo, visto il braccio di ferro sulla premiership che lo contrappone da settimane all’altro vincitore delle elezioni, Matteo Salvini. Il quale, a quanto raccontano i fedelissimi, mai cederà al pressing di Di Maio per guidare lui il governo. I due comunque si vedranno. Ieri girava la voce di un incontro imminente, ma i rispettivi entourage rimandano alla prossima settimana. Quindi le consultazioni partiranno al buio, senza un’ipotesi di accordo sul tavolo.
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Ora Renzi esca dalla tenda

martedì, Aprile 3rd, 2018

C’è qualcosa nell’attuale condizione del Pd che ricorda quella del Partito socialista all’indomani delle elezioni del 1976. Ridotto al suo minimo storico il Psi usciva allora dalle urne con le ossa rotte; l’intero gruppo dirigente del partito appariva virtualmente fuori gioco; la strepitosa avanzata dei comunisti segnava il fallimento della sua quindicennale collaborazione con la Democrazia cristiana lasciandolo privo di una strategia. Tutto questo mentre il sistema politico sembrava ormai avviato a una qualche forma di stabile bipolarismo Dc-Pci. Una certa somiglianza con l’oggi come si vede c’è. Si sa come invece andarono le cose. Per ragioni che qui è inutile ricordare il connubio tra democristiani e comunisti ebbe solo uno sviluppo embrionale, e da lì a non molto il Partito socialista riacquistò per un decennio abbondante un ruolo assolutamente centrale nella vita politica del Paese come protagonista di un nuova serie di governi di centrosinistra. A che cosa fu dovuto quel mutamento sul quale all’indomani delle elezioni del ’76 pochi avrebbero scommesso? Sostanzialmente a tre fattori. Innanzi tutto al fallimento del disegno politico mirante all’accordo Pci-Dc che avrebbe relegato in un angolo i socialisti. E poi al fatto decisivo che questi seppero trovare una nuova e abile leadership pronta a dare battaglia. Non solo: trovarono anche una nuova marcata identità politico-ideale (e pure i soldi allora necessarissimi — oggi no ? — per fare politica: ma su questo è meglio stendere il velo misericordioso dell’oblio).<

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Egitto, al Sisi rieletto presidente dopo un voto senza batticuore: 97 per cento delle preferenze

martedì, Aprile 3rd, 2018
francesca paci
 

L’annuncio della commissione elettorale arriva senza grande clamore: il prossimo presidente egiziano sarà Abdel Fatah al Sisi, candidato ultra-favorito nonché pressoché unico alla poltrona, su cui siede dal 2014, contesagli solo dall’imprenditore e suo ex supporter Mousa Mostafa Mousa.

 Al Sisi ha ottenuto il 97% dei voti, vale a dire quasi 22 dei 25 milioni di egiziani che si sono recati alle urne tra il 26 e il 28 marzo. Nessuno in realtà, fuori e dentro il Paese, si aspettava un risultato diverso. I dati su cui ragionare, fuori e dentro il Paese, riguardano piuttosto l’umor nero e la disillusione degli egiziani. Sì, perché sebbene il neo eletto Raiss si sia affrettato a congratularsi con la sensibilità politica del suo popolo, chiamato ai seggi per la nona volta dalla cacciata di Mubarak nel 2011, l’affluenza si è fermata al 41,5%, 5 punti in meno del 2014, quando l’allora dimissionario ministro della difesa ottenne una sorta di plebiscito grazie alla fama di aver sgomberato l’orizzonte dalla minaccia dei Fratelli Musulmani.< (altro…)

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Iniziano le consultazioni. Ma per una via d’uscita servirà ancora tempo

martedì, Aprile 3rd, 2018
ANSA
Paolo Festuccia
roma
 

A un mese esatto dal voto la scena politica dalle aule parlamentari si trasferirà al Quirinale. Dopo giorni di dichiarazioni, veti incrociati, qualche lieve apertura da parte di questa o di quella forza politica la prova del nove, cioè quella che dovrà testare le vere intenzioni dei partiti, si terrà al Colle con la regia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Nelle prossime quarantotto ore, dunque, si chiariranno meglio le strategie, ammesso che ve ne siano di fronte a un risultato elettorale che non ha sancito maggioranze chiare e definitive per nessuno, dei leader, delle loro aspettative (o ambizioni), degli impegni che la varie forze politiche sapranno assumersi davanti al capo dello Stato nell’interesse primario del Paese. Da settimane ormai si ripete che i tempi per la formazione di un nuovo esecutivo saranno più lunghi del solito.
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L’Italia chiude subito la partita: “Non c’è nessun accordo”

martedì, Aprile 3rd, 2018
francesco Grignetti
roma

A Roma sono davvero caduti tutti dalle nuvole, ministri, alti burocrati, prefetti e ambasciatori, quando hanno scoperto, leggendo le notizie sui siti Internet, che l’Italia aveva firmato un accordo per accogliere una quota di migranti africani espulsi da Israele. Ne è seguito un vorticoso giro di telefonate, da commedia degli equivoci, per venire a capo del mistero. Finché non è stato chiaro che non esiste nessun accordo che coinvolge il nostro Paese. E nemmeno la Germania, secondo le notizie che vengono da Berlino.

 Nonostante la giornata di Pasquetta, intanto, montavano le prime proteste. Ed è per troncare sul nascere ogni equivoco, che dalla Farnesina si precisa che «non c’è alcun accordo con l’Italia nell’ambito del patto bilaterale tra Israele e Agenzia Onu per i Rifugiati per la ricollocazione in 5 anni dei migranti che vanno in Israele dall’Africa e che Israele si è impegnata a non respingere». Un altolà che evidentemente è stato colto a Tel Aviv dove, rendendosi conto della gaffe, gli uffici del primo ministro hanno poi chiarito all’Ansa che se si era citata l’Italia, «non si intendeva in modo specifico il vostro Paese», ma era solo un esempio di nazioni occidentali. Il primo esempio che era venuto in mente. Nulla di impegnativo.

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Tornano a crescere le vittime sul lavoro Il 12% in più nei primi tre mesi dell’anno

martedì, Aprile 3rd, 2018
 roberto giovannini

Una strage infinita. Una strage che come certificano i dati dell’Inail dopo molti anni di discesa sono tornati ad aumentare in modo evidente. Gli infortuni mortali dal 2000 al 2016 si erano dimezzati; nel 2017 e in questo scorcio di 2018 sono tornati a crescere. Nel 2017 le denunce all’Inail di «infortunio sul lavoro con esito mortale» sono state infatti 1029, undici in più rispetto all’anno precedente (+1,1%). Pesano, spiega l’Inail, un maggior numero di incidenti «plurimi», che hanno cioè causato la morte di almeno due lavoratori. Sono gli extracomunitari, con undici casi in più e 119 caduti, a pagare sul fronte delle morti del lavoro nel 2017 un prezzo relativamente più alto, mentre rimane invariato il numero dei casi mortali di infortunio per lavoratori italiani e comunitari.

 A cosa è dovuta questa preoccupante inversione di tendenza? Per gli esperti è «colpa» prevalentemente della ripresa economica.

Che si è accompagnata a un maggior utilizzo di lavoratori over 60, più esposti agli incidenti, e a una diffusione maggiore dei contratti a tempo determinato, che con la continua rotazione di mansioni e impieghi impediscono che i lavoratori possano accumulare le competenze e le informazioni che servono ad evitare di farsi male, o peggio, morire. Sullo sfondo, gli ancora inadeguati investimenti in sistemi di prevenzione da parte di tante aziende, specie quelle più piccole, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo nazionale. E pesano drammaticamente i limiti evidenti del sistema delle ispezioni e dei controlli pubblici.
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神事用大麻、三重県が栽培を容認へ 盗難対策など条件

martedì, Aprile 3rd, 2018

写真・図版神職がおはらいに使う道具。大麻から取った大麻繊維が使われている=伊勢麻振興協会のホームページから

しめ縄など神事用大麻の栽培許可を求める団体に対し、三重県は栽培を認める方向で最終調整に入った。県は昨年1月、同じ団体からの申請を退けたが、今回は盗難対策など厳格な運用のもとで容認する方向に転じた。複数の関係者への取材で分かった。 (altro…)

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熊本城、新しい瓦の大天守披露 地震から2年、進む復旧

martedì, Aprile 3rd, 2018

写真・図版仮設屋根(手前下)が取り除かれ、新しい屋根が現れた熊本城=2018年4月3日午前10時5分、熊本市、朝日新聞社ヘリから、堀英治撮影

2016年4月の熊本地震で、石垣が崩れるなどの大きな被害を受けた熊本城熊本市中央区)の天守閣に新しい瓦がふかれ、3日午前、仮設屋根に覆われていた天守閣の大天守の上部が姿を現した。

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菊池桃子さんにストーカー容疑、元タクシー運転手逮捕

martedì, Aprile 3rd, 2018

 タレントの菊池桃子さんにつきまとうなどの行為を繰り返したとして、警視庁日本交通の元タクシー運転手で無職の飯塚博光容疑者(56)をストーカー規制法違反の疑いで現行犯逮捕した。池袋署への取材でわかった。「会いに行ったことに間違いない」と容疑を認めているという。 (altro…)

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