Archive for Aprile, 2018

新潟・米山知事、辞職表明見送り「整理する時間ほしい」

martedì, Aprile 17th, 2018

写真・図版記者会見する米山隆一知事=2018年4月17日、新潟県庁

新潟県の米山隆一知事(50)は17日、県庁で記者会見し、進退について「きょうは結論は出ていません」と話した。自身の女性問題について、15日に週刊文春の取材を受け、周辺に辞職の意向を伝えていたが、会見では表明を見送った。

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麻生氏「言われている人の立場も…」調査手法批判に反論

martedì, Aprile 17th, 2018

写真・図版閣議後、記者の質問に答える麻生太郎財務相=2018年4月17日午前8時49分、首相官邸、山本壮一郎撮影

財務省の福田淳一事務次官が女性記者にセクハラ発言を繰り返したと週刊新潮が報じた問題で、麻生太郎財務相は17日の閣議後の記者会見で「福田さんからの話だけでは聴取として一方的なものになりかねない」と述べ、女性記者に調査への協力を求める必要があるとの認識を改めて示した。 (altro…)

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Salvini zittisce Di Maio “Rispetti voto degli italiani”. E chiude a Calenda

lunedì, Aprile 16th, 2018

Il leader della Lega, Matteo Salvini, non ha per nulla gradito le parole di Luigi Di Maio, che aveva detto che è un “danno” che gli elettori abbiano premiato il centrodestra come prima coalizione.

Così chiede al M5s di rispettare il voto degli italiani. Se in democrazia il voto vale qualcosa, io rispetto il voto degli altri, come dico che non ci sono elettori ed eletti pericolosi. Così anche gli altri devono avere rispetto”.

“Spero che il governo a Roma nasca il prima possibile – prosegue Salvini – perché di questi sprechi non ne posso più. Spero che gli altri smettano di litigare il prima possibile, sto facendo esercizio di tranquillità. Basta, che la smettessero di insultarsi a vicenda e si cominciasse a lavorare”.

“Gli italiani – spiega il leader della Lega – vogliono essere messi in condizione di lavorare, serve abbassare le tasse e tagliando la burocrazia. Sento che qualcuno vorrebbe un governo alla Mario Monti, alla ‘tutti dentro’ per tirare a campare, per spennare gli italiani ed essere servi di Bruxelles e delle alleanze di bombardatori e dei lanciatori di missili. Noi siamo leali, vogliamo rispettare gli impegni presi nel l’interesse del futuro degli italiani. Non esistonono unioni o alleanze che prevedano che i vantaggi siano per altri e i problemi degli italiani. Voglio un Paese che non pieghi la testa nei confronti di nessuno e che torni ad essere protagonista del suo futuro”. (altro…)

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Mattarella rompe gli indugi: domani può arrivare l’incarico

lunedì, Aprile 16th, 2018

Roma – Talora è anche il passato a sembrare farsi beffe del presente, a giocare con i fatti che si succedono frenetici.

Immemori di storia, dunque privi di gravità. Ed è perciò il caso, più che un segno, a indirizzare il capo dello Stato oggi verso Forlì per commemorare il senatore demitiano Roberto Ruffilli, ucciso dalle Br il 16 aprile 1988. Fondatore del movimento cattolico «Lega democratica» con Pietro Scoppola e Achille Ardigò, Ruffilli era «la mente del progetto politico di De Mita» anche per i brigatisti. «Ricucitore» che non disdegnava di ricorrere a «forzature», secondo il ricordo di Romano Prodi, suo compagno di studi nel collegio Augustinianum della Cattolica di Milano. Riformatore, Ruffilli era un deciso sostenitore del premio di maggioranza per spingere i partiti dell’epoca a coalizzarsi e dar loro forza di governo. (altro…)

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Racconti, Augias: ”Le startup e l’arte di fallire ed essere felici”

lunedì, Aprile 16th, 2018

Nove startup su dieci non sopravvivono ai primi tre anni dalla nascita. In una società come la nostra, permeata dalla retorica dell’ottimismo, questo viene visto negativamente. Andrea Dusi, dirigente di azienda ‘inventivo’, ha scritto un libro dal titolo volutamente clamoroso: Come far fallire una startup e essere felici (Bompiani). (altro…)

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Salvini non vede intese: «Adesso sono altri che devono muoversi»

lunedì, Aprile 16th, 2018

Che cosa offrirebbe Matteo Salvini a Luigi Di Maio? La domanda alza la palla al segretario leghista: «Uno Sforzato. Perché Di Maio deve sforzarsi di fare qualcosa di più». Il faccia a faccia tra il capo della Lega e quello dei 5 Stelle, entrambi al Vinitaly di Verona, ufficialmente non era in agenda. E Salvini sembra dare per scontato che non avverrà: il sontuoso passito valtellinese «non glielo offro oggi».

Se il segretario leghista voleva conferme al suo personale consenso, di certo ieri ne ha avute quante ne voleva. Per otto ore, ininterrottamente, la folla gli preme addosso, lo incoraggia, gli grida «Vai, Matteo», instancabile come è instancabile lui che passa di padiglione in padiglione, di produttore in produttore, assaggiando, commentando e ribadendo a ogni passo il valore del grande vino italiano.

Eppure, il faccia a faccia mancato è un’altra piccola divaricazione. Il «patto dell’Amarone» mai nato segna una distanza in più tra quelle che, giorno dopo giorno, allontanano la possibilità di un governo che unisca il centrodestra ai 5 Stelle. E Salvini ne sembra consapevole, anche se a prima vista dice il contrario: «Io conto ancora su un giusto ripensamento finale». Però, il tempo ha ormai iniziato a correre. E lui avvisa: «Sono altri che se vogliono, a questo punto si devono muovere». Di spazio ne è rimasto pochissimo. Almeno se si vuole «lavorare con la Lega». Lo dice ai 5 Stelle ma anche a Silvio Berlusconi, che nella lettera al Corriere della Sera di ieri, ha parlato della necessità di un «governo autorevole» e «non qualsiasi». E Salvini torna a ripetere: «Mai e poi mai governoni o governissimi». Mentre Giorgia Meloni, anche lei tra gli stand di Vinitaly, avvisa: «Se c’è una cosa che abbiamo imparato è che un governo autorevole non è mai frutto di inciucio». (altro…)

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Di Maio, segnali al Pd: «Il centrodestra unito è un danno al Paese»

lunedì, Aprile 16th, 2018
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Quando la politica sceglie un silenzio molto sterile

lunedì, Aprile 16th, 2018

È arcinoto l’episodio che oggi forse più di ogni altro fa ai nostri occhi la grandezza politica di Winston Churchill: il discorso che, proprio quando la Germania hitleriana nel giugno del 1940 sembrava sul punto di riportare la vittoria definitiva, egli pronunciò alla Camera dei Comuni chiamando la Gran Bretagna alla lotta senza quartiere contro il nemico nazista. Perché è così: gli uomini politici
democratici parlano. Hanno il dovere di parlare ai propri concittadini. Questa centralità della parola, del discorso, è nella natura medesima della democrazia fin da quand’essa vide la luce tra il VI e il V secolo a. C. ad Atene, in un’assemblea di uomini liberi chiamati a decidere chi e come li avrebbe governati, e a ascoltare gli stessi rendere conto dei propri propositi e del proprio operato. Senza comunicazione tra governanti e governati, insomma, non c’è democrazia.

Ma parecchi politici italiani di questa regola non sembrano affatto convinti. Specie quando le cose non gli vanno troppo bene, infatti, il silenzio appare loro come la soluzione più conveniente, il comportamento più ovvio. Garruli e spesso logorroici quando hanno il vento in poppa, diventano campioni di discrezione appena il vento gira. (altro…)

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Tutto il mondo in un carrello

lunedì, Aprile 16th, 2018
emanuela griglié
MILANO

I centri commerciali si stanno estinguendo. In America, dove il fenomeno è già in fase acuta, nel 2018 ne scompariranno altri 300 (su 1100), come emerge da un’analisi di Cushman&Wakefield, tra le più grandi società immobiliari del mondo. Dalle loro ceneri nascono nuovi generi di supermercati, soprattutto urbani, che cannibalizzano i grandi mall condensando tra gli scaffali una grande varietà di beni (dalla biancheria intima all’aceto biologico), ma in particolare di servizi. Perché la strategia per conquistare i nuovi consumatori (soprattutto millennials e con lavori flessibili) è creare alleanze per ampliare l’offerta non alimentare.

 Lidl a breve inizierà a vendere macchine aziendali della Bmw: 10.000 in un anno quelle messe a disposizione nel patto siglato fra la casa automobilistica tedesca e la catena di discount in alcuni punti vendita in Germania. Del resto anche l’americana Walmart è entrata nel mercato delle auto: nel supermercato, anche se non saranno fisicamente disponibili le vetture, i clienti potranno chiedere informazioni sui prodotti del rivenditore online CarSaver.

 

Design curato

Nei supermercati multitasking cambia anche l’estetica: ormai è quasi impossibile, per esempio a Milano, imbattersi in spazi in cui il design non è curato. Whole Foods (il colosso americano del cibo biologico acquistato di recente da Amazon) ha fatto scuola, ed ecco che anche da noi tutto è minimal e curassimo, con frutta e verdura esposte in prima fila, meglio se in scala cromatica. (altro…)

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L’editoriale del direttore Molinari: Guerra fredda sul destino di Damasco

lunedì, Aprile 16th, 2018

L’editoriale settimanale del direttore de La Stampa Maurizio Molinari.

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