Taglio del nastro oggi a Rovereto  per il nuovo condominio Ca’ delle Rose, in via Abetone.

Alla consegna erano presenti: l’assessore provinciale Carlo Daldoss, l’assessore della Comunità della Vallagarina Roberto Bettinazzi insieme al referente del servizio Giorgio Bianchi, Sara Paganin, Senior Fund Manager di Finint, Andrea Rinaldi di Coop Casa e Livio Cassoli del Fondo investimento e prestiti.

L’assessore di Comunità Bettinazzi ha ricordato come il canone moderato sia una idea vincente per quelle famiglie  che non riescono ad accedere all’esigenza di casa con i valori mercato ma nemmeno avere i requisiti per una casa di edilizia popolare. “Con questo intervento, ha detto Bettinazzi,  il numero degli alloggi destinati a “canone moderato” in Vallagarina sommano a 106 unità, di cui 47 di proprietà del Fondo e 59 di ITEA s.p.a. Le superfici utili calpestabili vanno da un minimo di mq. 40,89 ad un massimo di mq. 65,98. Infine, il canone medio è pari ad euro 377,11 –  con valori che vanno da un minimo di euro 307 a euro 478.”

L’assessore provinciale Carlo Daldoss  ha rammentato la nascita del Fondo che risale al 2011 e su cui la Provincia di Trento ha investito molto. Saranno 515 circa gli alloggi  creati con questa sinergia.  Daldoss si è poi rivolto ai neoinquilini augurando loro di trovare la giusta armonia per creare una piccola comunità e soprattutto poter –  dopo 8 o 10 anni – diventare i proprietari delle loro case. (altro…)

Stanno arrivando in procura a Milano numerose segnalazioni da pazienti che ritengono di aver subito danni fisici dalle operazioni chirurgiche di Giorgio Maria Calori, primario del Cto-Pini, una delle sei persone arrestate nell’ultima inchiesta sulle tangenti nella sanità lombarda. Al centro dell’inchiesta c’è l’accusa di corruzione e la vendita di presidi medico-sanitari in cambio di denaro anche sotto forma di false consulenze e altre utilità come borse di lusso, cesti natalizi e inviti a convegni.

Dalle carte, “chirurgo Calori inventò infezione per operare”

“Valutare una serie di operazioni chirurgiche forzate”. Nei guai sono finiti quattro medici di prim’ordine (Carmine Cucciniello e Calori del Pini, Lorenzo Drago e Carlo Luca Romanò del Galeazzi), il direttore sanitario del Pini (Paola Navone) e l’imprenditore Tommaso Brenicci. Di Calori, in particolare, scrive il gip Teresa De Pascale, nell’ordinanza di custodia cautelare. Il magistrato ha evidenziato “l’approccio interventista” di Calori “volto al maggior guadagno piuttosto che alla preminente cura del paziente”. Un approccio su cui c’è necessità, a detta del giudice, di un “approfondimento investigativo volto a esaminare una serie di operazioni chirurgiche forzate”. (altro…)

“Nel 2013 in una situazione analoga Barack Obama preferì perdere la faccia, e gli fu imputato di aver perso ogni credibilità dopo aver posto la ‘linea rossa’ contro l’uso di armi chimiche da parte di Assad e non averla mantenuta. Oggi  anche Trump ha segnato una sua linea rossa ed è andato oltre minacciando un attacco missilistico. dopo l’ultimo caso di uso di armi chimiche da parte di Assad (sostenuto dalla Russia). (altro…)

Si sapeva già che Facebook crea “profili fantasma”, incrociando i dati degli amici di vari utenti. Ora la conferma arriva dallo stesso Zuckerberg, nella seconda giornata di audizione alla Commissione Energia e Commercio della Camera dei Rappresentanti americana per discutere dello scandalo Cambridge Analytica.

Il meccanismo è semplice ma inesorabile: partendo dalla rubrica di un utente, Facebook registra il nome e il numero di una persona, anche se non iscritta. Ma questa persona, nella rubrica di un altro, può avere associato a quello stesso numero altri dati, o una foto. E quei dati, come la mail o il nome, possono essere stati usati magari per mettere un like su una pagina web, fornendo altri dettagli: così alla fine Facebook raccoglie tutte le informazioni disponibili che fanno capo agli stessi identificatori (ad esempio il numero di telefono o la mail) e costruisce un profilo di quella persona anche se non è ufficialmente iscritto al social network. Tutto, naturalmente, per poter calibrare meglio i messaggi pubblicitari che questa persona vedrà nella sua navigazione sul web.   (altro…)