Così Salvini e Di Maio puntano a mettere Berlusconi nell’angolo
giovedì, Aprile 12th, 2018C’è aria di pre-accordo, perlomeno in casa 5 Stelle. Nelle dichiarazioni pubbliche si attaccano, si punzecchiano, ma poi, quando Matteo Salvini e Luigi Di Maio si telefonano trovano sempre un modo per ritrovare il sereno e stringere un’intesa. Come è successo ieri. I due hanno cambiato assieme, e improvvisamente, il nome del presidente della commissione speciale della Camera: sarà un leghista, come previsto, ma è Nicola Molteni e non più Giancarlo Giorgetti, che resta capogruppo e potrà così avere le mai libere per trattare la formazione del governo e partecipare al cruciale Documento di economia e finanza, il primo embrione dell’alleanza che porta a Palazzo Chigi. Giorgetti, infatti, sta già lavorando spalla a spalla con i grillini, ennesima prova di una liaison sempre più stretta ed esclusiva.
Il Def sarà una delle prove che Di Maio porterà in dote al Quirinale. Uno di quei «passi in avanti» di cui vuole parlare «prima» a Sergio Mattarella e che ancora ieri ha detto di aver registrato in questa settimana di faticosi negoziati aperti sia con il Pd sia con la Lega. Al presidente della Repubblica illustrerà la novità annunciata ieri dallo studio di Porta a Porta, la nascita di un «comitato scientifico» che avrà il compito di sintetizzare il contratto alla tedesca offerto dal M5S. Per guidarlo è stato arruolato Giacinto Della Cananea, docente di Diritto amministrativo a Tor Vergata e grande esperto della formula adottata in Germania per conciliare i programmi di due partiti costretti a governare assieme. «Da lì nasceranno veri e propri disegni di legge» dice Di Maio, desideroso di dimostrare al Capo dello Stato che il M5S non starà fermo fino a metà maggio ed è pronto a presentare una prima bozza di contratto.< (altro…)