Archive for Aprile, 2018

È nato il terzo “royal baby”: William e Kate hanno un altro maschietto

lunedì, Aprile 23rd, 2018

È nato il terzo royal baby, il figlio di William e Kate Middleton quinto in linea di successione alla corona d’Inghilterra.

L’annuncio è arrivato via Twitter dall’account di Kensington Palace, uno dei canali di comunicazione ufficiali della famiglia reale inglese.

“Sua altezza reale la Duchessa di Cambridge ha dato alla luce un bambino alle 11 e 01”, si legge nel tweet, “Il bambino pesa 8 libbre e 7 once (circa 3,8 chili, ndr). Il duca di Cambridge era presente per la nascita. Sua altezza reale e suo figlio stanno bene”. (altro…)

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Migranti, 1.400 soccorsi in 48 ore: effetto del clima estivo e della crisi in Libia

lunedì, Aprile 23rd, 2018

di ALESSANDRA ZINITI

Quasi 1400 persone in 48 ore. È stato un weekend di soccorsi convulsi come non se ne vedeva da mesi nel Mediterraneo dove ieri le tre navi umanitarie presenti in zona Sar e gli assetti militari di Eunavformed sono intervenuti in soccorsi plurimi su indicazioni della sala operativa di Roma prendendo a bordo 1.361 migranti già sbarcati o in rotta verso i porti siciliani. Una giornata funestata anche da un naufragio a qualche decina di miglia a nord di Sabratha che ha fatto almeno undici vittime, tante sono le salme recuperate dalla Guardia costiera libica, che ha riportato indietro 263 persone.

Una impennata improvvisa, probabilmente favorita anche dalle buone condizioni meteo, ma non solo. Numeri ormai insoliti soprattutto negli ultimi mesi in cui in Italia gli sbarchi hanno fatto registrare una flessione dell’80 per cento. Cosa sta succedendo dunque in Libia? È possibile che le nuove turbolenze provocate dal mistero sulla sorte del generale Haftar e dall’uccisione di uno dei suoi uomini più fedeli possano aver mutato gli equilibri. (altro…)

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Mattarella convoca Fico per le 17. Salvini al capo dello Stato: “Facciamo veloce”

lunedì, Aprile 23rd, 2018

ROMA – Tocca a Roberto Fico. Il capo dello Stato ha convocato il presidente della Camera al Colle per le 17. Arriva dunque il previsto nuovo incarico di esplorazione. Con un “perimetro” diverso rispetto a quello del mandato di Casellati. Presumibilmente per tentare di verificare l’ipotesi di un governo tra cinquestelle e Pd. Anche se restano aperti gli spiragli di un’intesa fra pentastellati e Lega.

Tant’è che dal Friuli Venezia Giulia Matteo Salvini lancia un messaggio al Colle. “Auguriamo buon lavoro al presidente Mattarella che ovviamente farà le sue scelte. Sottovoce ci tengo che gli arrivi da Trieste questa indicazione: a) facciamo veloce; b) noi le idee ce le abbiamo chiare e il programma è pronto; c) se ciascuno scende dal piedistallo e ci mettiamo da domattina alla scrivania a lavorare, diamo, tempo una settimana, un governo agli italiani che risponde al voto degli italiani e cominciamo a smontare pezzo per pezzo le schifezze del Partito democratico”.

Governo, Salvini: “Mattarella, facciamo veloce. E ognuno scenda dal piedistallo”

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Mattarella nasconde lo stallo dietro una foglia di Fico

lunedì, Aprile 23rd, 2018

E alla fine venne il giorno del Fico, nel senso di Roberto, presidente della Camera e leader dell’ala pura, dura e movimentista di M5s.

Dal Quirinale non si sbilanciano. «Non c’è nulla di automatico», sostengono, il capo dello Stato «non ancora ha deciso» perché fino all’ultimo «aspetta segnali». Da chi? Ma da Salvini e Di Maio, pronti a riannodare il dialogo se mai il segretario della Lega rompesse con il Cavaliere. Il tempo però sta scadendo e tutto porta a pensare che la «pausa di riflessione» concessa da Sergio Mattarella a se stesso e ai partiti si concluderà oggi con un mandato esplorativo alla terza carica della Repubblica.

Dunque, dopo la Casellati, Fico. La logica costituzionale lascia presupporre che, nel caso, il numero uno di Montecitorio avrebbe per simmetria un incarico analogo a quello della sua collega di Palazzo Madama, limitato nel tempo e nel perimetro della ricerca. Cioè, come il presidente del Senato ha sondato le forze politiche nel quadro di una maggioranza centrodestra-Cinque stelle, arrivando alla sua archiviazione, così il presidente della Camera avrebbe il compito di fare scouting sul lato sinistro dello schieramento, perlustrando con cura il terreno alla caccia di una ipotetica intesa tra Pd e M5s. Due giorni per un’altra mission impossible? Al momento, sì. (altro…)

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Juve, beffa al 90’: il Napoli riapre il campionato

lunedì, Aprile 23rd, 2018
ANTONIO BARILLà
TORINO

La Juventus crolla all’ultimo respiro, trafitta dall’inzuccata di Koulibaly su calcio d’angolo. Impreca, ma non si parli di beffa: la sconfitta che riapre il campionato può ben starci. È il prezzo d’una prestazione imbarazzante, riassunta in un dato senza precedenti: zero tiri nello specchio anche se nel nulla galleggia un palo di Pjanic su punizione deviata. Merito al Napoli, più brioso e organizzato, stavolta pure cinico, benché la partita deluda nel complesso. I bianconeri restano avanti d’un punto, ma hanno un calendario peggiore (trasferte con Inter e Roma) e una forma che allunga troppe ombre: in due giornate, cinque punti di vantaggio buttati via. Il Napoli, invece, vola sulle ali dell’entusiasmo, avvinghiato con forza sempre maggiore a un sogno lungo ventott’anni.

 Giro palla rapido

Allegri sacrifica Mandzukic, assegnando la fascia mancina a Matuidi: si dipana il 4-4-1-1 con Douglas Costa a destra e Dybala trequartista, ma il movimento degli esterni dilata sovente la trequarti, modellando il 4-2-3-1. Sarri, nel suo immutabile 4-3-3, schiera Mertens centravanti e Hamsik mezzala: Milik e Zielinski entreranno a gara in corso. L’avvio è azzurro, in fondo specchio del match intero, la Juventus attendista e impacciata: il giropalla rapido del Napoli non sforna occasioni clamorose ma semina apprensione dalle parti di Buffon. A protezione, dopo poche battute, non c’è più Chiellini, tradito da un problema muscolare: Höwedes s’accentra accanto a Benatia e Lichtsteiner, subentrato, diventa terzino. Gli affanni prodotti dalle infilate di Callejon e, soprattutto di Insigne spalleggiato da Mario Rui, sono testimoniati da una pioggia di inconsueti retropassaggi, gestiti in qualche modo ma mai trasformati in rilanci decenti: d’altronde Douglas Costa dimentica l’arte dello slalom, Khedira è evanescente e Dybala, risucchiato spesso da Jorginho, sparisce tra le linee. Quanto a Higuain, ciondola inutilmente a cercar palloni e una sola volta si fa luce sottoporta.
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Per Mattarella un puzzle che sembra incomponibile

lunedì, Aprile 23rd, 2018
Federico Geremicca
roma

Le tessere del puzzle sono ancora tutte lì, incomponibili, sul tavolo di Sergio Mattarella. M5S non combacia con FI. Lega non si unisce con Pd. Le facce di Di Maio e Renzi restano inavvicinabili. E anche la tessera-jolly – governo del Presidente – non trova volti o sigle che, unendosi tra loro, la rendano per ora spendibile. È passato oltre un mese e mezzo dal voto del 4 marzo, e poco o nulla sembra esser cambiato. Il Capo dello Stato alterna pause, riflessioni e accelerazioni. È la sua crisi più difficile: e dentro questa crisi, quella che si apre è la settimana più dura da decriptare.

 Sergio Mattarella non è un Presidente «tecnico», se si intende l’espressione: a differenza di Carlo Azeglio Ciampi, per dire, viene dalla politica, conosce i riti di Montecitorio e ci ha messo dunque un attimo – appreso il responso elettorale – a capire che la quadratura del cerchio stavolta non sarebbe stata facile. Le tessere sul suo tavolo raccontavano, infatti, di maggioranze numeriche difficili da trasformare in maggioranze politiche (centrodestra più Cinque Stelle o centrodestra più Pd) e di possibili intese politiche (per esempio Pd-Forza Italia) senza numeri capaci di dar vita a un governo.< (altro…)

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Mediazione fallita, Salvini sbotta. “Il M5S si faccia il governo col Pd”

lunedì, Aprile 23rd, 2018
Amedeo La Mattina
ROMA

La loro storia politica sembra finita. Matteo Salvini e Luigi Di Maio erano arrivati a un passo da un accordo di governo ma la «pretesa» del capo dei 5 Stelle di essere il premier ha fatto naufragare il tentativo di una maggiorana tra i due vincenti del 4 marzo.

 Il leader leghista confessa di essere stremato della trattativa: doveva tenere unito il centrodestra e allo stesso tempo convincere il capo dei 5 Stelle a un’apertura verso Forza Italia. Un lavoro da equilibrista, di grande pazienza che ha visto Giancarlo Giorgetti in prima fila come tessitore e ambasciatore. «Tutta fatica sprecata», spiega il capogruppo del Carroccio che non ha però tenuto conto, o forse a sottovalutato, la determinazione di Silvio Berlusconi.

L’ex premier infatti non ha mai voluto fare un passo indietro, aprire alla possibilità di dare un sostegno esterno ad un esecutivo M5S-Lega. Una posizione lucida, dal suo punto di vista, perchè l’obiettivo era proprio quello di far fallire il matrimonio tra i giovani leoni.

Ora si chiude un capitolo e si apre quello a sinistra con l’incarico esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico che sulla carta dovrebbe spianare la strada a Di Maio in casa Pd. «Buona fortuna», afferma sarcastico Matteo Salvini, che adesso dice di volersi godere lo spettacolo. «Di Maio si faccia il governo con il Pd, se ci riesce. Ho qualche dubbio, ma vediamo contro quale muro andrà a sbattere adesso. Io starò all’opposizione e tra un anno alle europee o alle politiche gli faccio il mazzo». (altro…)

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Ora Di Maio riparte da Lotti e spera di scongelare Renzi

lunedì, Aprile 23rd, 2018
Ilario Lombardo, Francesca Schianchi
roma
 

Finché ci riuscirà, Luigi Di Maio continuerà a mantenere la trattativa su due tavoli. Ma in vista della giornata di oggi, nella settimana appena conclusa, i 5 Stelle si sono mossi in «totale armonia con il Colle» per verificare su quali basi il piano B – che porta al Pd – possa maturare.

 Il mandato esplorativo al presidente della Camera, il grillino Roberto Fico, capovolgerà schema e perimetro di gioco. Ma parlare con il Pd non è così semplice, e Di Maio non può contare su un rapporto franco e di simpatia, come quello che ha costruito via cellulare con Matteo Salvini. «Il Pd? Quale Pd. Ce ne sono troppi» è la battuta che senti pronunciare più spesso in bocca ai grillini informati sulle strategie di Di Maio. Ma ai vertici del M5S non sono più così ingenui, come quando speravano in un’alleanza con Leu e Pd «derenzizzato». Hanno capito che l’unico «canale di comunicazione che conta» è quello con Matteo Renzi, di fatto ancora oggi, al di là delle sue dimissioni, l’azionista di maggioranza del gruppo parlamentare.

Solo che Renzi si nega a chiunque e continua, imperterrito, a restare in silenzio, in un Aventino che odora molto di tattica. Cosa vuole fare davvero? E’ la domanda che si fanno tutti: il Quirinale, Di Maio e gli stessi renziani, di prima o di seconda fascia. Ma Renzi, appunto, sta lavorando sulla forza della sua assenza e non risponde nemmeno a chi, tra i consiglieri che attorniano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha tentato invano di contattarlo. (altro…)

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Regionali in Molise: il centrodestra avanti, il M5S nettamente staccato. I grillini perdono sette punti rispetto alle politiche

lunedì, Aprile 23rd, 2018
marco sodano
 

In Molise, con 289 su 394 sezioni scrutinate, è ormai largamente in testa il centrodestra guidato da Donato Torna (45,07% dei voti), con un margine ampio sul Movimento 5 Stelle che è intorno al 37,12% (il candidato è Andrea Greco). Il Partito democratico è fermo al 10 per cento. Questi i risultati quando si è a più di due terzi dello spoglio: e se i dettagli si chiariranno in giornata è chiaro che al momento per Matteo Salvini il clima è più favorevole che per Luigi Di Maio. Intorno alle tre del mattino è stato proprio il candidato Dem Carlo Veneziale a commentare i risultati: “Ho perso, chiaramente, ma quello che resta è il percorso politico, quello di un centrosinistra che ha ritrovato l’unità dopo anni di divisioni, e questa è l’eredità positiva che resterà a chi verrà dopo di me”.

 Il risultato non è buono neppure per M5S, che nel Molise alle politiche si era attestato al 44%. I grillini si aspettavano che Campobasso fosse la prima regione conquistata dal Movimento, e si ritrovano con un candidato ben sotto il 40%. Anche se il candidato M5S Greco la pensa diversamente: «È un risultato storico a livello regionale. Forse il Movimento Cinque Stelle non aveva mai fatto così bene in un’elezione regionale. Siamo passati da due consiglieri a sei, sei persone che si batteranno per difendere le idee del Movimento e soprattutto per rendere onore ai cittadini che ci hanno votato. Io parlerei di risultato storico, non di fallimento».< (altro…)

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東京五輪、準備遅れ不満 IOCコーツ氏「答え用意を」

lunedì, Aprile 23rd, 2018

写真・図版IOCのジョン・コーツ調整委員長

2020年東京五輪の準備の遅れを懸念――国際オリンピック委員会(IOC)調整委員会と大会組織委員会の第8回事務折衝が23日午前、東京都内で始まった。IOCのジョン・コーツ調整委員長は、国際競技団体(IF)から大会運営に関する指摘が相次いでいることを挙げ、「質問が出た時に答えを用意できていないといけない」と組織委に釘を刺した。 (altro…)

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