Wall Street in rosso sgonfia le Borse sul finale. A Milano giù Tim e Azimut
venerdì, Aprile 13th, 2018di C. Di Cristofaro e A. Fontana
Le Borse europee frenano sul finale e, complice il calo di Wall Street, passano all’incasso dopo una settimana in cui Piazza Affari è risalita dell’1,5% e lo Stoxx600 dell’1% circa. Il rallentamento degli acquisti sul settore auto e le vendite su tecnologici e farmaceutici hanno riportato gli indici azionari europei vicini alla parità al termine di una seduta complessivamente positiva ma al tempo stesso guardinga per gli investitori che restano focalizzati sul rischio Siria e sulle mosse del presidente Usa Trump in materia commerciale. Francoforte è stata la migliore guadagnando lo 0,2% circa nel Dax30 mentre il Ftse Mib di Piazza Affari è salito dello 0,11%. Lusso e titoli industriali in prima fila nei rialzi, con Pirelli (+1,5%) e Ferragamo (+1,1%) a guidare il paniere, mentre il freno è arrivato in primis da Azimut (-3,3% dopo la raccolta deludente di marzo) e da Telecom Italia (-1,4% nel giorno in cui è stato depositato il ricorso della società contro l’integrazione dell’ordine del giorno per l’assemblea del 24 aprile voluto da Elliott). Male anche Stmicroelectron e Italgas.
Banche Usa con conti superiori alle previsioni
Sulla debolezza finale dell’azionario hanno contribuito le prese di beneficio scattate negli Stati Uniti su alcuni big del credito che hanno presentato conti sopra le previsioni. Jp Morgan Chase ha registrato un aumento dei profitti nel primo trimestre del 2018 pari al 35,1% grazie ai tassi di interesse più elevati e alle minori imposte. L’utile netto della banca e’ salito a livello record di 8,71 miliardi di dollari nel primo trimestre chiuso al 31 marzo dai 6,45 miliardi di dollari nello stesso periodo del 2017. Citigroup ha registrato un utile netto di 4,6 miliardi di dollari nel primo trimestre 2018, sopra le attese degli analisti, pari a 16,8 dollari per azione, su ricavi per 18,9 miliardi di dollari. Nel corrispondente periodo 2017 gli utili si erano attestati a 4,1 miliardi di dollari (1,35 dollari per azione) su ricavi per 18,4 miliardi di dollari. Nel primo trimestre, Wells Fargo ha messo a segno utili in rialzo e ricavi in calo battendo le stime degli analisti in tutti e due i casi. Nei tre mesi al 31 marzo scorso, la banca di San Francisco – quella nel settembre del 2016 fu travolta dallo scandalo di conti fantasma – ha registrato utili netti pari a 5,9 miliardi di dollari, in rialzo del 5,3% rispetto ai 5,6 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente ma in calo dai 6,2 miliardi del quarto trimestre del 2017 (quando però il gruppo aveva goduto di un effetto una tantum dato dalla riforma fiscale Usa). (altro…)