Archive for Aprile 17th, 2018

Roma, trova 3 miliardi di lire in banca ma non può cambiarli in euro

martedì, Aprile 17th, 2018

Tre miliardi di ragioni per fare causa. Sono quelle che Luigi C., un bancario romano, cercherà di trovare con l’aiuto dei suoi legali, per entrare in possesso di tre miliardi di vecchie lire ritrovati in una cassetta di sicurezza ereditata dal nonno e conservata a sua insaputa in una banca di Lugano in Svizzera. Per la legge, quelle lire, sono carta straccia. Ma lui non si arrende e fa causa.

La sorpresa in Svizzera

Peccato che i termini di conversione in euro siano scaduti. Luigi conosce bene quella legge essendo lui stesso un bancario. Per lo Stato la conversione tra lira ed euro si poteva effettuare entro il primo decennio dall’entrata in vigore della moneta unica. Quindi il limite era entro il 2012. Lo sapeva, ma ha provato ugualmente a richiedere il cambio a Bankitalia che ovviamente ha risposto con un secco no: fuori tempo massimo. (altro…)

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Pd, Martina apre al dialogo: “Basta tatticismi. Ecco le proposte su povertà, famiglie e lavoro”. La risposta M5S: “Iniziativa utile”

martedì, Aprile 17th, 2018

di MONICA RUBINO

ROMA – Maurizio Martina prova a “scongelare” il Pd nel dibattito post elettorale. E, in attesa delle mosse del Colle, rilancia in tre punti le proposte dei democratici. “Confrontiamoci con i cittadini a partire dai loro bisogni e dalle loro aspettative, ripartiamo dalle nostre proposte concrete. Lasciamo ad altri tatticismi, scontri personali e di potere. Noi pensiamo all’Italia”, scrive su Facebook.

Quindi elenca le priorità Pd su povertà, famiglia e lavoro. Punti che sembrano in grado di coinvolgere i 5Stelle: “Allargare il reddito di inclusione per azzerare la povertà assoluta in tre anni e potenziare le azioni contro la povertà educativa; introdurre l’assegno universale per le famiglie con figli, la carta dei servizi per l’infanzia e nuovi strumenti di welfare a favore dell’occupazione femminile, per ridurre le diseguaglianze e sostenere il reddito dei ceti medi; introdurre il salario minimo legale, combattere il dumping salariale dei contratti pirata anche valorizzando il Patto per la fabbrica promosso dalle parti sociali. Tagliare ancora il carico fiscale sul costo del lavoro a tempo indeterminato per favorire assunzioni stabili con priorità a donne e giovani, norme per la parità di retribuzione dei generi”. (altro…)

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Gentiloni: “In Siria usate armi chimiche”

martedì, Aprile 17th, 2018

“In Siria sono state usate armi chimiche”. Ne è sicuro Paolo Gentiloni che riferendo in Parlamento ha detto di non avere dubbi sull’uso del gas da parte del “regime orribile” di Bashar al Assad.

“Abbiamo visto tutti le immagini”, ha detto il presidente del Consiglio alla Camera citando “diverse fonti, tra cui l’Oms”, “Sappiamo che il regime di Bashar al Assad ha fatto ripetutamente uso di armi chimiche. La città di Douma è stata oggetto di un attacco in cui secondo ogni evidenza si è ripetuto l’uso di armi chimiche, probabilmente cloro miscelato con sarin o agenti assimilabili. E non possiamo accettare che si torni all’uso delle armi chimiche“. (altro…)

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Renzi e il bordello

martedì, Aprile 17th, 2018

Oggi, domani al massimo, il presidente Mattarella affiderà il primo mandato esplorativo del post elezioni.

Potrebbe toccare a uno dei presidenti dei due rami del Parlamento, la forzista Casellati e il grillino Fico. Difficile, vista l’aria che tira, che uno dei due possa riuscire là dove finora tutti hanno fallito, cioè mettere insieme il centrodestra al completo con i Cinquestelle. Più probabile invece che consultazioni meno impegnative di quelle al Colle permettano di capire un po’ di più le vere intenzioni del Pd, il grande assente nella prima fase di ricerca di una maggioranza.

C’è da dire che fino ad oggi Matteo Renzi è stato di parola, scomparso e non pervenuto. Più che prendere lezioni di tennis come aveva annunciato probabilmente si è dato alla subacquea ed è difficile individuarlo pur seguendo le bollicine che arrivano in superficie, che sono pur sempre sintomo di vita. Sulla terra ferma si sono visti solo comprimari che hanno recitato una parte simile a quella delle signorine che pur stando in un bordello fanno le schizzinose e dicono di non volersi concedere, attirando proprio per questo le lusinghe e le attenzioni di quasi tutti i frequentatori. (altro…)

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Enrico Mentana, come brutalizza Salvini e Di Maio: “O fate il governo o torniamo al voto”

martedì, Aprile 17th, 2018

La situazione di stallo tra Lega e Movimento Cinque Stelle per la formazione del governo ha esasperato la pazienza anche dei commentatori della politica, oltre che degli italiani. In testa al gruppo di giornalisti stufi di tutti questi tira e molla tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini c’è Enrico Mentana, che su Facebook indica due sole vie per uscire da questa situazione.

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Salvini chiude: mai con il Pd “Al governo fra 15 giorni”

martedì, Aprile 17th, 2018

«Sia chiaro a tutti, anche alle orecchie di chi non vuole intendere, che se vinciamo in Molise e in Friuli Venezia Giulia nel giro di 15 giorni si fa il governo senza perdere altro tempo».

Matteo Salvini non si nasconde e nel corso del suo tour elettorale in Molise (tappe a San Giuliano, Larino, Santa Croce, Montenero, Termoli e infine Campobasso) assegna al voto regionale di domenica prossima un valore politico fondamentale. «Ora a Roma hanno paura e ridimensionano il valore del voto in Molise», dice riferendosi alle parole di Luigi Di Maio che in una intervista ha dichiarato che «i risultati elettorali del Friuli Venezia Giulia, come anche quelli del Molise, non possono avere una concreta influenza sulle vicende nazionali». Quindi il Molise come l’Ohio? Per Salvini è un «paragone da provinciali». Il riferimento è alla vulgata che assegna al piccolo Stato americano il potere di decidere l’inquilino della Casa Bianca. «Lì, nel Midwest, non fanno certo l’olio che si fa qui…», dice a Montenero di Bisaccia. (altro…)

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Fico riserva del Quirinale E Di Maio prova a fermarlo

martedì, Aprile 17th, 2018

D i veto in veto, Luigi di Maio vede allontanarsi la poltrona di Palazzo Chigi: il capo politico del M5s cambia bersaglio e punta a bloccare l’incarico esplorativo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe affidare a Roberto Fico.

Fino a ieri Di Maio non voleva un’alleanza con Silvio Berlusconi. Oggi il veto colpisce il presidente della Camera: Di Maio vuole imporre a Fico di non accettare un eventuale mandato del capo dello Stato per formare un governo, che raccolga la maggioranza in Parlamento.

Il cerchio magico dell’ex vicepresidente della Camera è in ansia ma soprattutto terrorizzato dall’ombra del numero uno dell’ala ortodossa, la cui leadership si rafforza di giorno in giorno. Mentre cerca di frenare l’avanzata di Fico, il leader dei Cinque stelle minaccia, dal programma di Lilli Gruber, di chiudere definitivamente il dialogo con il centrodestra: «Salvini si assume la responsabilità storica di continuarsi a legare a Berlusconi invece che sedersi al tavolo e iniziare a fare i fatti. Io aspetto qualche altro giorno ma poi uno di questi due forni si chiude». (altro…)

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L’arbitro Mattarella dà il rigore: alla Casellati il primo tiro

martedì, Aprile 17th, 2018

Per bere, sì che hanno bevuto e anche bene visto la qualità dei prodotti del Vinitaly. Ma niente brindisi e soprattutto niente accordo tra Salvini e Di Maio: nessun passo avanti, nessuna apertura.

Nemmeno dai canali riservati sono arrivati al Colle segnali concreti da Lega e M5s. E così sta per scattare l’ora della negoziatrice. Oggi è in programma l’informativa di Gentiloni sulla Siria a Camera e Senato e forse già domani, salvo sorprese o cambi di strategia, il capo dello Stato passerà all’azione. Lo farà, pare, scegliendo l’opzione B, un mandato esplorativo a Elisabetta Casellati.

Il presidente del Senato al momento ha più possibilità del suo collega della Camera: un incarico a Roberto Fico potrebbe infatti essere visto come un tentativo di destabilizzare il gruppo dirigente grillino. Da incaricata, la Casellati non avrà il compito di cercare una maggioranza per se stessa, ma solo quello di mediare per conto di Sergio Mattarella. Organizzerà delle sue consultazioni, sonderà gli umori, proverà a smussare, verificherà l’esistenza di spiragli poi, nel giro di pochi giorni, tornerà al Quirinale a fare il punto della situazione. Così facendo si allungherà un po’ il brodo e forse matureranno le «condizioni politiche» che al momento non ci sono. Sicuramente si scapolerebbe la tappa delle elezioni in Molise, che Matteo Salvini considera cruciali: «Se vinceremo le Regionali, dopo faremo il governo in quindici giorni».

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Voto di scambio in Sicilia: arrestato Pippo Gennuso, deputato dell’Assemblea regionale

martedì, Aprile 17th, 2018

SALVO PALAZZOLO

Il parlamentare regionale siciliano Giuseppe Gennuso, 65 anni, della lista di centrodestra Popolari ed Autonomisti, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa con l’accusa di voto di scambio,  aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento, di arresti domiciliari, è stato emesso dal gip del tribunale di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo. Sull’inchiesta, che vede coinvolte altre persone, vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti della Dda di Catania. Domiciliari anche per Massimo Rubino, ritenuto un procacciatore di voti. Il carcere è invece scattato per Francesco Giamblanco, genero del boss di Avola, Michele Crapula.

Giuseppe Pippo Gennuso, imprenditore, deputato regionale al suo quarto mandato, alle ultime elezioni aveva ottenuto nel collegio di Siracusa 6567 preferenze. E’ l’ennesimo deputato dell’Assemblea regionale siciliana a finire sotto inchiesta. Nei giorni scorsi, la Dda di Catania aveva chiesto l’archiviazione nei confronti di quattro indagati in un’altra inchiesta per tentata estorsione in cui Gennuso figurava come parte lesa. (altro…)

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Dopo il ponte del primo maggio arriva lo sciopero: studenti a casa quattro giorni

martedì, Aprile 17th, 2018

Uno sciopero subito dopo il ponte del primo maggio. È quello che si prospetta per i primi giorni del prossimo mese quando alcune scuole resteranno chiuse il 30 aprile e anche il 2-3 maggio. La decisione sull’adesione al ponte è presa dalle stesse regioni. Ecco quali saranno: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige, Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Umbria.

I PONTI DEL 2018

C’è quindi la probabilità che i ragazzi rimangano a casa quattro giorni di seguito. Lo sciopero dei docenti e del personale, proclamato dall’Anief, il sindacato dei precari, sarà indetto per il 2 e 3 maggio. I motivi? La riapertura delle graduatorie per le insegnanti senza laurea e gli aumenti di 85 euro non ancora arrivati sul conto dei docenti. (altro…)

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