di MARIO CALABRESI
Lo scorso anno pubblicammo in prima pagina l’immagine di un cavalluccio marino che navigava trascinando un cotton fioc rosa. Attribuendogli sentimenti umani, si poteva dire che appariva fiero del suo trofeo. La foto, scattata in Indonesia, era allo stesso tempo divertente, delicata e drammatica. Ci raccontava lo stato dei nostri mari e la mancanza di una cultura dell’ambiente che metta al centro il recupero, il riciclo e il rispetto. Quel cotton fioc è arrivato a quel cavalluccio perché uno di noi lo ha buttato nel wc dopo essersi pulito le orecchie. Nessun filtro e nessun depuratore sarà mai in grado di fermarlo: è come se fosse stato gettato direttamente in mare. Così, ogni giorno, milioni di persone ripetono gesti devastanti e distruttivi.
Le isole di plastica negli oceani sono diventate argomento di cronaca mondiale, le bottigliette o i sacchetti in mare o sulla spiaggia fanno parte invece della nostra cronaca privata. Ci fanno compagnia ogni estate e fanno ormai parte del panorama che si tratti di boschi, prati o semplici giardini cittadini. (altro…)